Amstel God Race, l’attimo vincente di Enrico Gasparotto

Il 34enne friulano in forza alla Wanty-Groupe Gobert interpreta al meglio la corsa e sull’ultimo Cauberg prende in controtempo tutto il gruppo, portandosi appresso Michael Valgren (Tinkoff), battuto poi in volata. Bis all’Amstel per Gasparotto, dopo la sua vittoria nel 2012, e dedica per Antoine Demoitié. Terzo posto per Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF).


La 51esima edizione dell’Amstel Gold Race vedeva impegnati i corridori da Maastricht a Valkenburg per 251.8 km. Nel tratto di trasferimento precedente lo start ufficiale cadeva Fabio Felline (Trek-Segafredo) e si vedeva costretto al ritiro con trauma facciale e conseguente controllo presso l’ospedale di Maastricht. A lui i nostri migliori auguri per un immediato ritorno in sella sulla scena mondiale.

Al 35esimo km, sulla quarta salita di giornata, il Bergsweg, la prima fuga ad opera di 11 atleti: Laurens de Vreese (Astana), Tom Devriendt (Wanty-Groupe Gobert), Laurent Didier (Trek-Segafredo), Alex Howes (Cannondale), Matteo Montaguti (AG2R-La Mondiale), Matteo Bono (Lampre-Merida), Kevin Reza (FDJ), Larry Warbasse (IAM Cycling), Josef Cerny (CCC-Sprandi), Fabien Grellier (Direct Energy) e Giacomo Berlato (Nippo-Vini Fantini). Il loro vantaggio toccava i 4’45” ai -159 km e si manteneva sopra i 4’ anche nei km a seguire. Ma ai -75 km un forte temporale scaricava pioggia copiosa, sfilacciando i battistrada che restavano in sette: Alex Howes (Cannondale), Lawrence Warbasse (IAM Cycling), Laurens De Vreese (Astana Pro Team), Tom Devriendt (Wanty-Groupe Gobert), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Matteo Bono (Lampre-Merida) e Fabien Grellier (Direct Energie).

La pioggia perdurava fino ai -30 km, quando fortunatamente faceva capolino il sole. Cinque km dopo si staccava Devrient, e davanti rimanevano in sei. Dal gruppo inseguitore, che nel frattempo aveva limato lo svantaggio al minuto, perdeva contatto Philippe Gilbert (BMC Racing), il cui dito medio sinistro steccato ricordava della collutazione avuta due settimane prima con un automobilista, durante un allenamento in Belgio. Pochi km dopo, perdeva contatto un altro dei possibili favoriti, Michael Kwiatkowski (Etixx-Quick Step), campione uscente.

Sul penultimo passaggio del Cauberg, ai -20 km, cedeva anche Grellier, e con solo 25” di margine i cinque fuggitivi capivano che il loro destino era segnato. Il copione della gara veniva infatti riscritto ai -15 km, quando il gruppo inseguitore li acciuffava, tornando così a ranghi compatti.

I giochi erano condotti dall’Orica GreenEdge, con Mathew Hayman, Michael Matthews e Michael Albasini, ma era Roman Kreuziger (Tinkoff) che saliva in cattedra ai -8 km, provando un allungo al quale rispondeva perentoriamente il belga Tim Wellens (Lotto Soudal), che riusciva a condurre le danze accumulando 19” di vantaggio fino ai piedi del Cauberg, ai -4 km.

Le fatiche spese dal belga presentavano però il conto a metà dell’ascesa, quando il forcing di Albasini ne riassorbiva il bell’assolo. A quel punto il gruppo pareva entrare in anestesia, dalla quale si svegliava il friulano Enrico Gasparotto (Wanty-Groupe Gobert) sulla cui ruota si portava il danese Michael Valgren (Tinkoff), che gli dava il cambio al vertice nell’ultimo km controvento.

Gasparotto, che aveva pedalato il Cauberg con il 39, innestava il 53 e usciva dalla scia del danese ai -300 metri, vincendo nettamente la sua seconda Amstel Gold Race dopo quella del 2012. Accorata dedica a ricordo del compagno di squadra Antoine Demoitié, tragicamente scomparso tre settimane prima alla Gent-Wevelgem.

Con Valgren secondo, il gruppo veniva autorevolmente regolato da un ottimo Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF), contribuendo a far risuonare l’inno di Mameli sul podio. Italia che torna dunque a respirare aria di vittoria, brindando logicamente qui all’Amstel con la birra main sponsor dopo un lungo periodo a bocca asciutta. E mercoledi è la volta della Freccia Vallone, secondo appuntamento della Campagna delle Ardenne che si concluderà domenica con “La Doyenne” Liegi-Bastogne-Liegi.

Ordine d’arrivo

1) Enrico Gasparotto (Ita) Wanty-Groupe Gobert
2) Michael Valgren (Den) Tinkoff
3) Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani-CSF
4) Bryan Coquard (Fra) Direct Energie
5) Michael Matthews (Aus) Orica GreenEDGE
6) Julian Alaphilippe (Fra) Etixx-Quick Step
7) Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
8) Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
9) Loïc Vliegen (Bel) BMC Racing Team
10) Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
11) Simon Gerrans (Aus) Orica-GreenEdge
12) Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team
13) Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale
14) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
15) Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
16) Maurits Lammertink (Ned) Roompot-Oranje Peloton
17) Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
18) Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
19) Arthur Vichot (Fra) FDJ
20) Daniel Moreno Fernandez (Spa) Movistar Team
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Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport

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