97° Giro d’ltalia: pochi i favoriti, tanti i pretendenti al titolo

Venerdi 9 Maggio partirà da Belfast (Irlanda del Nord) con una cronosquadre il 97esimo Giro d’Italia, che terminerà a Trieste il 1 Giugno. I teorici favoriti non sono molti, la vittoria potrebbe arridere a uno dei tanti outsider. Comunque vada, questo Giro si annuncia entusiasmante.


Giro_Italia_2014_planimetria

Ventidue squadre composte da 9 corridori ciascuna, per un totale di 198 atleti.
Ventuno tappe, 3.500 km di gara, 9 arrivi in salita, 3 tappe a cronometro (di cui 2 individuali), 6 tappe per velocisti e 3 per cacciatori di tappe.
Roba tosta, per campioni completi, più scalatori che finisseur o cronomen. Micidiale l’ultima settimana. Se si eccettua la 17esima tappa e quella conclusiva pianeggiante verso Trieste, le altre prevedono fatiche erculee in salita. Con un canovaccio del genere, potrebbero verificarsi due situazioni diametralmente opposte. Qualcuno tra i capoclassifica potrebbe “saltare”, lasciando via libera agli inseguitori. Oppure che prevalga la stanchezza psico-fisica negli uomini di classifica, in misura tale da non portare mutazione alcuna ai vertici della graduatoria. Staremo a vedere.
Rispetto al passato cambiano i criteri degli abbuoni. Saranno assegnati 10”, 6” e 3” ai primi tre corridori di ogni tappa e 3”, 2” e 1” ai traguardi volanti.

Giro_Italia_2014_altimetria

I favoriti
Senza il campione in carica Vincenzo Nibali, che ha messo nel mirino il Tour de France, questo Giro d’Italia presenta pochi favoriti certi. Considerate le assenze di grossi calibri come Alberto Contador, Chris Froome, Bradley Wiggins, Richie Porte, Mark Cavendish, Alejandro Valverde, Peter Sagan – tanto per citarne alcuni – lo stuolo degli iniziali pretendenti alla Maglia Rosa si riduce sostanzialmente a un poker di nomi.

Cadel_Evans

Il nostro favorito numero uno è il 37enne australiano Cadel Evans (BMC Racing). Esperienza di lungo corso, buon palmares di vittorie, calma olimpica nei momenti difficili, voglia di vincere un Giro d’Italia che per vari motivi gli è sempre sfuggito (l’anno scorso giunse terzo). Al recente Giro del Trentino ha messo in luce una buonissima condizione atletica, che unita alla sua saggezza agonistica lo collocano indubbiamente tra i protagonisti di questo Giro. E potrà contare anche su preziosi gregari quali Samuel Sanchez, Daniel Oss e Manuel Quinziato.

Appena sotto Evans, ma favorito dai bookmakers, il colombiano Nairo Quintana (Movistar Team). Ventiquattro anni, scalatore puro come tutti i suoi connazionali, le vette del Giro sembrano disegnate apposta per lui. Ha una squadra solida, che potrà supportarlo nelle tappe a lui meno congeniali, dandogli poi manforte quando si tratterà di attaccare. Tuttavia sono ormai quasi 40 giorni che Quintana non gareggia (l’ultima sua apparizione fu al Giro delle Catalogna), avendo preferito alla bagarre delle competizioni un ritiro ascetico in patria, con sessioni di training ad alta quota. Ha dichiarato senza mezze parole di puntare alla vittoria nel Giro, anche se potrebbe accontentarsi di un posto sul podio. Per essere forte, è forte. Quanto, lo scopriremo presto.

Altro scalatore colombiano, più potente ma anche più pesante di Quintana, è il 27enne Rigoberto Uran (Omega Pharma-Quick Step). Miglior giovane al Giro 2013, si è preparato quest’anno per il grande balzo verso la poltrona rosa lasciata vacante da Nibali. In questa prima parte di stagione, Uran ha dimostrato di essere in buona forma, e non ha mai nascosto le proprie ambizioni riguardanti il Giro. La sua squadra, però, appare un po’ sottodimensionata per garantirgli adeguata copertura nel corso delle 21 tappe. L’impressione è che dovrà sbrigarsela da solo in più di una occasione. Una condotta che potrebbe costargli cara nelle ultime massacranti e probabilmente decisive tappe.

Un corridore visto di buon occhio dagli allibratori è lo spagnolo Joaquim “Purito” Rodriguez (Team Katusha), che compirà 35 anni il 12 Maggio, giorno del trasferimento della carovana del Giro dall’Irlanda verso Bari. E’ un atleta stimato e apprezzato anche da noi italiani, un po’ per le sue belle vittorie conseguite in Italia e un po’ per la sua generosità e combattività in gara. Nella recente Campagna delle Ardenne, Rodriguez ha però messo sulle gambe più cerotti e punti di sutura che chilometri, perdendo conseguentemente quella brillantezza atletica che avrebbe avuto se tutto fosse andato liscio. Poi ha staccato il numero dalla bici per dedicarsi alla preparazione specifica per questo Giro. Dispone di una “Signora Squadra”, con tanti gregari doc: Luca Paolini, Giampaolo Caruso, Dani Moreno, Angel Vicioso, Alberto Losada e il trio dell’armata rossa Belkov-Gusev-Vorganov.

Le seconde linee
Appena dietro i quattro favoriti sulla carta, troviamo un discreto numero di corridori che potrebbero puntare in alto, tentando anche il colpo grosso nel caso in cui i pronostici venissero meno.

L’irlandese Daniel Martin (Garmin Sharp) vorrà certo mettersi in luce sulle strade amiche, ma possiede i numeri giusti per figurare bene anche nelle restanti tappe italiane. A suo agio nelle frazioni pianeggianti, nelle crono e in quelle di media montagna, soffre un po’ le salite più impervie, dove però potrebbe trovarsi ad affrontarle con un rassicurante margine in classifica.

Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) farà certamente grandi cose in salita, a prescindere dalla pendenza. Se non perderà troppo terreno nelle tappe intermedie, potrebbe presentarsi all’ultima settimana di gara con la possibilità di un attacco al podio.

Michele Scarponi (Astana Pro Team) avrà la targa N.1 cedutagli dal compagno di team Nibali. Siamo certi che il 35enne marchigiano saprà onorarla nel migliore dei modi, con la consueta generosità agonistica. Per vincere però dovrebbe inanellare prestazioni straordinarie, distanti dal suo livello di forma di questi ultimi tempi. Vinto a tavolino il Giro 2011, Scarponi sembra avere smarrito da allora la brillantezza della pedalata, messa in luce soltanto a sprazzi e in poche occasioni.

Ivan Basso (Cannondale) ha improntato la preparazione di quest’anno proprio sul Giro d’Italia, che vorrebbe rivincere dopo i suoi successi del 2006 e 2010. Ma il Basso visto recentemente, soprattutto al Tour de Romandie, non è che l’ombra del campione ammirato fino a pochi anni fa. Difficile che possa far saltare il banco, a meno di pescare un clamoroso jolly.

Un altro vincitore del Giro smarritosi per strada è il canadese Ryder Hesjedal (Garmin Sharp). Molto consistente nel 2012, dove ha messo tutti in riga, è precipitato nel limbo l’anno seguente, raccogliendo solo delusioni. Quest’anno vorrebbe rifarsi, puntando tutto sul Giro. Ma nelle gare di quest’anno lo si è visto poco, non si sa se per scelta tattica o per forma fisica ancora da migliorare.

Il francese Pierre Rolland (Team Europcar) è sempre andato bene nelle gare a tappe, soprattutto al Tour de France, dove ha indossato più volte la maglia a pois di miglior scalatore. E’ un altro di quei corridori che ha impostato la preparazione sul Giro, e i suoi 28 anni non ancora compiuti potrebbero aiutarlo nel centrare l’obiettivo.

Gli outsider
Sono tanti, tantissimi. E saranno loro a rendere più incerto e avvincente questo Giro, ne siamo certi. Se i favoriti dovessero mancare il bersaglio, si scatenerebbe una girandola pirotecnica che potrebbe sconvolgere i vertici della classifica a ogni tappa.

Dalla mischia potrebbe uscire il nome di Nicolas Roche (Tinkoff-Saxo), 30enne irlandese figlio del celebre Stephan, che nel 1987 mise a segno la tripletta Giro-Tour-Mondiale, cosa riuscita solo a Eddy Merckx nel 1974. Nicolas si è detto fiducioso dei propri mezzi, e crede di poter concludere il Giro tra i primi cinque.

Oppure il nome a sorpresa potrebbe indossare i colori del Team Astana, costretto a rinunciare ai due kazaki Maxim Iglinskiy e Alexey Lutsenko per problemi di visto sul passaporto, avrà Fabio Aru, Valerio Agnoli, Enrico Gasparotto e Paolo Tiralongo ad aiutarsi vicendevolmente per favorire il migliore tra loro.

Il Team Cannondale, oltre a Ivan Basso, schiera altre belle pedine che potrebbero inserirsi nella lotta di vertice. Moreno Moser, Oscar Gatto, Davide Villella, Alan Marangoni, Paolo Longo Borghini, Daniele Ratto ed Elia Viviani sono in grado di fare un perfetto gioco di squadra.

Dal Team Lampre-Merida si attendono buone cose, pur senza Filippo Pozzato. Damiano Cunego, splendido vincitore nell’ormai lontano 2004, ne è il capitano. Diego Ulissi lo scudiero più aitante. Matteo Bono, Roberto Ferrari, Manuele Mori e Przemyslaw Niemiec i cursori più insidiosi.

Miguel_Angel_Rubiano

Attenzione anche al Team Colombia diretto da Claudio Corti. Tra i suoi ragazzi molti scalatori provetti, a iniziare dal campione nazionale Miguel Angel Rubiano, e nell’ultima settimana potrebbero dar fuoco alle polveri della battaglia.

Invitato al Giro con una wild-card, il Team Neri Sottoli-Yellow Fluo ha in Matteo Rabottini un atleta in grado di imporsi su più tappe, cosa già avvenuta in passato. Da tenere d’occhio anche Francesco Chicchi, Mauro Finetto e Simone Ponzi.

E poi le squadre blasone, perfettamente organizzate per lanciare in orbita i corridori-satellite più in forma. La Orica GreenEdge del campione italiano Ivan Santaromita e di tanti altri pericolosi interlocutori. Il Trek Factory Racing di Robert Kiserlovski, Danilo Hondo, Giacomo Nizzolo, Eugenio Alafaci e Fabio Felline. Il Team Sky, senza i suoi tre moschettieri più importanti (Froome, Wiggins, Porte), può comunque schierare atleti di spessore ed esperienza come Edvald Boasson Hagen, Dario Cataldo, Sebastian Henao, Salvatore Puccio, Kanstantsin Siutsou e Ben Swift. La FDJ.fr di Nacer Bouhanni e Francis Mourey. La Lotto Belisol di Adam Hansen, Maxime Monfort e Tim Wellens. La Androni Giocattoli, con il ritorno sulle scene di Franco Pellizotti, più tre venezuelani e l’olandese Johnny Hoogerland a caccia di tappe assieme a Manuel Belletti, Marco Frapporti, l’ex mtbiker Diego Rosa e il “Salbaneo” Emanuele Sella, sempre pericoloso quando la strada inizia a salire.

Elenco partenti

Astana Pro Team
1 Michele Scarponi (Ita)
2 Valerio Agnoli (Ita)
3 Fabio Aru (Ita)
4 Janez Brajkovic (Slo)
5 Enrico Gasparotto (Ita)
6 Borut Bozic (Kaz)
7 Mikel Landa Meana (Spa)
8 Paolo Tiralongo (Ita)
9 Andrey Zeits (Kaz)

AG2R La Mondiale
11 Domenico Pozzovivo (Ita)
12 Davide Appollonio (Ita)
13 Julien Berard (Fra)
14 Maxime Bouet (Fra)
15 Axel Domont (Fra)
16 Hubert Dupont (Fra)
17 Patrick Gretsch (Ger)
18 Matteo Montaguti (Ita)
19 Alexis Vuillermoz (Fra)

Androni Giocattoli
21 Franco Pellizotti (Ita)
22 Manuel Belletti (Ita)
23 Marco Frapporti (Ita)
24 Yonder Godoy (Ven)
25 Johnny Hoogerland (Ned)
26 Carlos José Ochoa (Ven)
27 Jackson Rodriguez (Ven)
28 Diego Rosa (Ita)
29 Emanuele Sella (Ita)

Bardiani-CSF
31 Stefano Pirazzi (Ita)
32 Enrico Battaglin (Ita)
33 Nicola Boem (Ita)
34 Francesco Bongiorno (Ita)
35 Marco Canola (Ita)
36 Sonny Colbrelli (Ita)
37 Stefano Locatelli (Ita)
38 Angelo Pagani (Ita)
39 Edoardo Zardini (Ita)

Belkin Pro Cycling Team
41 Wilco Kelderman (Ned)
42 Jetse Bol (Ned)
43 Rick Flens (Ned)
44 Marc Goos (Ned)
45 Martijn Keizer (Ned)
46 Steven Kruijswijk (Ned)
47 David Tanner (Aus)
48 Maarten Tjallingii (Ned)
49 Jos van Emden (Ned)

BMC Racing Team
51 Cadel Evans (Aus)
52 Brent Bookwalter (USA)
53 Yannick Eijssen (Bel)
54 Ben Hermans (Bel)
55 Steve Morabito (Swi)
56 Daniel Oss (Ita)
57 Manuel Quinziato (Ita)
58 Samuel Sánchez (Spa)
59 Danilo Wyss (Swi)

Cannondale
61 Ivan Basso (Ita)
62 Oscar Gatto (Ita)
63 Michel Koch (Ger)
64 Paolo Longo Borghini (Ita)
65 Alan Marangoni (Ita)
66 Moreno Moser (Ita)
67 Daniele Ratto (Ita)
68 Davide Villella (Ita)
69 Elia Viviani (Ita)

Colombia
71 Fabio Andres Duarte (Col)
72 Juan Arango Carvajal (Col)
73 Edwin Alcibiades Ávila (Col)
74 Robinson Chalapud (Col)
75 Leonardo Duque (Col)
76 Jarlinson Pantano (Col)
77 Carlos Quintero (Col)
78 Jeffry Johan Romero (Col)
79 Miguel Angel Rubiano (Col)

FDJ.fr
81 Nacer Bouhanni (Fra)
82 Sébastien Chavanel (Fra)
83 Arnaud Courteille (Fra)
84 Murilo Antonio Fischer (Bra)
85 Alexandre Geniez (Fra)
86 Johan Le Bon (Fra)
87 Francis Mourey (Fra)
88 Laurent Pichon (Fra)
89 Geoffrey Soupe (Fra)

Garmin Sharp
91 Ryder Hesjedal (Can)
92 Andre Fern.do Cardoso (Por)
93 Thomas Dekker (Ned)
94 Tyler Farrar (USA)
95 Koldo Fernandez (Spa)
96 Nathan Haas (Aus)
97 Daniel Martin (Irl)
98 Tom Jelte Slagter (Ned)
99 Fabian Wegmann (Ger)

Lampre-Merida
100 Damiano Cunego (Ita)
101 Winner Anacona (Col)
102 Matteo Bono (Ita)
103 Mattia Cattaneo (Ita)
104 Roberto Ferrari (Ita)
105 Manuele Mori (Ita)
106 Przemyslaw Niemiec (Pol)
107 Jan Polanc (Slo)
109 Diego Ulissi (Ita)

Lotto Belisol
111 Sander Armee (Bel)
112 Lars Ytting Bak (Den)
113 Kenny Dehaes (Bel)
114 Gert Dockx (Bel)
115 Adam Hansen (Aus)
116 Maxime Monfort (Bel)
117 Tosh Van der Sande (Bel)
118 Tim Wellens (Bel)
119 Frederik Willems (Bel)

Movistar Team
121 Nairo Alex. Quintana (Col)
122 Andrey Amador (Crc)
123 Igor Anton Hernandez (Spa)
124 Eros Capecchi (Ita)
125 Jonathan Castroviejo (Spa)
126 José Herrada Lopez (Spa)
127 Gorka Izagirre Insausti (Spa)
128 Francis. José Ventoso (Spa)
129 Adriano Malori (Ita)

Neri Sottoli – Yellow Fluo
131 Matteo Rabottini (Ita)
132 Rafael Andriato (Bra)
133 Ramon Carretero (Pan)
134 Francesco Chicchi (Ita)
135 Daniele Colli (Ita)
136 Andrea Fedi (Ita)
137 Mauro Finetto (Ita)
138 Yonathan Monsalve (Ven)
139 Simone Ponzi (Ita)

Omega Pharma-Quick Step
141 Rigoberto Uran (Col)
142 Gianluca Brambilla (Ita)
143 Thomas De Gendt (Bel)
144 Michal Golas (Pol)
145 Serge Pauwels (Bel)
146 Alessandro Petacchi (Ita)
147 Wout Poels (Ned)
148 Pieter Serry (Bel)
149 Julien Vermote (Bel)

Orica GreenEdge
151 Ivan Santaromita (Ita)
152 Luke Durbridge (Aus)
153 Michael Hepburn (Aus)
154 Brett Lancaster (Aus)
155 Michael Matthews (Aus)
156 Cameron Meyer (Aus)
157 Jens Mouris (Ned)
158 Svein Tuft (Can)
159 Pieter Weening (Ned)

Team Europcar
161 Pierre Rolland (Fra)
162 Yukiya Arashiro (Jpn)
163 Giovanni Bernaudeau (Fra)
164 Tony Hurel (Fra)
165 Davide Malacarne (Ita)
166 Maxime Méderel (Fra)
167 Perrig Quemeneur (Fra)
168 Romain Sicard (Fra)
169 Björn Thurau (Ger)

Team Giant-Shimano
171 Marcel Kittel (Ger)
172 Bert De Backer (Bel)
173 Simon Geschke (Ger)
174 Tobias Ludvigsson (Swe)
175 Luka Mezgec (Slo)
176 Georg Preidler (Aut)
177 Tom Stamsnijder (Ned)
178 Albert Timmer (Ned)
179 Tom Veelers (Ned)

Team Katusha
181 Joaquím Rodríguez (Spa)
182 Maxim Belkov (Rus)
183 Giampaolo Caruso (Ita)
184 Vladimir Gusev (Rus)
185 Alberto Losada (Spa)
186 Daniel Moreno (Spa)
187 Luca Paolini (Ita)
188 Angel Vicioso Arcos (Spa)
189 Eduard Vorganov (Rus)

Team Sky
191 Dario Cataldo (Ita)
192 Edvald Boasson Hagen (Nor)
193 Philip Deignan (Irl)
194 Bernhard Eisel (Aut)
195 Sebastian Henao (Col)
196 Chris Sutton (GBr)
197 Salvatore Puccio (Ita)
198 Kanstantsin Siutsou (Blr)
199 Ben Swift (GBr)

Tinkoff-Saxo
201 Nicolas Roche (Irl)
202 Christopher J. Jensen (Den)
203 Rafal Majka (Pol)
204 Daniel Petrov (Bul)
205 Pawel Poljanski (Pol)
206 Ivan Rovny (Rus)
207 Chris Anker Sørensen (Den)
208 n/a
209 Nikolay Trusov (Rus)

Trek Factory Racing
211 Robert Kiserlovski (Cro)
212 Eugenio Alafaci (Ita)
213 Julian Arredondo (Col)
214 Fabio Felline (Ita)
215 Danilo Hondo (Ger)
216 Giacomo Nizzolo (Ita)
217 Boy van Poppel (Ned)
218 Kristof Vandewalle (Bel)
219 Riccardo Zoidl (Aut)


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: TDWSport, Bettini Photo, Fran Reyes

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*