SuperOp, l’allenatore da polso

Abbiamo provato per oltre sei mesi questo semplice ed efficace sistema per migliorare le prestazioni atletiche. Un solo minuto di tempo per misurare pressione e battito cardiaco può bastare per conoscere le condizioni del nostro “motore” interno? Vediamo come è andato il nostro test.


Cos’è
SuperOp è la contrazione di “Supercompensation Optimizer”. La Supercompensazione, per la medicina, è il processo di adattamento migliorativo con cui l’organismo risponde allo stress dell’allenamento. SuperOp è nato per ottimizzare, e quindi sfruttare al massimo, questo processo attraverso la corretta distribuzione del giusto carico allenante.

SuperOp nasce da un’intuizione del professor Marco De Angelis (specialista in medicina dello sport e professore in Scienze Motorie all’Università dell’Aquila, ha condotto ricerche su centinaia di atleti del CONI) sulla fisiologia della supercompensazione: dopo un allenamento, l’organismo ripara e migliora i tessuti sollecitati (muscoli in primis) eliminando i metaboliti e ristabilendo le concentrazioni ottimali degli elementi utilizzati come glicogeno, enzimi, aminoacidi e altri elementi.

«L’insieme di queste attività di recupero e supercompensazione avviene attraverso la circolazione sanguigna, modificandone i parametri – spiega il professor De Angelisecco perché la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, con l’indicazione dell’allenamento del giorno prima, sono parametri che descrivono la condizione fisica dell’atleta».

Grazie ad un complesso algoritmo, SuperOp traduce le variazioni di battito cardiaco e pressione in una misura precisa della fase di recupero in cui si trova l’organismo dell’atleta.

Cosa fa
SuperOp attraverso la misura della pressione e del battito cardiaco valuta lo stress metabolico, cioè l’intensità delle attività di riparazione e miglioramento dei tessuti periferici stimolati dall’allenamento e la integra nel valore di ricettività organica, cioè la capacità dell’organismo di assorbire con beneficio un carico di allenamento.

Dopo la spiegazione scientifica andiamo sul pratico: SuperOp vi dice come state e quanto potete spingere in allenamento per avere il massimo beneficio e il miglior recupero.

Se fino a ieri ci siamo basati sulle sensazioni e abbiamo ottenuto risultati inferiori alle aspettative o, peggio, abbiamo spinto troppo e ci siamo sovrallenati, oggi possiamo contare su un allenatore personale che ogni mattina ci segnala il livello corretto di allenamento e se stiamo alternando correttamente il carico allenante e il recupero.

Come si usa
Il funzionamento è decisamente semplice, basta lasciare lo sfigmomanometro sul comodino e, appena svegli, girarsi sulla schiena rimanendo in quello stato di sonnolenza tipico di quando dovete andare in ufficio, allungare il braccio, prendere lo strumento, posizionarlo sul polso, premere il pulsante start e attendere 30 secondi per la misura. Il manuale richiede espressamente di non pensare a nulla. Tre movimenti e nessun pensiero per avere un informazione fondamentale per la prestazione: poca spesa e tanta resa.

E’ importante effettuare le misurazioni al mattino appena svegli, prima di alzarsi dal letto, quando il nostro organismo non ha ancora attivato completamente il sistema neuro-muscolare. Utilizzare SuperOp in un momento successivo della giornata non avrebbe alcuna attendibilità, e andrebbe a deteriorare la validità predittiva del calcolo.

Al termine della misura il sistema visualizza i valori di pressione/battito cardiaco sul display e, se avete uno smartphone con bluetooth 4.0, li invia in automatico. Altrimenti dovrete inserirli manualmente insieme ai dati dell’eventuale allenamento del giorno precedente e a due altri parametri, introdotti di recente, per affinare ancora di più la personalizzazione del sistema. Il primo tiene conto di eventi esterni che possono aver influenzato il vostro recupero (un viaggio, un bicchiere di più dopo cena, una notte insonne, etc.) e il secondo è una valutazione personale della sensazione di benessere, in pratica dovete confermare o meno la condizione misurata da SuperOp.

Il risultato è un disco colorato sul display del vostro telefono, verde se siete in grado di sopportare un carico massimale, rosso se dovete limitarvi a pulire la bici o a guardare il Giro dal divano (possibilmente con le gambe più in alto della testa così recuperate meglio). Tra i due estremi il giallo suggerisce di applicare un carico medio mentre l’arancione permette un carico minimo.

Il nostro test
Stiamo utilizzando SuperOp dal 15 ottobre 2016. Come spiegato nel manuale, nelle prime settimane il sistema “impara” a conoscere il suo atleta e i risultati non sono molto attendibili. La bontà previsionale di SuperOp diviene massima dopo 8 settimane di misurazioni, ma già dopo un paio di settimane si arriva a risultati molto attendibili. L’algoritmo di calcolo considera una finestra temporale di due mesi, con i dati storici che vengono mantenuti per intero sull’App e possono essere consultati in qualsiasi momento.

Finito il rodaggio abbiamo iniziato a seguire le indicazioni di SuperOp per pianificare percorsi, intensità delle uscite e soprattutto le fasi di recupero. Il tutto sotto la supervisione di un trainer. L’allenatore infatti può collegarsi in remoto per vedere i dati e modulare quantità e intensità di ogni seduta di allenamento.

Il primo obiettivo è stato ottenere un giorno “verde” cioè con possibilità di caricare al massimo e vi dobbiamo dire che all’inizio non è così facile, in particolare per gli amatori che devono conciliare abitudini e impegni di tutti i giorni con l’attività sportiva. Lavoro e famiglia spesso portano a un’alimentazione poco corretta e a ritmi sonno/veglia irregolari, con effetti negativi sulle prestazioni. Per gli agonisti, abituati a vivere in funzione della prestazione, è un po’ più semplice.

Inizialmente si fatica a comprendere quali sono i comportamenti corretti e quelli che influiscono negativamente. In seguito, con il passare dei giorni, mentre il sistema personalizza la sua valutazione, si iniziano a capire che gli eccessi della sera precedente costringono il nostro corpo ad un superlavoro per recuperare e ad un sonno disturbato, che un’ora di sonno in più aiuta più di quanto si possa immaginare.

Parallelamente si iniziano a seguire le indicazioni di SuperOp che, con la sua diagnosi giornaliera mostra la condizione del nostro “motore” e quanto possiamo chiedere a ogni uscita.

In breve si impara a conoscere le reazioni del nostro corpo ai vari stimoli insieme alle capacità e ai tempi di recupero. Il vantaggio è evidente in termini di prestazioni a medio e lungo termine. Essere consapevoli di poter caricare al massimo o di preferire un carico medio o leggero permette di calibrare il proprio sforzo in modo da garantirsi un allenamento efficace ed un recupero rapido.

Il sistema ha delle imprecisioni dovute principalmente a fattori esterni, la più probabile è un risveglio improvviso, ma fornisce anche la possibilità di registrare queste anomalie per tenerne conto in fase di valutazione. Anomalie ripetute per più giorni possono indicare l’arrivo di un raffreddore o altre patologie. Cambia poco, il raffreddore arriva lo stesso ma possiamo iniziare a curarci per tempo.

Dopo più di sei mesi di utilizzo abbiamo registrato un netto miglioramento delle prestazioni generali, sia come intensità che in durata. Ci risulta più facile gestire lo sforzo, per esempio nei tratti in salita, cosa molto utile per mantenere la velocità contenendo lo spreco di energia. Il recupero è più rapido e meno faticoso e i tempi sulle nostre salite di riferimento si sono abbassati in modo tangibile.

Oltre a questo abbiamo registrato un miglioramento del benessere generale nella vita di tutti i giorni, anche questo aiuta per accendere la luce verde, e una nuova abitudine del gruppo di amici con cui usciamo di solito: adesso la prima domanda è “di che colore sei oggi?” talvolta ci piace mentire sulla luce verde per poi provare a lasciarli indietro sulla salita di giornata.

Disponibilità prodotto
SuperOp è un prodotto della start-up Wellness & Wireless di Reggio Emilia ed è distribuito nella confezione SuperOp Box, con sfigmomanometro ultrasottile da polso, collegamento Bluetooth 4.0 e codice di attivazione della App (iOS 8.0, iPhone4s, Android 4.3 e successivi, o WebApp), al prezzo di listino di 199 Euro, spedizione inclusa. Per chi avesse una frequenza cardiaca a riposo inferiore a 40 bpm, è disponibile una versione specifica di SuperOp al prezzo di 219 euro.

La nostra valutazione
SuperOp è un prodotto interamente “Made in Italy”, già utilizzato da molti professionisti e amatori nel ciclismo, triathlon, running, calcio e in tante altre discipline dove è necessario allenare le capacità condizionali (forza, resistenza, rapidità del gesto atletico). SuperOp è un aiuto prezioso per i preparatori atletici e gli allenatori, che possono monitorare quotidianamente i propri atleti, pianificando allenamenti mirati e più efficaci. Se per i professionisti SuperOp rappresenta un piccolo valore aggiunto, per gli amatori diventa uno strumento in grado di farli progredire moltissimo.

SuperOp è il coach personale che tutti abbiamo desiderato, fondamentale per utilizzare al meglio il proprio “motore”, sfruttandone al massimo le prestazioni di ogni giorno garantendosi al contempo un recupero rapido.

I 199 caffè necessari per acquistare il SuperOp Box potrebbero essere il miglior investimento della vostra carriera ciclistica.

Tutte le informazioni sul sito www.super-op.com

Informazioni per il pubblico:
Wellness & Wireless Srl
Via Fratelli Cervi, 80
42124 – Reggio Emilia
www.wellnessandwireless.com


Articolo e foto a cura di Sergio Doria

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