Liegi-Bastogne-Liegi, agguato vincente di Bob Jungels

Il 25enne lussemburghese della Quick-Step Floors vince in solitaria la 104^ edizione della “Doyenne” grazie a un veemente attacco sulla Roche-aux-Faucons, a 20 km dall’arrivo, cui nessuno ha saputo rispondere. Fuga e vittoria meritatissima. Caldo inusuale, gara sostenuta, Quick-Step Floors impressionante. Benino gli italiani.


La 104^ edizione della “Doyenne”, la decana delle Classiche Monumento, prendeva come di consueto il via dalla piazza Saint Lambert di Liegi, e i 19°C in partenza facevano presagire che i 258 km fino al traguardo di Ans sarebbero stati particolarmente sfibranti. Il break iniziale operato da nove corridori aveva buon gioco,e Florian Vachon (Fortuneo-Samsic), Jérôme Baugnies (Wanty-Groupe Gobert), Loïc Vliegen (BMC), Anthony Perez (Cofidis), Mark Christian e Casper Pedersen (Aqua Blue Sport), Paul Ourselin (Direct Énergie), Antoine Warnier (WB Aqua Protect Veranclassic) e Mathias Van Gompel (Sport Vlaanderen-Baloise) accumulavano un vantaggio massimo di 6’, che scendeva a 4’ a metà gara.

Giunti a Bastogne, il gruppetto iniziava a sfilacciarsi sotto le sferzate imposte dalle varie “côtes”. A quel punto iniziava il forcing degli inseguitori alla ricerca del ricongiungimento. I più attivi erano gli atleti del Team UAE-Emirates, con Dan Martin tenace percussore, ma si metteva in luce anche la pattuglia rosso-blu della Bahrain-Merida, con Vincenzo Nibali, Domenico Pozzovivo ed Enrico Gasparotto.

La Côte de la Redoute, ai-35 km, segnava la resa del gruppo di testa, con il solo Jérôme Baugnies a resistere fino alla Roche-aux-Faucons. E proprio lì, ai -20 km, si verificava il rilancio da parte di un quartetto composto da Sergio Henao (Team Sky), Jakob Fuglsang (Astana), Michael Woods (EF-Drapac) e Bob Jungels (Quick-Step Floors). Il lussemburghese imprimeva allora un ritmo tambureggiante che frastornava gli altri, scombinandone i piani.

Il belga Jelle Vanendert (Lotto Soudal) tentava la sortita in caccia di Jungels, ma la sua azione si esauriva dopo 6 km, a 2 dal traguardo, risucchiato dal gruppo in cui Julian Alaphilippe, compagno di squadra di Jungels, anestetizzava sapientemente il ritmo, tattica messa in atto per favorire proprio l’assolo Jungels.

Eccellente passista, non per nulla campione nazionale a cronometro, Jungels aumentava progressivamente il proprio vantaggio fin a 53”, passando indenne le insidie della Côte de Saint-Nicolas e tagliando il traguardo di Ans con ben 37” di margine sulla coppia formata da Michael Woods e Romain Bardet. Un distacco che non si verificava dal 2009, quando a vincere fu il suo connazionale Andy Schleck. E per il piccolo stato del Lussemburgo è la terza vittoria qui alla Liegi, dopo Marcel Ernzer nel lontano 1954 e, appunto, Andy Schleck nel 2009.

Italia protagonista del gruppo di rincalzo, con il terzetto composto da Domenico Pozzovivo, Enrico Gasparotto (Bahrain-Merida) e Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), preceduti allo sprint da un ottimo Julian Alaphilippe. Peccato che Vincenzo Nibali oggi non avesse le gambe buone per inserirsi nella lotta di vertice. Probabilmente, come molti altri, il messinese ha sofferto il caldo, che da queste parti in aprile è sempre un evento eccezionale.

Ordine d’arrivo
1) Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
2) Michael Woods (Can) EF-Drapac
3) Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
4) Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors
5) Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
6) Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida
7) Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
8) Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott
9) Sergio Henao (Col) Team Sky
10) Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
11) Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal
12) Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
13) Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
14) Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott
15) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
16) Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
17) Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits
18) Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates
19) Michael Valgren (Den) Astana Pro Team
20) Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
Time
06:24:44
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00:02:41
00:02:50
00:02:53


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © TDW Sport

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