Cannondale Trigger e Jekyll da 27.5”, altre info (parte 2)

Dopo la prima parte informativa, analizziamo le caratteristiche tecniche del telaio in carbonio di queste nuove mountain bike Cannondale “Overmountain” dedicate al Trail e all’Enduro.

Il carbonio rappresenta ormai da un decennio il materiale di eccellenza per la costruzione di telai e componenti vari. Manubri, stem, reggisella, selle, forcelle, guarniture, e da un paio d’anni anche le ruote per mountain bike, vengono progettate e realizzate con questa fibra.
Il carbonio di per sé non è composto da un unico materiale precursore, bensì da due.
Il “Pan” (poliacrilonitrile) che a seguito dei trattamenti termici di carbonizzazione e grafitizzazione dà luogo a delle fibre ad alta resistenza, aventi struttura chimica di tipo cristallino.
E il “Pitch” (catrame) che origina fibre ad alto modulo la cui struttura chimica è di tipo grafitico.
Quindi la fibra di carbonio è formata da questi due elementi, il Pan e il Pitch.

Un filamento di fibra di carbonio e un tessuto intrecciato

E’ sufficiente questa fibra per creare un telaio da bici? Assolutamente no. Occorrono altre fibre termoindurenti, in grado di aumentare il carico di rottura del prodotto finale. I telai in carbono di altissima gamma hanno solo il 70% di carbonio, il restante 30% è rappresentato da kevlar (fibra resistente ed elastica al tempo stesso). I telai in carbonio di bassa gamma arrivano invece ad avere una percentuale di carbonio del 40%, con il restante 60% costituito da in fibre aramidiche (kevlar) o fibra di vetro.

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Un telaio di bici in carbonio necessita di accorgimenti costruttivi tali da massimizzare resistenza, comfort, reattività e leggerezza. Solo l’equilibrio armonico di questi quattro fattori garantisce l’eccellenza di un telaio. I progettisti più evoluti hanno dunque ideato strutture telaistiche con zone aventi differenti gradi di rigidità e resistenza a seconda delle sollecitazioni derivate da una specifica attività ciclistica. A ciascuna disciplina il suo telaio, quindi. La qualità di un telaio deriva sempre dalla bontà del progetto, dei materiali impiegati e della realizzazione.

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Carbonio “BallisTec”
Cannondale è tra le aziende che trattano il carbonio utilizzando i più elevati standard di qualità e controllo, dalle fasi iniziali di progettazione a quelle finali di test (distruttivi e non) del prodotto finito.
Come per tutti i suoi telai in carbonio ad alta rigidità e resistenza, anche per queste Trigger 27.5″ e Jekyll 27.5” Cannondale adotta la tecnologia costruttiva BallisTec. La struttura di base consiste in un materiale composito formato da strati di fibre di carbonio molto robuste, studiate in origine per i giubbotti antiproiettile, e resine ad alta resistenza agli impatti che vengono comunemente utilizzate per produrre le mazze da baseball.
Il passo successivo prevede la sovrapposizione di strati di carbonio a resistenza variabile disposti secondo una particolare direzione. In questo modo si riesce a ottenere l’inisotropicità della struttura (cioè la resistenza in funzione della direzione) che è quindi in grado di sopportare i carichi direzionali a cui è sottoposta senza risultare eccessivamente pesante. Per regolare la rigidità complessiva, Cannondale stratifica fibre ad altissimo modulo, molto rigide ma più fragili, con fibre più robuste a modulo intermedio. Ciò consente di scegliere le zone del telaio in cui avere la massima rigidità e altre dove è necessaria una struttura meno rigida ma più resistente, al fine di realizzare un telaio che superi brillantemente i test di fatica e rottura.
Dunque carbonio totalmente “custom” per i telai Cannondale, carbonio la cui composizione di “Pan” e “Pitch” varia in funzione del progetto. Ogni modello di telaio ha i suoi ingredienti, come si trattasse di una torta o di una qualunque altra ricetta culinaria. Che il telaio sia prodotto in Cina o a Taiwan non influisce sul risultato finale, si tratta solo di una scelta aziendale per contenere i costi. Ciò che conta è la modalità tecnologica utilizzata per produrre il telaio, e attualmente l’Oriente rappresenta il fulcro più autorevole in tal senso. Ricollegandoci a quanto scritto prima, bontà del progetto, dei materiali e dei procedimenti di realizzazione portano sempre a un risultato di qualità.

Cannondale_ECS-TC

ECS-TC pivot system
Un telaio è rigido nella misura in cui lo è la sua parte più debole. Più un telaio è rigido lateralmente, meglio risponderà agli input del biker. Una bici con maggior rigidità torsionale avrà una risposta più efficiente e consentirà una guida più precisa. Su molte bici, i cuscinetti e gli assi dei pivot ruotano uno rispetto all’altro, diminuendo la rigidità complessiva della struttura. Sia la Trigger 27.5″ che la Jekyll 27.5” sono dotate di assi passanti da 15 mm con doppia chiusura, cioè su entrambi i lati, e cuscinetti a cartuccia precaricati. Questo sistema, chiamato “ECS-TC” (Enhanced Center Stiffnes – Torsion Control) risulta essere oltre il 20% più rigido dei sistemi convenzionali.

Cannondale_asse

Collocando i cuscinetti degli assi internamente e serrando le estremità dell’asse, tutto l’insieme diviene parte strutturale del leveraggio o del forcellone. Connettendo entrambe le estremità del forcellone in questa maniera, si ottiene un telaio incredibilmente rigido.

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Anzichè affidarsi a rondelle e rasamenti per mandare a battuta i cuscinetti come negli altri sistemi, l’ECS-TC sfrutta un innovativo sistema con boccola guida che va a battuta con il cuscinetto e permette di eliminare i giochi sull’asse.

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Le due mtb beneficiano anche dei dropout con doppi cuscinetti. Sui forcellini posteriori vengono collocati internamente due cuscinetti a sfera, accoppiati su ciascun lato. In questo modo la rigidità complessiva dei foderi posteriori verticali è sensibilmente incrementata e la struttura è in grado di sopportare al meglio le torsioni, donando a tutta la bici un feeling incredibilmente solido.

Ricordiamo che le Cannondale Trigger 27.5″ e Jekyll 27.5”, assieme alla Trigger 29″, saranno disponibili al pubblico per un test-ride in occasione del Bike Festival di Riva del Garda (TN), dal 1 al 4 maggio 2014.


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: www.cannondale.com

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