CosmoBike Show, la direzione è quella giusta

A distanza di una settimana, un’analisi obiettiva di questa nuova Fiera dedicata alla bicicletta, già impostasi come la più importante in Italia. Partita con il giusto colpo di pedale, può crescere lungo una dimensione europea solo a determinate condizioni. Vediamo quali potrebbero essere, secondo il nostro punto di vista.


Cosmo_Bike_Show

Quattro giorni, da venerdi 11 a lunedi 14 settembre, con il primo caratterizzato anche dal Demo Day a Torricelle (VR). Quattro ampi padiglioni, di cui uno prevalentemente dedicato alla promozione turistica, per un totale di 40.000 mq interni e 20.000 mq per le piste esterne e i bike-show. Più di 500 espositori provenienti da Italia, Olanda, Germania, Inghilterra, USA, Australia e Cina. E più di 50.000 visitatori e 200 giornalisti accreditati da Italia, Belgio, Svizzera, Olanda, USA e Taiwan.

Come prima edizione, non c’è male. I numeri registrati sono di buon auspicio, anche perché il project manager organizzatore, Paolo Coin, portava in dote il proprio bagaglio di esperienza costruito nel corso della padovana Expobici. Il successo di CosmoBike Show è comunque meritato a prescindere. Ben collocato nel calendario, due settimane dopo la colossale Eurobike di Friedrichshafen (D), la rassegna veronese si è presentata con un eccellente equilibrio tra espositori e visitatori, seminari, riconoscimenti e numerosi spettacoli che hanno saputo coinvolgere il pubblico presente.

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Nonostante fosse una giornata lavorativa, il Demo Day del venerdi ha visto un buon afflusso di appassionati, che hanno potuto pedalare accanto a campioni quali Marco Aurelio Fontana, Carlo Gambirasio, Filippo Proserpio, Roel Paulissen e Katazina Sosna. Una trentina le aziende presenti con i propri stand, più che sufficienti per regalare emozioni lungo gli oltre 60 km dei percorsi predisposti.

Pur mancando molti brand importanti (BMC, Canyon, Cube, Ghost, Giant, Pinarello, Specialized, Trek, tanto per citare i maggiori), CosmoBike Show ha messo sul piatto un ottimo bouquet per i golosi di novità in fatto di ciclismo, avvicinando coloro che, per i più svariati motivi, non hanno potuto recarsi alla tedesca Eurobike. Numerosi anche i personaggi famosi che hanno visitato la fiera: Francesco Moser, Paolo Bettini, Mario Cipollini, Marco Aurelio Fontana, Vittorio Brumotti.

Il trend
Le tendenze di Mercato viste a Verona hanno rispecchiato le attese. Bici da corsa leggerissime, bici da corsa aerodinamiche, bici da corsa con freni a disco, sempre più diffusi e che l’UCI approverà presumibilmente per la stagione 2017. MTB “plus”, con pneumatici da 3”, e Fat Bike sempre più numerose, anche per i bimbi. Bici “gravel” e ciclocross per gli sterrati. Bici elettriche in aumento, non solo per il comparto urbano ma anche per le MTB e le Fat Bike.

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Abbigliamento sempre più tecnico ma anche più confortevole, personalizzazioni sempre più sofisticate, accessori come casco e occhiali che si integrano tra loro, calzature leggere ma resistenti, selle ultralight senza per questo tralasciare la comodità. L’industria del ciclo ci è parsa in salute, torneremo sull’argomento con articoli specifici di quanto visto qui in Fiera.

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La dimensione attuale di CosmoBike Show è sembrata valida e azzeccata, al pari dei servizi offerti all’interno di Veronafiere. Gli spazi per la ristorazione erano più che sufficienti, buona anche l’efficienza. I parcheggi per autoveicoli molto ampi e con una tariffa ragionevole (5 euro per tutto il giorno, area camper 10 euro). Allestito anche un parcheggio bici, visibile arrivando dal centro città o dalla stazione ferroviaria, utilizzando la pista ciclabile. Gli stand erano collocati razionalmente, senza costrizioni, cosa che ha evitato la ressa del pubblico che si incontra talvolta in alcune fiere.

Lo sguardo all’Europa
Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, ha espresso il proprio ottimismo verso CosmoBike Show, capace in futuro di rivaleggiare con Eurobike. Può darsi, e noi glielo auguriamo. Tuttavia, le cifre attualmente raggiunte da Eurobike la collocano su un piedistallo difficilmente scalzabile da parte di altre manifestazioni. Ventiquattro edizioni, 13 padiglioni e 3 aree esterne, 100.000 mq, 1.350 espositori da 53 Paesi, 45.870 operatori da 103 Paesi, 1.766 giornalisti, 20.730 visitatori, 300 anteprime mondiali. Non solo Eurobike è la più grande fiera europea dedicata alla bicicletta, è anche una delle più ampie e importanti a livello mondiale.

Per far traballare il gigante teutonico, occorre mettere in atto alcune soluzioni. Razionali, ovvie, tutte indispensabili per proiettare CosmoBike Show nel firmamento europeo. Innanzitutto occorrerebbe un anticipo del periodo di svolgimento della Fiera veronese rispetto a Eurobike. Cosa non semplicissima in un mese come quello di Agosto, tradizionalmente votato alle ferie estive. Anticipare a Luglio potrebbe favorire la partecipazione del pubblico, ma non quella degli espositori, che potrebbero non disporre dei campionari pre-serie da mettere in mostra.

Secondo fattore di crescita, l’aumento delle aree espositive. Eurobike è grande due volte e mezza CosmoBike Show e tutto ciò che ne deriva è in proporzione. Veronafiere potrebbe eguagliare Friedrichshafen, perché i padiglioni fieristici potenzialmente attrezzabili ci sarebbero, ma forse occorrono altri investimenti infrastrutturali, che non conosciamo e sui quali non possiamo logicamente esprimere il nostro parere.

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Dalla sua, CosmoBike Show ha tariffe espositive più vantaggiose rispetto a Eurobike, almeno per quanto abbiamo saputo quest’anno. Anche il Demo Day veronese può vantare un maggior appeal sul pubblico, perché i percorsi delle colline attorno alla città scaligera sono nettamente più piacevoli e divertenti rispetto alle pianeggianti lande del Lago di Costanza. A CosmoBike Show occorre però un allargamento degli espositori, ancora pochi numericamente rispetto a Eurobike. Cosa che farebbe anche affluire più pubblico.

Può darsi che i brand, allettati dalle condizioni di Veronafiere, possano scegliere in futuro di eleggere la manifestazione veronese ad appuntamento più importante dell’anno. Ma Verona sa bene che deve rischiare le prime due manovre da noi suggerite, continuando inoltre ad applicare una politica di prezzi che risulti allettante per le Case espositrici. Come dice il proverbio… se son rose, fioriranno.

– Sito web CosmoBike Show


Articolo a cura di Roberto Chiappa

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