Daniel Martin coglie l’attimo giusto a Il Lombardia

Tempismo perfetto, imboscata ai -600 metri e l’irlandese Daniel Martin (Garmin Sharp) si aggiudica la 108° edizione de Il Lombardia, corsa a velocità elevatissime fin dalle prime battute (media finale 40.46 km/h). Sul podio Alejandro Valverde (Movistar) e Alberto Rui Costa (Lampre-Merida). Fabio Aru (Astana), nono, il migliore degli italiani.


Sul nuovo percorso de Il Lombardia – da Como a Bergamo, 260 km con oltre 3.000 metri di dislivello – il più scaltro di tutti è stato Daniel Martin, che dopo la vittoria di Sean Kelly nel 1991 ha portato la bandiera irlandese sul gradino più alto del podio della “Classica delle foglie morte”. E in quest’ultima importante gara stagionale c’erano praticamente tutti i migliori. Chi per giocarsi la vittoria, chi per lottare per il ranking World Tour (Valverde e Contador in primis), chi per riscattare una stagione sfortunata, chi per onorare una maglia (Michal Kwiatkowski, neo Campione del Mondo) o una intera carriera (Cadel Evans, qui la sua ultima corsa in Europa).

I corridori prima della partenza, a Como

I corridori prima della partenza, a Como

Gara frenetica, velocissima nonostante il dislivello, con varie fughe iniziali sedate solo parzialmente lungo il percorso. Gli ultimi due a capitolare, alle porte di Bergamo Alta a -5 km dal traguardo, erano Pieter Weening (Orica-GreenEdge) e Ben Hermans (BMC Racing). In mezzo qualche caduta senza conseguenze e crampi per alcuni atleti, il più importante dei quali era il Campione del Mondo Michal Kwiatkowski (Omega Pharma-Quick Step), colpito da contrattura al quadricipite destro. Bravissimo comunque a onorare l’impegno e la maglia, terminando la gara seppur sofferente. Un vero Campione, un esempio per tutti.

Michal Kwiatkowski al foglio firma di questo "Lombardia"

Michal Kwiatkowski al foglio firma di questo “Lombardia”

Nella discesa da Bergamo Alta rimanevano in nove. Samuel Sanchez (BMC), sempre spettacolare in discesa, Philippe Gilbert (BMC), Michael Albasini (Orica GreenEDGE), Alejandro Valverde (Movistar), Joaquim Rodriguez (Katusha), Daniel Martin (Garmin-Sharp), Alberto Rui Costa (Lampre-Merida), Fabio Aru (Astana) e Tim Wellens (Lotto-Belisol), primo ad accendere la miccia tra le mura orobiche.

Quando però si pensava a un arrivo di gruppo in volata, il furbo Daniel Martin giocava d’anticipo e ai -600 metri partiva a tutta. Mossa azzeccata, non essendo lui uno sprinter. Un attimo di indecisione era fatale al gruppetto, che non riusciva a chiudere il gap, salutando il trionfo dell’irlandese. Davvero bravo Daniel Martin a scegliere il tempo giusto, riscattando con questa vittoria una stagione per lui sfortunata (caduta all’ultima curva della Liegi, caduta sulle strade di casa nella cronosquadre d’apertura del Giro d’Italia).

Secondo a questo “Lombardia”, Alejandro Valverde ha corso con generosità senza commettere errori. Bravo a regolare il gruppo nello sprint per la piazza d’onore, il murciano – che mercoledi è diventato papà di una bimba – si trova ora in vetta della Classifica World Tour, e difficilmente potrà essere detronizzato da Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), a meno che il madrileno non decida di partecipare al Tour di Pechino.

Chiude il podio il portoghese Alberto Rui Costa, contento della propria prestazione e dell’impegno che mette sempre quando sale in sella.

Atteso sulle strade di casa (abita nella bergamasca), il nostro Fabio Aru ha corso con la consueta generosità, infiammando il pubblico con un allungo nel tentativo di riprendere Tim Wellens. Non è uno sprinter e infatti ha concluso ultimo del suo gruppetto, però può ritenersi più che soddisfatto per la consueta generosità agonistica e soprattutto per il suo genuino, cristallino talento messo ancora una volta in mostra.

Ordine d’arrivo

1) Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
2) Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
3) Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
4) Tim Wellens (Bel) Lotto Belisol
5) Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
6) Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge
7) Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
8) Joaquin Rodriguez (Spa) Team Katusha
9) Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
10) Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale
6.25.33
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Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo

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