KASK Utopia Y

Analisi tecnica e test approfondito per questo casco che a una eccellente aerodinamica unisce una buonissima ventilazione, qualità che lo rendono versatile ed efficiente in tanti ambiti e stagioni dell’anno.


Nella gamma Kask il modello Utopia è utilizzato frequentemente dai ciclisti professionisti che vogliono disporre di una maggiore efficienza aerodinamica. Nei mesi scorsi Kask ha aggiornato l’Utopia con la nuova versione Y, lasciando la calotta identica alla versione precedente e nascondendo all’interno le innovazioni: nuovi materiali per le imbottiture e adozione del sistema di ritenzione Octofit+, lo stesso del Protone Icon presentato lo scorso anno.

Il design esterno è rimasto immutato, la calotta infatti ha un’aerodinamica molto efficiente in grado di garantire un apprezzabile risparmio di energia. Nell’Utopia Y i flussi d’aria interni sono più efficaci grazie al nuovo materiale impiegato, mentre il sistema di ritenzione assicura la massima stabilità.

Nel nostro test siamo andati a verificare le prestazioni ma soprattutto la versatilità, frutto dell’ottimo equilibrio tra aerodinamica e ventilazione, caratteristica che rende l’Utopia Y un casco ideale per gli amatori e per tutti gli amanti della velocità.

Analisi tecnica
Il Kask Utopia Y è caratterizzato da una calotta aerodinamica ad altissime prestazioni e da un’ottima ventilazione. Le forme sono state studiate in galleria del vento per garantire un ridotto coefficiente di penetrazione aerodinamica (CX) e un deflusso dell’aria costante a prescindere dalla posizione della testa.

La costruzione avviene mediante tecnologia MIT: la struttura in polistirolo, rinforzato da un telaio interno, viene unita al semi-guscio superiore e alla corona inferiore, entrambi in policarbonato. Il telaio interno è disegnato in funzione dei protocolli di sicurezza WG11. L’unione dei tre gusci, superiore, anello di base e posteriore, aumenta la protezione della testa e la durata nel tempo della struttura interna.

Le prese d’aria anteriori sono sei, le tre frontali di dimensioni abbondanti creano tre flussi d’aria separati, divisi all’interno dai rilievi per gli appoggi sul capo, che vanno a raffreddare la testa. Le due prese laterali e quella tipo NACA sulla sommità hanno la funzione di aumentare la pressione dei flussi interni e spingere l’aria calda e umida verso l’esterno attraverso le tre bocche d’uscita con le due laterali di dimensioni decisamente abbondanti.

L’imbottitura, composta da 3 inserti staccabili e lavabili, è morbida e confortevole. La novità presente sull’Utopia Y consiste nel materiale con cui sono realizzati i pad: si tratta del Resistex Carbon, una imbottitura estremamente traspirante che permette la circolazione dell’aria anche al suo interno migliorando la ventilazione del capo e favorendo la dissipazione dell’umidità verso la calotta.

Il sistema di ritenzione è cambiato, il nuovo Utopia Y adotta il sistema Octofit+ che, grazie alla culla ridisegnata, offre un supporto ergonomico alla nuca e conferisce maggiore stabilità al casco. Il supporto verticale della culla offre ampio spazio per le cicliste con i capelli lunghi. Il rotore è di diametro maggiore con rivestimento in morbida gomma sovra-iniettata che ne facilita la regolazione anche con i guanti lunghi.

Il cinturino in Nylon, morbido, leggero e sottile, è fissato direttamente alla calotta e presenta una sola regolazione: la larghezza del sottogola. Le fibbie che sdoppiano il cinturino sotto le orecchie sono infatti cucite insieme alle due parti che vanno ad unirsi il mento. Come da tradizione Kask il sottogola è in eco-pelle per evitare irritazioni cutanee.

La sicurezza passiva è affidata a due piccoli, ma ben visibili, adesivi catarifrangenti applicati nella parte posteriore, sopra al rotore. Soluzione semplice ed efficace.

Come tutti i prodotti Kask anche l’Utopia Y ha superato il protocollo interno WG11 che, considerando gli studi più recenti sugli effetti degli impatti rotazionali, aumenta la severità delle normative internazionali di omologazione. I criteri per il superamento della prova sono definiti da un valore Bric, un algoritmo che definisce il livello di danno cerebrale. Il valore limite per il superamento della prova deve essere minore di 0,68. Tutti i caschi Kask WG11 hanno superato il test con un valore Bric mai superiore a 0,39.

L’Utopia Y è omologato CE EN 1078 (+WG11), CPSC 1203 e AS/NZS 2063 ed è disponibile in tre taglie: S (50-56 cm), M (52-58 cm) e L (59-62 cm) con sette colorazioni: bianco lucido, bianco opaco, nero lucido, nero opaco, grigio, rosso e blu Oxford.

Il peso da noi rilevato sulla taglia M in prova è di 262 grammi, vicinissimo ai 260 dichiarati da Kask e ampiamente compreso nelle tolleranze di produzione. Il prezzo di listino è di 275 euro.

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Comfort
• Facilità di manutenzione (pulizia, ecc)
• Finiture
• Imbottitura interna I (morbidezza)
• Imbottitura interna II (smaltimento sudore)
• Regolazioni I (facilità di esecuzione)
• Regolazioni II (capacità di mantenimento)
• Ventilazione







Il nostro test
Durante le gare Pro Tour, dalle classiche del Nord ai grandi giri, abbiamo visto spesso l’Utopia Y sulla testa dei corridori del Team Ineos e Team Eolo-Kometa, dalle gare in linea di primavera alle tappe alpine del Tour de France con temperature molto alte. Poche settimane fa Michal Kwiatkowski (Team Ineos) ha vinto la tappa del Tour de France con arrivo sul Grand Colombier indossando proprio un Utopia Y. Nella scelta del casco avrà sicuramente considerato il risparmio di watt garantito dall’ottima aerodinamica insieme alla ventilazione costante, presente anche a velocità relativamente basse, caratteristiche importanti sia per chi cerca la vittoria sia per chi vuole un casco performante e versatile.

Nel nostro test abbiamo percorso circa mille chilometri per verificare proprio queste caratteristiche, aerodinamica e ventilazione, nelle condizioni di impiego normali per un amatore. I percorsi prevedevano salite lunghe con pendenze, in vari punti, da doppia cifra e tratti in pianura dove sviluppare velocità. Il clima è stato variabile con aria ancora fredda all’inizio del mese e calda in alcuni giorni con temperature elevate. Le nostre App meteo, nei giorni dei test, hanno registrato un minima di +10°C e una massima di +36°C.

Utopia Y è un casco che offre una calzata avvolgente e stabile sul capo. L’appoggio è omogeneo con una stabilità estrema. Il peso è in linea con gli altri modelli Kask che abbiamo provato, si avverte per qualche secondo, giusto il tempo di allacciare il cinturino, segno distintivo di tutti i prodotti di alta qualità.

Il cinturino rimane perfettamente aderente ai lati della testa, non è possibile regolare gli sdoppiatori sotto le orecchie ma la posizione definita di serie è ottimale e il fit è perfetto. L’unica regolazione presente è la larghezza del sottogola, sempre in ecopelle come tradizione Kask.

La culla di ritenzione, grazie al rotore di dimensioni maggiorate, si regola facilmente, l’operazione si esegue senza problemi anche con i guanti lunghi. Il sistema Octofit+ distribuisce la pressione sulla testa e fornisce un supporto notevole alla nuca. La stabilità è ottima, il casco rimane sempre ben fermo anche se sottoposto a movimenti bruschi su asfalto sconnesso. La regolazione in altezza della culla è ampia mentre le sue dimensioni potrebbero interferire con le astine di alcuni modelli di occhiali.

Kask non ha dichiarato particolari evoluzioni aerodinamiche sull’Utopia Y e la calotta sembra identica alla versione precedente, una sorta di “squadra che vince non si cambia” ma non appena in movimento si scopre subito il motivo che porta i corridori a utilizzare l’Utopia Y anche in salita con il caldo: aerodinamica e ventilazione sono di livello superiore e ben equilibrate tra loro.

Il flusso d’aria che scorre all’esterno passa intorno al casco con una resistenza aerodinamica quasi impercettibile, e la sensazione migliora all’aumentare della velocità. Nella parte posteriore, più pronunciata rispetto agli altri modelli Kask, lo studio delle forme favorisce il distacco del filetto fluido (l’aria) generando pochissime turbolenze. Non si avvertono pressioni laterali, anzi si sente una maggiore libertà e nessun affaticamento del collo oltre all’assenza quasi totale dei vortici responsabili della resistenza aerodinamica. Il risparmio in Watt, in ambiente aperto, non è quantificabile perché influenzato da molte variabili, umidità dell’aria, velocità e direzione del vento, ma è pur sempre apprezzabile anche da un semplice amatore.

L’aerodinamica interna può contare su tre flussi prodotti dalle prese d’aria anteriori. Quella centrale, in posizione verticale, crea una ampia apertura che lascia scoperta buona parte della fronte e muove una grande quantità di aria ad alta velocità dalla fronte alla nuca. Le due aperture laterali producono flussi di pari caratteristiche ai lati del capo.

Le prese d’aria laterali e superiori servono a convogliare altra aria all’interno del casco aumentandone la pressione che, sfogandosi nelle bocche d’uscita, garantisce il movimento veloce dell’aria nella zona posteriore del capo e la sua espulsione.

L’aria passa sulla testa ad alta velocità e in grande quantità garantendo una dissipazione del calore e dell’umidità continua, costante e molto rapida.

Le ottime performance dell’aerodinamica esterna e della ventilazione interna rimangono costanti con qualsiasi posizione del capo. In particolare la ventilazione è ottimale già con le basse velocità della salita, ciò rende Utopia Y un casco estremamente versatile e utilizzabile in tutte le stagioni. Nel nostro test abbiamo rilevato una buona ventilazione anche nelle giornate di caldo estremo.

Le imbottiture offrono un alto livello di comfort. Il pad frontale, nelle giornate più calde, può lasciar cadere qualche goccia sulla lente degli occhiali, ma è un evento casuale. Quando sono intrisi di sudore si asciugano rapidamente. Il cinturino è sempre steso sul viso e rimane in posizione senza mai aprirsi controvento generando resistenze aerodinamiche. Sotto sforzo assorbe il sudore ma non provoca la sensazione di freddo sulla pelle. Asciugandosi si copre della classica patina bianca che si rimuove facilmente, una volta a casa, con un colpo di spugna.

Inconvenienti riscontrati nel corso della prova
Nessuno.


– Sito web KASK


Articolo e foto a cura di Sergio Doria

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