Colnago E64, evoluzione elettrica

Presentata ufficialmente ieri la prima bici da corsa elettrica firmata da Ernesto Colnago, la E64. Telaio in carbonio monoscocca, propulsore Ebikemotion X35 V.2 nel mozzo posteriore, batteria da 250Wh integrata nel trave obliquo. Due gli allestimenti e le colorazioni, con prezzi a partire da 4.900 euro.


Con l’attuale mercato delle biciclette vivacizzato da scosse elettriche sempre più massicce, anche per quanto riguarda le bici da corsa, era inevitabile che anche il Maestro di Cambiago Ernesto Colnago scendesse in campo con una tale tipologia di bici. E lo ha fatto con lo stile e l’eleganza che lo hanno accompagnato e distinto in tutti i suoi 65 anni di carriera telaistica. Indiscutibilmente riconosciuto come grande innovatore, Colnago non giunge per primo nel comparto elettrico stradale, i competitor qui sono già numerosi. Lo fa però con un progetto di alto livello, pensato e studiato in ogni dettaglio, che unisce l’eccellenza telaistica Colnago a un propulsore elettrico semplice, affidabile ed efficace come l’Ebikemotion X35 V.2 (da noi analizzato e provato per un mese intero su una bici da corsa Bianchi Aria e-Road).

Questa nuova Colnago E64 eredita quasi interamente il patrimonio genetico della gemella C64, condividendone fedelmente le geometrie e le misure del telaio a disposizione (43, 46, 49, 52, 55, 58 cm). Tuttavia, mentre la C64 è in carbonio fasciato con apposite congiunzioni, la E64 è un monoscocca, inclusa ovviamente la forcella, dotata di asse passante 12×100 mm. Il reggisella è anch’esso in carbonio, con profilo dedicato. Il passaggio ruota di forcella e carro posteriore consente l’utilizzo di pneumatici fino a 40 mm di sezione. L’impianto frenante è a disco idraulico, con rotori da 160 mm, soluzione quasi obbligata per una bici il cui peso si avvicina ai 12 kg.

Il motore elettrico è alloggiato nel mozzo della ruota posteriore, soluzione tecnica che semplifica parecchio la trasmissione, identica a una bici da corsa tradizionale. Notevole anche la pulizia estetica d’insieme, alla vista laterale il motore risulta perfettamente celato da pacco pignoni e rotore disco. Il propulsore Ebikemotion X35 V.2 eroga una potenza di 250W alla ruota, con una coppi massima di 40 Nm, consentendo di raggiungere la velocità massima di 25 km/h imposta dal legislatore. Oltre questa soglia il motore si disinserisce automaticamente, così come quando si frena o si smette di pedalare. Il sensore di pedalata PAS è situato nella parte interna del forcellino destro. Il fissaggio del mozzo ai forcellini del telaio è demandato a due dadi con testa cava esagonale da 8 mm, come sulla Bianchi Aria e-Road.

Il motore è alimentato da una batteria Panasonic integrata nel trave obliquo, con elementi agli ioni di litio e manganese, tensione 36V e potenza 250Wh in propulsione. E’ sfilabile da una porta situata sotto alla scatola del movimento centrale. Sopra al movimento centrale, nell’intersezione tra tubo obliquo e piantone sella, si trova lo spinotto per la ricarica della batteria. Rimuovendo la batteria e sostituendo la ruota posteriore motrice con una ruota convenzionale, la E64 diventa una vera e propria bici da corsa, priva dunque di pedalata assistita.

La gestione del motore avviene unicamente attraverso il comando iWOK One integrato nel trave orizzontale del telaio. Si tratta di un pulsante luminoso che cambia colore a ogni pressione esercitata, comunicando al ciclista il grado di assistenza inserito, tra i 3 a disposizione, e il livello di carica della batteria. Per tutte le informazioni tecniche riguardanti il funzionamento del comando iWOK One, la ricarica della batteria, l’App da scaricare sullo smartphone per gestire il motore e i dati rilevati vi rimandiamo al nostro approfondimento relativo alla Bianchi Aria e-Road.

La Colnago E64 è proposta con due allestimenti e due diverse colorazioni. La versione più economica, il cui prezzo di listino è di circa 4.900 euro, ha telaio color antracite/bianco con fregi arancio. Equipaggiata con gruppo trasmissione Shimano Ultegra meccanico a 11 velocità, guarnitura compact 50-34, pacco pignoni scalato 11-30, sella Prologo Proxim W450, freni a disco idraulico con rotori da 160 mm di diametro, ruote Mavic Aksium Elite EVO UST in alluminio, pneumatici Continental Ultra Sport 700x28c, manubrio e attacco Deda Elementi in alluminio, questa Colnago E64 ha un peso dichiarato di 11.9 kg.

La versione un pochino più sofisticata della E64, con telaio color grigio/argento e fregi verdi, monta gruppo trasmissione elettronico Shimano Ultegra Di2, sempre con guarnitura compact 50-34 e pacco pignoni scalato 11-30. Cambiano le ruote, qui Mavic Cosmic Pro Carbon SL UST in carbonio con profilo 45 mm e copertoncini Mavic Yksion Pro UST tubeless. Il resto della componentistica è identica. Il peso è invece leggermente superiore ai 12 kg, causa gruppo elettronico Shimano Ultegra Di2, che con le ruote Mavic in carbonio fa lievitare un pochino anche il prezzo di listino, al momento ancora in fase di definizione.


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Il Cav. Ernesto Colnago con il nipote Alessandro Brambilla Colnago


– Sito web Colnago


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Tech-Cycling (Roberto Chiappa e Sergio Doria)

2 commenti

  1. Fausto Masetti

    sono in possesso di una e64 gruppo utegra 11 perchè avendo tutto ultegra montano una catena kmc e non la sua originale ultegra?.ci sarò un motivo

    • Roberto Chiappa

      Ciao Fausto,
      spesso il motivo di una scelta tecnica della componentistica di serie risiede in una convenienza commerciale. In questo caso, KMC potrebbe avere un prezzo più vantaggioso rispetto a Shimano (attenzione, si parla di prezzo al distributore, non di prezzo al pubblico).
      Altre volte invece il costruttore vuole offrire all’utente un componente più performante, scegliendo qualcosa che possa soddisfare le aspettative di coloro che desiderano prestazioni migliori.
      Non sappiamo dirti se Colnago abbia deciso per la prima o la seconda soluzione. Di sicuro le catene KMC sono ottime, non certo inferiori alle Shimano in termini di silenziosità, precisione di cambiata e durata. Anzi, personalmente preferisco KMC (le utilizzo sia sulla bici da corsa sia sulla MTB), poichè le Shimano funzionano complessivamente molto bene ma non avvisano quando giungono a fine servizio, degradandosi senza fornire quei piccoli segnali di allarme che trovo invece in altre catene, tra le quali appunto le KMC.

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