Vuelta a España, champagne in ghiaccio per Contador

La tappa Regina di ieri ha scelto il suo Re. Alberto Contador, già sul trono con la Maglia Rossa al termine della decima tappa, ha di fatto congelato il risultato finale, in attesa dell’incoronazione ufficiale a Santiago de Compostela.

Era la tappa più impegnativa della Vuelta, quella di ieri 8 Settembre. Centosessanta km. Che sembrano pochi. Cinquemila metri di dislivello. Che sono tanti. Roba da duri, insomma. Una tappa nella quale non si poteva bluffare. Una tappa da disputarsi a viso aperto e carte scoperte. E i primi cinque atleti della Classifica Generale hanno messo sul banco tutto ciò che avevano. Le mani sulla posta, però, le ha allungate Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), che ha dato sfoggio di una condizione atletica impensabile alla vigilia della Vuelta, unita alla solita classe sopraffina e a una tattica di gara impeccabile, in grado di affondare gli avversari e infiammare il pubblico.

Classifica Generale

1) Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
2) Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
3) Christopher Froome (GBr) Team Sky
4) Joaquin Rodriguez (Spa) Team Katusha
5) Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
6) Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
7) Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
8) Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
9) Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
10) Damiano Caruso (Ita) Cannondale
11) Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis
12) Daniel Moreno (Spa) Team Katusha
13) Mikel Nieve (Spa) Team Sky
14) Romain Sicard (Fra) Team Europcar
15) Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
16) Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma-Quick Step
17) Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
18) Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
19) Sergio Pardilla (Spa) MTN-Qhubeka
20) Winner Anacona (Col) Lampre-Merida
63.25.00
00.01.36
00.01.39
00.02.29
00.03.38
00.06.17
00.06.43
00.06.55
00.08.37
00.09.10
00.09.24
00.11.52
00.13.16
00.17.16
00.17.54
00.18.53
00.19.59
00.20.34
00.21.58
00.22.48

Il “pistolero” madrileno ha messo nel sacco tutti quanti, noi compresi, dichiarandosi a corto di condizione (cosa assolutamente credibile, dato il suo infortunio precedente) e volendo prendere parte alla Vuelta solo per mettersi alla prova e ritrovare la forma atletica migliore. Partito però con il ritmo giusto fin dalle prime tappe, Contador ha migliorato il proprio rendimento con il passare dei giorni, agguantando la Maglia Rossa nella tappa a cronometro di Borja, la N.10, fatale a Nairo Quintana (Movistar Team), forse il suo avversario più pericoloso, almeno a giudicare da quanto messo in mostra dagli altri contendenti. E la caduta del colombiano il giorno seguente, con inevitabile ritiro, ha spianato la strada al fuoriclasse madrileno. A quanti pensavano che Contador avrebbe gestito la gara come un ragioniere, marcando gli avversari, il “pistolero” ha risposto sul campo, impallinando Froome & Co sulla salita de “La Farrapona” con un irresistibile allungo negli ultimi 800 metri. Vittoria meritatissima, la ciliegina sulla dolce torta di questa Vuelta 2014.

Chris Froome (Team Sky) ha ben poco da recriminare, e infatti non si lamenta per nulla. Non è ai livelli dell’anno scorso, ma il suo rendimento è andato in crescendo e può agguantare un secondo posto più che soddisfacente.

Alejandro Valverde (Movistar Team) ha dovuto incassare ancora una piccola delusione. Ha sempre viaggiato a corrente alternata, mediamente un pochino al di sotto dei livelli avversari. Pur essendo ancora secondo nella Generale, il suo vantaggio su Chris Froome equivale a un battito di ciglia. Poco, per respingere l’agonismo del keniano bianco.

Joaquin Rodriguez (Team Katusha) non ha mai smesso di lottare, raccogliendo però meno di quanto desiderato. Stagione costellata da infortuni, anagrafe impietosa… “Purito” non è tipo da accontentarsi, ma questa volta dovrà farsi andare bene un quarto posto. Che non è mai facile da digerire.

Fabio Aru (Astana) si è rivelato un campione, seppur ancora acerbo per varcare la soglia dell’Olimpo. Straordinario nella tappa di San Miguel de Aralar, vinta con una condotta di gara molto simile a quella che gli valse il successo a Montecampione, il piccolo scalatore sardo si è installato fermamente al quinto posto nella Generale, un obiettivo che anche noi avevamo giudicato alla sua portata. E questo nonostante la squadra non abbia potuto aiutarlo più di tanto nelle salite, causa collettivo limitato. Lui però ha saputo sempre rimanere aggrappato alle corazzate Katusha e Sky, lottando con i denti per non perdere le ruote dei mostri sacri là davanti. Fin qui, la sua è stata una Vuelta encomiabile.

Rigoberto Uran (Omega Pharma-Quick Step) è lo sconfitto della giornata di ieri. Afflitto da una fastidiosa asma bronchiale, è riuscito a malapena a completare l’impegnativa frazione, giungendo staccato di 15’. Precipitato in 16esima posizione nella Generale, dovrà cercare di non peggiorare il proprio stato di salute in vista del Mondiale di Ponferrada del 27 Settembre.

Alessandro De Marchi (Cannondale) pur staccato nella Generale (69esimo a 1h58’), merita una menzione speciale per la combattività in ogni tappa. Dopo avere trionfato in solitaria sul traguardo di Alcaudete, nella tappa N.7, anche ieri è andato in fuga fin dai primi km assieme ad altri dodici corridori, animando appassionatamente la corsa. Il “Rosso di Buja” è sempre l’ultimo a deporre le armi, e questo ne ha già fatto un idolo delle folle. Ieri ha ceduto solo ai due marziani Contador e Froome, giungendo terzo ma primo degli umani. E’ sulla strada giusta per diventare un protagonista delle corse a tappe dei prossimi anni.

Oggi i protagonisti della Vuelta si concedono un meritato riposo dopo le fatiche dell’ultima settimana. Si ripartirà domani con la 17esima frazione, da Ortigueira a La Coruña, dedicata ai velocisti. Le montagne vere sono terminate, Contador dovrà solo guardarsi dalle imboscate che potrebbero tendergli nella penultima tappa, con traguardo in salita a Puerto de Ancares. La crono finale di Santiago de Compostela, corta e piatta, non sarà altro che il tappeto damascato su cui potrà sfilare il Re della Vuelta.

– Sito web ufficiale della Vuelta a España: www.lavuelta.com


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © TDWSport, © Bettini photo

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