Ridley X-Trail carbon

Analisi tecnica e test stagionale per la gravel X-Trail, che Ridley definisce “allroad”, bici tuttofare, confortevole, divertente ed efficace sui terreni più diversi, dal fuoristrada all’asfalto. Si è dimostrata stabile, veloce e redditizia anche sullo sconnesso più ruvido, risultando ideale tanto per i neofiti quanto per i rider più smaliziati.


Fondata nelle Fiandre nel 1997 da Jochim Aerts, Ridley è oggi una delle realtà produttive ciclistiche di eccellenza del panorama europeo. Il nome, curiosamente, è stato scelto dallo stesso Aerts, fan del regista Ridley Scott. Dal momento che Scott era un marchio già esistente, ha scelto Ridley. Il catalogo Ridley è molto ampio, e comprende specialissime stradali (ci corrono tra gli alti i professionisti del Team Lotto-Soudal), ciclocross (più che una disciplina una religione, in Belgio), gravel, MTB, ibride, triathlon e pista.

Dal Belgio ci è giunta questa X-Trail carbon, punta di diamante del comparto gravel di Ridley.

TELAIO E FORCELLA
Il telaio è in carbonio unidirezionale ad alto modulo e alta resistenza, strutturato prevalentemente con fibre aerospaziali Toray avente grado di rigidità 30 ton, quindi mediamente flessibili, accoppiate con fibre più rigide, fino a 60 ton, in base alle esigenze progettuali di rigidità nelle varie zone del telaio. La scelta e il posizionamento delle pelli in fibra di carbonio avviene in base alla filosofia progettuale Ridley: la forma segue la funzione.

La prima fase progettuale consiste infatti nell’individuare l’esatta funzione che il telaio deve svolgere, come deve essere usato e quali sensazioni deve trasmettere in ogni situazione. In base a queste scelte vengono determinate le forme, con particolare attenzione alla curve, alle linee e alla variazione di spessore di ogni tubo. L’ultima fase prevede l’impostazione degli strati di carbonio per ottenere esattamente il comportamento della bici deciso all’inizio. In pratica è come mettere insieme un enorme puzzle in tre dimensioni. Ogni telaio è composto da centinaia di pezzi di carbonio assemblati in decine di livelli.

Il triangolo principale presenta un tubo superiore arcuato che, nella zona sterzo, si estende fino ad abbracciare il tubo di sterzo per aumentare la rigidità. La curvatura del tubo permette di assorbire le sollecitazioni dirette verso la sella. In ogni punto di incrocio dei tubi è presente una costola per irrobustimento, in questo modo si possono usare tubi più leggeri e avere rigidità solo dove serve.

Il movimento centrale ha dimensioni generose e i foderi bassi sono dimensionati per garantire la massima rigidità laterale e sagomati per non interferire con la scarpa durante la pedalata oltre a contrastare le sollecitazioni del freno a disco. Il telaio è predisposto per mozzi con asse passante. I foderi obliqui hanno forme tradizionali e una buona capacità di smorzamento delle vibrazioni. I passaggi cavo sono interni e compatibili con le trasmissioni elettroniche.

La forcella, full carbon con cannotto 1.1/8”-1.5”, segue le necessità del telaio: i foderi hanno un profilo tondo e il sinistro nasconde la pinza del freno a disco con tolleranze davvero minime. Per evitare inconvenienti, una placchetta in metallo è annegata nel fodero in corrispondenza del punto di passaggio del disco. I forcellini accolgono il perno passante 100×12 mm.

Il telaio è prodotto in sei misure, dalla XXS alla XL, corrispondenti a 48, 51, 54, 57, 60 e 63 cm. La X-Trail è disponibile in tre colorazioni base con la possibilità, tramite il sito www.ridley-bikes.com, di personalizzare la verniciatura del telaio scegliendo tra 6 schemi e 57 colori. Il nostro preferito è l’Heritage in nero e rosso opaco. Questa opzione aumenta il costo di 400 euro ma rende la bici davvero unica.

GEOMETRIE
Le geometrie sono concepite in funzione dell’utilizzo Gravel, con angolo sella poco inclinato, per massimizzare i rilanci, e angolo sterzo più aperto per offrire stabilità alle alte velocità, soprattutto sui fondi sterrati. L’angolo di sterzo regala un controllo eccezionale e intuitivo, stabile sul dritto e maneggevole nel misto.

ALLESTIMENTO
La versione in prova rappresenta il top della gamma X-Trail, con gruppo Sram Force 1 meccanico a 11 velocità, guarnitura monocorona da 46 denti, pacco pignoni Sram XG-1150 scalato 10-42 e catena KMC. Le ruote sono le ottime DT Swiss R23 DB con copertoncini Clement Xplor Mso da 36 mm, il resto della componentistica è firmata Forza, marchio di proprietà Ridley.

Il catalogo Ridley offre altri 3 allestimenti, oltre a quello in prova, definiti dal tipo di trasmissione: gruppo Shimano Ultegra (-400 €), gruppo Sram Rival 1 (-800 €) gruppo Shimano 105 (-1.300 €).

SINTESI DEI TEST
– Altezza e peso del tester: 176 cm, 72 kg (senza abbigliamento)
– Bici in prova: misura M (tutti i dettagli nella scheda tecnica a fondo pagina)
– Peso rilevato bici completa: 8.6 kg (senza pedali, con portaborraccia)
– Periodo della prova: dal 20 Novembre al 12 Dicembre 2017
– Uscite effettuate: 10
– Tempo totale di percorrenza: 23h.18min (uscita più lunga: 4h.03min)
– Distanza percorsa: 408 km (uscita più lunga: 88 km)
– Dislivello in salita: 5.320 metri (uscita con maggior dislivello: 1.080 metri)
– Percorsi effettuati: percorrenze medie, con salite brevi ma intense (max 6 km) e pendenze variabili fino al 24%, su sentieri e sterrati nella valle del Curone, valle Imagna e nel finalese ligure. Condizioni meteo invernali tipiche da ciclocross, freddo intenso, fango, terreno viscido e sterrato indurito dal gelo, ma anche ventose e gelide giornate soleggiate.

Tech-Cycling_product_rating

Graduatoria
Ogni prodotto sottoposto al nostro test riceve un giudizio sui vari aspetti funzionali oggettivamente determinabili. Estetica e prezzo non vengono considerati, in quanto ritenuti parametri frutto di valutazioni strettamente soggettive.
Questa la nostra scala dei valori.

Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche, con la nostra valutazione scaturita dalla prova.

• Assorbimento asperità
• Comfort
• Direzionalità I° (mantenimento traiettoria, stabilità)
• Direzionalità II° (rapidità nel cambio di traiettoria, maneggevolezza)
• Equilibrio ciclistico
• Finiture telaio
• Forcella (rigidità, precisione, prestazioni globali)
• Reattività nei rilanci
• Rigidità laterale telaio (rigidità torsionale)
• Smorzamento vibrazioni
• Tolleranza verticale telaio (“compliance”)










IL NOSTRO TEST
Le bici Gravel oltre a introdurre una nuova specialità hanno imposto ai progettisti la necessità di armonizzare tra loro caratteristiche estremamente diverse. Se alla trasmissione serve rigidità, per convertire la spinta sui pedali in movimento in avanti senza perdite di energia, poco più sopra sarà necessaria elasticità per disperdere l’energia proveniente dalle asperità della strada ed evitare che arrivino alla sella. Lo sterzo richiede rigidità per la precisione di guida ed elasticità per assorbire gli impatti.
Il modo con cui i progettisti hanno armonizzato ed equilibrato queste caratteristiche definisce il comportamento e il carattere di ogni bici gravel.

Per offrirvi una valutazione approfondita abbiamo scelto di analizzare separatamente i tre punti di contatto bici-ciclista (sterzo-sella-pedali). In questo modo ogni lettore può valutare il comportamento della bici in relazione alle sue preferenze di guida e ai percorsi che intende affrontare.

STERZO
Facile e divertente. L’angolo di sterzo, la forma del tubo superiore e la fibra di carbonio scelta per questa zona del telaio conferiscono alla X-Trail una maneggevolezza ed un controllo estremamente precisi ed intuitivi. Stabile sul veloce e maneggevole nel misto stretto, riesce ad assorbire le sconnessioni mantenendo una buona comunicazione al manubrio della conformazione del terreno. Sul viscido, grazie anche alle caratteristiche del comparto trasmissione, non sono necessarie correzioni per mantenere una andatura rettilinea. La X-Trail sembra rendere semplice la guida fuoristrada e la percorrenza di curva regala soddisfazioni. Il divertimento è assicurato.

PEDALI (Trasmissione)
Trazione, trazione, trazione. A prescindere dal tipo di fondo la X-Trail garantisce una trasmissione ottimale della potenza. La rigidità laterale del complesso scatola movimento centrale/foderi bassi è elevata e ben avvertibile spingendo sui pedali. La sensazione è di avere una base solida con la ruota posteriore che spinge in avanti. L’esperienza sul pavé dei progettisti belgi si fa sentire, il telaio infatti controlla alla perfezione le forze laterali.

Nel fango la potenza impressa sui pedali viene trasmessa alla ruota posteriore senza causare sbandamenti laterali rendendo più semplice la guida sul viscido, sugli sterrati tipici delle strade bianche la grande trazione consente di costruire velocità e di mantenerla a lungo senza sforzo eccessivo.

SELLA
E’ noto che i belgi sul pavé ci sappiano fare come pochi altri, nel comparto sella l’esperienza nella guida sullo sconnesso viene fuori appieno. I tecnici Ridley sono riusciti ad aumentare il comfort mantenendo una buona capacità del telaio nel seguire i movimenti del bacino del ciclista nelle curve. Il design ad arco del tubo superiore ne favorisce una lieve flessione, che assorbe gran parte dell’energia e isola la sella dalle sollecitazioni provenienti dallo sterzo. Il carbonio scelto per questa zona e per il tubo sella contribuiscono in maniera determinante ad aumentare il comfort. Il movimento delle gambe non richiede i piccoli aggiustamenti tipici della guida off-road e le sollecitazioni a livello della zona lombare sono molto vicine alla guida su asfalto. Una piccola costola sul tubo superiore, in prossimità del collarino di bloccaggio reggisella, irrobustisce questa zona di innesto.

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PIANURA OFF-ROAD
La Ridley X-Trail nasce sul pavé ed è logico aspettarsi delle ottime prestazioni su questo tipo di terreno. Il pavé del Belgio differisce dalla versione italiana per la maggiore dimensione delle pietre e sconnessioni più accentuate. Sulle nostre strade bianche e sugli sterrati compatti la X-Trail si comporta come sull’asfalto. Le sconnessioni vengono letteralmente divorate dal telaio permettendo al ciclista una pedalata molto proficua.

Procedere sul pavé richiede una velocità specifica, cioè quella che permette di “galleggiare” sulle asperità senza quasi toccarle. La X-Trail è studiata per queste condizioni dove la sua alta efficienza di pedalata si rivela indispensabile per raggiungere e mantenere a lungo la velocità ideale minimizzando il consumo di energie.

Su tutti i percorsi con asperità simili o inferiori al pavé belga la X-Trail è la padrona di casa per velocità di percorrenza e comfort. Su asfalto è capace di trasformare in un biliardo il tipico asfalto brianzolo pieno di buchette e rattoppi.

SALITA OFF-ROAD
Il mix creato dall’ottima capacità delle gomme di assorbire le sconnessioni e di far lavorare i tasselli per generare aderenza, unito alle caratteristiche del telaio che elimina gran parte delle sollecitazioni dirette alla sella, generano una guida confortevole. La posizione in sella è facile da mantenere, si pedala come sull’asfalto.

La X-Trail predilige le salite brevi ma intense che si possono percorrere a grande velocità sfruttando la maneggevolezza e la magnifica trazione. Sulle salite lunghe il telaio, con la sua efficienza, compensa l’inerzia delle ruote, e sulle nostre percorsi di riferimento la X-Trail ha spiccato ottimi tempi.

DISCESA OFF-ROAD
La X-Trail scende sicura su qualsiasi terreno, sempre precisa nel seguire la traiettoria impostata in ogni fase della curva. La geometria dell’anteriore favorisce il controllo e rende la guida facile ed intuitiva sui percorsi gravel è impossibile mettere in difficoltà la X-Trail che se la cava piuttosto bene anche su sentieri tipicamente da mtb.

Le sconnessioni vengono assorbite dal telaio senza generare variazioni di assetto e senza richiedere correzioni della traiettoria impostata. Le gomme da 36 sono di sicuro un valido aiuto ma è il telaio che gestisce con autorità ogni discesa.

La caratteristica che ci ha colpito di più è il divertimento che si prova in discesa, divertimento vero, tanto da arrivare spesso in fondo con il sorriso stampato sul volto.

Valutazione Componenti
Le ruote DT Swiss R23 DB rappresentano una scelta conservativa. Il peso non è da primato, fattore che si avverte in salita e nei cambi di ritmo, senza però penalizzare la prestazione complessiva e che viene compensato dalla scorrevolezza e robustezza, caratteristiche che in fuoristrada si rivelano fondamentali. Sono compatibili tubeless cosa che permette, convertendo le gomme ed eliminando le camere d’aria, di portare il loro peso complessivo su valori di tutto rispetto.

Il gruppo Sram Force 1 è una garanzia: funzionamento ineccepibile e cambiate rapide e precise anche nel fango. La levetta di comando è l’unico dettaglio poco adatto alla guida fuoristrada: in frenata, a causa della sua dimensione, entra spesso in contatto con le dita che stringono il manubrio schiacciandole. Altro dettaglio apparentemente insignificante è la mancanza di un coperchietto per chiudere lo spazio lasciato vuoto dal comando del deragliatore (assente sul monocorona): il diametro di presa si riduce e, per chi ha mani grandi, può essere un fastidio. Per risolvere il problema basterebbe qualche grammo di plastica, strano che Sram non ci abbia pensato.

L’impianto dei freni a disco fornisce ottime prestazioni, la potenza non è esuberante ma perfettamente modulabile e la tenuta alla lunghe discese ottima.

La componentistica arriva da Forza, marchio di proprietà Ridley, con la serie Cirrus. La piega manubrio Forza Cirrus Compact è comoda, con una buona ergonomia in tutte le posizioni e un peso contenuto. Si abbina perfettamente all’attacco manubrio Forza Cirrus.

Il reggisella ha fusto in carbonio con testa in alluminio forgiato. La regolazione della sella non richiede particolari accorgimenti. La sella Forza Cirrus Pro ha dimostrato un buon livello di comfort, la forma si adatta bene alla conformazione del ciclista e la copertura offre una buona aderenza.

Le gomme previste di serie, le belghe Clement Xplor da 36 mm, sono in linea con la filosofia progettuale del telaio: la forma segue la funzione. Seguendo le pressioni di gonfiaggio consigliate la carcassa appare rigida (ma anche diminuendo la pressione in stile ciclocross la sensazione non cambia). Sullo sterrato però il comportamento è perfetto e la carcassa ha la consistenza ideale per essere scorrevole sul dritto e assorbire le asperità. La trazione è affidata ai tasselli il cui lavoro (deformazione) è facilmente avvertibile.

Inconvenienti riscontrati nel corso della prova
Nessuno.

SCHEDA TECNICA
Telaio: Ridley X-Trail C, Carbonio HM/HR UD, perno passante posteriore 142×12 mm, compatibile con trasmissioni elettroniche Di2
Forcella: Ridley Oryx Disc TA full carbon, cannotto sterzo 1.1/8”-1.5”, perno passante 100×12 mm
Serie sterzo: FSA NO.51
Curva manubrio: Forza Cirrus Compact, 31.8 mm, Alluminio, larghezza 420 mm, drop 125 mm, reach 70 mm, sweep 4.7°, flare 0°, peso 285 gr.
Attacco manubrio: Forza Cirrus, alluminio 6061 T6 forgiato 3D, lunghezza 90 mm
Comandi e leve freno: Sram Force 1, 11 speed
Freni: Sram Force 1, idraulici a disco, diametro rotori 160 mm ant.e post.
Cambio: Sram Force 1 gabbia lunga
Guarnitura: Sram Force 1, monocorona 46 denti, pedivelle 172.5 mm
Movimento centrale: FSA BB30
Pignoni: Sram XG-1150, 11 speed, scalati 10-42
Catena: KMC x11
Reggisella: Forza Cirrus, carbonio/alluminio, diametro 27.2mm, lunghezza 350 mm
Sella: Forza Cirrus Pro, 245 gr.
Portaborraccia: Forza Cirrus
Ruote: DT Swiss R23 DB, alluminio con profilo 23 mm, compatibili tubeless
Coperture: Clement XPLOR MSO, clincher per camera d’aria, misura 700×36c
Misure disponibili: XXS (48), XS (51), S (54), M (57), L (60), XL (63)

Prezzi di Listino
• Bici completa: 3.999 euro
• Framekit (telaio, serie sterzo, forcella): 1.699 euro
• Verniciatura personalizzata: +440 euro


– Sito web Ridley bikes


— FOTOGALLERY —




Articolo a cura di Sergio Doria e Roberto Chiappa

Foto: © Tech-Cycling (Sergio Doria)

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