Tour de France, sarà solo un duello Froome-Contador?

Partirà sabato 5 luglio da Leeds (GB) la 101esima edizione della Grande Boucle, che si concluderà a Parigi il 27 del mese, dopo 3.664 km suddivisi in 21 tappe. Chris Froome e Alberto Contador i favoriti d’obbligo, con Vincenzo Nibali terzo incomodo.

Il Tour de France è un evento straordinario. Non solo per il prestigio storico, la gloria e il montepremi spettante al vincitore (450.000 euro), ma anche per la portata mediatica della corsa, preceduta solo dai Mondiali di Calcio e dalle Olimpiadi. Basti pensare che il Tour de France 2013 è stato seguito da 3.5 miliardi di persone nel mondo (e circa 12 milioni di spettatori a tifare lungo il percorso, l‘80% dei quali francesi), con 2.000 giornalisti appartenenti a 585 testate, 75 agenzie fotografiche e 45 emittenti radio. Quest’anno sarà trasmesso in 190 Paesi, con 100 canali TV, 60 dei quali seguiranno l’evento in diretta (per la prima volta diretta anche in Galles, Slovenia e Canada).

Il sito ufficiale www.letour.fr vanta 110 milioni di pagine lette nel 2013, con 30 milioni di visitatori unici, 1.350.000 fans su Facebook, 500.000 follower su Twitter e altrettanti su Google+.

Il servizio medico della corsa può contare su 10 dottori, un anestesista, 6 ambulanze, 2 autoambulanze, una moto-ambulanza e un camioncino dotato di apparecchiature per Raggi X.

Ingente, ovviamente, il servizio sicurezza, con 14.000 gendarmi, 9.000 ufficiali di polizia, 47 guardie repubblicane motorizzate, 1.000 agenti di polizia comunale.

Il percorso
Come di consueto, il Tour de France sarà articolato su 21 tappe. Quest’anno i corridori dovranno percorrere in tutto 3.664 km, toccando 4 diversi Paesi (Inghilterra, Francia, Belgio e Spagna) e 33 dipartimenti francesi.

Le tappe pianeggianti, adatte ai velocisti, sono 9. Cinque le frazioni ondulate, adatte ai cacciatori di tappe. Sei quelle di alta montagna, con 5 arrivi in salita. Contrariamente al passato, quest’anno è prevista soltanto una prova individuale a cronometro, collocata alla penultima tappa, quella di sabato 26 luglio. Al vincitore di ogni tappa spetta un premio di 22.500 euro. Il Tour de France non prevede l’assegnazione di abbuoni sul traguardo, dove pertanto vale solo il tempo del corridore.

Partenza e Arrivo
Leeds – Harrogate
York – Sheffield
Cambridge – Londres
Le Touquet-Paris-Plage – Lille Métropole
Ypres – Arenberg Porte du Hainaut
Arras – Reims
Épernay – Nancy
Tomblaine – Gérardmer La Mauselaine
Gérardmer – Mulhouse
Mulhouse – La Planche des Belles Filles
Besançon (riposo)
Besançon – Oyonnax
Bourg-en-Bresse – Saint-Étienne
Saint-Étienne – Chamrousse
Grenoble – Risoul
Tallard – Nîmes
Carcassonne (riposo)
Carcassonne – Bagnères-de-Luchon
Saint-Gaudens – Saint-Lary Pla d’Adet
Pau – Hautacam
Maubourguet Pays du Val d’Adour – Bergerac
Bergerac – Périgueux (crono individuale)
Évry – Paris Champs-Élysées
Distanza
190.5 km
201 km
155 km
163.5 km
155.5 km
194 km
234.5 km
161 km
170 km
161.5 km

187.5 km
185.5 km
197.5 km
177 km
222 km

237.5 km
124.5 km
145.5 km
208.5 km
54 km
137.5 km


Le formazioni
Le squadre in lizza sono 22, ciascuna con 9 corridori, per un totale di 198 atleti al via.

AG2R La Mondiale: Romain Bardet, Mikael Cherel, Samuel Dumoulin, Ben Gastauer, Blel Kadri, Sébastien Minard, Matteo Montaguti, Jean-Christophe Peraud, Christophe Riblon.

Astana: Vincenzo Nibali, Michele Scarponi, Jakob Fuglsang, Lieuwe Westra, Tanel Kangert, Alessandro Vanotti, Andriy Grivko, Dmitriy Gruzdev, Maxim Iglinskiy.

Belkin Pro Cycling: Lars Boom, Stef Clement, Laurens ten Dam, Steven Kruijswijk, Tom Leezer, Bauke Mollema, Bram Tankink, Sep Vanmarcke, Maarten Wynants.

BMC Racing Team: Darwin Atapuma, Marcus Burghardt, Amaël Moinard, Daniel Oss, Michael Schär, Peter Stetina, Greg Van Avermaet, Peter Velits, Tejay van Garderen.

Bretagne Séché Environnement: Armando Fonseca, Florian Vachon, Anthony Delaplace, Arnaud Gérard Jean-Marc Bideau, Brice Feillu, Romain Feillu, Florian Guillou, Benedict Jarrier.

Cannondale: Peter Sagan, Maciej Bodnar, Alessandro De Marchi, Edward King, Kristijan Koren, Matthias Krizek, Marco Marcato, Jean-Marc Marino, Fabio Sabatini, Elia Viviani.

Cofidis: Dani Navarro, Luis Ángel Maté, Cyril Lemoine, Rudy Molard, Julien Simon, Nicolas Edet, Egoitz García, Adrien Petit, Rein Taaramae.

Europcar: Yukiya Arashiro, Bryan Coquard, Cyril Gautier, Yohann Gène, Alexandre Pichot, Perrig Quémeneur, Kevin Reza, Pierre Rolland, Thomas Voeckler.

FDJ.fr: Wiliam Bonnet, Mickaël Delage, Arnaud Démare, Arnold Jeannesson, Matthieu Ladagnous, Thibaut Pinot, Jérémy Roy, Arthur Vichot, Cédric Pineau.

Garmin-Sharp: Janier Acevedo, Jack Bauer, Alex Howes, Ben King, Sebastian Langeveld, Ramunas Navardauskas, Tom-Jelte Slagter, Andrew Talansky, Johan Vansummeren.

Giant-Shimano: Roy Curvers, John Degenkolb, Dries Devenyns, Tom Dumoulin, Cheng Ji, Marcel Kittel, Koen De Kort, Albert Timmer, Tom Veelers.

IAM Cycling: Sylvain Chavanel, Mathias Frank, Martin Elmiger, Heinrich Haussler, Reto Hollenstein, Roger Kluge, Jerome Pineau, Sébastien Reichenbach, Marcel Wyss.

Katusha: Alexander Kristoff, Joaquim Rodriguez, Vladimir Isaychev, Luca Paolini, Aleksandr Porsev, Egor Silin, Gatis Smukulis, Simon Špilak, Yury Trofimov.

Lampre-Merida: Davide Cimolai, Rui Costa, Kristijan Durasek, Christopher Horner, Sacha Modolo, Nelson Oliveira, Maximiliano Ariel Richeze, Josè Rodolfo Serpa Perez, Rafael Valls Ferri.

Lotto-Belisol: Jurgen van den Broeck, André Greipel, Lars Bak, Bart De Clercq, Tony Gallopin, Adam Hansen, Greg Henderson, Jürgen Roelandts, Marcel Sieberg.

Movistar Team: Alejandro Valverde, Imanol Erviti, John Gadret, Jesús Herrada, Beñat Intxausti, Ion Izagirre, Rubén Plaza, José Joaquín Rojas, Giovanni Visconti.

NetApp-Endura: Jan Barta, David de la Cruz, Zak Dempster, Bartosz Huzarski, Leopold König, Tiago Machado, José Mendes, Andreas Schillinger, Paul Voss.

Omega Pharma-Quick Step: Mark Cavendish, Michal Kwiatkowski, Jan Bakelants, Michal Golas, Tony Martin, Alessandro Petacchi, Mark Renshaw, Niki Terpstra, Matteo Trentin.

Orica-GreenEdge: Jens Keukeleire, Luke Durbridge, Mathew Hayman, Michael Albasini, Michael Matthews, Simon Clarke, Simon Gerrans, Simon Yates, Svein Tuft.

Team Sky: Chris Froome, Richie Porte, Geraint Thomas, Mikel Nieve, Vasil Kiryienka, David Lopez, Bernhard Eisel, Xabier Zandio, Danny Pate.

Tinkoff-Saxo: Alberto Contador, Michael Rogers, Nicolas Roche, Rafal Majka, Jesús Hernandez, Sergio Paulinho, Daniele Bennati, Matteo Tosatto, Michael Mørkøv.

Trek Factory Racing: Fabian Cancellara, Andy Schleck, Matthew Busche, Markel Irizar, Gregory Rast, Frank Schleck, Danny van Poppel, Jens Voigt, Haimar Zubeldia.


Le maglie e i premi in palio

Maglia Gialla
Assegnata dopo ogni tappa al leader della Classifica Generale. Chi la indosserà sul podio finale porterà a casa un assegno da 450.000 euro. E’ la maglia più ambita da ogni corridore, perché oltre al cospicuo premio in denaro regala anche un posto fisso nella storia immortale del ciclismo. Dal 1987, la maglia gialla è sponsorizzata da LCL.

Maglia Verde
Indossata dal leader della Classifica a Punti, assegnati nei traguardi intermedi e in quello finale di ogni tappa. Di solito se la aggiudica uno sprinter o un “finisseur”. Lo slovacco Peter Sagan ha portato a casa le ultime due edizioni, ma è ancora lontano dal record del tedesco Erik Zabel, vincitore per 6 volte consecutive dal 1996 al 2001. Nell’albo d’oro della maglia verde troviamo anche nomi celeberrimi come Gino Bartali (1948) e Fausto Coppi (1949-52), Franco Bitossi (1968) e ovviamente Eddy Merckx (1969-71-72), Bernard Hinault (1979), Sean Kelly (1982-83-85-89), l’uzbeko Djamolodin Abduzhaparov (1991-93-94), Robbie McEwen (2002-4-6), Thor Hushovd (2005-9), Tom Boonen (2007), Oscar Freire (2008), il nostro Alessandro Petacchi (2010) e – tra tutti i velocisti citati – non poteva mancare Mark Cavendish (2011). Il premio finale vale 25.000 euro. Dal 1992, la maglia verde è sponsorizzata da PMU.

Maglia a Pois
Indossata dal leader della Classifica dei Gran Premi della Montagna, cioè dal leader degli scalatori. I punti per questa speciale classifica vengono assegnati alla sommità di ogni salita, e raddoppieranno sui quattro arrivi di tappa in salita previsti per questo Tour. E’ una maglia molto cara ai francesi, che la ritengono prestigiosa quasi quanto quella gialla. Il corridore che ha conquistato il maggior numero di maglie a pois è Richard Virenque, con 7 successi (1994-95-96-97-99-2003-4), ma nell’albo d’oro di questa maglia figurano anche i nostri Claudio Chiappucci (due successi, 1991-92) che divenne famosissimo proprio sulle salite del Tour, e Franco Pellizotti, ultimo italiano ad essersela aggiudicata (2009). Il premio finale vale 25.000 euro, lo sponsor è Carrefour.

Maglia Bianca
Assegnata al corridore “Under 25” meglio piazzato nella Classifica Generale. Venne istituita per la prima volta nel 1975, quando a indossarla sul podio parigino fu il nostro Francesco Moser. Per festeggiare un altro corridore italiano in maglia bianca si dovette attendere il 1994, quando se la aggiudicò Marco Pantani, che fece il bis l’anno seguente. Poi arrivò il triplice successo di “Kaiser” Jan Ullrich, dal 1996 al 1998, tris pareggiato dal lussemburghese Andy Schleck nel 2008, 2009 e 2010. Ullrich e Schleck, con tre successi, detengono il primato per numero di maglie bianche vinte. Nell’albo d’oro figurano anche Ivan Basso (2002), Damiano Cunego (2006) e Alberto Contador (2007), nell’anno in cui vinse il Tour per la squalifica di Michael Rasmussen a due tappe dalla fine. L’anno scorso, la maglia bianca fu appannaggio di Nairo Quintana, assente però quest’anno. Il premio finale per il vincitore della maglia bianca è di 20.000 euro. Dal 2004, la maglia bianca è patrocinata da Skoda.

Premio per la Combattività
Il verdetto che designerà il ciclista più combattivo viene emesso al termine di ogni tappa da una speciale giuria di esperti. Il premio finale è di 20.000 euro. Da quest’anno, il Premio per la Combattività è patrocinato da Antargaz.

Classifica a Squadre
E’ stabilita per somma di tempi dei tre migliori corridori di ciascuna squadra. Il premio finale destinato alla squadra vincitrice è di 50.000 euro. Da quest’anno, la Classifica a Squadre è sponsorizzata da RAGT (sementi).


I pretendenti alla vittoria
Il Tour de France è la gara a tappe più importante al mondo. Nel corso della sua storia centenaria, è sempre stata vinta “sul campo” da uno dei favoriti, mai da un outsider.
La vittoria alla Grand Boucle è un piatto che fa gola a molti, ma il podio è riservato a pochi eletti, a quei fuoriclasse che hanno incentrato la preparazione su questo fondamentale appuntamento stagionale.

Chris Froome (Team Sky), in virtù del suo successo 2013, indosserà il pettorale numero 1. Si è preparato meticolosamente per agguantare il bis, con appuntamenti agonistici mirati e allenamenti scrupolosi. Al recente Giro di Romandia, però, il keniano bianco non è apparso così irresistibile, soprattutto dopo la caduta che lo ha ammaccato non poco, costringendolo a disputare in precarie condizioni fisiche l’ultima frazione della corsa. In salita è molto forte, a cronometro ancora di più. Dispone di una squadra solida e compatta, costruita attorno a lui per condurlo vittoriosamente a Parigi.

Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), è apparso sempre in buona condizione durante tutta la stagione 2014 fin qui vissuta, centrando il successo alla Tirreno-Adriatico e al Giro dei Paesi Baschi. Ha seguito una preparazione puntigliosa per questo Tour, indicandolo apertamente come l’obiettivo principale della propria annata agonistica. Ha saggiamente alternato le corse a periodi di training specifico, anche in altura a Tenerife, dando sempre l’impressione di non essere mai stanco per il sovrallenamento. E’ in grado di attaccare su qualunque salita e in qualsiasi momento della corsa, andando a guastare in tal modo i piani avversari. Al suo fianco ha un’ottima squadra, valida quasi quanto quella del suo avversario principale (Chris Froome – Team Sky). Dovrà però fare a meno di Roman Kreuziger, gregario navigato, fermato settimana scorsa per anomalie al passaporto biologico risalenti al 2011 e 2012. La Tinkoff-Saxo ha chiamato al suo posto Rafal Majka, giovane dal grande potenziale, sicuramente forte in salita ma un po’ a corto di esperienza nei grandi Giri. Contador va forte in salita almeno quanto Froome, ma l’inglese è migliore a cronometro. Per vincere il Tour, il “pistolero” madrileno deve arrivare con un buon margine di vantaggio alla penultima giornata, quella della crono individuale di 54 km da Bergerac a Périgueux, dal profilo piuttosto ondulato che sembra disegnata per quei corridori che abbiano attitudini sia da cronomen sia da scalatori. Come Chris Froome.

Vincenzo Nibali (Astana), al Tour vestirà la maglia tricolore conquistata settimana scorsa a Malè (TN), faticando però più del previsto. Non è il Nibali ammirato lo scorso anno, quando era apparso in condizione smagliante in tutti gli appuntamenti importanti. Lo “Squalo dello Stretto” ha però messo nel mirino questo Tour da parecchio tempo, ed è quindi ragionevole aspettarsi grandi cose da lui, benché la sua prima metà di stagione non sia stata esaltante. Sulla carta, Froome e Contador gli sono superiori, e anche la Astana non vanta gregari di pari livello rispetto a quelli in maglia Tinkoff e Sky. Ad ogni modo il messinese ha parecchio talento, e siamo sicuri che riuscirà a mettersi in luce nelle zone alte della classifica. Per vincere la Grande Boucle, però, deve sperare in un calo dei due principali favoriti. Ma se riuscisse ad attaccare la Classifica Generale prima di loro, poi Froome e Contador sarebbero costretti a scoprirsi, e dovendo rischiare potrebbero commettere qualche errore tattico. Potrebbe essere una strategia interessante. E magari anche vincente.

Sito web ufficiale del Tour de France: www.letour.fr


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: LeTour.fr, TDWSport, Bettini photo

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