Santini Cycling Wear e la Maglia Gialla del Tour de France

Intervista esclusiva allo staff Santini che seguirà il Tour de France e mini-test della maglia più ambita dai ciclisti professionisti, la Maglia Gialla, simbolo del primato. Un capo da collezione, iconico e super-tecnologico, con prestazioni “hors catégorie”.


A partire dal 1 luglio, 176 corridori si contenderanno la maglia più importante sui 3.349,8 chilometri della gara ciclistica a tappe più importante al mondo, il Tour de France. Il leader della classifica generale dovrà difenderla attraversando 4 nazioni, scalando 23 tra passi alpini e arrivi in salita, con la cima più alta situata ai 2.642 metri del Col du Galibier, pedalando su 19.4 chilometri di pavé in 11 settori della Parigi-Roubaix. La gara sarà vista in 190 nazioni con la diretta integrale di tutte le tappe, distribuita da 100 canali per 7.800 ore complessive di trasmissioni live. Il sito ufficiale prevede di avere dai 12 ai 14 milioni di visitatori per un totale di 42.5 milioni di visite e 116 milioni di visualizzazione dei suoi video.

I dati che più interessano sono quelli riguardanti la Maglia Gialla. Da venerdì 1 luglio il vincitore di tappa indosserà una Maglia Gialla studiata e prodotta in Italia, a Bergamo, dal maglificio Santini Cycling Wear. Abbiamo posto qualche domanda allo staff dell’azienda bergamasca per conoscere i numeri e segreti di questa maglia, che per la prima volta può fregiarsi del “Made in Italy”.

Le risposte sono arrivate dal team che segue il Tour de France e qualche giorno dopo Santini ci ha inviato una Maglia Gialla originale, come quelle spedite in Francia per la Grande Boucle. Maglia che abbiamo sottoposto al nostro test.

Tech-Cycling: Quali sono state le principali richieste dell’organizzazione A.S.O.?
Paola Santini, Marketing Manager Santini Cycling Wear: «Sicuramente la maglia deve essere gialla! Quindi dobbiamo rispettare le indicazioni di A.S.O. al pari di quelle degli sponsor. Il logo di ogni sponsor infatti ha una posizione precisa e una misura fissa. Possiamo dire che si tratta della maglia più difficile da disegnare al mondo!»

Tech-Cycling: Come avete studiato la Maglia Gialla? I corridori sono molto attenti ai “marginal gains”, c’è qualche innovazione sui tessuti?
Stefano Devicenzi, Marketing Santini Cycling Wear: «La Maglia Gialla nasce dalla nostra esperienza, su questa base abbiamo realizzato i primi prototipi, quindi abbiamo fatto dei test con degli ex professionisti per realizzare un capo che garantisse le più alte prestazioni».

Tech-Cycling: A proposito di aerodinamica, sono stati usati tessuti con benefici aero?
Sabrina Bonaiti, International Sales Santini Cycling Wear: «Assolutamente sì. Tutti i capi forniti, e soprattutto le maglie e i body, sono un perfezionamento dei modelli aero sviluppati insieme ai team con cui collaboriamo. Abbiamo utilizzato i tessuti e i modelli più performanti in base ai test e ai feedback dei nostri atleti».

Tech-Cycling: Come vi regolate per le taglie? Da Ganna a Yates per esempio c’è una differenza enorme, che quantità prevedete per ogni taglia?
Sabrina Bonaiti, International Sales Santini Cycling Wear: «Le quantità sono stabilite da A.S.O. in base all’esperienza, il range di taglie che usano i prof è piuttosto ristretto, principalmente dalla XS alla M».

Tech-Cycling: Esistono differenze tra la maglia e il body da cronometro? Anni fa Chris Froome chiese di adattare il body al suo fisico per una migliore aerodinamica, è possibile con i body Santini?
Sabrina Bonaiti, International Sales Santini Cycling Wear: «Si tratta di due prodotti completamente diversi, l’aerodinamica è una componente fondamentale ma si esprime diversamente nella maglia rispetto al body. Ci sono parecchi dettagli determinanti come la posizione, la velocità e la durata della tappa. Il tutto deve anche tenere conto che, per la Maglia Gialla, non c’è una fase di misurazione preventiva dell’atleta. In fase di progetto abbiamo previsto un’ottima vestibilità aerodinamica che garantisse allo stesso tempo una ampia adattabilità al fisico dei diversi atleti, questa è certamente la sfida più impegnativa».

Tech-Cycling: Quante maglie servono per ogni tappa?
Sabrina Bonaiti, International Sales Santini Cycling Wear: «Per ogni tappa serve una maglia podio e 10 o più maglie per gli autografi, ma dipende anche dalla tappa e dalle attivazioni dei partner. Sicuramente una maglia per tipologia va alla città ospitante e almeno una per tipologia a ciascun partner. Al leader viene assegnato un pezzo di ciascun articolo previsto per ogni tappa. Tradotto in numeri abbiamo preparato 1.000 maglie solo per i leader delle quattro classifiche e un totale di 2.400 capi.»

Tech-Cycling: La Maglia Gialla è soggetta a un maggior numero di modifiche rispetto alle altre maglie (verde, pois, bianca)?
Stefano Devicenzi, Marketing Santini Cycling Wear: «Non è certo il tipo di maglia a fare questa differenza ma piuttosto il singolo corridore che la indossa e che ci chiede modifiche alla vestibilità».

Tech-Cycling: Che tipo di presenza avrà Santini al Tour?
Stefano Devicenzi, Marketing Santini Cycling Wear: «Ci sarà uno stand che proporrà le nostre linee di abbigliamento dedicate al Tour de France, la vendita è curata direttamente da A.S.O. Per il resto noi saremo sempre presenti per attivazioni on site. La visibilità sarà su canali “below the line” e, per quelli “above”, resta la tradizionale visibilità di cartellonistica, archi, loghi, e maglie indossate dai corridori. Il nostro staff seguirà ogni tappa, sarà una presenza costante, ma anche per noi sarà la prima volta quindi ogni giorno sarà differente. Abbiamo un programma di massima basato sulla nostra esperienza ai grandi giri e saremo pronti a esaudire ogni richiesta».

Tech-Cycling: Nella carovana che precede il Tour ci sarà una macchina che distribuisce maglie a pois al pubblico come accadeva negli anni scorsi o avete studiato altri sistemi di comunicazione?
Stefano Devicenzi, Marketing Santini Cycling Wear: «Non abbiamo previsto questa attività. La carovana è un mezzo che va bene per brand sponsor generalisti, come Carrefour/Lecler e LCL, e non per brand più tecnici come siamo noi. Organizzeremo quindi degli eventi collaterali dedicati e rivolti solo a target group. Ci sarà inoltre la visibilità tradizionale, come indicato sopra, e il merchandising gestito da A.S.O.»

Il nostro test
Una regola non scritta del ciclismo amatoriale dice che le maglie dei leader non si indossano, sono un privilegio che ci si deve guadagnare sulle strade della gara. Però si possono acquistare! Da tenere per sé o da regalare e sognare a occhi aperti.

Santini ci ha inviato Maglia Gialla identica a quella che verrà indossata dal leader della classifica generale del Tour de France. E’ la replica originale prodotta con gli stessi tessuti e con il taglio “race fit” che potete trovare in vendita sul sito Santini Cycling Wear.

Noi l’abbiamo indossata, ma solo per le esigenze del test. Partiamo dalla taglia. Rispetto alle nostre misure, che sulla tabella taglie dell’azienda bergamasca si collocano tra la M e la L, Santini ci ha inviato una XL, segno evidente di come queste maglie non siano concepite per il tempo libero.

Il taglio “Sleek Fit” standard veste stretto, caratteristica che è stata esasperata per questa maglia, ma parallelamente la casa bergamasca ha mantenuto una elevata adattabilità della taglia al fisico del ciclista.

Subito possiamo sperimentare questa qualità: per indossare la maglia gialla è necessario chiedere l’aiuto da casa in quanto la nostra XL è super aderente e la cerniera si apre fino a ¾. Bisogna quindi infilarla dall’alto e lottare con un elastico in vita decisamente consistente nella sua tensione.

La Maglia Gialla ha una capacità di adattamento corporea molto elevata, una volta stesa sul busto diventa veramente come una seconda pelle, la sensazione è quella di indossare un vestito su misura. Il tessuto è teso ma non stringe in alcun punto, la manica è molto lunga e arriva fino al gomito, l’elastico a fondo manica stabilizza senza comprimere. La vestibilità migliora ulteriormente passando dalla posizione eretta alla posizione inclinata in sella. Il colletto ha un taglio classico ed è alto due centimetri, l’elastico a fondo maglia stabilizza con maggiore tensione rispetto ai prodotti standard ma non stringe in alcun modo. Le tasche posteriori sono ben posizionate e sembrano ancora più facili da raggiungere. Consiglio per l’eventuale acquisto: scegliete almeno 2 taglie in più rispetto alle vostra abituale.

Pedalare indossando la Maglia Gialla attira inevitabilmente gli sguardi altrui, oltre a qualche battuta spiritosa. La sensazione sulla pelle è diversa rispetto alle maglie commerciali, il tessuto avvolge il busto con un effetto di piacevole consistenza, e l’aria sembra scorrere con maggiore facilità.

Nel nostro test la temperatura esterna superava i +30°C, un clima simile a quello che la maglia dovrà affrontare sulle strade francesi. In queste condizioni il tessuto assorbe il sudore – non abbiamo volutamente indossato intimo tecnico – e lo elimina rapidamente lasciando la pelle sempre abbastanza asciutta. Nelle discese, avendone noi scelta una ombreggiata in cui l’aria è molto fresca anche in estate, la maglia evita la sensazione di freddo umido sulla pelle, e già dopo pochi metri il tessuto è pressoché asciutto e confortevole.

La Maglia Gialla Santini è una replica esatta, in tutto e per tutto, di quella dei Pro: faticosa da indossare, ma quando si pedala è un piacere assoluto e quasi dispiace togliersela. Un vero e proprio capo da collezione, da tenere nel cassetto dell’abbigliamento da ciclista e magari da indossare qualche volta in luglio, come i leader del Tour de France.



– Sito web Santini Cycling Wear


Articolo a cura di Sergio Doria
Foto: © Tech-Cycling (Sergio Doria) – © Paolo Ciaberta

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