Fantic XF1 Integra 160

Test di 2 mesi per questa e-bike da enduro vero, con telaio in lega di alluminio e parti CNC, 160 mm di escursione, motore Brose da 90 Nm, batteria integrata, ruote a diametro differenziato (29” ant, 27.5” post). La ciclistica dona reattività e maneggevolezza, entusiasmando in discesa senza penalizzare nei tratti pedalati.


Fantic Bikes è la costola di Fantic Motor, celebre industria motoristica nata nel 1968 e capace fin da subito di conquistare centinaia di allori nell’enduro motociclistico. Il know-how ingegneristico delle competizioni è stato travasato nel comparto e-bike, segmento in cui la Casa trevigiana si è imposta all’attenzione del pubblico con alcuni modelli di assoluto interesse. Tra questi la XF1 Integra, full suspended motorizzata Brose, con batteria integrata nel trave obliquo, ruote a diametro differenziato, ciclistica e look assolutamente racing.

I modelli XF1 Integra presenti nel catalogo Fantic sono sei, le cui sigle 140, 160, 180 e 200 indicano l’escursione delle sospensioni. La 140 è dedicata al Trail biking, la recentissima 200 alla Downhill, le 160 e 180 all’Enduro. Della 160 è prevista anche la versione “race”, con componentistica più sofisticata, e altre due versioni con telaio in carbonio. Noi abbiamo messo alla prova la XF1 Integra 160 definibile come “standard”, con telaio in allumino, comunque validissima per gareggiare nell’Enduro o divertirsi a tutto campo su impegnativi sentieri.

Scheda tecnica
Telaio: Fantic Enduro, lega di alluminio 6061 idroformato, leveraggio CNC, doppi cuscinetti, single pivot, battuta posteriore 148 mm Boost, tubo sterzo a diametro differenziato 1.5”-1.1/8”
Serie sterzo: FSA No.11, diametro 1.5”-1.1/8”, ahead-set
Forcella: Rock Shox Yari RC, cannotto forcella in alluminio tapered 1.5”-1.1/8”, asse passante 15×110 mm, sistema ammortizzante aria-olio, escursione 160 mm, regolabile nel precarico e nella velocità di ritorno
Ammortizzatore: Rock Shox Deluxe RL, sistema ammortizzante aria-olio, escursione 160 mm, regolabile nel precarico e nella velocità di ritorno, levetta di lock-out
Curva manubrio: FSA Grid in lega di alluminio 6061-T6 doppio spessore, rise 20 mm, 8° back sweep, 5° up sweep, larghezza 740 mm, diametro centrale 35 mm
Attacco manubrio: FSA Grid in alluminio 6061 forgiato 3D, inclinazione 6°, estensione 50 mm, diametro collarino 35 mm
Manopole: Fantic in gomma
Comandi cambio: Sram GX Eagle 11 speed
Leve freno: Sram Guide T
Freni: Sram Guide T, idraulici a 4 pistoni, rotori da 200 mm
Cambio: Sram GX Eagle 11 speed
Guarnitura: FSA CK-745, 32 denti, pedivelle 172.5 mm
Pignoni: Sram PG-1130, 11 speed, scalati 11-42
Catena: KMC e-bike edition, 11 speed
Reggisella: Switch telescopico, in lega di alluminio, diametro 31.6 mm, escursione 120 mm
Sella: fi’zi:k Monte K:ium Enduro
Ruote: mozzi Sram 700 RS alluminio 32 fori, cerchio posteriore Fantic da 27.5”, anteriore Fantic da 29”, in alluminio 6061-T6 doppia parete con canale esterno da 35 mm, tubeless ready, raggi in acciaio, nipples in ergal, perno passante anteriore 15×110 mm e posteriore Boost 12×148 mm, sensore velocità alla ruota posteriore
Coperture: Maxxis Minion DHF 29×2.50” anteriore, Maxxis Minion DHR 27.5×2.80” posteriore, cerchietto in kevlar pieghevole
Camere d’aria: Schwalbe in butile, misura 27.5×2.50-3.00 posteriore, 29×2.30-2.70 anteriore, valvola Presta
Batteria: Fantic Integra, ioni di litio e manganese, 36V 630Wh (optional 500Wh) in propulsione, 250Wh in trasmissione, garantita per 1.000 cicli di ricarica completa (tempo di ricarica completa poco più di 4 ore).
Motore: Brose Drive S, alloggiato nel movimento centrale, coppia erogata 90 Nm, tensione di esercizio 36V, potenza alla ruota 250W, cinque livelli di erogazione gestibili mediante trip computer BMZ con display e comando remoto al manubrio
Misure disponibili: S, M, L
Colori disponibili: bianco/nero con fregi rosso/blu
Peso rilevato: 23.5 kg (taglia L)
Prezzo di listino: 4.990 euro (con batteria da 630Wh), 4.790 euro (con batteria da 500Wh)

Analisi globale
La Fantic XF1 Integra 160 che abbiamo ricevuto per la nostra prova differiva dal modello di serie per alcuni componenti (manubrio, stem, sella, pneumatico posteriore) che comunque non hanno cambiato il rendimento complessivo della bicicletta rispetto all’equipaggiamento di serie. Bellissimo il telaio Fantic in lega di alluminio 6061 idroformato, dove spicca la batteria integrata nel trave obliquo e il leveraggio del monoammortizzatore realizzato in ergal e lavorato CNC. Le linee telaistiche sono filanti e snelle, i dettagli sono molto curati, le finiture impeccabili. Una vera e-Mtb dall’anima racing. Il carro posteriore ha i foderi bassi asimmetrici. I forcellini hanno snodo sui foderi obliqui, schema che inibisce parzialmente il cinematismo della sospensione posteriore in frenata, irrigidendo il lavoro del monoammortizzatore.

Altra caratteristica distintiva della Fantic XF1 Integra 160 è rappresentata dalle ruote a diametro differenziato. Anteriormente troviamo una ruota da 29”, per favorire il superamento di ostacoli e la tenuta direzionale alle alte velocità. Dietro invece la ruota da 27.5”+ garantisce la migliore trazione e reattività motrice. Nulla vieta comunque di adottare ruote da 27.5” o da 29” sia davanti sia dietro, telaio e forcella hanno passaggi ruota che lo consentono tranquillamente.

Le geometrie telaistiche sono orientate all’Enduro, passando per All mountain e Trail biking molto spinto. L’angolo di sterzo è decisamente aperto e premia guidabilità e stabilità sui terreni più sconnessi, favorendo il superamento degli ostacoli, mentre l’angolo sella è giustamente orientato a massimizzare la trazione in salita e nei tratti pedalati.

Il motore della Fantic XF1 Integra 160 è il Brose Drive S, situato nella culla del movimento centrale, motore che nel 2019 si evolverà nella versione Drive S Mag in magnesio, ancora più leggero e con una coppia più sostenuta a ogni regime. Ad ogni modo i 90 Nm erogati dall’attuale unità motrice sono più che sufficienti per garantire performance racing e divertimento su ogni terreno off-road.

Il trip computer BMZ, con schermo LCD retroilluminato, consente di scegliere cinque livelli di assistenza propulsiva elettrica, attivabili premendo i tasti “+” e “-“ presenti sul comando remoto, accanto alla manopola sinistra del manubrio.

Il motore fornisce una spinta fino ai 25 km/h, limite massimo previsto dal legislatore per questo tipo di veicoli. Oltre questa soglia si disinnesta, così come si disinserisce quando si azionano i freni o si smette di pedalare. Logicamente nella modalità più elevata si raggiunge il limite di 25 km/h in un tempo molto più rapido rispetto alle altre quattro modalità di erogazione.

La batteria da 36V e 630Wh è integrata nel trave obliquo, al quale è fissata mediante un perno passante. Per toglierla occorre una chiave esagonale da 6 mm (la cosiddetta “brugola”). L’esigenza di togliere la batteria non è comunque sentita, poiché la ricarica avviene mediante pratica porta laterale situata sul lato sinistro della medesima. Ricaricabile esclusivamente con il trasformatore in dotazione, la batteria è garantita per 1.000 cicli di ricarica. Per portare la batteria da zero al 100% occorrono circa 4 ore. La Fantic XF1 Integra 160 prevede la possibilità di scegliere una batteria meno potente, da 500Wh, risparmiando 200 euro sul costo di acquisto. Noi, su una e-Mtb di questo livello, vediamo meglio la batteria più capace, in grado di garantire maggiore autonomia di percorrenza.

Sul display del trip computer sono riportati il livello di carica della batteria, il livello di spinta del propulsore, i dati relativi alla distanza (percorsa, totale, rimanente), l’orario, il tempo trascorso, la velocità attuale, quella media e quella massima. Tutti i dati sono visualizzabili in successione premendo il tastino centrale del trip computer. E’ previsto anche il tasto per gestire eventuali luci, non presenti però di serie sulla XF1 Integra 160.

La forcella è una Rock Shox Yari RC aria-olio da 160 mm di escursione, regolabile nel precarico e nella velocità di ritorno, con cannotto in alluminio a diametro differenziato 1.5”-1.1/8” e perno passante 15×110 mm. L’ammortizzatore posteriore è un Rock Shox Deluxe RL aria-olio, ancorato al leveraggio CNC che garantisce una escursione posteriore di 160 mm. E’ regolabile nel precarico e nella velocità di ritorno, e dispone di levetta di lock-out, molto comoda per rendere più efficace la pedalata sui fondi scorrevoli evitando il “bobbing”.

L’impianto frenante è demandato a dischi idraulici Sram Guide T, con pinze a 4 pistoni e rotori da 200 mm. Una scelta azzeccata per potenza e modulabilità frenante in tutte le situazioni tipiche dell’Enduro elettrico. Sram anche la trasmissione, qui GX Eagle a 11 velocità con pacco pignoni scalato 11-42. La corona anteriore da 32 denti è invece FSA.

Robuste e performanti le ruote di serie, con mozzi Sram 700 RS in allumino a 32 fori, perni passanti 15×110 mm anteriore e Boost 12×148 mm posteriore, raggi in acciaio inox, cerchi Fantic in alluminio tubeless ready con canale da 35 mm, dall’ottima rigidità torsionale, perfette per ospitare pneumatici di larga sezione, tipici dell’Enduro, in modo da assorbire le asperità. E infatti qui troviamo due coperture Maxxis Minion pensate proprio per questi obiettivi off-road.

Completano l’allestimento il reggisella telescopico Switch in lega di alluminio, dal diametro di 31.6 mm, escursione 120 mm gestibile dal comando remoto al manubrio. Su una e-Mtb di questa levatura, pedalabile in salita e maggiormente fruibile in discesa, il reggisella telescopico è una esigenza imprescindibile. La piega manubrio e lo stem sono FSA, correttamente dimensionati per facilitare la posizione di guida e governare efficacemente questa splendida e-Mtb.

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Autonomia di percorrenza
• Direzionalità
• Equilibrio ciclistico
• Erogazione motore
• Finiture (telaio, componenti)
• Forcella (prestazioni globali)
• Maneggevolezza
• Sospensione posteriore (prestazioni)
• Stabilità ciclistica








La prova offroad
Abbiamo provato la Fantic XF1 Integra 160 con batteria da 630Wh e telaio in taglia “L” (48 cm centro/fine), adatto a persone di statura compresa tra 170 e 185 cm. Il nostro test si è articolato nell’arco di due mesi, su percorsi adatti a Enduro, All mountain e Trail biking, anche molto dissestati, salite montane di medio sviluppo (5 km max) ma con pendenze elevate, talvolta anche del 20%, e discese piuttosto tecniche.

La posizione in sella è naturalmente orientata in misura maggiore alle percorrenze discesistiche. L’avantreno è alto, gli ingombri laterali di motore e batteria si percepiscono appena. Chiaro l’intento da parte di Fantic di conferire a questa XF1 Integra doti di maneggevolezza pari a quelle di una Mtb ordinaria, priva di propulsore elettrico. Peso a parte, possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto. Per avviare il motore, occorre prima accendere la batteria tramite il pulsante presente su di essa nella parte frontale, che riporta anche una scala graduata su 4 livelli a indicazione dello stato di carica. Poi è possibile accendere l’unità di controllo al manubrio, avendo l’attenzione di non appoggiare i piedi sui pedali, altrimenti il sensore di coppia inibisce l’accensione del motore.

In salita e nel pedalato
Sulle salite con buona aderenza, anche molto sconnesse, l’erogazione del motore Brose Drive S è valida in ognuna delle cinque modalità previste, con una curva di coppia particolarmente efficace tra 60 e 90 pedalate al minuto. E’ sempre pronto nell’innesto senza essere brusco, ma altrettanto dolce e graduale nel rilascio quando si frena o si smette di pedalare. Nella prima modalità, quella più economica, l’assistenza è minima, ed è consigliata nei settori pianeggianti o quando le pendenze sono modeste, 4% max, e il fondo scorrevole. La silenziosità del Brose Drive S in questo caso è straordinaria, il motore incredibilmente non emette alcun rumore. Dalla seconda alla quinta modalità il Brose Drive S diventa più brioso, la spinta molto più corposa e si percepisce tutta la splendida coppia motrice di questo propulsore. Logicamente i consumi della batteria variano in base all’assistenza voluta. Mediamente con una batteria da 630Wh completamente carica si riescono a superare 2.000 metri di dislivello su circa 90 km, ma i valori possono cambiare in base alla richiesta di erogazione. Utilizzando esclusivamente la modalità più risparmiosa si percorrono facilmente più di 130 km con 2.500 metri di dislivello, ovviamente contribuendo con una sostanziosa spinta muscolare sui pedali. Nella modalità più esigente, la quinta, i valori si dimezzano.

Quando il fondo diventa viscido e irto di ostacoli, come sassi e radici, la coppia motrice di 90 Nm aiuta moltissimo, la curva di erogazione non fa perdere mai trazione alla ruota nemmeno nella partenze da fermo, anche perché la generosa sezione da 2.80” dello pneumatico posteriore è garanzia di grip e assorbimento. L’avantreno alto costringe a gestire il baricentro nelle salite più impervie, ma la maneggevolezza rimane pur sempre su buoni livelli. Nei passaggi più ostici, dove occorre pur sempre pedalare, può capitare che le pedivelle tocchino le sporgenze del terreno. Su questa tipologia di bici elettriche, che non necessitano di una marcata efficienza della pedalata poiché la potenza viene erogata principalmente dal motore e non dalle gambe del biker, non sarebbe fuori luogo adottare pedivelle più corte, da 170 mm o anche meno, in modo da rendere più agevole la pedalata nei settori più complicati e ricchi di ostacoli.

In discesa
La splendida ciclistica della Fantic XF1 Integra 160 emerge pienamente durante la guida discesistica. La distribuzione dei pesi e l’ingombro laterale ridotto all’essenziale la rendono molto agile anche nei repentini cambi di direzione che occorre effettuare lungo i single-track più tecnici. Pur avendo angolo sterzo aperto, carro posteriore da 464 mm e interasse chiaramente votato alla stabilità e alla velocità sullo sconnesso, la XF1 Integra 160 se la cava benino anche nel misto stretto, dove non si percepisce l’inerzia tipica di alcune e-Mtb. L’escursione delle sospensioni e la generosa sezione dei copertoni spianano facilmente tutti gli ostacoli di piccola e medio-grande entità. La forcella è precisa, progressiva, sufficientemente rigida torsionalmente. Il monoammortizzatore non soffre neppure sugli urti più violenti in rapida successione. La sospensione posteriore non è totalmente attiva in frenata, il carro si irrigidisce poiché lo snodo dei forcellini non riesce a lavorare perfettamente a causa della morsa frenante, ma va detto che il freno, nella maggior parte dei casi, serve qui solo per effettuare qualche “drift” o per arrestare la marcia al termine di entusiasmanti discese.

Ogni percorso “gravity” presenta settori nei quali occorre rilanciare la pedalata, e il motore Brose Drive S è ideale proprio per riprendere a pedalare quando la velocità scende sotto il limite dei 25 km/h. In questi casi è meglio sfruttare le spinte propulsive più vivaci, in modo da disporre di una pronta potenza, sufficiente a evitare il fuorigiri con le gambe. L’entrata in coppia non è mai brusca, favorendo una guida efficace ance quando si lotta con il cronometro delle Prove Speciali, situazione in cui la Fantic XF1 Integra sa regalare grandi emozioni.


—— FOTOGALLERY ——


– Sito web Fantic bikes


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Tech-Cycling (Sergio Doria)

12 commenti

  1. Bella recensione abbastanza neutra. Io sono un possessore di una Fantic XF1 integra 160 esodo 2 cose non concordo..la batteria da 630 in un percorso con Salite sconnesse e impegnative anche del 20% con 1300 mt di dislivello la batteria mi ha abbandonato dopo 55 KM …!!?! E sul singol trail con curve Strette non è celle più Agili. . Per il resto un Gran Mezzo..👍👏👏

    • Roberto Chiappa

      Ciao Ugo,
      ti ringraziamo per il commento, sicuramente interessante e utile.
      Su salite del 20% avrai verosimilmente utilizzato il 3° o il 4° livello di erogazione sui 5 disponibili, perchè con quelle pendenze i primi due livelli del motore non contribuiscono molto alla spinta necessaria per vincere la forza di gravità. Facile dunque che la batteria si fosse scaricata più del normale. Su salite di media pendenza, fino al 10%, la batteria è meno stressata rispetto a salite brevi ma molto ripide, sulle quali o spingi tu con delle gambe favolose o spinge il motore consumando energia. I Watt, da qualche parte, devono pur arrivare alle ruote.

      Per noi la maneggevolezza della XF1 Integra è da ritenersi buona anche nel misto stretto, stante l’angolo di sterzo aperto e l’escursione delle sospensioni (160 mm). In rapporto ad altre e-bike di pari escursione, la XF1 Integra ci è parsa essere un pochino più svelta, molto simile ad alcune MTB da enduro non motorizzate. Non è certo una MTB da Cross country e nemmeno da Trail biking, e infatti abbiamo scritto “L’avantreno è alto, gli ingombri laterali di motore e batteria si percepiscono appena. Chiaro l’intento da parte di Fantic di conferire a questa XF1 Integra doti di maneggevolezza pari a quelle di una Mtb ordinaria, priva di propulsore elettrico. Peso a parte, possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto.”
      E ancora “La distribuzione dei pesi e l’ingombro laterale ridotto all’essenziale la rendono molto agile anche nei repentini cambi di direzione che occorre effettuare lungo i single-track più tecnici. Pur avendo angolo sterzo aperto, carro posteriore da 464 mm e interasse chiaramente votato alla stabilità e alla velocità sullo sconnesso, la XF1 Integra 160 se la cava benino anche nel misto stretto, dove non si percepisce l’inerzia tipica di alcune e-Mtb.”
      Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento in merito, augurandoti buon divertimento !!

  2. Salve…..bellissima recensione. Sono anche io un felice possessore della Fantic 160. Vorrei fare due domande da esordiente quindi non da esperto. Sento la forcella davanti molto “dura” e poco reattiva sullo sconnesso non troppo impegnativo e anche semplici strade sterrate. Sento lavora solo sugli ostacoli importanti….ha poca diciamo sensibilità ai piccoli ostacoli. Ho già fatto controllare la pressione, ed è corretta per il mio peso. Giá fatto sistemare anche il SAG. Inoltre vorrei chiedere che tagli consigliate. Perchè ho letto tante recensioni che dicono che la Integra Xf1, sia molto “grande”. Quindi convenga prendere una taglia in meno rispetto alle altre eBike. Per esempio io sono 170cm e ho una M, ma mi sembra “grande”. Come pedalata in ciclabile o su strade tagliafuoco, è “giusta”, nei se tieni stretto e in discesa mi sembra enorme, ma forse non vorrei fosse più un problema di ruota da 29 anteriore. In effetti è veramente ENORME. Ringrazio se mi risponderete. Complimenti nuovamente per la recensione.

    • Roberto Chiappa

      Ciao Stefano, ti ringraziamo per i complimenti che hai espresso nei nostri confronti, rappresentano la ricompensa al nostro lavoro.
      La misura M di telaio va sicuramente bene per la tua statura. La “S” sarebbe decisamente troppo piccola. Il fatto che tu percepisca la XF1 Integra come “grande” deriva dall’interasse della bici, 1228 mm sono valori riscontrabili su MTB Downhill (ovviamente non elettriche). L’angolo di sterzo da 65° premia maggiormente la stabilità sui sentieri sconnessi. Nel misto stretto occorre anticipare le traiettorie, soprattutto quando la forcella rimane più estesa di quanto si vorrebbe.
      Proprio per quanto riguarda la forcella Yari RC, hai fatto bene a impostarla in base al tuo peso, ma ciò rappresenta il punto di partenza dal quale muoversi per assecondare al meglio il tuo stile e feeling di guida.
      Volendo renderla più sensibile ai piccoli urti, ti consigliamo di diminuire la pressione dell’aria di circa 5 psi (come se tu pesassi 5 kg in meno) aumentando il Rebound di uno o due click. Ripeti queste operazioni finchè non trovi il set-up più idoneo.
      Se tu volessi aumentare la maneggevolezza e la reattività dell’avantreno, è sufficiente sostituire lo pneumatico Maxxis Minion DHF con uno più leggero (di pari sezione o anche più piccolo, da 2.40″).
      Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento in merito.
      Sportivi saluti e un augurio di buon divertimento !!

  3. Salve
    Ottima analisi e aggiungo anche estremamente precisa. Bravi .
    Anche io posseggo una xf1 160 da un anno circa,
    Premetto che la mia esperienza sull enduro è iniziata con l acquisto della fantic proprio un anno fa. Ho avuto la fortuna di uscire sempre con un amico che è un endurista esperto da tanti anni . Prime uscite a parte, per capire un attimo la bici, devo dire che fin da subito ho trovato un ottimo feeling e una grande sicurezza nell affrontare percorsi abbastanza tecnici. A febbraio di quest anno ho fatto un sostanziale up grade, cambio forca e ammortizzatore posteriore. Forcella ant. Sostituita con una ohlins rfx36 evo ad aria, dietro ohlins molla olio. Cambiato disco anteriore con uno da 223mm e impianto frenante formula cura4. La bici è cambiata tanto , specialmente nell affrontare grossi ostacoli ad alte e basse velocità. Sono molto soddisfatto ….ma si sa , alle modifiche non c’è mai fine, per cui vi chiedo se avete dei consigli da darmi per ulteriori modifiche che portino dei vantaggi sensibili?
    Grazie in anticipo, attendo una vostra risposta.
    Saluti

    • Roberto Chiappa

      Ciao Massimiliano,
      ti ringraziamo per i complimenti, sempre ben accetti.
      Le migliorie da te introdotte sono di alto livello, il reparto sospensioni della tua Fantic è ora al top. Anche l’impianto frenante Formula va a migliorare le prestazioni in frenata, modulabilità e potenza saranno certamente più elevate.
      In buona sostanza, sei intervenuto sulle principali componenti dinamiche elastiche del mezzo. Rimarrebbe il comparto ruote, per ottenere prestazioni personalizzate (elasticità e assorbimento urti, piuttosto che rigidezza e precisione di guida, sempre con un occhio al rapporto tra leggerezza e robustezza). Oltre alle ruote, gli pneumatici sono molto importanti per garantire migliori prestazioni.
      Quanto ai componenti statici (manubrio, stem, reggisella, sella) hanno minore importanza all’interno del sistema bici, ma contribuiscono pur sempre all’estetica e alla customizzazione spinta.
      Rimaniamo a disposizione per qualsiasi approfondimento in merito.
      Sportivi saluti e un augurio di buone raidate !!

      • Salve,
        Colgo subito la palla al balzo e chiedo un consiglio per quanto riguarda i cerchi completi . I sentieri che faccio sono prevalentemente pietrosi e scassati al punto giusto, quindi mi interesserebbe un cerchio capace di sopportare urti importanti, naturalmente senza perdere troppa precisione sulla guida. Per quanto riguarda gli pneumatici invece penso di essere a posto, davanti monto 29×2.50 maxxis dhf o assegai, dietro maxxis 27.5×2.80 dhr exo 3c, a meno che no si trovi di meglio. Avete delle tipologie di cerchi da consigliarmi? (Marca e modello)
        Grazie mille per il vostro supporto. Buona serata

  4. Ciao, stavo valutando l’acquisto di questo m,odello usato in taglia S, io sono 168 cm, in questo momento ho una Orbea Rallon 2016 in Taglia M alla quale ormai sono abitiato come misura, ma in realtà è un pò grande, diciamo che sarei a cavallo tra le due misure. Secondo voi la misura M potrebbe andarmi bene o mi consigliate di più la S?

    • Ciao Massimo,
      la Fantic XF1 Integra in taglia M potrebbe andarti bene come misura di “reach” (distanza tra centro del tubo sterzo e perpendicolare del movimento centrale), uguagliando al centimetro la tua Orbea Rallon taglia M, ma ti starebbe un pochino lunga a causa dell’angolo sella più aperto, che distanzierebbe ulteriormente la sella dal manubrio, costringendoti ad avvicinarti ad esso.
      Ti vedrei molto meglio sulla Fantic in taglia S, tanto più che dici essere un po’ grande la tua Orbea Rallon.
      Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. 🙂
      Un saluto e un augurio di buone raidate elettriche.

  5. Ciao a tutti, ho provato da un rivenditore una Fantic XF1 Integra 160 con batteria da 630Wh e telaio in taglia “M” . Io sono alto 178 cm, entrogamba 81 cm e lunghezza braccio 60 cm.

    Onestamente vorrei acquistare la taglia M che è in pronta consegna ma sono molto indeciso poiche’ non vorrei che la taglia giusta per me sia la L.

    Potreste darmi un consiglio in merito ?

    Grazie

    Daniele

    • Ciao Daniele,
      la misura “M” potrebbe effettivamente risultare un po’ piccola per te, sarebbe consigliabile una misura “L”.
      Tuttavia, molto dipende dalla tua impostazione in sella. Una bici piccola è più maneggevole, anche se un po’ meno stabile in discesa. Per contro, costringe a pedalare molto più raccolti e con un elevato svettamento sella.
      Personalmente ti direi di pazientare e scegliere la “L”, con quella non potrai sbagliare. Ma se hai urgenza e risparmi acquistando la “M”, prendila pur sapendo che dovrai scendere a un compromesso.
      Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento in merito. 😉

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