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Quarta tappa spettacolare, impegnativa, da vera MTB. Il boomerang della vittoria va al canadese Cory Wallace, Greg Saw rimane leader della Generale nonostante un incontro ravvicinato con un toro. Il quartetto del Team FFC chiude attardato ma compatto, così il migliore degli italiani è Marco Mosti (Team Jolly Bike), 32esimo.
L’esultanza di Cory Wallace sul traguardo
La quarta giornata del Crocodile Trophy sarà ricordata come una delle più spettacolari, dure, variegate ed emozionanti. Scenari incantevoli ma anche mutevoli. Larghi sterrati, ameni single-track boschivi, depressioni sabbiose, pendii rocciosi, guadi e ruscelli, in una zona – la catena montuosa del Great Dividing – ricca di acqua e pertanto estremamente fertile.
Ramses Bekkenk seguito da Greg Saw (foto: Regina Stanger)
In un contesto del genere, dalla selvaggia bellezza, è perfettamente normale imbattersi in creature quali serpenti, ragni, uccelli dal variopinto piumaggio, bovini selvatici. E proprio l’incontro con una piccola mandria di mucche ha causato qualche problema ai primi tre concorrenti della classifica odierna, inseguiti dal toro dominante. Cory Wallace – che a fine gara dichiarava di non avere mai provato così tanta paura in tutte le tre edizioni del Crocodile Trophy da lui disputate – riusciva a essere più veloce del toro che lo inseguiva, tanto da chiudere il primo checkpoint con 2’ di vantaggio sull’olandese Ramses Bekkenk, fortunosamente scampato alla furia taurina. Chi invece ha rischiato grosso è stato Greg Saw, costretto a lanciarsi giù dal sentiero, in mezzo alla boscaglia, per sfuggire alle mire del toro. Per lui molte escoriazioni e parecchie punture, causa piante spinose.
A sinistra Guido Thaler e Milton Ramos. A destra Imogen Smith (foto: Regina Stanger)
Quarto posto odierno per l’austriaco Guido Thaler, a proprio agio sulle morbide sabbie australiane quanto sulle nevi di casa. Quinto giungeva lo spagnolo Milton Ramos, attardato però di una dozzina di minuti. Gara femminile Elite saldamente in pugno a Imogen Smith, in sella a una Bianchi Methanol FS 29er, brava anche a livello assoluto con il suo 64esimo posto su 85 classificati. Tra le donne amatori si è imposta l’aussie Sandra Starkey, ma la classifica è guidata dalla portoghese Rita Esteves, che è qui al Trophy in luna di miele con il marito Tiago Silva.
Team FFC al via. Da sinistra Max Lelli, Davide Cassani, Iader Fabbri, Matteo Marzotto
Gara di conserva per il Team FFC di Max Lelli, Matteo Marzotto, Davide Cassani e Iader Fabbri, giunti in gruppo al 55esimo posto, staccati di 1h22m. Il migliore dei nostri si è rivelato quindi Marco Mosti (Team Jolly Bike), 32esimo a 57’24” dal vincitore. Bravo a non cedere mai, lui che corre come solitario. Nella Classifica Generale è 41esimo.
Un rapido flashback alla terza tappa, con il contributo video di Davide Cassani, che ringraziamo.
La quinta tappa di domani, mercoledi 22 ottobre, è la più tosta di questo Trophy, 96 km con 2.700 metri di dislivello, da Atherton alla regione mineraria di Irvinebank. Salite lunghe e ripide, discese rocciose e il GPM sul Mount Misery che, dal nome, non promette niente di buono.
Qui tutti i risultati, con le classifiche di tappa e quella generale aggiornata.
Tutte le tappe del Crocodile Trophy, con i km e il dislivello effettivamente misurato e valido per la classifica, mentre i dati tra parentesi indicano il km e l’altimetria totale, inclusi i tratti di trasferimento che non vengono cronometrati.
Tappa N.1: Smithfield (5 laps) — 33 km / 900 mdsl
Tappa N.2: Cairns – Lake Tinaroo — 85 (97) km / 2000 (2200) mdsl
Tappa N.3: Lake Tinaroo – Atherton — 60 (78) km / 1500 (1750) mdsl
Tappa N.4: Atherton – Atherton — 72 / 2200 mdsl
Tappa N.5: Atherton – Irvinebank — 96 km / 2700 mdsl
Tappa N.6: Irvinebank – Irvinebank — 101 km / 1700 mdsl
Tappa N.7: Irvinebank – Skybury Coffee Plantation — 127 km / 1300 mdsl
Tappa N.8: Skybury Coffee Plantation – Wetherby Stationy — 101 km / 1400 mdsl
Tappa N.9: Wetherby – Port Douglas (Time Trial) — 30 km / 350 mdsl
– Sito web ufficiale del Crocodile Trophy
Iader Fabbri, Matteo Marzotto e Davide Cassani
Articolo a cura di Roberto Chiappa
Foto: © Kenneth Lorentsen – © Regina Stanger (www.crocodile-trophy.com)
