UCI, nuove riforme ipotizzate per il 2017

Sul tavolo UCI non solo la questione dei freni a disco su strada, ma anche una riduzione dei giorni complessivi di gara del circuito World Tour, con possibile accorciamento dei Grandi Giri, e l’introduzione di un campionato Challenge Tour propedeutico al World Tour, con promozioni e retrocessioni tra le due serie.

Nei giorni scorsi a Oudenaarde (B) si è tenuta una riunione tra UCI e organizzatori gare, nella quale si è discusso di alcuni importanti argomenti riguardanti le corse professionistiche su strada. Le riforme delineate dall’UCI dovrebbero essere introdotte gradualmente a partire dalla stagione 2017.

Avanzata l’ipotesi di un accorciamento temporale dei Grandi Giri a 15-18 giorni dai 21 attuali. Proposta respinta decisamente da Mauro Vegni, organizzatore del Giro d’Italia, secondo il quale i Grandi Giri sono molto graditi al pubblico e ai media e non è consigliabile ridurne la durata, mentre occorrerebbe limitare le corse qualitativamente meno pregiate, che forniscono minore visibilità al ciclismo.

Di tutt’altro avviso il presidente della Federazione Belga, Tom Van Damme, favorevole alla riduzione a 18 giorni dei Grandi Giri, nonché alla sostituzione delle corse a tappe di una settimana con due gare classiche di un giorno.

Il piano strategico UCI prevede anche una riduzione dei giorni complessivi di gara, dai 153 attuali si scenderebbe a 120, cercando di evitare la sovrapposizione di eventi. Proposta accolta pressoché all’unanimità. Resta da stabilire quali gare saranno soppresse per dar luogo alla riduzione ipotizzata. E qui le cose potrebbero anche complicarsi più del previsto.

Indubbiamente interessante l’idea UCI di creare un calendario di seconda fascia, chiamato “Challenge Tour”, nel quale la squadra prima classificata al termine del calendario verrebbe promossa nel “World Tour”, divisione dalla quale retrocederebbe l’ultima classificata. Due divisioni, squadre diverse, come avviene nei campionati di tutti gli altri sport collettivi. Retrocessioni e promozioni potrebbero però essere influenzate dalle sanzioni antidoping, che andrebbero a colpire le formazioni coinvolte.

Le proposte innovative dunque non mancano, benché restino da definire ancora moltissimi dettagli delle questioni. Vedremo come si svilupperanno queste idee, anche perché non sono ancora state chiamate in causa due controparti dal grande peso politico e finanziario, le Case produttrici e gli sponsor.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport

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