Liegi-Bastogne-Liegi, Alejandro Valverde si regala il tris

All’indomani del suo 35esimo compleanno, Alejandro Valverde (Movistar) centra un prestigioso tris nella 101esima edizione della “Doyenne” delle Ardenne, in virtù di una condotta di gara impeccabile, conclusa in volata su una decina di corridori, staccando Julian Alaphilippe (Etixx-Quick Step) e Joaquim Rodriguez (Katusha).


Settimana da incorniciare per il murciano Alejandro Valverde (Movistar Team), autentico “matador” della Campagna delle Ardenne. Domenica scorsa era giunto secondo alla Amstel Gold Race, mercoledi aveva vinto per la terza volta la Freccia Vallone, ieri ha compiuto 35 anni e oggi ha calato il tris alla Liegi-Bastogne-Liegi, dopo le due vittorie del 2006 e 2008. Bravissimo nell’interpretazione tattica della gara, lui che troppo spesso ha gettato alle ortiche vittorie che apparivano alla sua portata, Valverde è rimasto sempre coperto nel gruppo pur senza perdere i posti di comando, quelli che offrono l’opportunità di abbracciare Nike, la dea ellenica della vittoria. E ai -500 metri, il murciano è andato a ricucire personalmente l’allungo di Daniel Moreno (Team Katusha), che avrebbe potuto trasformarsi in un clamoroso successo solitario. Valverde ha vinto perché aveva più energie e gambe degli avversari. Ha vinto perché ha scelto il momento giusto per sferrare il colpo del KO. Ha vinto perché voleva e poteva farlo. E ha vinto con pieno merito.

La 101esima edizione della Liège-Bastogne-Liège si presentava con 253 km e 10 importanti salite, tra le quali primeggiava per lunghezza il Col du Rosier (4.4 km) e per durezza la Côte de Stockeu, con pendenza media del 12.5%. Il meteo non prometteva grandi cose, ma la pioggia si manifestava soltanto in brevi, sporadiche occasioni durante la corsa, e solo nel finale bagnava maggiormente l’asfalto.

Una Liegi interessante e movimentata, aperta e incertissima fino a mezzo km dal traguardo, con molti protagonisti nel mezzo. Solita fuga del primo istante, nella quale si rivedeva volentieri Diego Ulissi (Lampre-Merida), rientrato ufficialmente alle gare il 28 Marzo dopo la sospensione per abuso di salbutamolo. Gran lavoro da parte dell’Astana, che rendeva dura la corsa sullo Steckeu mandando all’attacco Andriy Grivko e mettendo poi in fuga Michele Scarponi, sempre generosissimo.

Caduta di gruppo poco prima della Côte de la Redoute, con alcuni atleti di spicco costretti ai cerotti: Daniel Martin (Cannondale-Garmin), Pierre Rolland (Europcar), Matthias Frank (IAM Cycling), Simon Gerrans (Orica GreenEdege), Nicholas Roche (Sky), Yukiya Arashiro (Europcar). Poco oltre la seguente discesa, il vincitore dell’anno scorso Simon Gerrans cadeva nuovamente, da solo, e decideva per il ritiro.

Encomiabile l’iniziativa di Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo) sulla Roche aux Facons, ai -20 km, che partiva portandosi appresso Giampaolo Caruso (Katusha) e Jakob Fuglsang (Astana), costringendo in tal modo le squadre avversarie a scoprirsi. Rispondeva la Etixx-Quick Step con Zdenek Stybar e Julian Alaphilippe, francese quasi 23enne che ha già destato l’interesse di molti top team. Sarà sicuramente una delle pedine più ambite del ciclo-mercato 2016.

E sulla “salita degli italiani”, la Côte de Saint Nicolas, a 1 km dallo scollinamento allungava Vincenzo Nibali, senza peraltro riuscire a involarsi verso il successo, perché gli rispondeva in controtempo Sergio Henao (Team Sky), che andava a spegnere le ambizioni di Michal Kwiatkowski (Etixx-Quick Step), visibilmente a corto di smalto.

Un volitivo Giampaolo Caruso tirava il gruppo fino all’innesto dell’ultimo falsopiano, la Côte d’Ans, preludio al traguardo. Daniel Moreno provava l‘affondo, Louis Meintjes (MTN-Qhubeka) lo seguiva ma doveva cedere poco dopo, il drappello in seconda linea si studiava e ai -500 metri, quando lo spagnolo della Katusha aveva 14” di vantaggio che sembravano incolmabili, scattava perentorio Alejandro Valverde, ricucendo lo strappo.

Il tempo di far tornare il cuore a un battito dalla soglia massima, e il murciano si beveva gli ultimi 100 metri senza che gli avversari potessero contrastarlo. Tanti auguri, Alejandro, tris in carriera alla Liegi e primato nella Classifica individuale World Tour.

Ordine d’arrivo

1) Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
2) Julian Alaphilippe (Fra) Etixx-Quick Step
3) Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
4) Rui Costa (Por) Lampre-Merida
5) Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
6) Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
7) Sergio Luis Henao (Col) Team Sky
8) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
9) Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
10) Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
6.14.20
st
st
st
st
st
st
st
st
st


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Getty Images Sport – © TDW Sport

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*