La situazione del Team Belkin

Uno sguardo a ciò che sta accadendo nel Team Belkin dopo che lo sponsor principale ha annunciato di terminare la collaborazione a fine anno con la squadra olandese, che intanto ha indetto una raccolta fondi tra i fans.

La notizia che non ti aspetti, il classico “fulmine a ciel sereno”. Pochi giorni fa, per l’esattezza martedi 17 Giugno, la società statunitense Belkin (dispositivi elettronici, sistemi wi-fi, ecc) annunciava di volere porre fine al supporto finanziario del team ciclistico professionistico “Dutch Cycling”, iscritto nel circuito UCI World Tour con il nome di “Belkin Pro Cycling Team”.

Team_Belkin

La squadra olandese si è trovata spiazzata, mettendosi immediatamente in cerca di un nuovo partner che potesse fornire linfa vitale per la permanenza all’interno del World Tour. L’ossigeno necessario al team dovrebbe ammontare a circa 10 milioni di euro, senza i quali la compagine orange sarebbe costretta a ridimensionare organico e ambizioni, scendendo nel circuito “Continental” e perdendo dunque tutta la visibilità che ha sempre avuto in questi anni.
La storia del team olandese è divenuta burrascosa dalla fine del 2012, quando lo storico marchio Rabobank ritirò tutte le sponsorizzazioni professionistiche, motivando ufficialmente la scelta come derivata degli scandali doping dell’ambiente, ma più probabilmente perché trovatasi con le proprie casse più asciutte del previsto.

Richard Plugge e Bauke Mollema

Richard Plugge e Bauke Mollema

Il team manager Richard Plugge fu abile nel mantenere a galla la barca, denominando la squadra Team Blanco all’inizio del 2013 e trovando una boa di salvezza sei mesi più tardi, quando la Belkin fece il suo ingresso come sponsor principale, consentendo al team di proseguire tranquillamente nel World Tour.
Di questi tempi, con i budget già pianificati per il 2015, sembra difficile che la squadra olandese possa incontrare un “main sponsor” in grado di scucire certe cifre. Più probabile assemblare un pool di supporter finanziari, frazionando l’ammontare tra più soggetti coinvolti nell’operazione.
Intanto la squadra ha messo le mani avanti, aprendo sul proprio sito ufficiale una sottoscrizione nel tentativo di raccogliere i fondi necessari alla sopravvivenza. Qualora non venisse raggiunta una somma ragionevole, la promessa che i soldi raccolti saranno donati in beneficienza.

Bianchi, sponsor tecnico del team attraverso al fornitura delle biciclette, ha comunque ufficialmente ribadito la volontà di proseguire la partnership con gli olandesi, salvo il fatto di una loro esclusione dal World Tour. La Casa di Treviglio vuole infatti mantenere una visibilità nell’importante circuito, e se le strade del team dovessero cambiare direzione per mancanza di fondi, Bianchi si metterebbe all’opera per stringere nuove alleanze in ottica World Tour.

La deriva del team olandese ha risvegliato ben presto il canto delle sirene avversarie. Con 30 atleti potenzialmente sul mercato e la triste prospettiva di un naufragio finanziario (vedasi i precedenti casi Vacansoleil ed Euskaltel Euskadi), sono iniziate a fioccare le proposte d’ingaggio di alcuni forti corridori olandesi.

Bauke_Mollema

Il team Tinkoff-Saxo avrebbe messo gli occhi su Bauke Mollema, il cui cartellino è però ancora troppo pesante per il portafoglio del patron Oleg Tinkov, personaggio sempre scaltro nel mercanteggiare a proprio favore e ancora più abile a non sprecare denari, benché sembri averne parecchi.

Altro corridore molto ricercato è il giovane talentuoso Wilco Kelderman, recentemente accostato al Team australiano Orica GreenEdge. Su di lui circolavano voci ben prima della notizia Belkin, pertanto è sicuro che l’olandese troverà un’altra sistemazione.

Sep_Vanmarcke

Chi invece vorrebbe restare è Sep Vanmarcke, approdato nel 2013 nel team che lo ha visto protagonista nell’ultimo biennio della gestione di Richard Plugge. Ma l’olandesone, terzo al Fiandre e quarto alla Roubaix di quest’anno, è una pedina che fa gola a molti.

Altri atleti di buona levatura che potrebbero accasarsi altrove sono Maarten Tjallingii, corridore dalla fuga facile e anche duratura, Jack Bobridge, Lars Petter Nordhaug, Laurens ten Dam, Marc Goos, Theo Bos, Stef Clement, Jetse Bol, professionista dal 2008 e rimasto sempre alla corte di Plugge, Lars Boom, il più anziano del gruppo, in squadra dal 2004, e Robert Gesink, in maglia Rabobank dal 2006 e ora sulla via della ripresa da un intervento chirurgico per sistemare una fastidiosa aritmia cardiaca.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: Bettini photo, TDWSport

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*