Selle San Marco Shortfit 2.0 3D Carbon FX

Test e accurata analisi tecnica per la prima sella della casa trevigiana realizzata mediante stampa tridimensionale. Dalla sua sofisticata tecnologia realizzativa scaturisce un prodotto esclusivo per look, prestazioni a tutto campo e logicamente prezzo.


La San Marco Shortfit 2.0, nelle sue varie versioni, è una delle selle più comode sul mercato ma soprattutto capace di accogliere comodamente ciclisti con qualsiasi conformazione fisica. In questa inedita versione 3D, coadiuvata da un carrello in carbonio, offre il beneficio di una elasticità differente nelle zone sui cui si scarica il peso del ciclista nelle varie situazioni che si possono trovare durante una pedalata. In questo modo è possibile bilanciare le caratteristiche opposte di supporto del peso e assorbimento delle sollecitazioni in ogni punto della sella in funzione delle necessità del ciclista.

Materiali e caratteristiche
La Shortfit 2.0 3D Carbon FX adotta una particolare struttura a reticoli sovrapposti realizzati mediante il sistema di stampa tridimensionale dell’azienda californiana Carbon, che produce anche le apposite macchine. Profilo “wave”, carrello in carbonio e scafo “short fit” sono comuni al modello FX, da noi già provato nel recente passato.

Il processo con cui si produce la struttura 3D che sostituisce la tradizionale imbottitura è chiamato DLS (Digital Light Synthesis) ed è ben diverso dalle classiche stampe 3D che stendono progressivamente il materiale sui vari livelli. Nel DLS si parte da un liquido che viene esposto alla luce UV attraverso una maschera. Nei punti colpiti dalla luce il liquido reagisce formando uno strato che affonda allontanandosi dalla superficie per lasciare spazio a un nuovo strato. Il prodotto finito emerge poi dal liquido per essere sottoposto ad un trattamento termico che ne aumenta la resistenza. La struttura 3D che ne risulta è priva di vuoti e presenta una sovrapposizione dei livelli quasi invisibile.

La struttura tridimensionale si presenta come un reticolo intrecciato, la forma base è una stella a tre punte che va a costituire, negli spazi vuoti, una serie di triangoli. La struttura è molto aperta, con una forte illuminazione è possibile vedere l’interno fino allo scafo.

Il profilo della Shortfit 2.0 3D Carbon FX è leggermente ondeggiante o “waved”, con una parte anteriore piana e una depressione nella zona centrale che termina nella coda rialzata. La zona di appoggio risultante è lunga circa 60 mm. Le ali sono abbastanza inclinate per creare una fascia ristretta che limita al minimo indispensabile le aree di appoggio del bacino e di conseguenza i punti di pressione. Selle San Marco indica questo profilo adatto a ciclisti con una ottima rotazione pelvica ma anche a chi ha una retroversione pelvica (schiena piatta) o un accentuato arco lombare (anteroversione pelvica).

Lo scafo è in Nylon caricato con fibra di carbonio. Le forme presentano uno spessore variabile rinforzato da costolature e ponticelli disposti in funzione della zona e del carico e sono studiate per aumentare la rigidità mantenendo una corretta ergonomia e un’ottima durata nel tempo senza aggiungere peso.

Il carrello superleggero è in fibra di carbonio e adotta la tecnologia DNA (Dynamic Node Action) che porta con sé una serie di vantaggi: previene le torsioni del carrello, permette di disegnare una sella molto stretta nella zona della punta per la massima libertà di movimento, rende i due binari estremamente rigidi con una sezione centrale più lunga che assicura maggiore spazio di regolazione avanti-indietro della sella.

Per il posizionamento sella troviamo, nel settore centrale dei binari, uno spazio utile di 50 mm con suddivisioni di 2 mm. La parte in piano dei binari è più lunga di 1 cm per parte, Selle San Marco suggerisce di non utilizzare questi spazi per avanzamenti estremi della sella poiché, secondo gli studi effettuati, la lunghezza dell’area utile è in grado di adattarsi a qualsiasi utente.

La Shortfit 2.0 3D Carbon FX è disponibile nella sola versione “Open-Fit” con foro di scarico centrale di ampie dimensioni, scelta tecnica mirata a diminuire al minimo i disturbi causati da una prolungata pressione sulla zona pelvica. Le taglie sono due: S3 con larghezza scafo di 140 mm e L3 con larghezza scafo di 155 mm. Il peso dichiarato varia dai 182 grammi della taglia S3 oggetto del nostro test ai 187 grammi per la L3. Sulla nostra bilancia l’esemplare in prova ha fatto segnare un peso di 183 grammi. Il prezzo di listino della Shortfit 2.0 3D Carbon FX è di 399,90 euro.

La nuova gamma Shortfit 2.0 3D di Selle San Marco si completa con la versione Racing che adotta un carrello in acciaio inox, i cui pesi sono 218 grammi per la S3 e 223 grammi per la L3 con un prezzo di listino è di 349,90 euro.

Rilevazioni effettuate
• Peso rilevato: 183 grammi
• Lunghezza scafo: 255,1 mm
• Larghezza massima scafo: 140 mm
• Altezza scafo: 45 mm (dal bordo inferiore alla sommità della porzione centrale)
• Sezione carrello: 9.8×7 mm
• Segmento utile carrello: 50 mm
• Distanza massima carrello-scafo: 18 mm
Prezzo di listino: 399,90 euro

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Comfort
• Ergonomia
• Finiture
• Grip del rivestimento
• Impermeabilità rivestimento
• Qualità complessiva rivestimento
• Rapidità di asciugatura rivestimento
• Resistenza rivestimento allo sfregamento
• Versatilità di utilizzo








La nostra prova
Abbiamo percorso le strade della Versilia, del Triangolo Lariano, Brianza collinare, Valsassina e Valli Bergamasche, con salite impegnative e trasferimenti pianeggianti con medie elevate. Fondo stradale da liscio e scorrevole a molto rovinato per il passaggio di mezzi pesanti. Clima variabile da caldo estivo con punte di +38°C a freddo pungente invernale intorno allo zero.

Le differenze con una sella tradizionale si notano alla pressione delle dita, la struttura infatti si presenta molto morbida, con una elasticità molto più accentuata su tutta la sua lunghezza.

Grazie a Selle San Marco, che ci ha fornito prima una Shortfit 2.0 CFX e in seguito la versione 3D, abbiamo potuto analizzare le differenze e il comportamento tra i due tipi di imbottitura a parità di supporto. Per prepararsi al meglio ogni tester ha passato almeno due mesi pedalando sulla versione tradizionale e quindi ha montato il modello 3D senza variare posizione e inclinazione.

Dal primo colpo di pedale con la Shortfit 2.0 3D Carbon FX si avverte una enorme differenza con le selle tradizionali tanto da rendere impossibile un paragone. Le selle 3D si collocano in una categoria a parte.

Il supporto fornito al bacino è solido, i punti di appoggio non vengono accolti dall’imbottitura ma si sistemano sopra la superficie della sella o, meglio, questa è la sensazione, in realtà la struttura si deforma ma, grazie alle proprietà del materiale e alla sua forma, la deformazione è mirata e avviene solo nei punti sottoposti a pressione.

Questa “solidità” permette di leggere benissimo le rugosità dell’asfalto e di sentire la ruota posteriore in maniera molto nitida, ma anche di eseguire il movimento della pedalata con maggiore libertà. La sensazione che fin dai primi metri lascia stupiti è il livello di comfort estremamente elevato, sembra di essere sospesi e nel contempo si percepisce un sostegno solido, la seduta è comoda senza pressioni nei punti di appoggio e con le sollecitazioni della strada che vengono filtrate quasi per intero dalla sella.

Dopo un rapido periodo di assuefazione si avvertono migliorie nella fluidità della pedalata e ci si rende conto della necessità di affinare il posizionamento con piccoli spostamenti della sella. Noi abbiamo regolato soprattutto l’inclinazione fino a raggiungere la posizione più naturale, efficiente ed efficace con un marcato appoggio posteriore in salita. Gli spostamenti sono stati minimi, ma vale la pena spendere un po’ di tempo su questa regolazione per sfruttare al massimo le caratteristiche della sella. Una volta raffinata la posizione in sella dalla Shortfit 2.0 3D Carbon FX non si vorrebbe più scendere.

In pianura si pedala con un livello di comfort estremamente elevato, la struttura 3D mantiene il bacino del ciclista nella posizione di massima efficienza e permette una pedalata fluida che migliora con il passare dei chilometri. Il suo profilo ad onda permette di spostarsi facilmente avanti o indietro per seguire le necessità del momento o i cambi di velocità. La seduta è stabile e non richiede di compensare i piccoli sobbalzi con i muscoli di schiena e gambe riducendo il dispendio energetico del ciclista che può così mantenere più a lungo una performance costante.

In salita la pedalata risulta molto efficiente ed efficace, le forme della sella permettono di ottimizzare la fase di spinta sui pedali, l’inclinazione della coda fa sentire il suo effetto positivo in salita creando un maggiore appoggio nella parte posteriore per consentire al ciclista di utilizzare al meglio tutti i watt di cui dispone. Nelle situazioni di massimo sforzo, quando si avanza sulla sella, si può contare su una superficie ridotta ma sempre consistente e adatta alle necessità.

La struttura 3D è ideale per le uscite lunghe, cinque-sei ore in sella passano senza problemi di sfregamenti o irritazioni. Il foro centrale di ampie dimensioni scarica completamente la zona perineale dalle sollecitazioni mentre l’appoggio si concentra all’esterno. Lo strato a contatto con i pantaloncini offre un ottimo grip, non abbiamo rilevato abrasioni o consumo anomalo nella lycra dei pantaloncini e della calzamaglia.

Le finiture della Shortfit 2.0 3D Carbon FX sono estremamente curate. La struttura 3D aperta e sempre visibile attira sguardi e domande nelle soste ma permette anche allo sporco di penetrare in profondità, in particolare pedalando sotto la pioggia. Per la pulizia basta lavarla con acqua corrente capovolgendo la sella per far uscire tutto lo sporco. Metodo semplice ma di difficile attuazione quando la sella è montata sulla bici. Dopo sei mesi di utilizzo intenso la Shortfit 2.0 3D Carbon FX appare in perfette condizioni e non presenta segni di usura.

Inconvenienti riscontrati nel corso della prova
Nessuno.


– Sito web Selle San Marco


Articolo e foto a cura di Sergio Doria

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