Nubi nere nel cielo kazako

Presa visione del rapporto dell’ISSUL (Istituto delle Scienze Sportive dell’Università di Losanna), l’UCI ha chiesto alla Commissione Licenze il ritiro della licenza World Tour della Astana. La squadra rischia la retrocessione in fascia Professional, e i corridori potrebbero svincolarsi senza penali.

Studiato attentamente il report confezionato dall’ISSUL, secondo gli avvocati dell’UCI pieno di realtà contraddittorie, l’UCI ha formalmente ufficializzato alla Commissione Licenze di rivedere la posizione della Astana diretta da Alexander Vinokourov. Non bastasse questo, l’UCI ha trasmesso alla stess Commissione Licenze gli incartamenti dell’inchiesta di Padova, che vede coinvolti il Dott. Michele Ferrari e, tra i tanti altri, anche Alexander Vinokourov.

Se la richiesta UCI fosse accolta, l’Astana potrebbe rimanere nel World Tour solo appellandosi al TAS e beneficiando in tal modo di una condizione sospensiva della sentenza di primo grado. Se poi anche il TAS dovesse dare ragione all’UCI e alla Commissione Licenze, allora per la squadra kazaka si aprirebbero le porte della franchigia Professional, dove però i contratti con i suoi corridori non avrebbero più alcuna valenza, lasciandoli pertanto liberi di svincolarsi a “parametro zero”.

Chiuso a fine 2014 il team Under23 Astana Continental per tre casi di doping rilevati nel volgere di poche settimane, c’è ora il rischio che possa fare la stessa fine anche il team professional di Vincenzo Nibali, Fabio Aru, Andrea Guardini e di tutti gli altri in maglia Astana.

E’ presto perché l’opinione pubblica si scagli contro i kazaki, lo scenario ipotizzato potrebbe anche essere ribaltato. Di sicuro è un campanello d’allarme che risulterà molto fastidioso alle orecchie di Vinokurov e ai vertici nazionali. Per il momento, stiamo alla finestra per osservare ogni minimo sviluppo della vicenda.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

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