101° Giro d’Italia, la riscossa di Elia Viviani

Terzo successo allo sprint in questo Giro per il veronese della Quick-Step Floors, autore di una volata imperiosa sul traguardo di Nervesa della Battaglia, contro la quale nulla ha potuto Sam Bennett (Bora-Hansgrohe). Viviani rafforza così la propria leadership nella Classifica a Punti. Generale invariata, in attesa delle sentenze di domani sullo Zoncolan.


Sprint da manuale del ciclismo per Elia Viviani (Quick-Step Floors), bravissimo a scegliere le traiettorie più vantaggiose nella selva di ruote degli ultimi 400 metri del traguardo trevigiano di Nervesa della Battaglia, dove il veronese ha fatto valere tutta la sua classe, ritrovando l’esplosività che aveva fatto vedere in Terra Santa, dove aveva conquistato due vittorie. Questa però è la prima in Italia in questo Giro, e probabilmente è anche la vittoria più bella perché rafforza la condizione mentale di questo grande campione, che ultimamente aveva ricevuto qualche infondata critica di troppo.

Questa 13esima tappa prevedeva 180 km tra Ferrara e Nervesa della Battaglia, con dislivello risibile dalle parti del Montello, unica piccola asperità di giornata. Meteo clemente. Ancora una volta un uomo della Androni Giocattoli-Sidermec prendeva parte alla fuga iniziale, e si trattava di Andrea Vendrame, spalleggiato da Markel Irizar (Trek-Segafredo), Marco Marcato (UAE Team Emirates), Alessandro Tonelli (Bardiani CSF) e Eugert Zhupa (Wilier Triestina-Selle Italia).

Vorremmo spezzare un lancia a favore della formazione diretta da Gianni Savio, che si è sempre resa protagonista nelle sortite iniziali di tutte le 12 tappe in linea fin qui disputate, con la sola ovvia eccezione della cronometro individuale. Grazie all’Androni Giocattoli-Sidermec, riusciamo ancora oggi a rivivere il ciclismo nostalgico dei tempi passati, delle imprese pazze e impossibili, e per questo affascinanti.

Il quintetto tesorizzava un vantaggio massimo di 3’30”, Marcato si prendeva il traguardo volante di Piove di Sacco al km 70, Zhupa quello di Villorba al km 128. Ai -20 km, sul GPM del Montello, Andrea Vendrame rimaneva l’unico superstite dei cinque, ma con meno di 1’ di vantaggio il suo destino era segnato.

Le squadre dei velocisti si organizzavano, componendo i treni mentre la velocità di marcia era di circa 70 km/h. A 1.2 km dallo striscione di arrivo, provava l’allungo Marco Coledan (Wilier Triestina-Selle Italia), alla ricerca del successo sulle strade natie (lui che è trevigiano), ma la sua azione si spegneva a 350 metri dall’arrivo, quando ormai lo sciame degli uomini jet era in fase di decollo, capitanato da un intraprendente Sacha Modolo (EF-Drapac).

Elia Viviani azzeccava tutti i varchi buoni per lanciarsi in orbita, sgusciando abilmente sulla sinistra tra le ruote di Manuel Belletti (Androni-Sidermec), Ryan Gibbons (Dimension Data) e Danny van Poppel (Lotto NL-Jumbo), mentre Sam Bennett (Bora-Hansgrohe) sceglieva la corsia centrale. Il campione olimpico dell’Omnium vinceva con 5 metri su tutti gli altri, frutto di uno sprint senza incertezze. Se qualcuno pensava che la sua Maglia Ciclamino fosse a rischio, dovrà ricredersi. Le difficoltà incontrate da Viviani nelle ultime due tappe sono scaturite da circostanze a lui sfavorevoli, ma la condizione del veronese c’è tutta e fa ben sperare per un suo vittorioso arrivo a Roma con la maglia della Classifica a Punti.

Ordine d’arrivo
1) Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors
2) Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
3) Danny van Poppel (Ned) Lotto NL-Jumbo
4) Sacha Modolo (Ita) EF-Drapac
5) Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
6) Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
7) Manuel Belletti (Ita) Androni-Sidermec
8) Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale
9) Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
10) Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All
11) Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
12) Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
13) Davide Ballerini (Ita) Androni-Sidermec
14) Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
15) Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Fix All
16) Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
17) Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
18) Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
19) Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
20) Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
Time
03:56:25
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Anche oggi gli uomini di classifica giungevano compatti con lo stesso tempo del vincitore, lasciando inalterata la situazione nella Generale.

Classifica Generale
1) Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
2) Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
3) Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
4) Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
5) Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
6) George Bennett (NZl) Lotto NL-Jumbo
7) Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
8) Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
9) Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
10) Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates
11) Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
12) Chris Froome (GBr) Team Sky
13) Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
14) Carlos Betancur (Col) Movistar Team
15) Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
16) Michael Woods (Can) EF-Drapac
17) Max. Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
18) Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale
19) Sergio Henao (Col) Team Sky
20) José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
Time
55:54:20
00:00:47
00:01:04
00:01:18
00:01:56
00:02:09
00:02:36
00:02:54
00:02:55
00:03:10
00:03:17
00:03:20
00:03:25
00:03:29
00:03:40
00:03:43
00:04:01
00:04:33
00:05:08
00:05:21

– Link alle Classifiche

Pillole statistiche
• Quarta vittoria di tappa al Giro per Elia Viviani, la terza quest’anno: è ad un solo passo dal bottino del suo compagno di squadra Fernando Gaviria dell’anno scorso (4). Viviani ha dato all’Italia la 1250esima vittoria di tappa individuale nella storia del Giro. Viviani è il primo italiano a vincere tre volate nello stesso Giro dal 2008, quando Daniele Bennati vinse a Milazzo, San Vincenzo e Carpi.
• Anche se alcuni corridori hanno parlato di questa tappa come la più facile del Giro 101 finora, è stata registrata la 19esima media più alta di tutta la storia delle tappe in linea dal 1909 (1761), a 49,429 chilometri al ora. Il record rimane quello di Andrea Guardini nella 18a frazione da San Vito di Cadore a Vedelago nel 2012: 49,429km/h.
• Decimo podio di tappa per Sam Bennett al Giro: 2 vittorie, 2 secondi posti, 6 terzi posti.

Le Maglie
• Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel: Simon Yates (Mitchelton-Scott)
• Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo: Elia Viviani (Quick-Step Floors)
• Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum: Simon Yates (Mitchelton-Scott)
• Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin: Richard Carapaz (Movistar Team)

Dichiarazioni
Il vincitore di tappa Elia Viviani ha dichiarato: “Non c’è bisogno di pensare troppo a ieri o due giorni fa. Ho avuto due brutte giornate mentre Bennett ha chiuso al terzo posto a Gualdo Tadino e ieri ha fatto una volata di 400 metri, solo [Peter] Sagan o [Fernando] Gaviria sono in grado di fare numeri così. Ieri ero davvero vuoto, avevo freddo e non riuscivo a fare nulla, forse anche perché non facevo un grande giro da due anni e mezzo. Oggi abbiamo corso come in ogni altra tappa per velocisti. Rémi Cavagna ha tirato tutto il giorno con Eros Capecchi. Gli altri hanno lavorato nel finale. Michael Morkov ha fatto quello che di solito fa Fabio Sabatini che ha sofferto un problema meccanico. È la mia vittoria più bella ed emozionante al Giro. Stamattina ero nervoso perché non sapevo come stavano le mie gambe. Sono contento di aver incrementato il mio vantaggio nella classifica della Maglia Ciclamino. Domani avrò sei compagni di squadra a disposizione per arrivare entro il tempo massimo”.

La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Abbiamo già affrontato delle montagne impegnative in questo Giro ma domani sarà ancor più difficile. Non conosco lo Zoncolan, non l’ho mai scalato, l’ho visto solo in TV. Se sentirò di avere buone gambe proverò ad attaccare. Tutti parlano dello Zoncolan ma dare tutto domani potrebbe rivelarsi rischioso considerando la tappa che ci aspetta domenica, un’altra frazione molto difficile. Sento la responsabilità della Maglia Rosa, sono venuto qui per vincere il Giro e mi sento a mio agio in testa alla Generale”.

— Tappa N.14 —
San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan: 186 km – dislivello 4.300 metri

E’ considerata una delle tappe più dure di questo Giro, ma a nostro parere non sarà la tappa chiave. Il Giro non si vince sulle allucinanti pendenze dello Zoncolan, una salita dove conterà sopravvivere più che attaccare, ma sulle ascese in cui si riesce a esprimere potenza e agilità più che resistenza alla forza. E buona parte dell’esito della giornata dipenderà anche dalle condizioni meteo, che al momento non appaiono del tutto rassicuranti.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Bettini photo – © TDW Sport – © La Presse (D’Alberto/Ferrari/Paolone/Alpozzi)

1 Commento

  1. Mauro Di Fabrizio

    Un saluto a tutti. Vedo in Viviani gli occhi genuini, il coraggio del campione, l’ umiltà che si evince dal viso e l’intelligenza di chi sa aspettare. Bravo.

    Mauro DF

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