Squadre World Tour, trasferimenti e situazione mercato

Nonostante ci sia tempo fino al 31 dicembre per perfezionare i contratti degli atleti, mote squadre hanno già completato il proprio organico. Tra conferme, trasferimenti, ritiri più o meno volontari e professionisti ancora in cerca di un manubrio 2015, facciamo il punto sul circus UCI World Tour.

Apertosi ufficialmente il 1 agosto, il mercato World Tour ha visto numerosi colpi di scena, non tanto per alcuni trasferimenti eccellenti – peraltro annunciati da tempo, benché in via ufficiosa – quanto per inaspettati ritiri e mancate conferme.

E il “flop” più grande è stato quello del Team FACT di Fernando Alonso, il cui ambizioso progetto aveva convinto perfino Paolo Bettini a ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo, lasciando la cattedra della Nazionale italiana. Il budget dichiarato di circa 20 milioni di euro lasciava ben sperare, poi per ragioni in parte note (impossibilità di ottenere una licenza World Tour prima di fine ottobre e conseguente vincolo temporale per ingaggiare professionisti con un sufficiente punteggio UCI) e in parte misteriose, la squadra non ha presentato le credenziali per la licenza, rimandando tutto al 2016. Forse.

Il trasferimento più chiacchierato, e quasi certamente il più pagato, è stato quello dello slovacco Peter Sagan, passato dal Team Cannondale al Team Tinkoff-Saxo. Per lui un contratto triennale, arco di tempo nel quale vorrebbe vincere qualche classica monumento (Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi), oltre a proseguire la sua collezione di maglie della classifica a punti dei Grandi Giri. Per quanto ha fatto vedere alla Roubaix 2014, Sagan ha i numeri per imporsi anche nelle classiche di un giorno. La sapiente regia di Bjarne Riis potrebbe fargli compiere il salto di qualità anche in questo ambito.

La formazione gialloblu si è assicurata anche i servigi del nostro Ivan Basso, le cui prestazioni dell’ultimo biennio sono sì in calando, ma la cui maestria nell’insegnamento ai più giovani, stando a ciò che si dice nell’ambiente, non ha pari. Il 37enne varesino ha ritrovato Bjarne Riis, suo mentore ai tempi della CSC, e potrebbe tornare a far vedere buone cose in sella.

Il secondo transfer di alto rango del mercato World Tour è quello che ha visto il francese Nacer Bouhanni approdare in maglia Cofidis, dopo che i rapporti con la FDJ.fr si erano del tutto incrinati a seguito della sua mancata convocazione per il Tour de France. Bouhanni, ex pugile, ha la Grande Boucle 2015 nel mirino, e non vede l’ora di misurarsi in casa con i mostri sacri delle volate.

La fusione tra il Team Cannondale e il Team Garmin-Sharp ha creato occasioni di uscita per la quasi metà degli atleti. Non solo Peter Sagan e Ivan Basso, ma anche Alessandro De Marchi, Elia Viviani, Damiano Caruso, Oscar Gatto, Fabio Sabatini, Jurai Sagan e Maciej Bodnar hanno lasciato Cannondale, mentre Johan Vansummeren, Rohan Dennis e Tyler Farrar sono usciti da Garmin-Sharp per approdare ad altre squadre. Tutti gli altri sono rimasti in quella che è la nuova Cannondale-Garmin, che avrà anche Fabrizio Guidi come nuovo Direttore Sportivo, in arrivo dalla Tinkoff-Saxo.

Molti i ritiri di fine stagione annunciati con largo anticipo. Alcuni anche seguiti da un epilogo gioioso, come quello del 43enne tedesco Jens Voigt e il suo sensazionale Record dell’Ora, ceduto però dopo soli 40 giorni al 24enne austriaco Matthias Brändle. Altri conclusisi con molte meno baldanze, come quelli di Thor Hushovd, David Millar, Koldo Fernandez, Nicki Sorensen (che però rimarrà all’interno del Team Tinkoff-Saxo come DS), Karsten Kroon, Thomas Dekker (che ha dichiarato di voler tentare nella prossima primavera il Record dell’ora), Danilo Hondo, Julian Kern, Laurent Mangel, Dmitry Muravyev, Matthieu Sprick, Frederik Willems.

Aspettando che Cadel Evans appenda il casco al chiodo, dopo il Tour Down Under di gennaio 2015, la notizia che più ha lasciato sgomenti è stata quella del prematuro ritiro del 29enne lussemburghese Andy Schleck, forse uno dei più grandi talenti dell’ultimo decennio, la cui lunga serie di infortuni ne ha però minato il fisico e lo spirito. Una grave perdita per tutto il mondo del ciclismo.

Chi invece avrebbe voluto correre ancora sono due arzilli “vecchietti”, il nostro Alessandro Petacchi, classe 1974, e il 43enne yankee Chris Horner. Ad “Ale-Jet”, fedele compagno nel treno delle volate di Mark Cavendish, la Omega Pharma-Quick Step non ha rinnovato il contratto. Lo spezzino si sta ancora guardando attorno, è in parola con la Neri Sottoli-Alè (formazione Professional) ma al momento non si è ancora trovato l’accordo economico.

Chris Horner sarebbe rimasto volentieri alla corte Lampre-Merida, e altrettanto volentieri l’avrebbe tenuto il DS Brent Copeland, ma il main sponsor non ha voluto sentire ragioni, puntando al rinnovamento (e al ringiovanimento) della rosa. L’agente-manager di Horner, Baden Cooke, ha tentato senza successo di piazzarlo presso altre formazioni, sia World Tour sia Continental sia Professional. Al buon Chris non è rimasto che tornare in patria, ma sembra che nemmeno laggiù, tra le tante realtà locali, riesca a trovare una casacca per il 2015. Si tratterebbe di un finale proprio inglorioso per il vincitore della Vuelta 2013.

Altra vittima delle epurazioni in casa Lampre è il 33enne veronese Damiano Cunego, che però ha accettato di buon grado il trasferimento tra le fila del Team Nippo-Vini Fantini, in lega Continental, con cui correrà per le prossime due stagioni con i gradi di capitano, dispensando preziosi consigli ai più giovani. Bravo, umile e saggio il “Piccolo Principe” nel volersi rimettere in gioco dopo anni di magra, con la speranza di ritrovare il brillante smalto di un tempo.

Ha dell’incredibile anche il mancato rinnovo del contratto di Valerio Agnoli da parte dell’Astana. Il trentenne gregario N.1 e amico di lungo corso di Vincenzo Nibali, al quale presentò colei che sarebbe diventata la sua futura moglie, Rachele, Agnoli è ancora in cerca di una sistemazione ufficiale per il 2015, anche se c’è stato un timido contatto con la Neri Sottoli-Alè. E di questi tempi non è facile trovare un posto nemmeno tra le formazioni di seconda fascia, circuito Professional o Continental che sia.

Trasferimenti ufficiali

Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport