Fox DYAD RT2, l’ammortizzatore 2 in 1

Vediamo come funziona e quali migliorie sono state introdotte per il modello 2015 dell’ammortizzatore realizzato da Fox in collaborazione con Cannondale e utilizzato sulla gamma “Overmountain”, ossia la Jekyll 27.5” e la Trigger 27.5” presentate il mese scorso.

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Il Fox DYAD RT2 è un ammortizzatore costituito in realtà da due unità ammortizzanti, ognuna con la propria camera oleopneumatica. Un’unità con escursione breve, con camera pneumatica più piccola, che gestisce il circuito “Flow”. L’altra con escursione maggiore e ovviamente camera più ampia, per gestire il circuito “Elevate”. Entrambe le unità condividono la medesima camera d’aria negativa.


Si spinge la leva per attivare la modalità ELEVATE, mentre la pressione del bottoncino grigio fa tornare l’ammortizzatore nella posizione FLOW

L’ammortizzatore lavora dunque con una duplice modalità di escursione, “Elevate” e “Flow”, settabile tramite una levetta al manubrio. Lo spostamento della levetta agisce su una valvola che determina il passaggio di olio da una camera positiva all’altra, facendo pertanto lavorare l’ammortizzatore in estensione anziché in compressione. Si tratta dunque di un ammortizzatore di tipo “pull-shock”, che agisce in modo opposto rispetto ai sistemi tradizionali “push-shock”.

In modalità “Flow”, in cui si sfrutta tutta l’escursione a disposizione, le due camere positive dell’ammortizzatore vengono messe in comunicazione tra loro, creando un grande volume complessivo d’aria, bilanciato dalla camera pneumatica negativa. L’alta pressione interna di esercizio determina una curva di compressione molto lineare e del tutto simile a quella di una molla elicoidale, tipica delle biciclette da downhill.

Nella modalità “Elevate”, la camera positiva del circuito “Flow” risulta esclusa, riducendo così il volume totale di aria a disposizione dell’ammortizzatore, che diminuisce la propria escursione diventando più progressivo, simile a una bici da Cross Country.

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Flow
Nella modalità “Flow”, il DYAD RT2 si comporta come un ammortizzatore a molla da DH. Le due camere d’aria vengono messe in comunicazione sviluppando un volume di compressione maggiore mentre l’olio viene gestito esclusivamente dal circuito idraulico del “Flow”.
– Il volume della camera viene notevolmente incrementato, di conseguenza la curva di compressione diventa molto lineare ovvero molto simile ad un ammortizzatore a molla.
– Si ottiene un aumento di corsa alla ruota, un ammortizzamento fluido e una maggior capacità di assorbimento.
– La compressione, inizialmente lineare e progressiva, a fine escursione fornisce un feeling prevedibile e sicuro evitando i finecorsa.
– Tutto l’olio fluisce esclusivamente attraverso il circuito di compressione del “Flow”.
– Siccome i tuning di compressione per gli altri tipi di terreno sono gestiti dal circuito “Elevate”, il circuito idraulico del “Flow” è ottimizzato per dare il meglio sulle discese veloci e aggressive.

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Elevate
In posizione “Elevate”, il DYAD RT2 si comporta come un ammortizzatore ad aria da cross country. La camera del “Flow” è completamente esclusa e solamente la parte “Elevate” dell’ammortizzatore è in funzione.
– L’olio fluisce solo attraverso il circuito del lato “Elevate”.
– Le regolazioni di compressione e la risposta dell’ammortizzatore sono ottimizzati per la salita e per i terreni scorrevoli.
– Prestazioni senza compromessi. L’assorbimento di grossi ostacoli ad alta velocità è gestito da un circuito differente.
– Il ridotto volume d’aria rende la curva compressione molto verticale e progressiva, la corsa è ridotta per una pedalata brillante ed efficiente.
– I movimenti indesiderati della sospensione sono controllati per mezzo della curva di compressione anziché tramite forzature idrauliche come negli ammortizzatori tradizionali. Questo permette di ottenere un movimento sensibile e fluido nella prima fase di compressione per una migliore trazione alla ruota.

Nuovo tuning per il 2015
Per il 2015 è stato migliorato il pistone del DYAD RT2 nella modalità “Flow” per accoppiarsi al meglio agli aggiornamenti che Cannondale ha apportato alla cartuccia PBR Trail della forcella Lefty SuperMax. Il nuovo pistone permette un maggior flusso d’olio per migliori performance alle medie/alte velocità di compressione. Questi miglioramenti si traducono in una sospensione più fluida ed elastica. Come per la forcella SuperMax, questi cambiamenti sono apprezzabili principalmente sui piccoli impatti ad alta frequenza classici delle pietraie o sentieri sulle radici.

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Altri aggiornamenti per il DYAD 2015
– Il SAG è stato diminuito dal 40% al 30% ottenendo maggiore corsa sfruttabile, una posizione di guida leggermente rialzata e maggiore altezza del movimento centrale dal terreno.
– Grazie all’aumento del flusso d’olio nel circuito, la regolazione del ritorno è migliorata in modo significativo.

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Attitude Adjust – Variazione della geometria
Uno dei punti chiave dell’ammortizzatore DYAD T2 risiede nella possibilità di poter variare in corsa la geometria della bici adattandola alle necessità di salita o discesa. Cannondale lo definisce “Attitude Adjust”. In posizione “Elevate”, la geometria è più verticale, per una pedalata più efficiente e un maggior controllo dell’anteriore sulle salite tecniche. In posizione “Flow”, la geometria è più rilassata, per avere un miglior angolo di attacco sulle discese impegnative.

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Ricordiamo che le nuove Cannondale Trigger e Jekyll da 27.5” saranno disponibili al pubblico per un “ride-test” nel corso del Bike Festival di Riva del Garda (1-4 Maggio).

Link al manuale di istruzioni Fox DYAD RT2

Il seguente video mostra la procedura di set-up iniziale dell’ammortizzatore Fox DYAD RT2 con i consigli del rider Mark Weir (video in inglese, sottotitoli multilingue tra cui anche l’italiano).


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: www.cannondale.com

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