Fotogallery e qualche interessante dettaglio tecnico delle MTB Enduro di cinque piloti ufficiali: Jerome Clementz (Cannondale Jekyll), Nico Lau (Cube Stereo), Cedric Gracia (Santa Cruz Nomad), Curtis Keene (Specialized S-Works) e Jared Graves (Yeti SB6c).
Giunto il 10 Agosto al sesto nonché penultimo appuntamento iridato, il circus dell’Enduro World Series si prende una meritata parentesi di relax fino al 10 Ottobre, quando a Finale Ligure andrà in scena l’epilogo di questo elettrizzante Campionato Mondiale.
La classifica maschile è attualmente guidata dall’australiano Jared Graves (Yeti – Fox Shox Factory Team), capace di centrare 3 vittorie su 6. Il suo titolo però non è ancora matematico, i distacchi in classifica sono ancora troppo esigui per gioire anticipatamente. Toccherà aspettare l’ultima frazione di gara, il SuperEnduro di Finale Ligure, per stabilire il vincitore.
Discorso analogo per la classifica femminile, nella quale la britannica Tracy Moseley (Trek Factory Racing) conduce con un margine risicato sulla francese Anne-Caroline Chausson (Ibis). Entrambe provengono dalla specialità Downhill mondiale, mentre la terza classificata, la francese Cecile Ravanel (GT Pulse Session), arriva dal Cross country, e la quarta in classifica, l’olandese Anneke Beerten (Specialized Racing Team) vanta addirittura un curriculum in chiave mondiale nel 4X, nella Downhill e nel Cross country. Segno di come l’Enduro sia una specialità estremamente poliedrica, che racchiude numerose capacità tecnico-atletiche. Per eccellere, occorre dunque essere dei mtbiker veramente completi.
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Eccovi una rapida carrellata di immagini catturate in occasione del sesto round EWS a Whistler (CAN). Si tratta di quattro Mtb “factory”, cioè ufficiali. Hanno tutte ruote da 27.5”, standard ormai consolidato per i piloti appartenenti alle squadre d’industria. I telai sono ovviamente tutti in carbonio, l’escursione delle sospensioni si attesta attorno ai 160 mm. Mediamente il peso di queste Enduro si aggira sui 14 kg “pronto gara”, cioè con pedali, kit attrezzi, camere d’aria di scorta e quant’altro occorra, come ad esempio il misuratore di potenza, strumento sempre più utilizzato anche in questo ambito.
Cannondale Jekyll – Jerome Clementz
Dopo avere dominato la prova di apertura del circuito Enduro World Series in Cile, a Nevados de Chilian, Jerome Clementz si è infortunato il 19 Maggio durante una gara del campionato francese Enduro (qui la nostra notizia). Operatosi per sistemare la frattura alla clavicola, il campione francese è tornato alle competizioni da un paio di settimane. Lo rivedremo al via dell’ultima prova delle Enduro World Series, il 10 Ottobre a Finale Ligure.
Cube Stereo – Nico Lau
Iniziata la stagione con il telaio in alluminio Cube Fritzz, il francese Nico Lau è passato ben presto al telaio in carbonio Cube Stereo, con 160 mm di escursione posteriore (ammortizzatore FOX Float X) e 180 mm anteriore (forcella FOX 36). Nico predilige avere un assetto bici da downhill, e infatti utilizza numerosi distanziali sotto al manubrio per una posizione di guida più rialzata. E’ anche uno dei pochi a pedalare una guarnitura a doppia corona (che nel suo caso è Shimano), ovviamente con deragliatore anteriore. Il reggisella telescopico è un FOX D.O.S.S. con comando remoto al manubrio, così come remoto è il comando del monoammortizzatore posteriore.
Santa Cruz Nomad – Cedric Gracia
Specialized S-Works Enduro 650B – Curtis Keene
Yeti SB6c – Jared Graves
La Yeti SB6c di Jared Graves è assolutamente un prototipo creato seguendo le sue indicazioni. La geometria del telaio è simile alla SB66 con ruote da 26”, anche se i pochi cambiamenti sono indubbiamente influenti. L’altezza del movimento centrale rimane invariata, cambia l’angolo sterzo, che sulla SB6c è di 65°, e le lunghezze di carro posteriore e triangolo anteriore, per adattarsi alle ruote da 27.5”. La forcella è una FOX 36 Float 27.5 FIT RC2 da 160 mm di escursione, mentre l’ammortizzatore posteriore è un classico FOX Float X, che garantisce anch’esso 160 mm di escursione. I cerchi sono DT Swiss EX471 con pneumatici Maxxis Minion DHF (anteriore) e DHR II (posteriore), latticizzati artigianalmente con la striscia interna ricavata da una camera d’aria. Il lattice è WTB TSC. I comandi sono Shimano XTR, incluse le leve freno, ma le pinze freno sono Shimano Saint a 4 pistoni. Il reggisella telescopico è un Thomson Covert. La corona della guarnitura è un prototipo realizzato da Renthal. Il guida catena è un e*thirteen privo di puleggia inferiore.
Articolo a cura di Roberto Chiappa