Bike Experience by Expobici 2017, foto e dettagli tecnici (parte 3)

Regine incontrastate di “Bike Experience by Expobici”, le bici elettriche hanno calamitato l’attenzione di tutti. Oltre alle e-Mtb, alle urban e-bike urbane e alle sportive, abbiamo visto mirabolanti prototipi ed affascinanti estremismi. Ecco a voi le e-bike Bultaco, Cardio Engine by Infinity, Ducati, Neox e Thok.


www.bultaco.com

Indimenticabile protagonista della scena motocrossistica mondiale degli anni ’70 e ’80, la Casa iberica Bultaco torna a far sognare gli “smanettoni” con la Brinco, una e-Mtb con prestazioni da moto elettrica. Gli allestimenti della Brinco sono quattro, tre dei quali omologabili e targabili come ciclomotore elettrico e uno, il Brinco R esposto qui a Galzignano Terme ma non destinato alle prove da parte del pubblico, dedicato esclusivamente al fuoristrada non targato.

La Bultaco Brinco R ha telaio monotrave in alluminio, come il forcellone posteriore. La forcella è una doppia piastra upside-down con escursione 180 mm, mentre il monoammortizzatore posteriore a molla e olio, regolabile nel precarico, in compressione e ritorno, garantisce ben 217 mm di escursione alla ruota.

Le ruote sono da 24”, con pneumatici tassellati da 3”. L’impianto frenante è a disco idraulico, con rotori da 203 mm, pinza anteriore a 4 pistoncini, posteriore a due. Il reggisella telescopico ha comando remoto al manubrio. Il motore, alloggiato nel mozzo posteriore, è di tipo “brushless” con magneti permanenti, a corrente alternata. Eroga una potenza massima di 2 kW, grazie alla batteria da 1.3 kWh agli ioni di litio da 58.8 V e 26.1 Ah, ricaricabile completamente in 3 ore. Le modalità di erogazione gestibili sono tre: Sport (potenza massima 2 kW, autonomia di percorrenza dichiarata 50 km), Tour (potenza 1.4 kW, autonomia 75 km) ed Eco (0.8 kW, autonomia 100 km).

La trasmissione è a 9 rapporti, con corona anteriore a 34 denti, cambio posteriore Sram X.9 e pignoni scalati 11-34. Il controller display al manubrio è dotato di connettività Bluetooth, GPS, App e Sim GSM inclusa. Il peso dichiarato della Brinco R è 39 kg. La velocità massima raggiungibile dalla Brinco R è di 60 km/h. Il marchio Bultaco è distribuito in Italia dalla Orvicar di Cadoneghe (PD).



www.andreanigroup.com/cardio-engine

Il kit Cardio Engine by Infinity, distribuito da Andreani Group, permette di trasformare qualsiasi bicicletta da corsa in una e-bike cardio assistita. Il kit pesa 1.9 kg ed è composto da motore collocato nel mozzo posteriore, batteria (nella duplice versione sottosella o portaborraccia), fascia cardio e control unit governabile tramite App per smartphone Android e iPhone iOS. Le informazioni elaborate dalla control unit vengono inviate via Bluetooth allo smartphone, dal quale è possibile gestire le varie modalità di funzionamento in base alla frequenza cardiaca. Le modalità sono quattro: Eco (per le lunghe distanze che non necessitano grandi potenze), Target Power (l’utente decide le zone di potenza che necessitano di spinta), City (adatta al traffico urbano) e HRWS (Heart Rate Watt System, proporzionale alla frequenza cardiaca). Il motore è disponibile con ruote da 24, 28 o 32 raggi, cerchio in alluminio oppure carbonio.



www.ducati-bicycles.it

Progettate assieme a Bianchi, le e-bike Ducati non passano mai inosservate. A Galzignano Terme, in un angolo del gazebo Bianchi, abbiamo scovato questo modello pre-serie, la cui scritta “proto lab” sul trave obliquo è piuttosto eloquente. Di sicuro, però, sembra molto vicina all’eventuale modello di serie.

Benché non se ne conosca ancora il nome, vediamo che ha telaio in lega di alluminio, full suspended con giunto Horst e quattro snodi. La forcella Rock Shox Pike e il monoammortizzatore Rock Shox Monarch dovrebbero garantire una escursione minima di 140 mm. Le ruote sono WTB Scraper da 27.5”, con pneumatici da 2.8” che la collocano nella categoria 27.5”+. Il motore è il Bosch Performance Line CX, che verosimilmente uscirà nella nuova configurazione Active Plus. Per adesso non si sa nulla di più, ma crediamo che il momento della sua presentazione ufficiale non sia lontanissimo.


www.myneox.it

Tra le novità esposte a Galzignano Terme, da noi stessi provate e ritenute estremamente interessanti, ci sono le bici elettriche Neox, italianissime poiché progettate realizzate a Recoaro Terme (VI). Neox è una ditta specializzata che produce esclusivamente e-bike, siano esse city, urban, sport, touring o mtb. Caratteristica comune il forcellone monobraccio e il cambio sequenziale “F 8.11” interno a innesto rotativo con 8 rapporti a ingranaggi e trasmissione secondaria a catena.

Il motore interno viene azionato dal movimento delle pedivelle, la gestione dei rapporti avviene mediante switch al manubrio, con le informazioni inviate al display LCD retroilluiminato presente sul manubrio. I rapporti sono sequenziali, come sulle moto. Lo sviluppo metrico va da 2 metri della prima marcia fino a 8.6 metri dell’ottava.

Abbiamo fotografato e provato il modello Neox Crosser, concepito per il fuoristrada veloce a lungo raggio. Il telaio è in alluminio idroformato, con carro posteriore monobraccio che ospita anche l’antifurto “Neox Key” elettromeccanico con chiave per il bloccaggio del mozzo, sbloccabile solo tramite Codice PIN da inserire nel display al manubrio.

La forcella è una SR Suntour con foderi in magnesio ed escursione 100 mm, con lock-out tramite pomello situato sullo stelo destro. Il motore è Neox FL80S da 48V e 500 Wh, limitato a 250 Wh, con assistenza fino a 120 rpm e spinta variabile tra il 50% e il 250% in base alla modalità scelta tra Eco, Standard, High e Race. La coppia motrice è di 70 Nm. La batteria agli ioni di litio con cellule Panasonic è integrata nel trave obliquo, è ovviamente estraibile e pesa 2.8 kg.

I freni TRP Quadiem sono a disco idraulico con rotori da 203 mm anteriore e 185 mm posteriore. Le ruote sono da 27.5” con pneumatici Vittoria Saguaro da 2.00”. Il reggisella è telescopico, con levetta situata sotto alla sella. Il peso dichiarato per la Crosser è di 22 kg. La velocità massima, come da Codice Stradale, è limitata a 25 km/h, ma tramite uno switch si riesce a disporre di tutta la potenza del motore e si arriva comodamente a velocità doppie.


www.thokebikes.com

Un marchio relativamente nuovo, che però si è immediatamente imposto all’attenzione per le sue creazioni tecnologiche, innovative e performanti, è Thok. Nato dalla collaborazione di grandi campioni come Stefano Migliorini (10 titoli Italiani, 3 Coppe del Mondo, 3 Campionati Europei e un titolo Mondiale in BMX, numerosi podi e il terzo posto in World Cup Downhill nel 1993) e Toni Bou (21 titoli Mondiali nel trial con la Montesa-Honda ufficiale), supportato dallo spirito imprenditoriale di Giuseppe Bernocco e Sebastiano Astegiano, coadiuvato dalle capacità manageriali di Livio Suppo, modellato dall’ingegnere Luca Burzio e rifinito dal design di Drudi Performance, il brand Thok ha ben presto dato vita a due splendide e-Mtb da Trail biking e All Mountain, la Mig e la Mig-R, le cui azzeccate geometrie le hanno rese performanti sia in salita sia soprattutto in discesa, dove tengono testa anche a full suspended aventi escursioni ben maggiori. I due modelli differiscono tra loro solo per la componentistica.

Le Thok Mig e Mig-R hanno telaio in alluminio progettato per ospitare motore e batteria senza rinunciare alle prestazioni. La posizione della batteria ha consentito di abbassare il baricentro, ottimizzando la distribuzione dei pesi. Ne deriva grande stabilità e maneggevolezza. Il carro posteriore di soli 450 mm, gli angoli sterzo da 66° e sella da 74.5° garantiscono facilità di guida in discesa e grande trazione sulle salite, grazie anche all’erogazione del motore Shimano Steps. La sospensione posteriore è a quadrilatero, con giunto Horst sui foderi bassi. Molto utili le protezioni per motore e batteria, quest’ultima in ABS fornita nella duplice colorazione rossa e nera, in modo da disporre di un fattore cromatico da abbinare a un qualsivoglia altro elemento. Le ruote sono da 27.5″ con pneumatici da 2.8″, le sospensioni assicurano un’escursione di 150 mm anteriore e 140 mm posteriore.



Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Tech-Cycling (Sergio Doria)

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