Nilox J5 Plus

Test di questa urban bike a pedalata assistita dal disegno classico, leggera, maneggevole e dal prezzo contenuto, che si è rivelata comodissima e redditizia sia nei percorsi urbani sia nelle uscite fuori città. Motore posteriore e batteria con buona autonomia rendono la guida facile e intuitiva.


La gamma Nilox per le bici a pedalata assistita spazia dall’intramontabile modello pieghevole, che ricorda la mitica Graziella, fino alle mtb studiate per impieghi gravosi e alle bici cargo, arrivando alla protagonista del nostro test, la J5 Plus dedicata all’utilizzo in ambito urban.

La Nilox J5 Plus è una bici semplice e pratica da usare, abbastanza leggera e maneggevole per destreggiarsi nel traffico in città ma anche stabile e intuitiva nella guida per affrontare strade bianche e sentieri lungo l’argine dei fiumi nei weekend. Prezzo contenuto e autonomia sufficiente a coprire gli spostamenti giornalieri ne fanno un prodotto appetibile a chi cerca una alternativa “green” alla propria auto.

Analisi globale
La Nilox J5 Plus ha un telaio in acciaio dalle forme classiche, sobrie ed eleganti, come si richiede a una bici urban. L’unica taglia disponibile, grazie al telaio aperto e alle ruote da 26 pollici (con pneumatici da 26×1.75”), permette un facile accesso a ciclisti di qualsiasi altezza.

Il motore è un Bafang da 250W con tre livelli di assistenza e sensore di frenata integrato. L’unità, contenuta nel mozzo posteriore, viene gestita da una piccola centralina posta sul manubrio, dotata di due pulsanti per accensione e scelta dei livelli di assistenza oltre ai canonici led per il controllo della carica della batteria da 36V – 9,6 Ah (346 Wh), collocata nel portapacchi posteriore. La batteria, dotata anch’essa di led di controllo carica (più precisi di quelli sul comando remoto) e bloccata da una serratura di sicurezza con chiave, è facilmente sfilabile dal portapacchi per poter essere caricata in casa o in ufficio con il trasformatore in dotazione. Il tempo di ricarica è di 5 ore. L’autonomia di percorrenza dichiarata è di 65 Km.

Il comando sul manubrio permette di selezionare i tre livelli di assistenza a rotazione continua. Il primo livello spinge fino a 15 km/h, il secondo arriva a 20 e il terzo raggiunge il limite di 25 Km/h, valore di legge al di là del quale il motore si disinnesta, così come si disinserisce quando si azionano i freni o si smette di pedalare. Sul comando è presente un indicatore a led dello stato di carica della batteria.

Il comparto meccanico prevede una trasmissione Shimano Tourney a 6 velocità con pignoni da 14-16-18-21-24-28 denti e comando rotante al manubrio, comodo e intuitivo. La forcella ammortizzata è una classica molla/elastomero priva di regolazioni ed esente da manutenzione ordinaria. Il freno anteriore è a disco con comando meccanico mentre il posteriore è un V-brake.

Nei punti di contatto bici-ciclista troviamo manopole sagomate per allargare la zona di appoggio, leve freno lunghe, manovrabili con quattro dita, pedali flat dal grip sufficiente e sella dall’imbottitura generosa, adatta a una postura tendenzialmente eretta. Non mancano gli accessori fondamentali per il ciclismo urbano, come luci anteriori e posteriori a led, campanello, catarifrangenti e parafanghi.

La Nilox J5 Plus è disponibile in taglia unica nel solo colore grigio ad un prezzo di listino di 999,95 euro. Il peso da noi rilevato è di 22,1 Kg (dichiarati 22 kg).

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Autonomia di percorrenza
• Comfort
• Equilibrio ciclistico
• Erogazione motore
• Finiture (telaio, componenti)
• Forcella (prestazioni globali)
• Frenata (prestazioni globali)
• Maneggevolezza
• Stabilità ciclistica








Il nostro test
Il nostro test si è articolato su cinque settimane di intenso utilizzo quotidiano. In questo periodo la Nilox J5 Plus ha sostituito l’auto di famiglia. L’abbiamo quindi messa alla prova nel traffico cittadino, sia per gli spostamenti di lavoro che per andare a fare la spesa, nei trasferimenti extra urbani e, nei weekend, per le uscite più divertenti su strade bianche, sterrati con poche asperità e qualche puntata sulle salite più brevi che siamo solito affrontare con la bici da corsa.

Sapendo che con il freddo le prestazioni delle batterie calano, abbiamo scelto di proposito un test autunno/inverno per verificare le prestazioni della batteria nelle condizioni più difficili. Il meteo ha collaborato alternando giornate con nuvole basse e pioggia leggera a giornate di sole e freddo pungente con temperature comprese tra +3°C e +18°C, condizioni in cui la batteria viene messa duramente alla prova ma abbastanza normali per i ciclisti urbani che non si fermano mai durante l’anno.

La J5 Plus del nostro test è arrivata già montata e pronta per partire. Una volta in sella ci si trova in posizione eretta con la schiena abbastanza verticale, cosa che agevola la manovrabilità e la visibilità in ogni direzione. Le pedivelle sono a una altezza corretta per pedalare ma anche per mettere il piede a terra senza problemi. La ripartizione dei pesi, per effetto della posizione della batteria e del motore, è leggermente spostata sul posteriore ma non influisce sul controllo della bici.

La maneggevolezza negli spazi stretti – con il manubrio corto e alto, il peso della batteria collocata nel portapacchi che alza il baricentro e la velocità ridotta – richiede qualche attenzione in più nella guida. Quando si riesce a distendere la pedalata nei tratti filanti, la J5 Plus si dimostra ben impostata con un ottimo controllo dello sterzo, la forcella contribuisce ad assorbire gran parte delle asperità stradali, al posteriore il connubio sella/copertone rende comodo qualsiasi percorso, a patto di evitare le buche più profonde.

La Nilox J5 è pensata per un impiego urbano ma non disdegna strade bianche o sentieri non troppo impegnativi, la maneggevolezza permette di destreggiarsi anche sugli sterrati e il motore spiana qualsiasi salitella.

La forcella ha una taratura morbida, un po’ veloce in affondamento mentre nella fase di ritorno è più lenta, cosa abbastanza normale per una unità ammortizzante a molla ed elastomero, priva di regolazioni, caratteristica che la rende esente da manutenzione. In discesa nelle frenate più vigorose si avvertono piccole torsioni che però non vanno a incidere sulla precisione di guida ed il controllo della ruota anteriore.

Il freno a disco anteriore è abbastanza potente da permettere una buona modulabilità. Abbinato al posteriore V-brake, garantisce spazi di arresto adatti alla guida urban.

Le luci sono adatte a un impiego notturno, con la luce anteriore a led che garantisce un’ottima visibilità, sia in ampiezza che in profondità, e la posteriore ben visibile. Per l’impiego diurno avremmo preferito delle luci con maggiore potenza, anche solo al posteriore. Sul web è possibile comunque acquistare a prezzi contenuti un faretto diurno rosso da applicare al portapacchi per aumentare ulteriormente la sicurezza passiva.

Il motore, durante la pedalata a velocità di crociera, offre una buona spinta e una assistenza costante, omogenea, senza strappi nell’erogazione. Il primo livello di assistenza lascia spazio allo sforzo muscolare. Il secondo livello è quello che abbiamo usato più spesso in quanto permette di procedere a una velocità media intorno ai 18-20 km/h, sia su asfalto che su strade bianche, con uno sforzo davvero minimo. Il terzo livello spinge a velocità un po’ più elevate, a volte anche leggermente superiori al limite di 25 Km/h (27-28 km/h letti sul nostro ciclo computer GPS), valori utili nei trasferimenti casa-ufficio o in salita ma un po’ troppo veloci per una passeggiata distensiva.

Il motore non è dotato di sensori di coppia e quindi in partenza ha un ingaggio repentino e un po’ brusco. Su una bici elettrica economica è una caratteristica cui è necessario abituarsi e che può essere mitigata con un opportuno uso del cambio. A ogni fermata è consigliabile inserire un rapporto più agile, in pratica uno o due pignoni più grandi, in questo modo alla successiva partenza sarà necessario dare mezzo giro di pedale in più prima di sentire la spinta del motore e sarà anche più facile arrivare a una velocità più alta nel momento in cui inizierà la spinta. Con questa tecnica siamo riusciti a fare partenze tranquille mitigando l’ingaggio esuberante del motore.

Nel misto e nelle manovre a bassa velocità l’ingaggio è sempre deciso e avvertibile anche con il livello di assistenza più basso. In queste situazioni è buona regola tenere un paio di dita sulle leve del freno per evitare spinte improvvise. Purtroppo tirando il freno si disattiva il motore e ci si espone a una nuova spinta ma la bici è fatta così, con un po’ di abitudine si riesce a gestire senza problemi.

La durata della batteria, come sempre, è influenzata da vari fattori esterni, nel nostro test abbiamo cercato di riprodurre più volte le stesse condizioni sul medesimo percorso. I 65 Km di autonomia dichiarati da Nilox sono da considerarsi come un valore raggiungibile su percorsi pianeggianti con assistenza minima. Nei nostri test abbiamo rilevato percorrenze medie superiori ai 55 Km. Considerate le basse temperature che riducono le prestazioni delle batterie, è da ritenersi un valore di tutto rispetto per un impiego urban, casa-lavoro.

L’autonomia si riduce sensibilmente nel caso di percorrenze in salita che vanno affrontate con il livello di assistenza più alto. Il motore è abbastanza potente per affrontare salite con pendenze superiori al 6% senza affaticare il ciclista, su pendenze superiori sarà necessario un ulteriore sforzo muscolare.

Nelle condizioni di maggior consumo, con il massimo livello di assistenza sempre inserito, luci accese, temperatura rigida e percorso con salita di 4 km al 6% di pendenza media con una punta al 10%, abbiamo percorso 32 km prima di dover ricorrere alla pedalata esclusivamente muscolare. Senza motore la Nilox J5 Plus, grazie al peso contenuto e ai rapporti agili, permette di pedalare con uno sforzo contenuto e alla portata di tutti.


– Sito web Nilox


Articolo e foto a cura di Sergio Doria

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