Vittoria Agarro 29×2.35 e 29×2.60 TNT

Test stagionale per la più recente novità Vittoria, il copertone Agarro, pensato per le esigenze dei Trail bikers più aggressivi e degli enduristi attenti anche alla scorrevolezza. Performante e polivalente, se le cava bene su qualsiasi terreno, soffrendo in minima parte soltanto sui pesanti fondi fangosi.


Le nuove coperture Vittoria Agarro sono state presentate a ottobre 2019 come sintesi tra l’aderenza di un pneumatico da Enduro e la scorrevolezza di un pneumatico da Cross Country, offrendo buone performance anche sui fondi viscidi grazie alle 4 mescole addizionate con Graphene 2.0. Uno pneumatico, questo Agarro, adatto anche alle MTB elettriche e dedicato a coloro che esigono solide prestazioni a tutto campo, dal Trail biking più aggressivo all’Enduro, senza peccare in termini di trazione, aderenza e scorrevolezza.

Caratteristiche
Abbiamo voluto testare due sezioni differenti di questo Vittoria Agarro, 2.35” e 2.60”, entrambe nel diametro da 29”, cambiandole tra anteriore e posteriore per comprenderne al meglio le qualità e il comportamento nelle diverse situazioni. Si tratta di un pneumatico “tubeless ready” siglato TNT (Tubeless Non Tubeless), che può essere utilizzato anche con camera d’aria, benché le prestazioni migliori si ottengano logicamente con il lattice, che lo sigilla meglio ai bordi del cerchio, in modo da evitare perdite di pressione. Inoltre il lattice serve per riparare eventuali forature e lacerazioni. La carcassa dell’Agarro è costituita da una trama a 120 TPI in nylon, alla quale viene associata una protezione interna Trail in kevlar ai lati per ridurre il rischio di tagli e pizzicature. Il cerchietto è in kevlar pieghevole.

Le quattro differenti mescole utilizzate per l’Agarro beneficiano dell’aggiunta di Grafene nella versione 2.0, ancora più performante in termini di scorrevolezza e aderenza sul bagnato, migliorando la resistenza alle forature e aumentando la durata dello pneumatico. Delle quattro mescole, quella più interna fornisce supporto al battistrada, quella centrale più dura aumenta la scorrevolezza, le due più morbide garantiscono aderenza sul viscido e in curva.

La tassellatura è differenziata, più alta e incisiva ai lati, derivata dallo pneumatico Vittoria Martello, più contenuta e scorrevole al centro, mutuata dai modelli Barzo e Gato. Gli intagli delle file laterali garantiscono una flessione direzionale dei tasselli quando sollecitati, migliorando la risposta e l’aderenza su radici e rocce in curva, in salita e in frenata. La disposizione a “V” dei tasselli centrali derivata dal Barzo e il gradino presente alla base dei tasselli centrali, derivato dal Gato, lavorano come una leva in favore del tassello stesso, minimizzando la resistenza al rotolamento e garantendo la massima trazione del tassello quando sollecitato in fase di salita. Evidente l’intenzione di rendere polivalente questo pneumatico su qualsiasi tipo di fondo, con netta prevalenza per i terreni asciutti o misti, stante il disegno del battistrada.

Il montaggio dell’Agarro sul cerchio è molto agevole, la carcassa risulta morbida e duttile, tallonando perfettamente nella spalla del cerchio. Introdotti 65-70 ml di lattice prima della chiusura dello pneumatico sul cerchio, si può procedere al suo gonfiaggio, da effettuarsi necessariamente con un compressore perché le normali pompe da officina non riescono a erogare repentinamente la quantità di aria necessaria al corretto tallonamento della struttura. Abbastanza agevoli anche le operazioni di smontaggio dello pneumatico, è sufficiente un normale levagomme per vincere la resistenza sigillante del lattice con i bordi del cerchio.

Scheda Tecnica
• Carcassa: 120 TPI in Nylon, protezione Trail antiforatura ai lati
• Mescola: Grafene 2.0 G+ 4C
• Cerchietto: kevlar pieghevole
• Tubeless: si (utilizzo con lattice oppure camera d’aria)
• Peso rilevato misura 29×2.35”: 985 grammi (dichiarato 940 grammi)
• Peso rilevato misura 29×2.60”: 1.030 grammi (dichiarato 970 grammi)
• Larghezza max rilevata (misura 29×2.35”): 58 mm (montaggio su cerchio in alluminio con canale interno largo 28 mm ed esterno 32 mm, pressione 2 bar, senza carico verticale sulla ruota)
• Altezza rilevata (misura 29×2.35”): 50 mm (montaggio su cerchio in alluminio con canale interno largo 28 mm ed esterno 32 mm, pressione 2 bar, senza carico verticale sulla ruota)
• Larghezza max rilevata (misura 29×2.60”): 65 mm (montaggio su cerchio in alluminio con canale interno largo 30 mm ed esterno 35 mm, pressione 1.8 bar, senza carico verticale sulla ruota)
• Altezza rilevata (misura 29×2.60”): 53 mm (montaggio su cerchio in alluminio con canale interno largo 30 mm ed esterno 35 mm, pressione 1.8 bar, senza carico verticale sulla ruota)
• Altezza rilevata dei tasselli: 3 mm (centrali), 6 mm (laterali)
• Senso di rotazione: direzionale, indicato da una freccia
• Pressione consigliata (misura 29×2.35”): da 1.4 a 2.8 bar (20-40 psi)
• Pressione consigliata (misura 29×2.60”): da 1.1 a 2.5 bar (16-35 psi)
• Misure disponibili: 27.5×2.35” – 27.5×2.60” – 29×2.35” – 29×2.60”
Prezzo di listino: 62.95 euro

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

La prova off-road
Come abbiamo scritto sopra, il nostro test ha riguardato due diverse sezioni dello pneumatico Agarro, la 2.35” e la 2.60”, entrambe nel diametro da 29” ma alternandole tra ruota anteriore e posteriore per coglierne appieno le caratteristiche funzionali. Essendo coperture presentate a metà ottobre 2019, le abbiamo provate durante l’autunno e l’inverno, incontrando quasi tutta la tipologia di fondi off-road, dai suoli asciutti e scorrevoli a quelli pesanti e fangosi. Qualità comuni a entrambe le sezioni sono la trazione, la direzionalità, la scorrevolezza e l’assorbimento delle asperità sui terreni asciutti, compatti, sterrati o con brecciolino, sul misto tra rocce, erba e radici, tanto in salita quanto in discesa. Le loro reazioni sono sempre prevedibili e controllabili anche effettuando manovre brusche, come cambi di direzione, derapate, ecc. E se la cavano bene anche sul bagnato e sul viscido, il grip offerto dalla mescola è di buon livello anche su questo tipo di ostacoli. Soffrono soltanto il fango argilloso, quello più adesivo, la tassellatura non riesce a scaricarlo efficacemente, mentre sul fango più liquido procedono senza grandi affanni.

Agarro 29×2.35”
Montandolo sulla ruota anteriore, questo pneumatico si è dimostrato scorrevole, agile e preciso, regalando un’ottima manovrabilità dello sterzo. L’assorbimento della carcassa è buono su qualunque asperità, così come la tenuta laterale e il grip in frenata, ma per andare forte sui percorsi rovinati (rocce, radici, buche, ecc.) occorre applicare una guida piuttosto pulita in gran parte delle situazioni.

Sulla ruota posteriore le cose vanno sicuramente meglio, la trazione è ottima su qualsiasi fondo, eccetto come detto sul fango adesivo. Si attestano su buon livello l’assorbimento, il grip in frenata e la tenuta laterale, consentendo efficaci rilanci e accelerazioni. Tirando le somme, è indubbiamente uno pneumatico adatto al Trail biking ad ampio raggio o all’Enduro agile e scattante, per chi sa guidare di precisione.

Agarro 29×2.60”
La sezione da 2.60” è sicuramente più incline all’Enduro e al Trail biking molto aggressivo. Sulla ruota anteriore l’Agarro eccelle per assorbimento, tenuta laterale e aderenza in frenata, senza per questo risultate penalizzante in scorrevolezza. In discesa si può guidare sporco, questo Agarro perdona infatti moltissimo, regalando prestazioni di tutto rispetto anche nei settori più tecnici, nei quali si affrontano repentini cambi di direzione, drop, tornanti stretti, sassi e radici. Sufficientemente leggeri per garantire una ideale maneggevolezza ma altrettanto robusti in virtù della protezione laterale antiforatura, consentono ottime prestazioni cronometriche.

Con l’Agarro posteriore si dispone sempre di una trazione impareggiabile, il grip è davvero molto elevato in quasi tutte le situazioni, eccezion fatta come detto per il fango argilloso che impacca eccessivamente i tasselli. Logicamente ottimi l’assorbimento delle asperità, il grip in frenata e la tenuta laterale, mentre i rilanci e le accelerazioni risultano inficiati dalla maggiore inerzia rispetto alla sezione più snella da 2.35”.



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– Sito web Vittoria


Articolo a cura di Roberto Chiappa e Gaetano Marzocca

Foto: © Tech-Cycling (Roberto Chiappa e Gaetano Marzocca)
Video: © www.vittoria.com

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