Tour de France 2017, quattro Paesi e cinque Gruppi montuosi

Presentata oggi la 104esima edizione della “Grande Boucle”, con partenza il 1 luglio da Düsseldorf e tradizionale conclusione sugli Champs-Élysées il 23 luglio, dopo 21 tappe e 3.516 km. La gara tocca Germania, Francia, Belgio e Lussemburgo e transita su cinque diversi Gruppi montuosi (Vosgi, Jura, Pirenei, Massiccio Centrale e Alpi).


Il percorso del 104° Tour de France è stato presentato oggi a Parigi. Inizio il 1 luglio da Düsseldorf (D) con una cronometro individuale di 13 km, proseguendo poi in senso orario verso Belgio e Lussemburgo, toccando i Vosgi, poi il gruppo del Jura, quindi balzo aereo verso i Pirenei e giro in senso antiorario in direzione Massiccio Centrale e Alpi. Penultima tappa a Marsiglia, per la seconda crono individuale, 23 km con arrivo nello stadio Velodrome, la casa dell’Olympique. Anche quest’anno non è prevista alcuna cronosquadre. Due i giorni di riposo, il 10 luglio a Dordogne e il 17 luglio a Le Puy en Velay.

Le 21 tappe
01 luglio – tappa 1: Düsseldorf / Düsseldorf, 13 km (crono individuale)
02 luglio – tappa 2: Düsseldorf / Liège, 202 km
03 luglio – tappa 3: Verviers / Longwy, 202 km
04 luglio – tappa 4: Mondorf-les-bains / Vittel, 203 km
05 luglio – tappa 5: Vittel / La planche des belles filles, 160 km
06 luglio – tappa 6: Vesoul / Troyes, 216 km
07 luglio – tappa 7: Nuits-Saint-Georges / Troyes, 214 km
08 luglio – tappa 8: Dole / Station des rousses, 187 km
09 luglio – tappa 9: Nantua / Chambéry, 181 km
10 luglio – Riposo (Dordogne)
11 luglio – tappa 10: Périgueux / Bergerac, 178 km
12 luglio – tappa 11: Eymet / Pau, 202 km
13 luglio – tappa 12: Pau / Peyragudes, 214 km
14 luglio – tappa 13: Saint-Girons / Foix, 100 km
15 luglio – tappa 14: Blagnac / Rodez, 181 km
16 luglio – tappa 15: Laissac-Sévérac l’église / Le Puy en Velay, 189 km
17 luglio – Riposo (Le Puy en Velay)
18 luglio – tappa 16: Le Puy en Velay / Romans-sur-Isère, 165 km
19 luglio – tappa 17: La Mure / Serre-Chevalier, 183 km
20 luglio – tappa 18: Briançon / Izoard, 178 km
21 luglio – tappa 19: Embrun / Salon-de-Provence, 220 km
22 luglio – tappa 20: Marseille / Marseille, 23 km (crono individuale)
23 luglio – tappa 21: Montgeron / Paris Champs-Élysées, 105 km

Un percorso di 3.516 km che conta 9 tappe pianeggianti, 2 cronometro individuali, 5 tappe collinari, 5 tappe di montagna con 3 arrivi in salita: La Planche des Belles Filles, Peyragudes, Izoard. E proprio quello dell’Izoard è un arrivo inedito in tutta la storia del Tour de France, che pure lo ha attraversato 34 volte. La Grande Boucle si rinnova anche per quanto concerne i Gruppi montuosi interessati: Vosgi, Jura, Pirenei, Massiccio Centrale e Alpi non venivano percorsi tutti assieme da ben 25 anni.


Thibaut Pinot, Romain Bardet e Chris Froome nel corso della presentazione

Il tracciato 2017 è chiaramente favorevole agli scalatori, primo fra tutti il campione in carica Chris Froome: ”E’ un Tour che si può vincere o perdere sulle salite (o nelle discese, ndr), non vedo altre soluzioni. Le cronometro sono brevi, ma dovremo essere pronti anche per quelle. Vedo particolarmente impegnativa la tappa dell’Izoard, è l’ultima salita del Tour e sarà decisiva per l’esito finale.”

La tappa N.9 (Nantua / Chambéry) porterà già alla prima consistente selezione tra i pretendenti al titolo. In 181 km si scaleranno più di 4.200 metri di dislivello, con il Col de la Biche, il Grand Colombier (punte al 22%) e il Mont du Chat (8.8 km al 10% di pendenza media). Pericolosa anche la 17esima tappa, da La Mure a Serre-Chevalier, con il Col du Télégraph e il Galibier. E poi la 18esima, che comprende Guillestre, Barcelonnette e Col de Vars, prima di arrampicarsi sull’Izoard.

Per la Maglia Gialla, Chris Froome vorrà certamente ripetersi dopo il 2013, 2015 e 2016, e inanellare il terno consecutivo, numero che non esce da parecchio tempo sulla ruota di Parigi (Lance Armstrong, 7 titoli dal 1999-2005, e prima ancora Miguel Indurain, cinquina 1991-1995). Bisognerà vedere il livello dei contendenti, che in genere qui alla Boucle è sempre elevatissimo. Nairo Quintana, dopo Giro d’Italia e Vuelta a España, punterà certamente all’en plein dei tre Grandi Giri. Il francese Romain Bardet, ottimo scalatore e abilissimo discesista, non vede l’ora di cancellare 32 anni di astinenza transalpina dall’albo d’oro del Tour. Alberto Contador vorrebbe chiudere la carriera con una squillante vittoria in un Tour che lo ha sempre visto protagonista, anche nei momenti difficili. E poi ci sono i nostri campioni, Vincenzo Nibali e Fabio Aru, la cui separazione in due team diversi può vederli entrambi al via. Ma occorre anche considerare che chi punterà al Giro d’Italia, ben difficilmente potrà dire la sua alla Grande Boucle, soprattutto se dura e impegnativa come questa.

– Sito web ufficiale del Tour de France


Vincitori delle maglie 2016: Peter Sagan (Verde), Chris Froome (Gialla), Adam Yates (Bianca) e Rafal Majka (Pois)


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto e video: © Bettini Photo – © www.letour.fr

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