BBB, guanti Coldshield e copriscarpe UltraWear Zipperless Ext

Analisi tecnica e test invernale per questi due accessori BBB concepiti per riparare dal freddo non estremo. Entrambi si sono dimostrati molto confortevoli e validi termicamente anche in presenza di pioggia leggera, senza provocare condensa interna.


BBB è un’azienda olandese che produce abbigliamento, componenti, accessori e utensili di alta qualità per le esigenze del ciclista. La sede si trova a L’Aia, a 5 km in linea d’aria dal Mare del Nord e ciò rende BBB esperta di intemperie come vento gelido, freddo e pioggia.

BBB, che è anche fornitore tecnico ufficiale del team Visma-Lease a Bike, ci ha inviato guanti e copriscarpe adatti ad affrontare le peggiori condizioni atmosferiche. I tecnici olandesi considerano che le estremità del ciclista, mani e piedi, sono quasi sempre in posizione statica, le gambe si muovono molto ed è facile averle calde, busto e braccia si possono coprire con uno strato in più ma le mani devono stare ferme sul manubrio e sui piedi indossiamo scarpe studiate per eliminare qualsiasi movimento. Il corpo fatica a garantire un flusso sanguigno sufficiente per mantenerli a una temperatura ragionevole. I piedi sono sempre i primi a raffreddarsi in condizioni climatiche avverse, seguiti dalle mani. Guanti e copriscarpe non sono solo uno strato extra, la scelta di materiali e forme deve portare esattamente al prodotto giusto per mantenere le estremità del ciclista comode e calde.

I prodotti che abbiamo ricevuto da BBB per godersi le pedalate con uno strato aggiuntivo di materiale tecnico tra l’aria fredda e le mani e/o i piedi durante le uscite invernali sono i guanti Coldshield e i copriscarpe UltraWear Zipperless Ext. Per i più freddolosi o per le condizioni climatiche estreme il catalogo BBB offre un’ampia scelta di prodotti ancora più protettivi.

Nel periodo in cui abbiamo eseguito il test, tra dicembre 2023 e gennaio 2024, il meteo ci ha fornito un paio di perturbazioni siberiane con aria gelida e temperature vicine allo zero anche in pianura, clima ideale per mettere alla prova questi accessori.

Guanti Coldshield
Sono impermeabili ad acqua e vento grazie alle proprietà dell’Halucin, un materiale isolante morbido e flessibile ideale per garantire sia protezione che libertà di movimento alle mani. La composizione prevede 32% Poliestere, 23% Poliuretano, 18% Poliammide, 17% Polietilene, 6% Elastodiene, 4% Elastan.

Per garantire il pieno controllo del manubrio sui terreni sconnessi con un buon livello di comfort, sul palmo la zona di passaggio del nervo ulnare è protetta da un inserto in Poron XRD, una schiuma capace di assorbire gli impatti senza ritorno di energia usata anche sul telescopio Hubble. L’interno, a contatto con la mano, è in morbido pile. Il polsino è chiuso da una banda in velcro.

La sicurezza passiva è garantita dal logo e dalla banda, entrambi catarifrangenti posti sul lato più esterno rispettivamente del polso e del dito mignolo, sempre visibile ai veicoli che sopraggiungono. Pollice e indice presentano un zona di tessuto conduttivo per poter gestire lo schermo dei vari dispositivi elettronici.

Il range di temperatura indicato da BBB è compreso tra +5°C e +10°C. I guanti Coldshield sono disponibili in sette taglie, dalla XS alla 3XL, nel solo colore nero. Sulla nostra bilancia, il peso della taglia L in prova è risultato 144 grammi. Il prezzo di listino è di 39.95 euro.

Il nostro test
I guanti Coldshield sono, come dice il nome, uno scudo dal freddo. Tra le mani danno l’impressione di essere voluminosi, ma una volta indossati si rivelano molto più sottili e aderenti. Il tessuto interno è morbido al tatto e l’esterno permette la massima libertà di movimento. Il velcro sul polsino è sempre utile per aumentare la tenuta al freddo.

La vestibilità è ottima così come la conformità della taglia, il movimento delle articolazioni delle dita avviene senza sforzo e il tessuto si piega quasi senza formare troppo volume nella parte interna dell’articolazione e senza particolari tensioni nella parte esterna. Il grip sul manubrio è buono, la mano è sempre ben salda e il tessuto e la sensibilità su leve e comandi è simile a quella che si può avere a mani nude. Il pad, ben posizionato, isola la mano dalle sollecitazioni più forti con un livello di comfort molto elevato.

In pianura offrono un’ottima protezione con le mani sempre ben isolate dall’aria esterna. In discesa, anche a velocità sostenute su tratti in ombra e forte umidità dell’aria, tre elementi che insieme mettono a dura prova qualsiasi guanto, i Coldshield mantengono calore e sensibilità sui comandi. Nelle discese più lunghe, quando il tessuto interno diventa veramente freddo, la parte interna rimane sempre calda e confortevole.

In salita, sotto sforzo, le mani rimangono ben calde, il tessuto non scalda in maniera eccessiva e non abbiamo mai avvertito la necessità di toglierli. La buona traspirazione permette di dissipare rapidamente il calore in eccesso e all’interno non si forma condensa. Il tessuto interno rimane asciutto e, nelle soste, quando si tolgono i guanti mantengono il tepore interno a lungo.

Sono perfetti per le giornate con aria umida o leggera nebbiolina che si trasforma in acqua sui guanti, in queste condizioni la protezione termica è garantita per ore. Sotto la pioggia abbiamo rilevato una tenuta all’acqua più che sufficiente, le gocce scorrono sulla superficie esterna, il tessuto resiste per circa 40 minuti prima di percepire le infiltrazioni iniziali.


Copriscarpe UltraWear Zipperless Ext
Sono realizzati in neoprene, uno spesso strato per la parte che sale dalla caviglia fino a metà polpaccio, e per la parte che copre la scarpa in neoprene Neoskin, una speciale versione ricoperta da uno strato antibatterico, morbido, liscio e idrorepellente.

La parte inferiore è aperta, con una banda in velcro che stabilizza il copriscarpa sulla suola, il tallone e il puntale sono rinforzati, a protezione della zona che, camminando o poggiando il piede a terra, entra in contatto con l’asfalto. La sicurezza passiva è affidata al logo e ad un’aera puntinata catarifrangente posta sul lato esterno. Inoltre sul tallone è presente una fibbia dove è possibile agganciare una luce led.

Il range di temperature di utilizzo indicato da BBB per i copriscarpe UltraWear Zipperless Ext è compreso tra 0 e +5°C. Sono disponibili in sei taglie (37-38, 39-40, 41-42, 43-44, 45-46, 47-48) e in un solo colore, il nero. Il peso dichiarato è di 169 grammi. Sulla bilancia della redazione la taglia 41-42 in prova ha fatto segnare 186 grammi. Il prezzo di listino è di 76 euro.

Il nostro test
I copri scarpe Ultrawear Zipperless Ext, dove “Ext” sta per meteo estremo, sono privi di cerniere e quindi anche di aperture da cui può entrare acqua. Per questo motivo vanno indossati prima di infilare i piedi nelle scarpe e poi abbassati e tesi per ricoprire le medesime.

La taglia 41-42 si è adattata perfettamente alle scarpe n° 42 del nostro tester, la tensione del tessuto è apparsa adatta a rimanere tesa anche sul 41, il numero più piccolo che il nostro esemplare può coprire. Con le scarpe gravel/mtb il tessuto rimane leggermente più teso, il velcro sotto la suola può essere un po’ corto ma la copertura è stabile anche senza bisogno di allacciarlo.

Indossare gli Ultrawear Zipperless Ext non richiede particolari sforzi, la parte in neoprene che copre la gamba sale molto in alto, cosa che abbiamo apprezzato, tenendo ben protetta e calda la caviglia. I movimenti, grazie all’elasticità del neoprene, sono liberi e senza impedimenti.

Gli altri due dettagli che ci sono piaciuti sono la punta rinforzata e la piccola fibbia posta su entrambi i talloni a cui si può agganciare una luce led, pensate forse più per un impiego casa-lavoro che per le uscite con la bici da corsa, si sono rivelate molto utili in quanto il movimento della pedalata aumenta notevolmente la visibilità posteriore, anche su strada.

I copriscarpe Ultrawear Zipperless Ext offrono al contempo protezione da freddo e acqua e penetrazione aerodinamica e indossati sembra quasi di non averli, il neoprene rimane ben aderente alla gamba senza stringere e lascia la caviglia libera di muoversi. Il velcro sotto la suola aiuta a mantenere stabile il tessuto che va a coprire la scarpa.

Con basse temperature garantiscono un’ottima protezione e un buon mantenimento del calore corporeo, l’aria fredda rimane fuori, la gamba è protetta per un lungo tratto e l’aria calda viene trattenuta vicino al piede per un comfort ottimale. Dato che la suola rimane scoperta suggeriamo di chiudere un nastro adesivo le prese d’aria, se presenti, poste nella suola stessa per eliminare i flussi d’aria previsti dal produttore per rinfrescare i piedi in estate, inutili in inverno. Con questo accorgimento abbiamo rilevato un ulteriore miglioramento della temperatura interna e del comfort.

In discesa la tenuta all’aria gelida è garantita, con velocità elevate su tratti in ombra. La protezione rimane costante, anche su discese lunghe dove l’esposizione al freddo è prolungata, i piedi riescono a mantenere una temperatura sufficiente a garantire la sensibilità delle dita.

In salita la dissipazione è minima, il neoprene non è traspirante, con temperature basse è comunque difficile sentire caldo eccessivo ai piedi o ritrovarsi con le calze bagnate cosa che però può succedere se la temperatura si alza. Nei nostri test è bastato passare dalle calze termiche a quelle estive per regolare al meglio la temperatura. In condizioni di freddo e calze umide la perfetta tenuta all’aria impedisce comunque il raffreddamento dei piedi garantendo sempre il giusto comfort.

Sotto la pioggia fine non abbiamo avuto problemi a rientrare con i piedi perfettamente asciutti. Con l’asfalto bagnato i copriscarpe proteggono bene dagli schizzi delle pozzanghere. L’acqua, come previsto da BBB, scorre facilmente sopra il neoprene e non si ferma nelle pieghe intorno alla caviglia. Con pioggia intensa offrono protezione per un tempo non lunghissimo, ma questo è più legato alla loro forma che alle prestazioni del tessuto, il neoprene infatti resiste bene ma dall’apertura inferiore l’acqua può entrare, così come dalla parte superiore attraverso la calzamaglia bagnata.


– Sito web BBB Cycling


Articolo e foto a cura di Sergio Doria

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