Mondiali, Bradley Wiggins signore del tempo

Straordinaria performance di Sir Bradley Wiggins nella prova mondiale a cronometro individuale, conclusa con un vantaggio di 26” sul campione uscente Tony Martin. Podio basso per Tom Dumoulin, sesta piazza per il nostro Adriano Malori.


Aveva dichiarato di puntare tutto su questa gara, il 34enne baronetto inglese. E ha avuto ragione, portando a casa l’intera posta, quando tutti si aspettavano il poker di Tony Martin, imbattuto in chiave iridata dal 2011 e autore del miglior intertempo sui 47.10 km del tracciato. Ma il dislivello di 709 metri, quasi tutto concentrato tra il km 35 e il km 50, ha grippato i cingoli al panzer tedesco, mettendo invece le ali allo “Spitfire” Wiggins, che ha tenuto il motore al massimo anche nelle due discese prima del traguardo, spingendo fortissimo pur non prendendo grandi rischi. Chiudere a 50.1 km/h di media su quel percorso significa essere dei fuoriclasse di indiscutibile grandezza.

Per Wiggins l’ennesima ciliegina sulla ricca torta di una poliedrica carriera, con allori colti nei velodromi (sei titoli mondiali), ai Giochi Olimpici (quattro medaglie d’oro) e ai Grandi Giri (Tour de France 2012), senza contare la collezione di campionati nazionali in tutte le specialità. Il Lord inglese ha già deciso la data di scadenza della propria attività, fine anno 2016. L’anno prossimo si dedicherà alle Classiche del Nord e, quasi certamente nel mese di giugno, al tentativo di battere il Record dell’ora. A giudicare da quanto messo in mostra nella crono odierna, siamo tutti fiduciosi circa un suo successo.

Se Tony Martin ha dovuto accontentarsi dell’argento, pur con grande merito, l’olandese Tom Dumoulin era contento almeno quanto Wiggins per avere conquistato un bronzo nelle battute finali, scalzando dal podio il bielorusso Vasilj Kiriyenka.

Colori italiani difesi onorevolmente dal parmense Adriano Malori, autore di una prova in crescendo, sesto a 1’11” ma a soli 30” dal podio.

Classifica Cronosquadre maschile

1) Bradley Wiggins (Great Britain)
2) Tony Martin (Germany)
3) Tom Dumoulin (Netherlands)
4) Vasil Kiryienka (Belarus)
5) Rohan Dennis (Australia)
6) Adriano Malori (Italy)
7) Nelson Oliveira (Portugal)
8) Anton Vorobyev (Russia)
9) Jan Barta (Czech Republic)
10) Jonathan Castroviejo (Spain)
11) Tiago Machado (Portugal)
12) Jesse Sergent (New Zealand)
13) Rasmus Quaade (Denmark)
14) Artem Ovechkin (Russia)
15) Andrew Talansky (USA)
16) Maciej Bodnar (Poland)
17) Sylvan Chavanel (France)
18) Silvan Dillier (Switzerland)
19) Tanel Kangert (Estonia)
20) Alex Dowsett (Great Britain)
56:25.52
00:26.23
00:40.64
00:47.92
00:57.74
01:11.62
01:21.63
01:29.66
01:43.41
01:44.20
01:52.37
01:57.02
02:16.28
02:18.27
02:20.88
02:22.28
02:28.39
02:30.77
02:32.62
02:35.09


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Rob Lampard – © Bettini Photo

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