100° Giro d’Italia, il giorno degli olandesi volanti

L’olandese Jos Van Emden (Team Lotto NL-Jumbo) vince la crono meneghina davanti al connazionale Tom Dumoulin, che conquista il Trofeo Senza Fine di questo Giro incertissimo fino all’ultimo metro dei 3.572 km previsti. Sul podio finale gli indomiti e meritevoli Nairo Quintana (Movistar) e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida).


Centesimo Giro d’Italia, ricorrenza storica, edizione storica. E la 21esima e ultima pagina è firmata dall’olandese Jos Van Emden (Team Lotto NL-Jumbo), mentre il capitolo finale celebra il trionfo di un altro tulipano, Tom Dumoulin (Team Sunweb), primo olandese a vincere un Giro d’Italia. Altro record storico, come le 12 nazionalità diverse dei vincitori di tappa di questa edizione. Bellissima, memorabile.

I 29.3 km di cronometro individuale da Monza a Milano sono stati vissuti fino all’ultimo centimetro dai primi quattro della classifica Generale, tutti in lotta per il successo finale. Il favoritissimo Tom Dumoulin, che per l’occasione adottava una corona anteriore da 58 denti contro i 56 di quasi tutti gli altri, non è riuscito a vincere la prova per 15”, ma ha comunque centrato l’obiettivo più importante, quello di vedere inciso il proprio nome sul Trofeo Senza Fine, edizione 2017.

Successo pienamente meritato. Ha vinto due tappe (la cronometro del Sagrantino e quella di Oropa), controllando poi gli avversari, commettendo un piccolo errore nella tappa di Piancavallo e pagando un tributo alla sfortuna con la sosta toilette dopo la discesa dello Stelvio. Ma non ha ceduto neppure sulle montagne più arcigne. Chiude il Giro con 31” di vantaggio su Nairo Quintana, molti più di quanti ne avevamo pronosticati noi. Veramente forte, anche mentalmente. Qui al Giro è entrato in una dimensione tale da proiettarlo tra i grandi interpreti delle gare a tappe.

Partito con 43” di vantaggio su Dumoulin, il colombiano Nairo Quintana si è ritrovato sotto di 31”, pedalando sempre un po’ pesante e perdendo 1’14” in 29.3 km . E’ risaputo come il “Condor” adori le vette, ma qui al Giro non è mai riuscito veramente a fare la differenza, se non sul Blockhaus. Non era al 100% e lo si è visto. Comunque buon secondo con l’onore delle armi.

Lo !Squalo dello Stretto” Vincenzo Nibali ha dato l’anima in questo Giro, concluso al terzo posto a soli 9” da Quintana. L’unico successo italiano di tappa lo dobbiamo a lui. Gli è mancato un pizzico di condizione per sopravanzare gli avversari sulle salite a lui congegnali. E da oggi, nei grandi giri, dovrà fare i conti anche con Dumoulin.

Partito nella crono con proclami da podio alto, dopo il fresco successo di tappa ad Asiago, il francese Thibaut Pinot (FDJ) è apparso oggi decisamente opaco, tanto da ritrovarsi al quarto posto finale. Sulla carta, il francese appariva più forte a cronometro rispetto a Quintana e Nibali. Ma con le energie spese in questo massacrante Giro, anche la teoria lascia il tempo che trova. Comunque protagonista con la vittoria nella 20esima frazione e tanti assalti sulle salite che hanno entusiasmato tifosi e spettatori.

Il russo Ilnur Zakarin (Team Katusha-Alpecin) si è battuto molto bene sulle ascese montane, litigando però troppo spesso con le traiettorie in discesa, suo punto debole. Non è un cronoman e oggi ha mirato a difendersi, facendo comunque meglio di Pinot. Il quinto posto finale rispecchia il suo valore espresso nelle 21 tappe.

Chi può ritenersi abbastanza soddisfatto è Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), che con il sesto posto finale scaccia la malasorte che lo ha afflitto nelle ultime edizioni della Corsa Rosa. Sempre in lizza per le posizioni di vertice, lo scalatore lucano dovrebbe migliorare nelle prove contro il tempo, discriminante ormai fondamentale per puntare al podio. Oggi ha chiuso 59° a 2’49” da Van Emden.

Prova discreta, ma al di sotto delle attese, per il lussemburghese Bob Jungels (Quick-Step Floors), campione nazionale. La stanchezza di tre settimane si è fatta sentire anche nelle sue gambe, l’ottavo posto a 54” da Van Emden lo dimostra. La prestazione gli è comunque valsa la conquista della Maglia Bianca di miglior giovane, oltre che l’ottavo posto nella Generale. Se riuscisse a migliorare il proprio rendimento sulle salite dei grandi giri, potrebbe seguire le orme di Dumoulin.

C’è da pensare come avrebbe potuto essere il Giro di Mikel Landa (Team Sky) senza l’incidente del Blockhaus. Per il basco una terza settimana a tutto sprint, con una tappa vinta e due sfuggite per pochi metri, o anche meno. La Maglia Azzurra degli scalatori è sua, ma l’obiettivo, certamente alla sua portata, è quella Rosa.

Prima partecipazione a un grande giro e prima maglia, quella Ciclamino della classifica a punti, per il 22enne colombiano Fernando Gaviria (Quick-Step Floors), capace di calare un sensazionale poker di vittorie e di entrare subito nell’Olimpo degli sprinter del Giro. Per “El misil”, il missile, tutti prevedono un grande futuro nel regno degli uomini-jet. Bravo anche nel portare a termine un Giro così impegnativo.

Ha concluso la cronometro odierna al 127° posto a 4’26”, mentre nelle Generale figura al 93° posto a quasi 4 ore da Dumoulin. Ma ha messo in bacheca il suo 17° grande giro consecutivo. Stiamo parlando naturalmente dell’australiano Adam Hansen (Lotto Soudal), il cui guinness sembra destinato a durare ancora a lungo.

Ordine d’arrivo
1) Jos Van Emden (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
2) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
3) Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
4) Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
5) Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team
6) Jan Bárta (Cze) Bora-Hansgrohe
7) Georg Preidler (Aut) Team Sunweb
8) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
9) Jan Tratnik (Slo) CCC Sprandi Polkowice
10) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
11) Marcin Bialoblocki (Pol) CCC Sprandi Polkowice
12) Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
13) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
14) Tobias Ludvigsson (Swe) FDJ
15) Michael Hepburn (Aus) Orica-Scott
16) Stef Clement (Ned) Team Lotto NL-Jumbo
17) Chad Haga (USA) Team Sunweb
18) Jurgen V.D. Broeck (Bel) Team Lotto NL-Jumbo
19) Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
20) Svein Tuft (Can) Orica-Scott
Time
09:08:00
00:15:00
00:27:00
00:31:00
00:35:00
00:39:00
00:51:00
00:54:00
00:57:00
01:02:00
01:04:00
st
01:09:00
st
01:13:00
01:14:00
01:16:00
01:17:00
st
01:18:00

Classifica Generale
1) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
2) Nairo Quintana (Col) Movistar Team
3) Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
4) Thibaut Pinot (Fra) FDJ
5) Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
6) Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
7) Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
8) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
9) Adam Yates (GBr) Orica-Scott
10) Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
11) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
12) Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice
13) Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
14) Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
15) Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
16) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
17) Mikel Landa (Spa) Team Sky
18) Andrey Amador (CRc) Movistar Team
19) Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
20) Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
Time
90:34:54
00:00:31
00:00:40
00:01:17
00:01:56
00:03:11
00:03:41
00:07:04
00:08:10
00:15:17
00:18:06
00:20:49
00:21:59
00:24:40
00:28:11
00:35:50
00:37:09
00:37:49
00:38:45
00:57:13

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• Tom Dumoulin è il primo olandese vincitore del Giro d’Italia, 50 anni dopo il primo vincitore olandese di un Grande Giro: Jan Janssen alla Vuelta 1967, gara di 18 tappe disputata tra il 27 di Aprile e il 14 di Maggio. L’Olanda è la 13a nazione che vince il Giro d’Italia. E la 5a vittoria olandese nei Grandi Giri dopo Jan Janssen Vuelta ’67, Tour ’68; Joop Zoetemelk Vuelta ’79, Tour ’80. Prima di Dumoulin, Erik Breukink fu l’unico olandese sul podio finale del Giro: 2° nel 1988 e 3° nel 1987.
• Per la terza volta nella storia l’ultimo cambio di maglia Rosa avviene nell’ultima tappa a cronometro dopo il 1984 (Moser su Fignon) ed il 2012 (Hesjedal su Rodriguez). (Nel 1976 il cambio finale avvenne nell’ultima semi-tappa a cronometro, penultima tappa sul totale: Gimondi su De Muynck).
• Con i primi 3 racchiusi in 40 secondi nella generale finale, questo è il secondo podio più serrato nella storia del Giro dopo il 1974, quando Merckx, Baronchelli e Gimondi erano separati da 33 secondi. (1974, 57° Giro d’Italia, 4001 km: 1. MERCKX Eddy (Bel-Molteni) 113:08’13” (35,372); 2. BARONCHELLI Gianbattista (Ita-Scic) 0’12″; 3. GIMONDI Felice (Ita-Bianchi – Campagnolo) 0’33”.
• 7 anni dopo il suo primo podio al Giro, Vincenzo Nibali registra il suo 5° podio nella corsa Rosa: 2 vittorie (2013, 2016), 1 secondo posto (2011) e 2 terzi posti (2010, 2017). Questo è il 9° podio in un Grande Giro per Nibali.
• Prima vittoria di tappa in un Grande Giro per Jos van Emden, è la 5a cronometro più veloce nella storia del Giro (53,058 km/h). Il record assoluto appartiene a Rik Verbrugghe, nel prologo del 2001: 58,874 km/h.

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Nairo Quintana (Movistar Team)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Mikel Landa Meana (Team Sky)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Bob Jungels (Quick-Step Floors)

Dichiarazioni
La Maglia Rosa Tom Dumoulin ha dichiarato: “È pazzesco. Ho vinto il Giro! È stata una giornata davvero stressante. Dovevo stare calmo e quasi non ci riuscivo… Fortunatamente ho avuto buone gambe e sono andato a tutta. Non ho voluto sapere gli intermedi. Il mio direttore sportivo doveva solo dirmi di smettere di prendere rischi, lo ha fatto già a metà percorso. Quando sono giunto al traguardo mi ha detto che avevo vinto ma quando ho guardato allo schermo della TV ho visto che avevo solo 3″ di vantaggio e mi sono un po’ preoccupato. Ero arrabbiato ma alla fine è andato tutto bene ed ora sono al settimo cielo!”

Il vincitore di tappa Jos Van Emden, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È incredibile, sono così felice ed emozionato. Sono arrivato secondo a così tante cronometro che non ci posso ancora credere. Questa è l’elite del ciclismo. Finalmente ho vinto e l’ho fatto in una grande occasione. Ci sono due persone felici in Olanda oggi. Ieri ho mandato un messaggio a Tom Dumoulin con la Maglia Rosa e mi ha risposto che sperava che oggi celebrassimo in due. Così è stato.”


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport – © Getty Images Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari/Paolone/Spada)

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