UCI, il quadro licenze World Tour e Continental

Braccio di ferro UCI-Astana, Brian Cookson attende gli esiti dell’inchiesta di Padova. Assegnate le ultime licenze Continental, dopo l’OK del 10 dicembre alla Yellow Fluo, disco verde anche per il Team Cult Energy. Futuro corse incerto per il Team Europcar.


Non si sono sopite ancora del tutto le polemiche relative alla decisione presa dall’UCI di assegnare la licenza World Tour 2015 all’Astana, finita sotto inchiesta per i recenti casi di doping (due nel team Professional e tre in quello Continental). Brian Cookson, presidente UCI, ha dovuto ingoiare un boccone piuttosto amaro nel concedere il lasciapassare ai kazaki, che avrebbe volentieri spedito nel girone Continental. Ma ha dovuto attenersi suo malgrado ai regolamenti vigenti attualmente. Tuttavia, a partire dal 2015, l’Astana dovrà sottoporsi al controllo da parte dell’ISSUL (Institut des Sciences du Sport de l’Université de Lausanne), organismo indipendente che valuterà i casi di doping per stabilire se e in quale misura possano essere coinvolti la squadra e il management.

L’ISSUL esprimerà anche un giudizio riguardante l’organizzazione interna del team, la direzione manageriale e il rispetto delle norme etiche del ciclismo. Dal 2016, tutte le squadre saranno messe sotto esame dall’ISSUL, ma già dal 2015 inizieranno questa pratica 8 squadre oltre all’Astana, obbligata dall’UCI che ha anche stabilito che se la squadra kazaka dovesse avere altri casi di doping o se non dovesse superare il controllo dell’ISSUL, si vedrebbe revocata la licenza World Tour.

Alla spada di Damocle pendente sul capo Astana, il presidente UCI Brian Cookson taglierebbe volentieri il sottile crine di cavallo che la tiene appesa. Le cesoie potrebbero arrivare da Padova, dove l’inchiesta sul caso Ferrari, con presunto giro milionario di capitali all’estero e traffico di sostanze dopanti, scatenerebbe un mezzo finimondo tra i ranghi del ciclismo professionistico. E siccome tra i nomi dell’inchiesta figura anche Alexander Vinokourov, general manager Astana, un eventuale provato suo illecito metterebbe automaticamente in offside l’intera squadra kazaka. Ecco perché Cookson aspetta con ansia le 550 pagine del dossier padovano, magari contenente qualcosa di interessante da sottoporre al vaglio della Commissione Licenze UCI.

Altre novità UCI 2015 sono la squalifica in caso di prima violazione delle norme antidoping, che passa da 2 a 4 anni, e il neonato Tribunale Internazionale Antidoping, che giudicherà in prima istanza i casi di doping di tutti i corridori, a prescindere dal Paese di appartenenza di questi (finora le sanzioni erano inflitte dagli organi nazionali). Si potrà ricorrere al TAS soltanto in appello.

Le 17 squadre World Tour 2015
Ag2r La Mondiale (FRA), Astana Pro Team (KAZ), BMC Racing Team (USA), Cannondale-Garmin (USA), Etixx-QuickStep (BEL), FDJ (FRA), Giant-Alpecin (GER), IAM Cycling (SUI), Katusha (RUS), Lampre-Merida (ITA), Lotto Soudal (BEL), Movistar (ESP), Orica GreenEdge (AUS), Team Sky (GBR), Team Lotto NL-Jumbo (NED), Tinkoff Saxo (RUS), Trek Factory Racing (USA).


Nella medesima seduta della Commissione Licenze UCI in cui è stato deciso di assegnare la licenza World Tour 2015 all’Astana, si è deliberato anche per l’assegnazione della licenza Continental al Team Yellow Fluo – Neri Sottoli, sospesa fino al 1 ottobre 2015 dal MPCC (Movimento Per un Ciclismo Credibile) a causa del mancato rispetto delle regole del movimento stesso. A ciò si affiancavano i clamorosi casi di doping del passato (Danilo Di Luca e Mauro Santambrogio, quest’ultimo al centro di una recente positività al testosterone ancora da chiarire, benché l’atleta non risulti più tesserato), che avrebbero potuto influire sulla decisione dell’assegnazione.

La Commissione Licenze UCI ha tuttavia concesso la licenza Continental alle medesime condizioni dell’Astana, quindi con l’indagine ISSUL e tutto quanto ne segue. Ora la Yellow Fluo deve rigare dritto, procacciandosi gli inviti alle gare alle quali vorrebbe prendere parte. Ma il piccolo handicap della sospensione MPCC potrebbe farle perdere il gradimento da parte di alcuni organizzatori.


La terza delibera della Commissione Licenze UCI, riunitasi il 10 dicembre, riguardava il Team Europcar, che noi avevamo indicato come quello più a rischio di non conseguire la licenza World Tour 2015. E così è stato. Il dissesto finanziario del 5% paventato inizialmente dal team manager francese Jean-René Bernaudeau, cresciuto al 6% pochi giorni prima della sentenza, in realtà si sarebbe rivelato ben maggiore, almeno a sentire le voci ufficiose nei corridoi di Aigle, sede UCI. Ad ogni modo, se anche si fosse trattato del 6%, con un budget annuale di 14 milioni di euro il conto dell’ammanco è presto fatto, 840mila euro. Inevitabile quindi la retrocessione della squadra francese nella fascia Continental.

Ora le conseguenze sono molteplici. Finanziarie, perché gli sponsor pretendono giustamente una visibilità sul palcoscenico World Tour, e quasi certamente rivedranno al ribasso il proprio supporto alla squadra in termini economici. Operative, perché il team non può pianificare serenamente il proprio calendario gare, essendo soggetto alla danza aleatoria degli inviti. Contrattuali, perché qualche corridore potrebbe andarsene, avendone pieno diritto poiché vincolato a un contratto World Tour e non Continental. A tutto ciò si somma l’abbandono a fine 2015 dello sponsor principale, che deve essere necessariamente rimpiazzato da un altro di pari spessore. I grattacapi al team manager Jean-René Bernaudeau non mancano.


E’ di pochi giorni fa la notizia dell’assegnazione della licenza Continental alla neonata formazione danese Cult Energy Pro Cycling, anch’essa in bilico per questioni di budget. L’accordo triennale siglato con la Casa belga Ridley per la fornitura delle biciclette alla squadra ha messo le cose a posto, convincendo l’UCI a rilasciare il visto per le seconda divisione del ciclismo professionistico.

La cosa è stata salutata con grande euforia da tutti i componenti della squadra, primo fra tutti il team manager (donna) Christa Skelde, che può così pianificare al meglio la stagione dei suoi agazzi, partendo subito dal training camp previsto a fine gennaio.

Le 22 squadre Continental 2015
Androni Giocattoli (ITA), Bardiani CSF (ITA), Bora-Argon 18 (GER), Bretagne-Seche Environnement (FRA), Caja Rural-Seguros Rga (ESP), CCC Sprandi Polkowice (POL), Cofidis, Solutions Credits (FRA), Colombia (COL), Cult Energy Pro Cycling (DEN), Drapac Professional Cycling (AUS), MTN-Qhubeka (RSA), Nippo-Vini Fantini (ITA), Team Europcar (FRA), Team Roompot (NED), Rusvelo (RUS), Team Novo Nordisk (USA), Topsport Vlaanderen-Baloise (BEL), UnitedHealthcare (USA), Wanty-Groupe Gobert (BEL), Yellow Fluo (ITA).


Articolo a cura di Roberto Chiappa

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