100° Giro d’Italia, riscatto al centimetro per Caleb Ewan

Soprannominato “pocket rocket” (razzo tascabile), il 22enne australiano Caleb Ewan (Orica-Scott) si impone al fotofinish di Alberobello su “el misil” (il missile) colombiano Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) e sull’irlandese Sam Bennett (Bora-Hansgrohe). Tappa avara di spunti di cronaca fino alla volata. Classifiche immutate.


Con soli 750 metri di dislivello spalmati su 224 km tra Castrovillari e Alberobello, era impossibile pensare a un epilogo diverso da quello che ha offerto la settima tappa di questo 100° Giro d’Italia. Fuga iniziale accesa da soli tre corridori: Giuseppe Fonzi (Wilier Trestina-Selle Italia), Dimitri Kozonchuk (Gazprom-Rusvelo) e Simone Ponzi (CCC Sprandi Polkowice), con quest’ultimo costretto ben presto a fermarsi causa noie meccaniche, venendo così riassorbito dal gruppo. Se in tre non si va lontano, in due non si va da nessuna parte. E infatti la coppia di testa, sempre controllata dal plotone, nonostante i 4’ di gap veniva riacciuffata ai -19 km.

Negli ultimi 10 tortuosi km si organizzavano i treni per i velocisti, con André Greipel (Lotto Soudal) che rimaneva però senza compagni. L’ottimo lavoro della Orica-Scott portava Caleb Ewan nelle posizioni di testa, mentre Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) sgusciava rapidissimo per agganciare le ruote dei battistrada.

Nonostante avesse dato l’impressione di maggiore velocità e forza esplosiva, “el misil” colombiano non riusciva tuttavia ad avere la meglio per pochi centimetri sul “pocket rocket” australiano, al quale va il merito di avere scelto perfettamente il momento e la posizione per innescare lo sprint finale. Onore dunque a Caleb Ewan, capace di vincere anche qui al Giro d’Italia dopo la frazione conquistata nel 2015 alla Vuelta a España. Per lui è arrivato il giusto riscatto dopo le prime frazioni velocistiche perdute per poche spanne.

Ordine d’arrivo
1) Caleb Ewan (Aus) Orica-Scott
2) Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors
3) Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
4) André Greipel (Ger) Lotto Soudal
5) Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
6) Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
7) Enrico Battaglin (Ita) Team Lotto NL-Jumbo
8) Rüdiger Selig (Ger) Bora-Hansgrohe
9) Aleksei Tcatevich (Rus) Gazprom – Rusvelo
10) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
11) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
12) Geraint Thomas (GBr) Team Sky
13) Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
14) Sacha Modolo (Ita) UAE Team Emirates
15) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
16) Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott
17) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
18) Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
19) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
20) Davide Martinelli (Ita) Quick-Step Floors
Time
05:35:18
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Il gruppo Maglia Rosa giungeva a soli 2” dai primi, conservando intatti i distacchi tra gli uomini di classifica.

Classifica Generale
1) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
2) Geraint Thomas (GBr) Team Sky
3) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
4) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
5) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
6) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
7) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
8) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
9) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
10) Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
11) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
12) Mikel Landa (Spa) Team Sky
13) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
14) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
15) Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
16) Wilco Kelderman (Ned) Team Sunweb
17) Rui Costa (Por) UAE Team Emirates
18) Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
19) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
20) Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
Time
09:56:07
00:00:06
00:00:10
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00:00:14
00:00:23
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00:00:46
00:01:03
00:01:18
00:01:32

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• Prima vittoria al Giro per Caleb Ewan, il suo secondo successo in un grande giro dopo la 5a tappa alla Vuelta 2015.
• 30a vittoria di tappa per l’Australia al Giro, quasi 35 anni dopo il primo successo: Michael Wilson a Cortona, il 15 maggio 1982.
• I vincitori di tappa di questo Giro: 2 ventiduenni (Gaviria, Ewan); 2 venticinquenni (Polanc, Pöstlberger); 1 ventiseienne (Dillier); 1 trentaquattrenne (Greipel). Per trovare un’altra edizione della Corsa Rosa con due diversi vincitori under 23 dobbiamo risalire al 2012 (con i due ventunenni Taylor Phinney e Andrea Guardini).

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Bob Jungels (Quick-Step Floors)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Jan Polanc (UAE Team Emirates)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Bob Jungels (Quick-Step Floors)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa, Caleb Ewan, subito dopo l’arrivo: “È fantastico riuscire a vincere una tappa dopo le delusioni delle prime frazioni. Non sono mai stato bene come ora. È stato un finale incredibile, eravamo un po’ troppo indietro ai meno tre km, ma siamo restati uniti e non ci siamo fatti prendere dal panico. I miei compagni di squadra hanno fatto un lavoro perfetto”.

Il detentore della Maglia Rosa, Bob Jungles ha dichiarato: “Anche oggi è stata una tappa difficile, ho preferito correre davanti negli ultimi 10 km per essere al sicuro. Non siamo delusi di non aver vinto con Fernando Gaviria, ha fatto un ottimo sprint e la squadra ha lavorato bene per lui. Non c’è vergogna nell’essere battuti da Caleb Ewan che è un ottimo sprinter.”

— Tappa N.8 —
Molfetta-Peschici: 189 km – dislivello 1.750 m

Tappa dai due volti, non facile da pronosticare nel risultato finale. Prima metà su un tavolo da biliardo, poi 50 km al “Luna Park” dove potrebbe anche partire qualche temibile incursore. A Vieste, ai -30 km, torna la calma piatta. Ultimo sussulto sulla Coppa del Fornaro, ai -5 km, prima del traguardo di Peschici, in leggera salita. Secondo noi, vincerà un finisseur lontano dalle posizioni di vertice, e in classifica non cambierà nulla.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari)

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