MET Strale

Analisi tecnica e test su strada per questo casco che ha messo in luce ottime performance complessive, incluse quelle strettamente aerodinamiche. Le sue caratteristiche di alto livello, il peso contenuto, le 7 colorazioni disponibili e l’optional della luce posteriore lo rendono un prodotto valido anche in ambito urban cycling.


Nel catalogo MET, il casco Strale viene definito super-leggero, super-confortevole e super-fresco. Dopo avere provato altri modelli della Casa valtellinese, abbiamo messo alla prova lo Strale per vedere se, come sostengono in MET, è la soluzione perfetta per tutte le uscite in bici.

Caratteristiche
Il casco Strale è costruito con il procedimento “in-moulding” che permette di unire la calotta esterna con la componente interna in EPS (Expanded Polystyrene Foam) ad alta densità. In questo modo si crea una struttura adatta a resistere agli urti e a dissipare le forze in gioco al momento dell’impatto sull’intera struttura.

Lo studio aerodinamico, sia delle forme sia dei flussi interni, è molto accurato. Per il raffreddamento lo Strale vanta tre prese d’aria di generose dimensioni nella parte anteriore, una centrale e due laterali. Il compito di queste aperture è di convogliare verso l’interno un generosa quantità di aria che circonda la testa del ciclista. Nella zona posteriore, due prese d’aria, nella presentazione in inglese sono definite di scarico, creano (con una variazione di pressione) il flusso che aspira l’aria ormai calda e la espelle dietro la nuca del ciclista.

Questa caratteristica dello Strale è stata sottolineata dai designer al momento della scelta cromatica. Quasi tutte le colorazioni disponibili prevedono per gli estrattori d’aria posteriore un colore in netto contrasto con quello della calotta e l’effetto, a casco indossato, è veramente accattivante.

Dal punto di vista della resistenza aerodinamica le forme esterne dello Strale favoriscono il movimento dell’aria intorno al casco. La parte anteriore separa il fluido (l’aria) mentre la zona posteriore genera pochissime turbolenze. L’effetto si nota soprattutto in discesa con i muscoli della zona cervicale poco impegnati a mantenere dritta la testa alle alte velocità.

Il sistema di ritenzione è basato sul sistema SAFE-T Duo Fit. La culla posteriore, dotata di rotore con regolazione micrometrica del diametro di ritenzione, si muove in verticale su quattro posizioni. In questo modo le possibilità di adattamento alla testa del ciclista sono pressoché infinite. Dal momento che i nostri tester adottano pettinature aerodinamiche, non abbiamo sperimentato la compatibilità del sistema con i capelli raccolti a coda di cavallo, ma crediamo possa essere funzionale anche a questo scopo.

La sicurezza passiva è garantita da una striscia catarifrangente posizionata sotto l’estrattore d’aria posteriore. Oltre a questo è disponibile in aftermarket la luce posteriore “Duo Led Light”, provvista di tre led, che può essere fissa o lampeggiante. Il nostro Strale è arrivato in redazione completo di luce posteriore e, visto il costo di 9 euro di questo optional, riteniamo possa essere un acquisto sensato per chi desideri aumentare la propria visibilità passiva nelle situazioni di oscurità.

I cinghietti laterali sono in tessuto molto confortevole, la loro regolazione è rapida e intuitiva, i bloccaggi sono studiati per serrarli al meglio, impedendone qualsiasi loro allentamento.

Le spugnette interne, in tessuto anti allergenico, sono comode e svolgono egregiamente il loro lavoro, sono lavabili a mano o in lavatrice a 30°C e non trattengono gli odori.

Lo Strale è disponibile in due misure, M (52-58 cm) e L (59-62 cm), e in sette colorazioni diverse. Nella taglia “M” in nostro possesso ha fatto segnare un peso di 249 grammi, appena inferiore ai 255 dichiarati. E’ omologato EN 1078 per la normativa europea CE, per l’australiana AU e per la statunitense CPSC.
Il prezzo di listino al pubblico è di 89.90 euro.

Tech-Cycling_product_rating

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Comfort
• Facilità di manutenzione (pulizia, ecc)
• Finiture
• Imbottitura interna I (morbidezza)
• Imbottitura interna II (smaltimento sudore)
• Regolazioni I (facilità di esecuzione)
• Regolazioni II (capacità di mantenimento)
• Ventilazione
• Versatilità d’impiego
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Test on the road
Il casco Strale viene fornito con sistema di ritenzione retratto. Per estrarlo e regolarlo serve un deciso strattone. Dopo di che le regolazioni sono semplici e veloci e in un attimo sembra di indossare il casco da sempre. La stabilità è ottima così come la compatibilità con gli occhiali di qualsiasi marca.

Appena indossato lo Strale fa subito sentire il suo comfort superiore poi, una volta allacciato, grazie al suo peso ridotto il casco sembra sparire. Fino a qui le promesse MET sono mantenute.

In movimento lo Strale garantisce una buona performance aerodinamica, nei tratti in pianura affrontati a velocità sostenuta i muscoli del collo lavorano pochissimo per tenere la testa in posizione. Anche qui il peso ridotto e l’ottima aerodinamica sono gli artefici del maggior comfort di marcia fornito dal casco. Maggior comfort uguale meno energie spese.

In salita le capacità di raffreddamento della testa sono molto buone, anche a bassissime velocità le prese d’aria posteriori riescono a creare l’effetto venturi necessario per estrarre l’aria calda e allontanarla dal capo del ciclista. Le spugnette si sono dimostrate comode, non trattengono odori e non si lasciano scappare gocce nemmeno quando sono letteralmente inzuppate di sudore.

Il nostro test è iniziato ai primi di Aprile sulle Dolomiti per poi trasferirsi nella Brianza collinare e triangolo lariano, con uscite nelle ore più calde della giornata, con temperature massime di +32°C che, secondo le app meteo, portavano ad una temperatura percepita di +34°C. In queste condizioni lo Strale ha fornito ottimi risultati.

Nelle soste alle fontanelle o al bar per la pausa caffè lo Strale ha attirato l’attenzione per le sue forme – spesso confuse con i fratelli maggiori Rivale e Manta, un “family feeling” che conferma ulteriormente le qualità di questo casco – ma soprattutto per la scelta cromatica, il nero opaco della calotta abbinato al rosso lucido degli estrattori posteriori si fanno notare parecchio.

In discesa lo Strale fa valere le sue qualità aerodinamiche. L’impegno muscolare di collo e spalle, alle alte velocità, è ridottissimo, segno che le turbolenze dietro la testa sono gestite molto bene dalle forme del casco. Le spugnette, malgrado siano immerse in un flusso di aria consistente, si asciugano rapidamente senza trasmettere la sensazione di freddo. La stabilità è ottima, nelle rotazioni del capo (per controllare chi sopraggiunge alle spalle) non si avvertono cambiamenti significativi nell’aerodinamica.

Lo Strale conferma quanto promesso da MET: leggero, confortevole e areato. I sette abbinamenti cromatici disponibili e l’optional della luce posteriore lo rendono appetibile anche ai city-biker alla ricerca di un casco sicuro e performante per il contesto urbano.


– Sito web MET Helmets


Articolo e foto a cura di Sergio Doria

Video: © MET Helmets

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