Rudy Project Venger Cross

Test pluri-stagionale per il casco Venger Cross, tra i migliori del catalogo Rudy Project per soluzioni tecniche, comfort, ventilazione e versatilità di utilizzo, dalla MTB alla bici da corsa e al Gravel.


Rudy Project iniziò a produrre occhialeria sportiva nel 1985, evolvendosi poi verso nuovi ambiti merceologici, tra cui i caschi per bicicletta, on e off-road, tutti contraddistinti dalla eccellente matrice tecnologica applicata dalla casa trevigiana a ogni suo prodotto. Il recente sviluppo del filone Gravel ha convinto Rudy Project a dedicare alla disciplina un casco specifico, per l’appunto il Venger Cross della nostra prova. Come tutti i caschi di alta gamma Rudy Project, anche questo è realizzato mediante tecnologia costruttiva “In Mold” con triplice calotta in polistirene espanso (EPS), sofisticato procedimento di fusione a caldo tra le due pareti interne e quella più esterna in policarbonato, garanzia di una maggiore resistenza e capacità di assorbimento degli urti. Il frontino è facilmente rimovibile in virtù di due punti di innesto sulla calotta, ma non è orientabile in altezza.

La ritenzione posteriore del casco è affidata al più che collaudato sistema “RSR 10”, basato su una rotellina micrometrica che consente di trovare sempre la migliore calzata grazie a 20 click che stringono o rilasciano la struttura di 2 mm alla volta. Gli appoggi occipitali sono morbidi e confortevoli. Pur non potendo scorrere lateralmente, garantiscono un’ottima aderenza alla nuca e un buon livello di comfort complessivo. La culla posteriore è basculante verticalmente su 4 posizioni, permettendo una regolazione ancora più raffinata lungo un arco di 25 mm. Un adesivo rifrangente, riportante la denominazione del casco, è applicato nella zona posteriore della calotta per migliorare la visibilità passiva in condizioni di scarsa luminosità.

La ventilazione del Rudy Project Venger Cross è basata su 6 prese d’aria frontali basse, 2 frontali alte, 2 laterali basse, 6 posteriori alte e 6 posteriori basse che favoriscono la fuoriuscita dell’aria riscaldata, sfruttando il cosiddetto “effetto Venturi”. In totale 22 feritoie che assicurano la corretta termoregolazione del capo. A questo si aggiunge il sistema anti-scalzamento interno chiamato “Airframe”, una struttura reticolare frontale che favorisce la circolazione dell’aria tra imbottitura e calotta.

Nella calotta sono inseriti i supporti di ritenzione dei cinturini in nylon, molto morbidi, leggeri e sottili, con fibbie dal disegno specifico che ne regolano perfettamente lunghezza e tensione. La chiusura sottogola è affidata alla classica fibbia a innesto.

L’imbottitura interna tridimensionale è monopezzo, con retina che evita l’intrusione di insetti e altri detriti che potrebbero recare fastidio. E’ ovviamente staccabile e lavabile.

Omologato EN 1078:2012 per la normativa europea, AS/NZS 2063:2008 per quella australiana e CPSC 1203 per i requisiti di sicurezza, il Rudy Project Venger Cross è disegnato e progettato in Italia ma fabbricato in Cina, come la quasi totalità dei caschi appartenenti a qualunque disciplina sportiva. Tre le misure a disposizione, S (51-55 cm), M (55-59 cm) e L (59-62 cm), con 4 diverse varianti di colore: nero/bronzo opaco, bianco/grigio opaco, titanio/giallo fluo opaco, blu navy/merlot opaco (colorazione della nostra prova).

Il peso per la taglia M, da noi rilevato, è di 261 grammi (per la taglia S vengono dichiarati 240 grammi). Il prezzo di listino è di 149 euro.

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Comfort
• Facilità di manutenzione (pulizia, ecc)
• Finiture
• Imbottitura interna I (morbidezza)
• Imbottitura interna II (smaltimento sudore)
• Regolazioni I (facilità di esecuzione)
• Regolazioni II (capacità di mantenimento)
• Ventilazione







La nostra prova
Il nostro test si è sviluppato lungo una intera annata, pedalando in bici da corsa, Gravel e MTB, sottoponendo alla prova il Venger Cross con climi e temperature variabili in funzione delle differenti stagioni. Indossato, questo casco calza molto bene senza creare pressioni particolari in alcun punto della testa. Il suo peso viene distribuito lungo tutto il perimetro di appoggio e non si percepisce nemmeno durante i rapidi cambi di direzione del capo, qualità non sempre riscontrabile nei caschi off-road.

Il sistema di regolazione posteriore “RSR 10” consente un impeccabile set-up, la rotellina sagomata offre sempre una buona presa, si aziona facilmente anche con i pesanti guanti invernali. Le prese d’aria frontali della calotta consentirebbero un facile alloggiamento delle astine degli occhiali, ma la retina anti-insetti limita parzialmente questa funzionalità accessoria, la manovra potrebbe risultare non immediata al primo tentativo.

La ventilazione complessiva del Venger Cross è ottima, nonostante la retina frontale schermi un pochino il flusso in entrata, cosa che tuttavia non disturba più di tanto nemmeno durante le giornate più calde e afose, con basse velocità di percorrenza, poiché le ampie prese d’aria superiori e laterali contribuiscono a una ideale circolazione di aria fresca, distribuendola su tutta la superficie cranica.

Questo tipo di imbottitura monopezzo con retina si fa preferire nelle stagioni intermedie, con temperature fresche, in quanto offre un minimo di protezione in più contro repentini raffreddamenti del capo. Quando il clima si fa più rigido è consigliabile indossare un sottocasco o comunque una protezione per la cute.

L’imbottitura interna assorbe molto bene il sudore, dirottandolo verso i lati e proteggendo in tal modo occhi e occhiali da eventuali gocce. In presenza di alte temperature, quando la sudorazione inevitabilmente aumenta, questa imbottitura tende a inzupparsi lateralmente, lasciando scorrere le gocce di sudore lungo la zona temporale. Nessun fastidio nella zona frontale, grazie all’efficace sistema reticolare di ventilazione “Airframe”.

Il Venger Cross non è un casco concepito nella Galleria del Vento, e infatti alle alte velocità tipiche della strada si avvertono distintamente turbolenze laterali che potrebbero disturbare la percezione uditiva. Nessun problema invece sui percorsi MTB e Gravel, dove le velocità più contenute e i rumori innescati dagli pneumatici sul terreno sovrastano spesso tutto il resto.



– Sito web Rudy Project


Articolo e foto a cura di Roberto Chiappa

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*