Licenza Astana, gli atleti, l’ACCPI e l’UCI

Licenza si, licenza no. Tanto rumore in casa UCI per (quasi) nulla. L’Astana rimane tra le formazioni World Tour, ma ancora “sub judice” da parte della Commissione Licenze e chiamata a rispettare i vincoli imposti dall’ISSUL. Gli atleti italiani Astana si appellano all’ACCPI per avere una risposta definitiva dell’UCI sui tempi di soluzione della vicenda.

Il pronunciamento da parte della Commissione Licenze UCI sul caso Astana è arrivato il 23 Aprile, quindi la notizia non è certo freschissima. Oggi, invece, l’A.C.C.P.I. ha diffuso un Comunicato Stampa con il quale si schiera a fianco dei corridori italiani Astana nel chiedere all’UCI un’azione risolutiva entro tempi ragionevoli, tali da garantire ai corridori, in caso di sospensione della licenza della squadra, la possibilità di passare ad altri team nei tempi e nei modi stabiliti dal regolamento UCI.

Se ne deduce che i nostri atleti Astana vorrebbero la certezza di poter continuare la propria professione con la medesima squadra anche per il 2016, oppure di avere l’opportunità di firmare con altri team per la stagione 2016. Considerato che i contratti professionistici possono essere firmati dal 1 Agosto, gli atleti Astana si sono appellati all’A.C.C.P.I. per chiedere una sorta di tutela dei propri diritti, chiedendo un pronunciamento definitivo alla Commissione Licenze UCI entro il 31 Agosto.

Personalmente, siamo del parere che la Commissione Licenze non si pronuncerà entro il 31 Agosto, per il fatto che le indagini ISSUL in casa Astana proseguiranno fino al termine della stagione agonistica, quindi il 31 Dicembre. Certo è che, nel momento in cui dovessero manifestarsi elementi avversi alla posizione Astana, gli atleti faranno di tutto per levare le tende e accasarsi altrove, cosa però possibile soltanto nel momento in cui venissero a cadere i vincoli contrattuali con i kazakhi. Il rischio per gli atleti è proprio questo, vedere cioè revocata la licenza della propria squadra oltre i ragionevoli termini per firmare un contratto con altre team. Un limbo nel quale nessuno vorrebbe trovarsi.

Vincenzo_Nibali

Di seguito il Comunicato Stampa Ufficiale diramato dall’A.C.C.P.I.

I corridori italiani dell’Astana chiedono all’UCI una soluzione definitiva

La Commissione delle Licenze si è riunita nei giorni scorsi per deliberare sulla proposta di ritiro della licenza alla Astana Pro Team avanzata dall’UCI.
La Commissione ha invitato l’ISSUL (Institut des Sciences du Sport de l’Université de Lausanne) a proporre misure specifiche da mettere in atto ad opera della squadra nel prosieguo della stagione e la Astana Pro Team si è impegnata a rispettare quanto richiesto.
Al termine dell’udienza, la Commissione delle Licenze ha deciso di sospendere la procedura in corso. Quindi la licenza alla Astana resta assegnata, ma sottomessa al rispetto delle strette condizioni che sono state poste. La Commissione potrà riaprire la procedura in caso di mancato rispetto da parte di Astana di una o più condizioni o in caso di nuovi elementi.

Dopo essersi confrontato con i corridori italiani della formazione kazaka, il presidente ACCPI Cristian Salvato commenta così l’evolversi della vicenda: «Come noto appoggiamo la scelta di controlli sempre più approfonditi e chiediamo che siano rigorosi e universalmente applicati per garantire competizioni sempre più credibili e una stabilità finanziaria sempre maggiore ma allo stesso tempo pretendiamo regole chiare e procedimenti trasparenti. In attesa della pubblicazione delle motivazioni, a nome dei nostri associati chiediamo al presidente del CPA Gianni Bugno di fare chiarezza e chiedere all’UCI di arrivare a una soluzione certa e definitiva in merito alla licenza di questa squadra entro e non oltre il 31 agosto per permettere agli atleti di poter decidere del rinnovo o meno dei loro contratti avendo in mano tutti gli elementi del caso e garantire loro la serenità necessaria per svolgere il proprio lavoro».


Articolo a cura di Roberto Chiappa

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