Una finestra sulla Tirreno-Adriatico

La “Corsa dei due Mari”’ non smentisce mai la propria tradizione di gara entusiasmante e combattuta fino all’ultimo centimetro. Sette tappe ben assortite, quasi fosse un “mini Giro d’Italia”. Una crono a squadre e una individuale, due tappe per velocisti, due per scalatori e una intermedia per cacciatori di tappe. Lo spettacolo non manca mai, e anche quest’anno non è venuto meno.

Omega_Pharma-Quick_Step

La Omega Pharma-Quick Step ha vinto bene la cronosquadre sugli eterni rivali della Orica-GreenEdge, con Cavendish in maglia blu per pochi metri su Petacchi.

Matteo_Pelucchi

Un grande Matteo Pelucchi (IAM Cycling) ha bruciato i velocisti più quotati sul traguardo di Cascina, mentre Kittel (Team Giant-Shimano), caduto ai -2 km, scagliava a terra la propria bicicletta, salvo poi regalarle simbolicamente un mazzo di fiori all’indomani mattina.

Peter_Sagan

Peter Sagan (Team Cannondale), sempre tra i protagonisti e vincitore ad Arezzo, si è portato a casa l’ennesima maglia di una classifica a punti, che qui è rossa.

Adriano_Malori

Adriano Malori (Movistar Team) ha fatto gentilmente accomodare i maestri del “time trial” Cancellara-Wiggins-Martin sui banchi di scuola di San Benedetto del Tronto, e insegnato loro come vincere una crono di 9 km.

Chris_Horner

Chris Horner (Team Lampre-Merida) ha impressionato tutti per la quantità ingurgitata di “snickers” e coca-cola, ritirandosi però prima dell’ultima tappa a causa di una tendinite, quando era pur sempre 11esimo in classifica generale.

Muro_Guardiagrele

Il Muro di Guardiagrele ha messo in crisi tanti, ammiraglie incluse, con la sua pendenza media del 21.69%. E in molti hanno montato guarnitura compact 50-34 e pacco pignoni da MTB scalato 11-32, costringendo i meccanici a sostituire il cambio posteriore con una versione da mountain bike, poiché il parallelogramma stradale non consente l’utilizzo di pignoni così dimensionati.

Sorrisi e delusioni

Alberto_Contador_Guardiagrele

Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) – Aveva dichiarato di voler fare bene a questa Tirreno-Adriatico. Ci è riuscito facendo addirittura meglio, con un vantaggio finale di 2’05” in classifica che rappresenta il record dell’ultimo ventennio di gara. Impallinati gli avversari a Selvarotonda – grazie anche a un sontuoso Kreuziger – poi messi letteralmente al muro a Guardiagrele – dove è salito con le leggiadria di un camoscio – il “pistolero” madrileno ha deposto le armi da fuoco per abbracciare sul palcoscenico finale il tridente del “Re dei Due Mari”, con il quale ha festeggiato una vittoria che resterà negli annali.
Sembra essere tornato il Contador 2011. Lui non smentisce ma ringrazia comunque Steven De Jongh, suo nuovo Direttore Sportivo, con il quale dice di avere instaurato un ottimo feeling sotto il profilo tecnico-agonistico. E settimana prossima lo attendiamo alla Vuelta a Catalunya, dove troverà un Chris Froome (Team Sky) reduce da una decina di giorni di riposo causa infiammazione alla schiena. La sensazione è che questo Contador sia difficilmente battibile, almeno per questo frangente della stagione. Peccato non vederlo in azione al Giro d’Italia, ma solo sulle strade del Tour de France.

Nairo_Quintana

Nairo Quintana (Movistar Team) – Dove c’è una strada che sale, fosse anche un banale cavalcavia, il giovane colombiano è sempre presente nel pacchetto avanzato. Bravo a tentare di fronteggiare lo strapotere di Contador, concludendo secondo in classifica generale, bravo nella tappa di Selvarotonda, chiusa a ruota dello spagnolo, molto bravo nella crono finale, lui che non è uno specialista, e bravissimo a conquistare la maglia bianca di miglior giovane di questa Tirreno.

Roman_Kreuziger

Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo) – Se ci fosse una maglia per premiare il miglior gregario, lui meriterebbe un intero guardaroba. Esemplare nell’appoggiare Contador a Salvarotonda, impeccabile nei tempi e nelle esecuzioni delle varie tattiche. Un po’ appannato e sicuramente stanco nella crono finale, cede la piazza d’onore a Quintana per soli 9”. E sarebbe stata una clamorosa doppietta per patron Tinkoff.

Jean-Christophe_Peraud

Jean-Christophe Peraud (AG2R La Mondiale) – Ex mountain biker, il francese se la cava bene ovunque, che si tratti di salita, discesa o cronometro. La sua regolarità nei piazzamenti lo conduce al quarto posto finale.

Domenico_Pozzovivo

Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) – Il folletto lucano ce la mette tutta per ben figurare, soprattutto in salita, suo terreno prediletto. Ottavo sul terribile Muro di Guardiagrele, alla fine termina sesto nella classifica generale, risultando il migliore degli italiani.

Marco_Canola

Marco Canola (Bardiani-CSF) – Si concede il lusso di precedere Contador nella classifica degli scalatori, quella che assegna la maglia verde, grazie alla costante ricerca di punti per i traguardi di montagna. Il ragazzo ha i numeri, lo rivedremo al Giro.

Diego_Ulissi

Diego Ulissi (Lampre-Merida) – Gli sfugge le maglia bianca per soli 1’27”, davvero una inezia. Ma ha comunque ben poco da rimproverarsi, perché ha sempre dato il massimo. Anch’egli atteso al Giro d’Italia, dove siamo certi che non deluderà.

Mark_Cavendish

Mark Cavendish (Omega Pharma-Quick Step) – Voleva vincere la crono a squadre, per indossare la maglia blu inaugurale, e le due tappe per velocisti (Cascina e Porto Sant’Elpidio). “Cannonball” centra due bersagli su tre, rimanendo intruppato a Cascina, dove non riesce a sprigionare la sua devastante potenza. Lo rivedremo al Giro, dove infiammerà come sempre le volate degli “uomini-jet”.

Michal_Kwiatkowski

Michal Kwiatkowski (Omega Pharma-Quick Step) – Il giovane polacco, reduce dal recente successo alle Strade Bianche, aveva già messo in fresco lo champagne per il brindisi finale, dato che si era trovato fin dalla seconda tappa in maglia blu, ereditandola dal suo team-mate Mark Cavendish. Contador lo costringe invece a bere l’amaro calice della sconfitta, infliggendogli 10” a Selvarotonda e addirittura 6’03” a Guardiagrele. Chiude la sua Tirreno con un mesto 18esimo posto nella generale, a 5’38” dal vincitore, risultato affatto mitigato dalla terza piazza nella classifica dei giovani. E’ questa per lui una débacle dalla quale trarre molti insegnamenti.

Bradley_Wiggins

Bradley Wiggins (Team Sky) – Trovatosi senza il suo capitano Froome, fermato alla vigilia da un fastidioso acciacco, il baronetto Wiggins ha corso questa Tirreno nell’ottica di preparare il prosieguo della sua stagione, e il suo 58esimo posto finale va interpretato anche con questa chiave di lettura. Ha provato a vincere la crono finale, dove però ha raccolto solo il terzo posto dietro a Malori e Cancellara. Un po’ poco.

Cadel_Evans

Cadel Evans (BMC) – Il 37enne australiano, già vincitore della Corsa dei Due Mari nel 2011, era atteso a una solida performance dopo quanto di buono aveva messo in mostra al Tour Down Under (chiuso al posto d’onore), al Tour du Haut-Var (quinto posto) e alle Strade Bianche (settimo posto). Invece l’australiano ha issato bandiera bianca prima della crono conclusiva, da lui neppure disputata, mentre la sua classifica generale indicava il 70esimo posto, a oltre mezz’ora dal leader Contador. Un distacco accumulato quasi interamente nelle due tappe ascendenti di Selvarotonda (terminata a 8’19” da Contador) e Guardiagrele (staccato di 16’41” dallo spagnolo).
Per uno come lui, che punta alla vittoria nel Giro d’Italia, è questa una preoccupante flessione di rendimento, che gli auguriamo essere solo transitoria.

Classifiche

Alberto_Contador_podio

Classifica Generale (maglia blu)

1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
2 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
3 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
4 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale
5 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing
6 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
7 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
8 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
9 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
10 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
11 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
12 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale
13 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
14 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
15 Bartosz Huzarski (Pol) Team NetApp – Endura
16 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
17 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp
18 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
19 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
20 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
25:28:45
00:02:05
00:02:14
00:02:39
00:02:54
00:03:04
00:03:09
00:03:16
00:03:16
00:03:19
00:03:32
00:03:37
00:03:47
00:04:10
00:04:18
00:05:24
00:05:36
00:05:38
00:06:34
00:06:44

 

 

Classifica Punti (maglia rossa)

1 Peter Sagan (Svk) Cannondale
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
3 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
4 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
5 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr
26
24
20
18
17

 

 

Classifica Scalatori (maglia verde)

1 Marco Canola (Ita) Bardiani-CSF
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
3 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky
4 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team NetApp – Endura
5 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
25
11
10
9
8

 

 

Classifica Giovani (maglia bianca)

1 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
2 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
3 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
4 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
5 Benjamin King (USA) Garmin Sharp
25:30:50
00:01:27
00:03:33
00:04:29
00:04:40


Articolo a cura di Roberto Chiappa

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