100° Giro d’Italia, sprint ristretto firmato Bob Jungels

A Bergamo Alta vince il lussemburghese della Quick-Step Floors, che precede un insolito pacchetto di scalatori, tutti alla caccia di un abbuono per avvicinare il leader Tom Dumoilin (Team Sunweb), che in realtà lascia sul campo solo 6”. Domani riposo, martedi la prima “tappa verità” di questo Giro.


Prima vittoria in un grande giro per il 24enne lussemburghese Bob Jungels (Quick-Step Floors), capace di regolare in una insolita volata a ranghi ridotti quasi tutti i velocisti in corsa per la Maglia Rosa. Il leader Tom Dumoulin (Team Sunweb) giungeva comunque a ridosso dei primi, lasciando sul campo solo 6” di abbuono a Nairo Quintana (Movistar Team) e 4” a Thibaut Pinot (FDJ).

Quindicesima frazione, 199 km da Valdengo a Bergamo Alta, con i primi 100 km pedalati a ritmo di Record dell’Ora, ben 52 km/h. Dopo un iniziale tentativo di fuga da parte di Jan Barta (Bora-Hansgrohe), Jeremy Roy (FDJ), Moreno Hofland (Lotto Soudal), Dries Devenyns (Quick-Step Floors) e Eugert Zhupa (Wilier Triestina-Selle Italia), che riuscivano a mettere solo mezzo minuto tra loro e il gruppo inseguitore, al 100° km partiva l’iniziativa buona, con Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Silvan Dillier (BMC), Rudy Molard (FDJ), Evegeny Shalunov (Gazprom-RusVelo), Fernando Gaviria (Quick-Step Floors), Jacques Janse Van Rensburg (Team Dimension Data), Enrico Battaglin (Team Lotto NL-Jumbo), Philip Deignan (Team Sky), Simone Petilli (UAE Team Emirates) e Julen Amezqueta (Wilier Triestina-Selle Italia) che accumulavano oltre 2’ di vantaggio.

La salita di Miragolo San Salvatore sgretolava però il gap dei sempre più sfilacciati fuggitivi. Al GPM restavano davanti soltanto Deignan, Moinard, Janse Van Rensburg, Amezqueta e Barbin, con 45” di vantaggio. Nella discesa seguente cadeva Nairo Quintana, indotto all’errore dalla traiettoria sbagliata di chi lo precedeva. Grande “fair play” da parte di Domoulin, che invitava la Sunweb a non tirare per consentire il rientro del colombiano.

Sul secondo GPM di giornata, quello del Selvino, transitava per primo Pierre Rolland (Cannondale-Drapac), messosi sulle tracce dei fuggitivi assieme a Luis Leon Sanchez (Astana Pro Team), mentre nelle discesa finivano fuori strada, senza conseguenze, Kenny Elissonde (Team Sky), Michael Woods e il suo team-mate Davide Formolo (Cannondale-Drapac).

A 10 km dalla finish line, Tanel Kangert (Astana Pro Team) centrava uno spartitraffico non sufficientemente segnalato, procurandosi una sospetta frattura al gomito. Lo strappo finale di Bergamo Alta, ai -4 km, vedeva ricompattarsi tutti i componenti. A quel punto ci provava Vincenzo Nibali (Team Bahrain-Merida), ma Bob Jungels replicava da par suo.

Il rettilineo finale vedeva un inconsueto sprint tra scalatori, frangente nel quale le attitudini di Jungels avevano logicamente la meglio. Bravo il 24enne e crederci fino in fondo, andando così a conquistare il suo primo successo di tappa in un grande giro. Prima di lui, soltanto un altro lussemburghese aveva vinto le tappe al Giro d’Italia. Il suo nome è Charly Gaul, l’Angelo delle Montagne.

Ordine d’arrivo
1) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
2) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
3) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
4) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
5) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
6) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
7) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
8) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
9) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
10) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
11) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
12) Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
13) Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
14) Mikel Landa (Spa) Team Sky
15) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
16) Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors
17) Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
18) Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
19) Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team
20) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
Time
04:16:51
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00:00:14
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Dal canto suo, il capoclassifica Tom Dumoulin correva con prudenza e piena padronanza della situazione, concludendo con i primi e lasciando per strada solo le briciole degli abbuoni. Martedi, però, sarà tutta un’altra musica.

Classifica Generale
1) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
2) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
3) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
4) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
5) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
6) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
7) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
8) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
9) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
10) Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
11) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
12) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
13) Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
14) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
15) Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
16) Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
17) Rui Costa (Por) UAE Team Emirates
18) Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice
19) Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
20) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
Time
63:48:08
00:02:41
00:03:21
00:03:40
00:04:24
00:04:32
00:04:59
00:05:18
00:06:01
00:07:03
00:07:43
00:08:09
00:08:14
00:09:11
00:10:51
00:11:47
00:16:52
00:19:45
00:21:31
00:22:27

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• Prima vittoria in un grande giro per Bob Jungels. È il secondo lussemburghese a vincere al Giro: le 11 precedenti vittorie di tappa per il Lussemburgo furono tutte firmate da Charly Gaul dal 1956 al 1961.
• Jungels ha 24 anni: più della metà delle tappe di quest’anno sono andate ad atleti di età inferiore ai 26 anni, 8 su 15.
• 9 nazioni diverse hanno vinto a questo Giro, lo stesso numero dell’anno scorso: Austria, Germania, Colombia, Slovenia, Svizzera, Australia, Spagna, Olanda e Lussemburgo.
• La media della tappa, 46,486 km/h, è la più veloce di questo Giro e l’undicesima più veloce della storia: il record appartiene alla San Vito di Cadore-Vedelago (139 km) del 2012 (49,429 km/h), vinta da Andrea Guardini (si considerano solo le tappe in linea).

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Tom Dumoulin (Team Sunweb)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Tom Dumoulin (Team Sunweb)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Bob Jungels (Quick-Step Floors)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa Bob Jungels, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Non me ne capacito ancora ma sono super felice di questa vittoria. Sapevo che oggi avevo buone gambe perché mi sentivo bene sulle salite. Ho tentato la sorte in quella finale ma era un po’ più lunga di quanto mi aspettassi. Nella discesa ero in posizione perfetta, sulla ruota di Pozzovivo per lo sprint. Questa è la mia prima vittoria in volata. Farlo al Giro davanti a questi corridori è meraviglioso.”

Il detentore della Maglia Rosa, Tom Dumoulin ha dichiarato: “È stata una giornata dura ad una velocità media molto alta. Ci sono state molte fughe ma nessuna è piaciuta agli inseguitori che hanno sempre chiuso. È stato un finale molto difficile con molti dei favoriti che ci provavano in continuazione. Siamo rimasti calmi ed alla fine è stata una buona giornata.”

— Tappa N.16 —
Rovetta-Bormio: 227 km – dislivello 5.500 metri

Dopo il riposo di lunedi, è la prima tappa nella quale si saprà se Tom Dumoulin potrà vincere questo Giro. Tanti km, tantissimo dislivello. Chi si aspetta l’attacco dei big sul Mortirolo, affrontato dal versante più facile, resterà deluso. Lì non accadrà nulla, è troppo presto. Attenzione però alla discesa su Grosio, tecnica, stretta e ripida. Non dimentichiamoci che l’anno scorso Steven Kruijswijk (Team Lotto NL-Jumbo) perse il Giro proprio in discesa. Poi lo Stelvio lombardo, da Bormio, la discesa sul fianco trentino, l’entrata in Svizzera nella Val Mustair (Val Monastero) e l’Umbrailpass, lo Stelvio elvetico, che dopo la prima porzione boschiva, al coperto, sarà quasi tutto controvento. E’ su quest’ultima ascesa che potremo valutare le chance di vittoria di Domoulin e di tutti i suoi avversari.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport – © Getty Images Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari/Paolone/Spada)

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