Strade Bianche, la prima volta di Julian Alaphilippe

Primo francese a vincere la Strade Bianche, gara che tra l’altro non aveva mai corso, Julian Alaphilippe (Team Deceuninck-Quick Step) centra un bel successo staccando negli ultimi metri il danese Jakob Fuglsang (Astana Pro Team). Strepitosa rimonta di Wout Van Aert (Lotto-Visma) che si conferma terzo come l‘anno scorso.


Partita alle 10.30 sotto un sole decisamente tiepido, la 13^ edizione della “Strade Bianche” non ha tradito le attese della vigilia, dimostrandosi gara dura a prescindere dalle condizioni del terreno, oggi straordinariamente polveroso a causa di un epilogo invernale insolitamente secco. I suoi 184 km con 63 km suddivisi in 11 settori sterrati, accompagnati da un dislivello di oltre 3.800 metri, si sono rivelati come sempre molto impegnativi per chi era ancora alla ricerca della condizione primaverile.

Condizione che non è mancata al francese Julian Alaphilippe (Team Deceuninck-Quick Step), capace di duettare con il danese Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) negli ultimi 23 km di gara, per poi infilarlo perentoriamente a due curve dal traguardo, sciorinando un invidiabile stato di forma e un “killer instinct” di notevole spessore. Se pensiamo che il francese non aveva mai preso parte a questa gara, possiamo renderci conto che la sua, oggi, possa essere definita come un’autentica impresa. E così Alaphilippe conquista la sua prima corsa in territorio italiano, lui che ha nel carniere una Freccia Vallone e una Clásica San Sebastián, oltre a due tappe al Tour de France 2018.

La gara vedeva un allungo al km 34 da parte di Diego Rosa (Team Sky), Leo Vincent (Groupama-FDJ), Alexandre Geniez e Nico Denz (AG2R La Mondiale), che riuscivano a mettere 2’30” sugli inseguitori. Vincent veniva risucchiato dal gruppo al km 80, Geniez forava poco dopo, Rosa staccava Denz ma la sua fuga solitaria veniva soffocata a 36km dal termine dalla pattuglia comandata da Greg Van Avermaet (CCC Team).

La mossa del belga non lasciava indifferenti gli uomini Deceuninck-Quick Step, con Yves Lampaert che solfeggiava sui pedali assieme ai suoi compagni Zdenek Stybar e Julian Alaphilippe, né tantomeno gli Astana, con Alexey Lutsenko e Jakob Fuglsang, mentre era della partita anche Wout Van Aert (Lotto-Visma), privo però di scudieri.

Ai -23 km salivano in cattedra Alaphilippe e Fuglsang, che si portavano dietro Van Aert. Il trio guadagnava 25” sugli altri e la sensazione era che avrebbero potuto involarsi verso il traguardo. Nel successivo settore sterrato, il decimo, ai -13 km, una rasoiata di Fuglsang metteva alle corde Van Aert ma non Alaphilippe, che rispondeva da par suo.

I due incrementavano il proprio vantaggio fino a 1’30”, mentre dietro un caparbio Van Aert metteva in scena una disperata rimonta solitaria, recupero che incredibilmente si concretizzava con l’aggancio proprio all’ultimo km. Il fuoriclasse belga aveva però speso troppo, e nulla poteva contro il rilancio dei due sulle ultime cittadine del quartiere senese di Santa Caterina, nella contrada dell’Oca.

Fuglsang si muoveva per primo cercando di anticipare Alaphilippe alla penultima curva, ma oggi il francese era troppo brillante per deporre anticipatamente le armi, e con uno scatto fulmineo passava davanti all’ultima curva. Per lui, alla prima apparizione qui sulle crete senesi, una vittoria di grande prestigio, primo francese a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della corsa. Ed è anche la prima gara italiana conquistata dal simpatico transalpino.

Il danese Jakob Fuglsang giungeva dunque secondo in Piazza del Campo. Per come ha corso, non ha nulla da rimproverarsi, non ha sbagliato nulla. Ha solo incontrato un avversario leggermente più forte di lui. Siamo comunque convinti che prima o poi questo ragazzone conquisterà una gara importante, lo merita davvero.

Terzo come l’anno scorso, oggi alla sua seconda comparsa alle Strade Bianche, il belga Wout Van Aert ha fatto vedere anche in mezzo al polverone che la sua classe non è acqua. Il Campione del Mondo di ciclocross non ha certo bisogno di prendere lezioni di guida sullo sterrato, così come nel fango del 2018. Gli manca un pochino di endurance alle alte intensità di queste gare. Considerato che ha solo 24 anni, c’è da scommettere che l’anno venturo migliorerà la posizione.

Ordine d’arrivo
1) Julian Alaphilippe (Fra) Deceuninck-Quick Step
2) Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
3) Wout Van Aert (Bel) Team Jumbo-Visma
4) Zdenek Štybar (Cze) Deceuninck-Quick Step
5) Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal
6) Greg Van Avermaet (Bel) CCC Team
7) Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
8) Simon Clarke (Aus) EF Education First
9) Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo
10) Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
11) Yves Lampaert (Bel) Deceuninck-Quick Step
12) Geraint Thomas (GBr) Team Sky
13) Pieter Serry (Bel) Deceuninck-Quick Step
14) Silvan Dillier (Swi) Ag2R La Mondiale
15) Stefan Küng (Swi) Groupama-FDJ
16) Marco Canola (Ita) Nippo-Vini Fantini-Faizane
17) Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
18) Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott
19) Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
20) Roman Kreuziger (Cze) Team Dimension Data
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DICHIARAZIONI
Il vincitore della Strade Bianche, Julian Alaphilippe, ha dichiarato in conferenza stampa: “Le Strade Bianche erano il mio primo grande obiettivo della stagione. Ho iniziato abbastanza bene in Sud America ma volevo vincere qui. Ero molto motivato con una squadra forte. Non è stato facile essere il favorito di una gara a cui non ho mai preso parte ma ora sono abbastanza abituato alla pressione e gestisco bene situazioni simili. Ho avuto gambe pesanti nel finale e Jakob Fuglsang era più fresco di me. Dovevo arrivare con lui in cima a Via Santa Caterina. Sono super felice di come ho corso. La mia stagione ciclistica non deve essere corsa solo in funzione della Freccia Vallone e del Tour de France. Avevo bisogno di qualcosa di nuovo per motivarmi e quella motivazione è stata la Strade Bianche”.

Il secondo classificato della Strade Bianche, Jakob Fuglsang, ha detto: “Sono felice di essere sul podio di una gara così bella ma oggi mi sentivo molto forte e volevo vincere. Ho corso bene ma ho perso, è una sensazione agrodolce. Stavo pensando a come battere Julian Alaphilippe, non mi ha dato molti cambi e sapevo che dovevo o cercare di sorprenderlo o di staccarlo nell’ultima parte della salita finale. Ho provato un paio di volte ma non ha funzionato”.

Il terzo classificato, Wout Van Aert, ha dichiarato: “La sofferenza è stata la stessa dello scorso anno quando ho fatto questa gara per la prima volta. Nell’ultima mezz’ora di corsa ero dolorante. Mi sono staccato da Julian [Alaphilippe] e Jakob [Fuglsang] solo nella penultima sezione. Da quel momento in poi, è stata una lunga via crucis… Sono felice di aver resistito e di essere di nuovo sul podio. Il terzo posto è stato sicuramente il miglior risultato possibile per me oggi. Quando li ho raggiunti ero già al limite e tutto quello che avevo in mente era di tenere il passo per non perdere il terzo posto. Non pensavo certo di vincere… Tornerò sicuramente con questo obiettivo. Questo è il mio secondo podio in due partecipazioni. Questa è una gara in cui sei ripagato se osi attaccare. Questo è quello che ho fatto per la seconda volta di seguito. Sono contento del podio ma voglio il primo posto in futuro”.


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Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © LaPresse (D’Alberto / Ferrari) – © Getty Images – © Bettini Photo

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