EICMA 2019, fotogallery novità (parte 4)

Prosegue il nostro giro tra gli stand della 77^ EICMA. In questo articolo ci occupiamo di quanto visto da Bad Bike, Devron, Polini, Reset bike, VR46 Riders Academy.


Bad Bike

L’azienda partenopea, attiva dal 2010 nella produzione di bici elettriche (tutte Made in Italy) sfoggiava a EICMA la sua ultima creazione, il monopattino elettrico MIG, caratterizzato dal telaio pieghevole in magnesio, batteria estraibile, pneumatici tubeless 10×2.5”, freni a disco, luci a led azionabili dal manubrio, peso dichiarato 16 kg, autonomia dichiarata tra i 25 e i 30 km. Due le versioni, la MIG Sport da 250W (velocità massima 25 km/h, prezzo di listino 490 €) e la MIG Power con motore da 350W (velocità massima 30 km/h, prezzo di listino 590 €).

Presenti a EICMA anche altri modelli Bad Bike. In primo piano, nella foto grande in basso, vediamo la bici elettrica pieghevole Big Bad, con telaio in alluminio e ruote da 20×4.0”. In alto a sinistra della foto si può notare la Evo Fat Polini, spinta dal motore Polini E-P3.



Devron

Ancora poco diffuso da noi in Italia, il marchio Devron è invece un colosso nel proprio paese d’origine, la Romania. Il catalogo Devron è veramente completo, e annovera mountain bike, bici da corsa, trekking, cross bike, city-bike, junior bike e bici per bambini. I modelli sono tantissimi e includono logicamente anche le bici a pedalata assistita. In primo piano vediamo la bici elettrica pieghevole 16201, con telaio in alluminio, motore brushless da 250W, single speed con corona anteriore da 52 denti e pignone posteriore da 12 denti, passaggio cavi interno, ruote da 16×1.75”, freni v-brake Tektro, peso dichiarato 15 kg.

La Devron 20201 è una bici elettrica pieghevole con telaio in alluminio, motore brushless da 250W, cambio Shimano Tourney a 7 velocità (pignoni scalati 14-28), corona anteriore da 52 denti, ruote da 20×1.75”, freni meccanici a disco Tektro, peso dichiarato 15 kg.


Polini

Lo stand Polini metteva in mostra il motore EP-3, unità che equipaggia biciclette di ogni tipo, da strada e fuoristrada. In arrivo l’evoluzione EP-3 MX, la cui coppia motrice arriva fino a 90 Nm, mantenendo tutte le caratteristiche dell’apprezzato EP-3.

Il motore Polini EP-3 vanta 250W (500W di picco) con 5 livelli di assistenza e coppia massima di 70 Nm. Pesa 2.85 kg ed è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 500Wh, il cui peso dichiarato è di 2.62 kg. L’autonomia varia da 60 a 220 km a seconda dell’erogazione richiesta.

Numerose le biciclette esposte presso lo stand Polini e spinte dal propulsore della casa bergamasca. Nelle foto spora vediamo la Garelli Audax, una gravel bike adatta anche al bikepacking, e la Olmo BFD da corsa, con livrea del Giro d’Italia 2019.



Reset bike

Tra i primi in Italia a credere nella mobilità ciclistica elettrica, Reset Bike produce bici elettriche fin dal 1998. Qui a EICMA erano esposte numerose creazioni del marchio campano, tra cui la Redwood, una bici elettrica con telaio pieghevole in alluminio e ben tre motorizzazioni (da 250, 500 e 1.000 Watt). Tanti gli allestimenti della Redwood, anche con ruote in magnesio.

Reset bike produce comunque anche bici tradizionali come le city bike, le mountain bike e le bici per bambino. Non mancano poi le creazioni particolari, come la Lil Buddy raffigurata nella foto, una bici elettrica con telaio a traliccio, motorizzata Bosch.


VR46 Riders Academy

La “Riders Academy” di Valentino Rossi è un brand che si occupa del merchandising del pluricampione del mondo di motociclismo. Qui a EICMA erano numerosi gli stand dedicati a lui, con tanti accessori moto siglati VR46. Il marchio si occupa anche di biciclette, soprattutto per bambino, tutte personalizzate con i colori caratteristici del pilota di Tavullia. La nostra attenzione è però caduta sulla Lapierre Zesty AM Ltd Ultimate, splendida full suspended elettrica motorizzata Fazua, con 160 mm di escursione, forcella Öhlins e monoammortizzatore Fox, cambio posteriore Sram XO a 11 velocità, freni Formula Cura 4, ruote da 27.5” con cerchi in carbonio Progress Carbon EB e pneumatici da 2.60”.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Tech-Cycling (Sergio Doria e Roberto Chiappa)

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