Vittoria Rubino Pro Endurance 700x28c

Test invernale di oltre 2.000 km per questo copertoncino concepito per i fondi bagnati e le basse temperature, condizioni nelle quali ha dimostrato un grip sorprendente. La speciale protezione antiforatura ne aumenta il peso e limita un pochino il comfort e la scorrevolezza. Ottima la durata del battistrada.


Caratteristiche
Novità della stagione invernale 2016-2017, il copertoncino Vittoria Rubino Pro Endurance è nato per offrire eccellente grip sui fondi bagnati, viscidi e con basse temperature di esercizio. La sua triplice mescola 3C viene addizionata con Grafene G+ Isotech®, in modo da migliorare aderenza e scorrevolezza su tutte le superfici asfaltate. La carcassa è in nylon a 60 TPI, dotata di protezione antiforatura in kevlar PRB 2.0 che l’avvolge per intero, sia sui fianchi sia sul battistrada. Ne risulta un notevole spessore, che nella parte centrale misura addirittura 2.8 mm. Si tratta evidentemente di un copertoncino “all round”, ottimo per allenarsi sul bitume o anche su sterrato compatto nelle stagioni più inclementi, non certo per gareggiare puntando a tempi record.

Pur essendo marcata “3C” e “G+”, la mescola di questo Pro Endurance differisce parecchio da quella utilizzata nelle altre coperture della famiglia Rubino. Nel Pro Endurance si è voluto massimizzare infatti il grip riducendo al tempo stesso il consumo del battistrada, due qualità apparentemente contrastanti tra loro. Ma gli ingredienti di una mescola sono tali per cui è sufficiente sfumarne uno rispetto a un altro per ottenere risultati finali assai differenti. Vittoria offre tre diverse sezioni del Rubino Pro Endurance: 700x23c (peso dichiarato 365 grammi), 700x25c (390 grammi dichiarati) e 700x28c (470 grammi dichiarati, 449 grammi da noi rilevati).

Il battistrada è sapientemente intagliato su tutta la superficie, spalla inclusa, in modo da espellere facilmente l’acqua e altri residui. Il rinforzo in kevlar PRB 2.0 inserito nella carcassa e lo spessore della medesima rendono questo Rubino Pro Endurance piuttosto coriaceo, scongiurando la maggior parte delle forature occasionali. Il montaggio sui cerchi non è dei più agevoli, il copertoncino tende ad aprirsi e inizialmente è necessario farlo tallonare utilizzando due mani lungo un ampio segmento di pneumatico. Poi è tutto più facile, smontaggio incluso.


Scheda Tecnica
• Peso rilevato: 449 grammi (dichiarato 470 grammi)
• Carcassa: 60 TPI in nylon
• Mescola: G+ 3C
• Cerchietto: kevlar pieghevole
• Tubeless: no (utilizzo con camera d’aria)
• Larghezza rilevata:
– 27.5 mm (montaggio su cerchio in alluminio largo 19 mm, profilo 26 mm, pressione 4.2 bar, senza carico verticale sulla ruota)
– 29.2 mm (montaggio su cerchio in alluminio largo 24 mm, profilo 32 mm, pressione 4.2 bar, senza carico verticale sulla ruota)
• Altezza rilevata:
– 25 mm (larghezza cerchio 19 mm, senza carico verticale, pressione 4.2 bar)
– 23 mm (montaggio su cerchio in alluminio largo 24 mm, profilo 32 mm, pressione 4.2 bar, senza carico verticale sulla ruota)
• Spessore centrale del battistrada da noi rilevato: 2.5 mm
• Senso di rotazione: direzionale, indicato da una freccia
• Pressione consigliata: da 4 a 6 bar (60-90 psi)
• Misure disponibili: 700x23c, 700x25c, 700x28c
Prezzo di listino: 39.95 euro

Tech-Cycling_product_rating

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Assorbimento asperità
• Facilità di montaggio/smontaggio
• Prestazioni complessive sull’asciutto
• Prestazioni complessive sul bagnato
• Prestazioni complessive sul viscido
• Scorrevolezza
Star4
Star4
Star7
Star7
Star7
Star4



Sintesi del Test
• Distanza complessiva percorsa: 2.124 km
• Periodo di utilizzo: da inizio Gennaio a fine Marzo 2017
• Temperature di esercizio: da -5°C a +20°C
• Percorsi effettuati: misti, vallonati, con fondi stradali anche molto rovinati. Condizioni del fondo dall’asciutto al bagnato con pioggia, dal brinato al viscido dovuto alla umidità del periodo
• Set-up del tester: peso corporeo 70 kg (senza abbigliamento), peso bicicletta 8.2 kg (pedali inclusi), pressione di esercizio pneumatici da 4 a 5 bar

La prova su strada
Abbiamo provato il Rubino Pro Endurance più paffuto dei tre disponibili, cioè quello da 28 mm, accoppiandolo a una camera d’aria Vittoria in butile da 105 grammi su due tipi di cerchio differenti, uno con canale da 19 mm e l’altro da 24 mm. Pur ottenendo buon prestazioni con il cerchio da 19 mm, a nostro giudizio il cerchio più largo assistite molto meglio un copertonicino da 28 mm sia in termini di comfort sia di precisione di guida.

Detto della tecnica più efficace per il montaggio, abbiamo strapazzato il Rubino Pro Endurance su strade dissestate, con fondi viscidi e talvolta brinati, non disdegnando qualche tratto di sterrato compatto o brecciolino tipico delle Strade Bianche. Nonostante la mescola possa sembrare tendenzialmente dura al tatto, l’aderenza di questo copertoncino è sbalorditiva. L’anteriore non denuncia incertezze nemmeno nelle pieghe al limite, sul bagnato si può guidare come sull’asciutto, di forza, cambiando anche bruscamente traiettoria senza preoccuparsi della pulizia della manovra. Montandolo al posteriore si gode di una impeccabile trazione anche procedendo fuorisella su fondi viscidi. Impeccabile la loro tenuta anche in frenata. Cose turche, insomma.

Se il grip qui è allo zenit, la scorrevolezza non lo è altrettanto, rimanendo comunque entro limiti più che soddisfacenti tenuto conto della sezione da 28 mm. Chiaramente la scorrevolezza migliora aumentando la pressione di esercizio, ma in tal modo peggiorano aderenza e assorbimento delle asperità. E proprio relativamente a quest’ultima qualità ci saremmo attesi performance migliori da parte del Rubino Pro Endurance, almeno a giudicare dal grande volume d’aria in essi contenuto. Invece la protezione PRB 2.0 in kevlar rende l’intera struttura non tropo tollerante alle sconnessioni, facendole percepire in una certa misura e limitando parzialmente il potere ammortizzante di questo copertoncino. In fin dei conti, però, l’assorbimento si attesta su valori più che accettabili. Nulla di preoccupante insomma, che non possa essere gestito in tutta tranquillità e sicurezza dall’atleta.

Al termine dei 2.124 km del nostro test, il consumo del battistrada del Rubino Pro Endurance è apparso assolutamente risibile, tanto da far pensare di poter coprire distanze complessive superiori a 15.000 km, stante lo spessore della gomma. Naturalmente non abbiamo mai forato durante la nostra prova, anche transitando su occasionali detriti di vetro che non hanno nemmeno scalfito superficialmente il battistrada.




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www.vittoria.com


Articolo e foto a cura di Roberto Chiappa

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