Mondiali, la regina è Pauline Ferrand-Prévot

Agilità, potenza e grazia consentono alla 22enne francese di aggiudicarsi in una volata convulsa la prova in linea del Mondiale donne. Brave le italiane nel gioco di squadra, con Giorgia Bronzini giù dal podio per pochi centimetri.

Il tracciato di Ponferrada è quello, 18.2 km. Identico per uomini e donne. Queste ultime, però, chiamate a 7 giri, per un totale di 127.4 km con 2.142 metri di dislivello. Gara elettrizzante. Attacchi e riprese, scatti e attese, elastici e ventagli, fughe e rientri. Come avviene in una gara maschile, solo con meno veemenza e molta più grazia nei movimenti.

Al secondo giro avviene una caduta che coinvolge parecchie atlete, molte delle quali costrette a ricorrere alle cure dei sanitari. Poi succede pochissimo. Un po’ di pioggia, qualche altra caduta senza conseguenze, alcuni ritiri ininfluenti. Ci si gioca tutto all’ultimo giro. Anzi, sull’ultima salita, quella del Mirador, ai -5 km. E lì se ne vanno in quattro: la favoritissima olandese Marianne Vos, la svedese Emma Johansson, l’inglese Lizzy Armitstead e la nostra Elisa Longo Borghini. Prendono una decina di secondi di vantaggio. Ai -1.7 km la nostra Longo Borghini prova un allungo, per saggiare la condizione delle altre. Un fuoco di paglia, prontamente spento dalla Vos. Ma sul rettilineo finale, le quattro si marcano troppo stretto, spegnendo i motori e facendosi riagguantare dal gruppo inseguitore capeggiato da una determinatissima Lisa Brennauer (Germania).

Ai -300 metri parte la volata per il podio. Ci prova Rossella Ratto, ma non ne ha abbastanza. C’è Giorgia Bronzini, che di mondiali in volata ne ha vinti due consecutivi. Battezza la ruota della Vos, che però oggi non ne ha, facendo perdere l’attimo fuggente a Giorgia, costretta a uscire verso le transenne. Nel mezzo, una bolgia. E dalla tonnara degli ultimi 50 metri emerge il guizzo vincente della “sirenetta” francese Pauline Ferrand-Prévot, di misura su Lisa Brennauer, Emma Johansson e, purtroppo, Giorgia Bronzini.

Una volata frenetica, nella quale nemmeno la francese era certa della propria vittoria, che le è stata confermata qualche attimo dopo. Primo successo iridato tra le Elite per la bella 22enne di Reims, che nell’ultimo quinquennio ha messo in bacheca numerosi titoli mondiali, europei e nazionali in tre discipline diverse: strada, ciclocross e mountainbike. Nella sola annata attuale ha vinto i titoli nazionali ciclocross, cronometro individuale, strada e MTB, oltre al Campionato Europeo MTB Cross country, a due prove di Coppa del Mondo MTB Cross country, alla Freccia Vallone femminile e alla Maglia Bianca quale miglior giovane del Giro Rosa, in cui ha concluso al secondo posto. Pauline Ferrand-Prévot aveva già indossato la preziosa maglia arcobaleno nel 2010, quando vinse il Campionato mondiale donne Junior su strada. Ma questa ha tutto un altro peso.

Ordine d’arrivo

1) Pauline Ferrand-Prevot (France)
2) Lisa Brennauer (Germany)
3) Emma Johansson (Sweden)
4) Giorgia Bronzini (Italy)
5) Tiffany Cromwell (Australia)
6) Shelley Olds (United States of America)
7) Elizabeth Armitstead (Great Britain)
8) Linda Villumsen (New Zealand)
9) Hanna Solovey (Ukraine)
10) Marianne Vos (Netherlands)
11) Katarzyna Niewiadoma (Poland)
12) Evelyn Stevens (United States Of America)
13) Rossella Ratto (Italy)
14) Elisa Longo Borghini (Italy)
15) Claudia Häusler (Germany)
16) Audrey Cordon (France)
17) Chantal Blaak (Netherlands)
18) Paulina Brzezna (Poland)
19) Malgorzta Jasinska (Poland)
20) Ashleigh Moolman-Pasio (South Africa)
03.29.11
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Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport

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