97° Giro d’ltalia, l’affare “neutralizzazione”

Non si placano le polemiche relative alla 16esima tappa del Giro, disputata ieri, dopo la comunicazione iniziale da parte di Radiocorsa e tutto ciò che ne è seguito. Il team BMC ha diramato un comunicato ufficiale nel quale si parla di “completa alterazione” della tappa.

E’ un mezzo caos… neutralizzazione sì, neutralizzazione no… c’è chi interpreta la faccenda a modo suo (leggasi “acqua al proprio mulino”), chi si sente danneggiato (Omega Pharma e BMC in primis), chi prende le distanze astenendosi.

Ma cosa sia veramente accaduto sullo Stelvio e soprattutto nel corso della discesa seguente, nella quale Nairo Quintana (Movistar Team) e il suo team-mate Gorka Izagirre Insausti sembrano essersi avvantaggiati, forse non è ancora stato ricostruito fedelmente.
Eppure gli elementi per farlo ci sono tutti. Vediamoli, in rigoroso ordine cronologico.

Quattro km prima dello scollinamento sul Passo dello Stelvio, l’organizzazione dirama un comunicato verbale ufficiale con il quale si avvisano i Direttori Sportivi della presenza di moto-staffette dotate di bandiere rosse segnaletiche per coadiuvare la discesa dei corridori. Qui potete ascoltare la registrazione audio ufficiale, che comunque riportiamo nelle righe sottostanti.

“Attenzione! Comunicazione di servizio ai signori Direttori Sportivi. La Direzione di Organizzazione ha previsto di inserire davanti ai gruppi di testa dei corridori,in base alla situazione che si verrà a creare dopo lo scollinamento, dicevo, di inserire davanti ai vari gruppi delle moto dell’organizzazione con la bandiera rossa alzata. Tutto ciò per evitare che ci siano degli attacchi in discesa e quindi di far sì che i corridori stiano un attimino fermi nelle loro posizioni ed evitare di prendere dei grossi rischi e rimanere dunque in quella situazione finché gli addetti alla sicurezza non abbasseranno la bandierina rossa”.

Non si parla dunque di neutralizzazione, almeno fino a questo punto.
Il “patatrac” accade esattamente 31 minuti dopo, quando compare un “tweet” che induce tutti a interpretare il comunicato precedente come una sorta di “annullamento” dei tempi della discesa.

Poco dopo giungeva la smentita, ma ormai la frittata era fatta.

Giro_Italia_2014_tweet_16maggio

Al termine della tappa, si raccolgono le prime interviste.

Mauro Vegni, organizzatore: “Io sinceramente non so neanche cosa raccontarvi, nel senso che la discesa dello Stelvio per i primi 5-6-7 tornanti c’era questa nuvola un po’ bassa e quindi non ti dava la sensazione della curva. Per proteggere i corridori abbiamo detto ‘Mettiamo davanti una moto con la bandierina che faccia, come dire, da traiettoria per i corridori’. Mai parlato di neutralizzare quei tornanti o quel pezzo di corsa. Mi dispiace che sia venuta fuori questa incomprensione. Però io ho risentito per la prima volta in diretta RAI cosa aveva detto Radiocorsa e non mi sembra che abbia mai parlato di neutralizzazione. Magari poteva essere più chiaro, però io dico se ho un corridore che è maglia, in quel momento, prima di cadere in qualsiasi trappola, chiedo, mi informo, non rischio”.

Nairo Quintana: “Pioveva molto, difficile vedere le moto. Ci hanno indicato le curve pericolose, io e il mio compagno siamo andati avanti”.

Marco Velo, moto-regolatore: “Ho alzato la bandierina rossa ma Quintana mi ha fatto più volte segno di accelerare, poi ci ha sorpassato e se ne è andato”.

L’immagine sotto riportata, presa dalla RAI, conferma quanto detto da Quintana e da Marco Velo.

Giro_Italia_2014_immagine_RAI_16maggio
Cadel_Evans

A gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche provvede oggi Jim Ochowicz, presidente e general manager del team BMC Racing, con un comunicato ufficiale nel quale si definisce “completamente alterata” la tappa di ieri. Ecco il testo integrale, ovviamente in inglese.

Tuesday’s stage of the Giro d’Italia was a complete travesty, as teams were given an official communication at the top of Stelvio Pass that the race would be controlled for safety reasons on the downhill due to road safety and other factors.

All but two teams respected this official communication. The UCI and the race organization have a responsibility to see that the rules are respected. In addition to disrespecting the race instructions regarding race neutrality, several teams pre-determined that they alone would be allowed to have more than the designated two follow cars in the peloton, which showed complete disrespect for the other 20 teams in the race.

We take no position against the three riders that rode together to the finish. However, the UCI and race organizer RCS have a responsibility to maintain fair racing conditions, which we believe did not take place. We also believe that teams which disregarded the caravan follow car rules acted in an unsportsmanlike and totally unacceptable manner.

Respectfully,

Jim Ochowicz
President/General Manager, BMC Racing Team

Sicuramente le polemiche rimarranno ancora per qualche tempo, ma ci piacerebbe che l’organizzazione, di concerto con l’UCI, riuscisse a trovare una soluzione per evitare in futuro certi malintesi di comunicazione o interpretazione.

A nostro parere, l’idea della moto-staffetta segnaletica sarebbe potuta andare bene in una manifestazione amatoriale di stampo cicloturistico, non certo in un Giro per professionisti, che con le bici sono in grado di scendere più veloci delle moto – come si è effettivamente visto – anche in presenza di pessime condizioni meteo.

Probabilmente la mossa dell’organizzazione è stata fatta per cautelarsi da eventuali reclami in caso di cadute e infortuni. Una posizione un po’ troppo “italo-politologa”, ci vien da dire. Siamo comunque sempre lieti di unirci a coloro che desiderino migliorare le cose, nel ciclismo e non solo.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: Bettini photo, TDWSport

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