Eleglide M1 Plus

Analisi tecnica e test approfondito per questa e-bike molto economica nel prezzo e dalla componentistica dignitosa. Per maneggevolezza e facilità di guida si è dimostrata ideale per i neofiti e per tutti coloro che vogliono dare una svolta green agli spostamenti e passare più tempo in bici che in coda nel traffico.


Una bici elettrica a meno di mille euro, fino a poco tempo fa, era il sogno di tutti i ciclisti. Oggi è una piacevole realtà, Eleglide infatti propone una intera gamma di biciclette a pedalata assistita sotto i mille euro. Dalla nuova arrivata T1 in versione Step-Thru offerta a 999 euro si scende fino ai 649 euro della M1, modello base.

Eleglide ci ha inviato in test la M1 Plus, un prodotto veramente interessante con il suo prezzo di listino di 849 euro. Una bici perfetta per gli spostamenti in città, sui percorsi casa-lavoro adatta anche ad un impiego ricreativo sulle ciclabili e su sentieri mediamente impegnativi.

Noi l’abbiamo provata nelle sue condizioni ideali, ossia per un utilizzo cittadino e turistico, sulle ciclabili che costeggiano i canali intorno a Milano, sottoponendola anche al nostro abituale programma di test, quello che porta al limite tutte le caratteristiche, compresa la resistenza dei componenti e la durata nel tempo.

Scheda tecnica
Telaio: Lega di alluminio 6061, tubo sterzo 1.1/8”
Serie sterzo: Diametro 1.1/8”, ahead-set
Forcella: Eleglide, cannotto in acciaio 1.1/8”, sistema ammortizzante con molla elicoidale e olio in entrambi gli steli, escursione forcella 100 mm, regolabile nel precarico, comando di lock-out sullo stelo destro
Curva manubrio: Eleglide in lega di alluminio, larghezza 700 mm, diametro centrale 31.8 mm
Attacco manubrio: Eleglide in alluminio, estensione 100 mm, diametro collarino 31.8 mm
Manopole: in gomma
Comandi cambio: Shimano Tourney 3×7 speed
Leve freno: Eleglide
Freni: Eleglide meccanici a 2 pistoni, rotori da 160 mm
Cambio: Shimano Tourney 7 speed
Guarnitura: Sun-Run 42-34-24, pedivelle 170 mm
Pignoni: Shimano, 7 speed, scalati 14-28
Catena: Shimano, 7 speed
Reggisella: Eleglide in alluminio, diametro 27.2 mm
Sella: Eleglide, carrello in CrMo
Ruote: Eleglide 27.5” alluminio 32 fori, raggi in acciaio, nipples in ottone
Coperture: CST All Terrains 27.5×2.10”, cerchietto rigido in acciaio
Camere d’aria: CST in butile, misura 27.5×1.90-2.35, valvola Schrader
Motore: Eleglide, potenza 250W, tensione di esercizio 36V coppia 45 Nm, alloggiato nel mozzo posteriore, cinque livelli di erogazione e modalità Walk gestibili tramite comando al manubrio, sensore velocità, coppia e pedalata, display retroilluminato ad alto contrasto
Batteria: Eleglide, ioni di litio e manganese, tensione di esercizio 36V, potenza 450Wh in propulsione, 250Wh in trasmissione, tempo di ricarica completa circa 7 ore.
Misure disponibili: unica M/L (corrispondente a 18” oppure a 46 cm di piantone)
Colori disponibili: nero opaco con fregi gialli (colorazione unica, in prova)
Peso rilevato: 22 kg
Prezzo di listino: 849,99 euro (coupon di sconto di 50 euro per acquisto sul sito Eleglide utilizzando il codice TECHCYCLING)

Motore e Batteria
Il motore brushless da 250W e 36V, con 45 Nm di coppia, è posizionato internamente al mozzo della ruota posteriore. Dispone di cinque livelli di assistenza selezionabili dal display LCD sul manubrio. Eleglide indica la velocità massima raggiungibile con ogni livello, rispettivamente 12 Km/h, 16 Km/h, 20 Km/h, 23 Km/h e 25 Km/h. La spinta del motore termina al raggiungimento delle velocità indicate, oppure smettendo di pedalare o azionando i freni. E’ presente anche la funzione “Walk Assist” che muove la bici a 4 km/h nei tratti in cui occorre camminare spingendola. Si inserisce selezionando il livello di assistenza “0” (zero), quindi la pressione prolungata sul tasto “–“ (meno) avvia la funzione e la bici immediatamente inizia a muoversi. Per disinserire la funzione basta toccare una leva freno.

La batteria da 12.5Ah e 36V, capace di erogare 450Wh, è dotata di sistema di protezione contro i sovraccarichi ed è facilmente asportabile tramite serratura di sicurezza. Il tempo necessario per una ricarica completa da zero a 100% è di circa 7 ore.

La casa dichiara una autonomia di 50 Km in modalità totalmente elettrica (livello 5 di assistenza), 100 Km nella modalità più risparmiosa (livello 1 di assistenza) e simpaticamente anche una autonomia illimitata in modalità muscolare. Questi valori sono stati misurati con un ciclista di 75 kg, su strada pianeggiante muovendosi a velocità costante senza vento e con una temperatura di +26°C.

Display LCD
Il display, montato sul lato sinistro del manubrio, controlla tutte le funzioni motore oltre alla luce Led anteriore. La visibilità è sempre buona anche nelle giornate più assolate e luminose. La grafica numerica più grande indica la velocità, il livello di assistenza inserito e la carica della batteria. Più in piccolo la distanza percorsa e, se dovesse accadere, gli allarmi di malfunzionamento. Il tasto accensione permette la navigazione tra distanza totale, distanza percorsa e tempo trascorso in movimento. Il tasto “+” oltre ad aumentare il livello di assistenza accende la luce anteriore, mentre il tasto “–“ diminuisce l’assistenza e come detto inserisce la funzione “Walk Assist”.

Una peculiarità interessante di questa M1 Plus è la possibilità di stabilire la velocità massima raggiungibile, semplicemente impostandola tramite il display LCD. Il limite è rappresentato dai vincoli di legge in vigore in ciascun paese, ma essendo la bici venduta anche in USA, nei quali l’unità metrica è il miglio, risulta facile settare la velocità massima a 20 m/h, corrispondenti a 32 km/h, valore che potrebbe ingolosire molti a infrangere le disposizioni vigenti in materia di circolazione stradale. Inutile dire che nel corso della nostra prova ci siamo attenuti alle norme previste, impostando il limite di 25 km/h previsti qui in Italia.

Telaio e forcella
Il telaio della Eleglide M1 Plus è in alluminio con saldature a vista di buona fattura. Le tubazioni sono sagomate per migliorare la rigidità e la resistenza nel tempo. Sul trave obliquo e sul piantone sella non sono presenti gli attacchi per il porta-borraccia, la batteria occupa tutto lo spazio esistente. Il caro posteriore presenta però gli occhielli per il fissaggio del parafango o di un portapacchi.

La verniciatura opaca è abbastanza resistente ai graffi ma non allo sfregamento dei cavi, consigliamo l’applicazione di adesivi trasparenti per una migliore protezione nei punti di contatto.

La forcella ammortizzata è a molle elicoidali con controllo idraulico della compressione e comando di bloccaggio sullo stelo destro. E’ pensata per un impiego principalmente urbano ma se la cava abbastanza bene anche su sterrati poco impegnativi.

La Eleglide M1 Plus è disponibile nella sola colorazione nero opaco con logo e decorazioni giallo fluo, La misura del telaio è una sola, 18” (corrispondente ad una M/L). La si può acquistare direttamente sul sito della casa ma anche sui principali canali di e-commerce ad un prezzo di listino di 849,99 euro (coupon di sconto di 50 euro per acquisto sul sito Eleglide utilizzando il codice TECHCYCLING).

Geometrie
Le geometrie tipiche delle mountain bike sono indubbiamente adatte per muoversi agevolmente su ogni tipo di terreno. Gli angoli caratteristici mirano al comfort e alla sicurezza di guida. Le dimensioni del telaio sono pensate per utenti medio-alti ma si adattano facilmente a ciclisti di stature differenti. La casa indica un range compreso tra 165 e 195 cm, nelle nostre prove hanno pedalato comodamente tester di altezza compresa tra 158 e 176 cm utilizzando la sola regolazione in altezza della sella per adattare la bici.

Allestimento
La Eleglide M1 Plus è montata con componenti in linea con la filosofia costruttiva, semplici, economici e utilizzabili in molteplici situazioni. La trasmissione è Shimano Tourney con tripla corona (42-34-24 denti) e sette rapporti (14-28 denti). Perfetta per l’asfalto cittadino e adatta sia alle strade bianche sia alle salite.

I freni sono a disco con comando meccanico, il diametro dei rotori è di 160 mm e le leve dei freni sono dotate di “auto power-off” per staccare la spinta del motore non appena si inizia la frenata.

Ruote, manubrio, attacco manubrio, sella, reggisella e pedali sono marchiati Eleglide. Componenti robusti, economici ma di buona qualità. I copertoni sono CST All Terrains da 2.10” (larghezza 52 mm circa), la cui tassellatura è poco pronunciata per non sviluppare troppo attrito su asfalto pur mantenendo una discreta aderenza nei settori fuoristrada. La bici monta di serie una luce anteriore a Led da 1.65W che copre una superficie di circa mezzo metro quadrato di fronte alla ruota anteriore e di una luce posteriore rossa di potenza adatta al solo uso notturno.

Oltre alla “M1 Plus”, nel catalogo Eleglide è disponibile anche la versione M1 standard con batteria da 270Wh e autonomia ridotta a 65 Km, il cui prezzo di listino è 699 euro (ma anche in questo caso è possibile beneficiare dello sconto di 50 euro per l’acquisto sul sito Eleglide utilizzando il codice TECHCYCLING).

Sintesi dei test
– Altezza e peso del tester 1: 176 cm, 72 kg (senza abbigliamento)
– Altezza e peso del tester 2: 165 cm, 67 kg (senza abbigliamento)
– Altezza e peso del tester 3: 158 cm, 52 kg (senza abbigliamento)
– Bici in prova: misura M (18 pollici)
– Peso rilevato bici completa: 27 kg (con pedali)
– Periodo della prova: dal 27 marzo 2022, tutt’ora in test
– Numero di uscite: 27
– Uscita più lunga: 2h.09min
– Uscita con maggior dislivello: 340 metri
– Percorsi effettuati: trasferimenti casa-lavoro su strade urbane e ciclabili, uso ricreativo su strade ciclabili lungo i canali Villoresi, Martesana e Naviglio e lungo il corse del fiume Adda. Sentieri sterrati poco impegnativi nella valle del Curone. Condizioni meteo asciutte dovute alla siccità durante il periodo di prova, terreno secco e polveroso. Le nostre App meteo hanno rilevato, nelle uscite test, temperature variabili tra +15°C e +30°C.

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Autonomia di percorrenza
• Direzionalità
• Equilibrio ciclistico
• Erogazione motore
• Finiture (telaio, componenti)
• Forcella (prestazioni globali)
• Maneggevolezza
• Stabilità ciclistica







Il nostro test
Per completezza d’informazione, il nostro test inizia dall’ordine su internet, con modalità realizzativa abbastanza semplice, cui segue la normale attesa di qualche giorno per la spedizione. La bici arriva dal magazzino Eleglide in Olanda fino al magazzino del corriere in Italia, dal quale viene poi inviata all’acquirente. Può capitare, come nel nostro caso, che il tracciamento della spedizione inizi solo dopo l’ingresso del pacco nei confini nazionali. La bici comunque arriva nei tempi previsti.

La nostra Eleglide M1 Plus è arrivata letteralmente sulla porta di casa in un mattino di primavera, il corriere deve aver trovato il cancello aperto e ci siamo trovati lo scatolone in giardino. La scatola pesa 29 kg ed è lunga quasi 2 metri ma è facilmente manovrabile da chiunque grazie alle due aperture utilizzabili come maniglie.

Aperto la scatolone ci troviamo di fronte alla bici con tutti i punti delicati avvolti da protezioni in schiuma e a due scatole più piccole che contengono il caricabatteria, gli accessori e tutti gli attrezzi necessari per montare la bici. La ruota anteriore, la sella, il reggisella e il manubrio sono smontati e protetti, tutti i cavi sono già collegati. L’unica difficoltà consiste nel sollevare la bici per estrarla dallo scatolone, un’operazione che è meglio realizzare con l’aiuto di qualcuno.

Le operazioni di montaggio sono semplici e alla portata di chiunque, basta seguire le istruzioni del manuale disponibile sul sito Eleglide.

Nello scatolone sono presenti tutti gli attrezzi necessari al montaggio. Tra gli accessori è incluso un acceleratore rotante che è possibile montare al posto della manopola destra. Peccato che il suo utilizzo trasformi la bici in un veicolo elettrico per la cui circolazione stradale si renderebbe necessaria l’immatricolazione, con tutte le conseguenze derivanti (obbligo di luci a norma, indicatori di direzione, casco omologato per l’impiego motociclistico, assicurazione, bollo). Naturalmente nel corso della nostro prova non ne abbiamo fatto alcun utilizzo, non essendo consentito per legge.

Su strada
Nei tratti pianeggianti la Eleglide M1 Plus è nel suo terreno ideale, la posizione di guida alta con il manubrio largo garantisce controllo e sicurezza. Il motore, con le modalità di intervento più alte, spinge con vigore rendendo la guida divertente. Le salite non rappresentano un problema per motore e batteria, in grado di reggere bene pendenze fino al 10%, oltre le quali la spinta si affievolisce progressivamente (Eleglide dichiara la M1 Plus in grado di salire con pendenze fino al 15%, oltre le quali il motore non dispone di una sufficiente coppia motrice per fronteggiare l’ascesa).

Con le modalità di assistenza più basse la spinta del motore accompagna il ciclista nello sforzo eliminando il momento più faticoso, cioè la partenza da fermo. Con il massimo livello permette una buona velocità di crociera senza sforzi e una piacevole accelerazione nelle partenze dai semafori o nella ripresa in uscita dalle curve.

I freni sono facilmente modulabili, la potenza non è eccessiva ed è gestibile da qualunque utente, anche dai meno smaliziati. In caso di necessità basta premerli energicamente per fermarsi in pochissimi metri, grazie alla distribuzione dei pesi della bici aiuta a non bloccare la ruota posteriore. E’ possibile anche qualche staccata più aggressiva ma, per sicurezza, è sempre meglio non stressare mai al limite l’impianto frenante.

Il motore ha un certo ritardo nell’intervento, questione di un paio di secondi, avremmo preferito un ritardo minore ma basta prenderci la mano e preparare un rapporto più agile per la ripartenza prima di fermarsi. L’ingaggio, cioè la modulazione iniziale dell’intervento del propulsore, è avvertibile ma abbastanza dolce da non compromettere la guida. L’intervento del motore termina smettendo di pedalare, così come nel momento in cui si agisce su uno dei freni o si raggiunge il limite di velocità di 25 km/h.

L’assorbimento delle sollecitazioni provenienti dalla strada è molto buono, i copertoni e la sella aiutano a filtrare urti e vibrazioni e si può viaggiare comodi anche per le percorrenze più lunghe. La forcella assorbe bene gli urti, si comprime un po’ troppo velocemente e si estende ancora più rapidamente, generando per un attimo una sensazione di leggerezza sul manubrio. Nei contesti urbani non ci si accorge di questa caratteristica, mentre fuoristrada è più percebipile. Il controllo però è sempre ottimale perché la ruota non perde mai contatto con il terreno.

La durata di erogazione della batteria è vicina ai valori dichiarati dal produttore, in modalità 100% elettrica con l’assistenza sempre sul 5° livello abbiamo percorso dai 45 ai 55 km su percorsi totalmente pianeggianti. In modalità assistenza 1 e 2 dai 94 ai 112 km a seconda dei percorsi e del dislivello. Questi valori non costituiscono un riferimento oggettivo ma solo puramente indicativo.

Nei test abbiamo anche simulato la possibilità di rimanere con la batteria scarica lontano da casa. Spingere una bici da 27 kg senza l’ausilio del motore è fattibile, benché faticoso, su percorsi pianeggianti, ma decisamente impegnativo su strade vallonate o in presenza di salite.

Fuoristrada
La posizione di guida alta unita al manubrio largo permettono un ottimo controllo sulla ruota anteriore, il peso della bici aiuta la stabilità e la spinta del motore rende facilmente affrontabile qualsiasi salita.

Sulle strade bianche o sentieri pianeggianti si può pedalare tranquillamente con livelli di assistenza non elevati, quasi come su strada. L’assorbimento delle piccole asperità è abbastanza buono per garantire il comfort necessario a percorrere molti chilometri.

Nel misto invece la spinta del motore in uscita di curva porta ad utilizzare livelli di assistenza più alti, la guida in questo modo diventa molto divertente anche se l’autonomia diminuisce notevolmente e si avvicina ai 50 km della modalità 100% elettrica.

In discesa, grazie al peso della bici, si può contare su un’ottima stabilità. La forcella denota qualche limite sugli urti più grandi e su quelli ripetuti, anche perché non ha un registro di controllo della velocità di ritorno, ma la Eleglide M1 Plus non è fatta per queste condizioni, va condotta a velocità più turistiche dove è sempre divertente e sicura.

Valutazione Componenti
Tutti i componenti sono allineati alla filosofia costruttiva della M1 Plus, c’è quello che serve con una buona qualità per un impiego ricreazionale o sui percorsi casa-lavoro. Componenti di sostanza, abbastanza robusti e in grado di durare nel tempo se utilizzati nelle condizioni sopra descritte.

Il gruppo Shimano Tourney è a proprio agio su tutti i percorsi grazie ai suoi rapporti tendenzialmente corti. E’ decisamente robusto e pronto a sopportare qualsiasi abuso. Anche letteralmente coperto di polvere funziona sempre regolarmente con un livello di usura praticamente risibile. Un vero gruppo a prova di tutto.

Manubrio, attacco manubrio, sella e reggisella sono componenti economici che fanno onestamente il loro lavoro. La sella fornisce una buona seduta ed una sorprendente comodità e ben si adatta anche a lunghe percorrenze.

Gli pneumatici montati di serie, dei CST All Terrains da 2.10”, sono adatti sia all’impiego stradale sia al fuoristrada non impegnativo. Abbastanza scorrevoli su asfalto e con un grip accettabile nelle curve e in frenata sullo sterrato. La loro durata è ammirevole.

Inconvenienti riscontrati nel corso della prova
La pinza del freno anteriore era posizionata con il lato pistoncino troppo vicino al disco e, dopo circa 50 km, ciò causava un fastidioso fischio dovuto allo sfregamento. Abbiamo provveduto a posizionare correttamente la pinza e il problema è sparito. L’intervento è abbastanza semplice ma, per agire su un componente legato alla sicurezza è necessaria una certa competenza tecnica, se non vi sentite in grado di eseguirlo da soli affidatevi a un meccanico qualificato.

La forcella contiene una quantità di olio che, nei primi chilometri, i paraolio faticano a contenere lasciando gli steli stessi coperti da una patina di lubrificante che attira facilmente sporco e polvere. E’ necessario pulire spesso la zona per evitare che polvere e detriti vadano a graffiare la finitura esterna lucida degli steli. Dopo circa 200 km la situazione migliora.



– Sito web Eleglide


Articolo a cura di Roberto Chiappa e Sergio Doria

Foto: © Tech-Cycling (Sergio Doria)

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