Expobici 2014, Padova diventa grande

Numeri in crescita per la Fiera del Ciclo di Padova: stimati circa 60.000 visitatori nei tre giorni di apertura. Cinquecento marchi rappresentati su 32.000 mq interni e 15.000 mq esterni, più di 100 i giornalisti accreditati. Ormai realtà nazionale, qualche piccola miglioria la proietterebbe nel firmamento internazionale.

Fiato alle trombe in casa PadovaFiere, forte del successo di Expobici (19-22 settembre), che ha fatto segnare numeri in netta crescita rispetto al 2013, con un +10% di visitatori nonostante la crisi economica globale. Che il Veneto sia la regione trainante del settore ciclo nazionale, lo testimoniano i dati. Padova, Treviso e Vicenza sfornano l’80% del prodotto nazionale, ripartito per il 35% nel vicentino, per il 25% nel padovano e per il restante 20% nel trevigiano. Nel 2013, l’Italia si è confermata primo Paese produttore europeo con 2.671.200 pezzi (+22% rispetto al 2012), gran parte dei quali destinati alle esportazioni (1.745.996 pezzi, +39%), che hanno riguardato soprattutto le bici di piccola taglia, quelle con ruote fino a 20 pollici.

Expobici2014_componenti_Vittoria_foto5

Expobici è ormai da considerarsi come un appuntamento importantissimo nell’ambito europeo, preceduta naturalmente da Eurobike di Friedrichschafen in ordine di grandezza oltre che cronologico. Se le novità appaiono prima sul web e poi dal vivo a Eurobike, lasciando ben poco alle fiere che seguono, qui a Expobici abbiamo assistito alla prima europea delle ruote Vittoria, da corsa e da MTB, componenti che utilizzano il futuristico Grafene e ai quali dedicheremo un articolo specifico di approfondimento. Una innovazione che lascerà sicuramente il segno sul cammino tecnologico dei prossimi anni.

Valutando nel complesso lo svolgimento di questa Expobici, è da considerarsi molto positivo il riscontro del Test Day sui Colli Euganei, un evento che potrebbe essere spalmato su due giorni, a giudicare dall’interesse del pubblico. Magari accoppiando il giovedi al venerdi.

Expobici2014_stand_Canyon

Le giornate di sabato, domenica e lunedi erano invece dedicate alla esposizione indoor nei saloni di PadovaFiere. Afflusso massiccio di visitatori, soprattutto il sabato. Un po’ sottodimensionato il servizio ristorazione, con attrezzature più confacenti a una sagra paesana che non a una manifestazione fieristica di tale portata. In molti hanno lamentato attese per la preparazione dei cibi richiesti. Servirebbe qualcosa di più adeguato.

Altro aspetto migliorabile riguarda la comunicazione. La guida ufficiale cartacea, fornita all’ingresso a ogni visitatore, riportava la planimetria dei padiglioni e delle aree esterne, ma l’elenco degli espositori raggruppati per categorie merceologiche era privo della corrispondenza con il numero dello stand. Ne è scaturito che moltissimi si sono trovati nella condizione di cercare le loro priorità senza disporre di uno strumento informativo idoneo al loro orientamento tra le affollate corsie fieristiche. Anche a livello informatico occorre puntualizzare che il sito istituzionale è stato aggiornato con il binomio “espositori-stand” soltanto nella serata di venerdi. Una manovra un po’ tardiva, che ha messo molti in offside. Si tratta comunque di piccoli nei facilmente depurabili dal tessuto organizzativo, e siamo convinti di trovare queste auspicate migliorie già dalla prossima edizione.


Articolo e foto a cura di Roberto Chiappa

2 commenti

  1. stefano franceschini

    Buongiorno, concordo con i numeri eccc.. effettivamente una bellissima fiera ma vorrei focalizzare l’attenzione su alcune pecche riscontrate ….
    !) assenza di parcheggi, dalle 9 alle 11 del mattino una mandria imbufalita alla ricerca di un parcheggio tra i palazzi del centro di Padova, senza una persona dell’organiozzazione o un vigile che desse indicazioni in merito

    2)totale insufficienza di attrzzature per mangiare, la coda allo stend della paulaner è durata fino alle 16, con una sola persona che riscuoteva alla cassa e una sola persona a splillare la birra.

    Conclusione, bella la fiera ma non ci tornerò più, l’oganizzazione un vero disastro ….e poi perchè non la spostiamo al centro Italia, accessibile un po a tutti

    stefano franceschini

    • Ciao Stefano,
      ti ringraziamo per il tuo prezioso intervento, che va a integrare il nostro commento riguardante Expobici.

      Riguardo ai parcheggi, abbiamo notato anche noi delle notevoli code di autoveicoli in corrispondenza delle entrate dei vari padiglioni. Come sempre avviene in occasione di tutte le fiere del Mondo, inclusa la tanto osannata Eurobike. L’organizzazione PadovaFiere, sul sito istituzionale http://www.expobici.it, si era premurata di segnalare i parcheggi limitrofi utilizzabili, ma l’afflusso di visitatori si è rivelato tale e talmente concentrato che era impossibile trovare un parcheggio disponibile tra quelli indicati sulla carta.

      Concordiamo con te circa la mancanza di personale addetto alla manovra fluidificante dell’ingorgo e alle indicazioni alternative.
      Personalmente, giungendo da Milano, ho parcheggiato in una via distante 1.7 km dal padiglione fieristico N.7, procedendo poi a piedi. Non mi è costato nulla in termini economici, 15 minuti in termini di tempo. In zona sono presenti numerosi centri commerciali, con ampi parcheggi. Qualcosa si poteva trovare.

      Circa il servizio di ristorazione, abbiamo scritto della sua inadeguatezza, visibile anche a coloro che, come noi, non ne hanno fruito. E’ un aspetto da migliorare assolutamente.

      Spostare la localizzazione della fiera in una zona del Centro Italia può essere un’alternativa, ma occorre valutare attentamente costi e benefici di tale manovra, ponderando il possibile bacino di utenza che andrebbe a coinvolgere.

      A disposizione per qualsiasi dibattito, ti inviamo i nostri migliori saluti e un augurio di buone pedalate !!

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