Il 25enne austriaco Matthias Brändle, in forza al Team IAM-Cycling, ha già fissato data e luogo del suo tentativo di migliorare il Record attualmente in mano a Jens Voigt. Sarà il velodromo elvetico di Aigle a ospitare il 30 ottobre alle ore 19 questa nuova entusiasmante performance.
Frantumato dopo nove anni il record di Ondrej Sosenka per mano di Jens Voigt, entrato nella storia il 18 settembre 2014 con i suoi 51,115 km, la specialità del Record dell’Ora sembra essersi svegliata dai torpori nei quali era piombata nel recente passato, causa immobilismo e rigore delle regole UCI in materia. La stessa UCI, reinterpretandole in chiave più moderna, ha di fatto agevolato la resurrezione di questa disciplina che, pur nella brevità dello sforzo compiuto, per certi aspetti può essere considerata estrema. Pedalare una bici a scatto fisso in un velodromo per un’ora con Frequenza Cardiaca vicinissima alla soglia massima non può essere infatti classificata come una banale performance di ordinario spessore.
Tra i nomi altisonanti dei cronoman rimasti affascinati da questa avventura – Bradley Wiggins e Tony Martin su tutti – il più lesto a uscire allo scoperto è stato il 25enne austriaco Matthias Brändle, che quanto a età anagrafica potrebbe essere figlio del dichiarato suo idolo Jens Voigt (43 anni compiuti il 17 settembre). Matthias è un ottimo cronoman, con tre titoli nazionali di specialità in bacheca che danno fiducia anche per questa lunga cronometro al coperto. E sarà niente meno che il velodromo ufficiale UCI di Aigle (CH) a ospitare l’evento il 30 ottobre, con apertura impianto alle ore 18, start ufficiale alle ore 19, diretta TV e streaming su varie emittenti e sul canale YouTube UCI (tv.uci.ch).
Architettato da Ralph Schürmann e inaugurato nel 2002, il velodromo di Aigle ha una pista di 200 metri e non può pertanto essere utilizzato nelle competizioni internazionali, che esigono tracciati di 250 metri. Tuttavia la modernità dell’impianto, le soluzioni tecnologiche e gli standard di sicurezza ne fanno uno tra i preferiti per il training di moltissimi pistard e cronoman. La sua superficie è realizzata con legno di pino siberiano levigato e lucidato a mano, cosa che minimizza l’attrito rendendola molto scorrevole.
La bicicletta utilizzata da Matthias Brändle è una Scott Plasma 5 modificata per renderla conforme ai parametri UCI richiesti per la prova. I forcellini posteriori sono stati adattati per ospitare un mozzo con battuta 120 mm single-speed a scatto fisso. I freni sono stati rimossi e sostituiti da protezioni aerodinamiche in carbonio. Manubrio e prolunghe sono standard di serie, qui logicamente prive dei comandi cambio.
Matthias Brändle si professa piuttosto fiducioso circa l’impresa. ”Quando ho visto Jens Voigt – uno dei miei idoli quando ero ragazzo – conquistare il Record dell’Ora, ho deciso che avrei tentato anch’io. Jens ha sempre corso all’attacco, noncurante dell’esito finale delle sue azioni, conscio che la vittoria sarebbe stata una prospettiva di piccole dimensioni. E’ un atteggiamento nel quale mi sono sempre rispecchiato. Sono reduce da uno sfortunato Mondiale di Ponferrada, ma questa mia stagione agonistica si è conclusa con il Giro di Lombardia (4 ottobre). Da allora mi sto allenando per questa nuova impresa. Sarà una sfida tra me e il tempo, darò tutto me stesso senza pensare alla conquista del Record”.
Viel Erfolg, Matthias !! (Buona Fortuna, Matthias).
Articolo a cura di Roberto Chiappa
Foto: © www.scott-sports.com
ma si sa che lunghezza pedivelle ha utilizzato?
Stando alle indiscrezioni, erano da 170 mm. (http://www.tech-cycling.it/bici-record-dellora-matthias-brandle/)