Freccia Vallone, storico poker per Alejandro Valverde

Il 35enne murciano della Movistar domina l’80esima edizione della Freccia Vallone, allungando ai -500 metri sul Muro di Huy e centrando un poker di 4 vittorie mai riuscito prima d’ora ad alcuno. Secondo sul traguardo, come l’anno scorso, Julien Alaphilippe (Etixx-Quick Step), quinto il nostro Enrico Gasparotto (Wanty-Groupe Gobert).

Che Alejandro Valverde (Movistar Team) fosse in forma per la Campagna delle Ardenne lo si era visto alla recente Vuelta Castilla y Leon, conquistata con disarmante autorevolezza, centrando due tappe. Accantonata l’idea di correre l’Amstel, Valverde si è presentato a Marche-en-Famenne, per i 196 km di questa Freccia Vallone, con il pettorale N.1, eredità delle sue due vittorie consecutive (2014 e 2015, dopo quella del 2006). Favorito, dunque, e pronostico rispettato oltre ogni dubbio. Quattro vittorie, come lui nessuno mai. Tre consecutive, come solo il tedesco Marcel Kint aveva saputo fare agli albori di questa corsa (1943, 1944, 1945). Alejandro Valverde capace di riscrivere la storia di questa Classica delle Ardenne, nata nel 1936 e non disputata causa conflitto mondiale soltanto nel 1940.

Freccia Vallone iniziata sotto un cielo terso e un caldo sole primaverile. Fuga solitaria iniziale di Steve Cummings (Dimension Data), raggiunto poi da Mads Pedersen (Stölting Service Group), Koen Bouwman (LottoNL-Jumbo), Silvan Dillier (BMC), Vegard Stake Laengen (IAM), Kiel Reijnen (Trek-Segafredo), Matteo Bono (Lampre-Merida), Tosh Van Der Sande (Lotto Soudal), Sander Helven (Topsport Vlaanderen-Baloise), Pedersen e Quentin Pacher (Delko Marseille Provence KTM). Questo gruppo di dieci giungeva ad avere un vantaggio di 3’30” dopo 100 km di gara, ai piedi delle prime côtes.

Le tortuose stradine belghe portavano male a Frank Shcleck (Trek-Segafredo), che cadeva ai -41 km riportando la frattura della clavicola e dicendo così prematuramente addio alla sua Campagna delle Ardenne. Anche i battistrada si frammentavano, e l’ultimo a resistere era Steve Cummings, ripreso ai -18 km. La Côte d’Ereffe e la Côte de Cherave, 1.3 km all’8%, imprimevano una ulteriore sferzata al plotone, dal quale rimanevano staccati Philippe Gilbert (BMC) e Petr Vakoc (Etixx-Quick Step).

L’ultimo assalto al Muro di Huy vedeva l’arrembaggio di Dan Martin (Etixx-Quick Step) e del suo compagno Julien Alaphilippe, ma il pallino del gioco era saldamente nelle mani di Alejandro Valverde, che ai -500 metri imprimeva un’accelerazione insostenibile per gli avversari, tagliando il traguardo ben davanti ad Alaphilippe, nuovamente battuto dal murciano, come l’anno precedente. Buon quinto posto per il nostro Enrico Gasparotto (Wanty-Groupe Gobert), ancora in ottima condizione dopo la sua vittoria all’Amstel Gold Race di domenica scorsa. Un bel segnale in vista della Liegi-Bastogne-Liegi. E per la “Doyenne” potrebbe ben figurare anche Diego Ulissi (Lampre-Merida), ottavo qui alla Freccia.

Ordine d’arrivo

Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © TDW Sport