Cape Epic, la situazione dopo 4 tappe

Competizione imprevedibile, colpi di scena inattesi, paesaggi unici per la loro bellezza che ripagano delle fatiche. A tre tappe dal termine, inclusa quella odierna, ritenuta la più impegnativa, tutto può ancora accadere.

La Cape Epic è una gara a tappe che non ha eguali nel mondo. Intanto perché si corre in Sud-Africa, terra dai due volti. Bianchi e neri, uptown e ghetti, Oceano Atlantico e Oceano Indiano. Ma anche polvere e fango, sole e pioggia, erba e acqua, vigneti e savane, foreste e cespugli.
Inevitabile che anche questa competizione sia influenzata da tutto ciò che le ruota attorno. Che è tutto estremamente mutevole.


Hermida e Rudi Van Houts (Multivan Merida Biking), vincitori del prologo

Così accade che i vincitori del prologo, José Hermida e Rudi Van Houts (Multivan Merida Biking), indossata la maglia gialla di leader, nella tappa seguente siano costretti a fermarsi per prestare soccorso allo spagnolo Hermida, vittima di uno shock anafilattico che gli impediva di respirare.


Una immagine della prima tappa, da Robertson ad Arabella Wines

Maglia gialla sulle spalle del duo Markus Kaufmann e Jochen Kaess (Team Centurion-Vaude). Maglia gialla maledetta, perché dopo avere penalizzato Hermida e Van Houts, estromettendoli di fatto dalla lotta al vertice, nella tappa numero 2 confeziona un sortilegio anche per Jochen Kaess, che si ritrova con il telaio rotto. Anche per loro, addio ai sogni di gloria. E noie meccaniche per Christoph Sauser (Team Meerendal Songo Specialized), alle prese con i capricci del disco anteriore. Sauser si rifarà comunque nella tappa numero 3, conquistata perentoriamente in coppia con Frantisek Rabon, vittoria che comunque non consente loro di insidiare da vicino la leadership di Robert Mennen e Kristian Hynek (Topeak-Ergon Racing).


Il gruppo di testa durante la tappa N.3


Jochen Kaess e Markus Kaufmann (Team Centurion-Vaude), vincitori della tappa N.1


Karl Platt e Urs Huber (Team Bulls) al termine della tappa N.2


Christoph Sauser guida il gruppo di testa in un tratto molto veloce

Nella quarta tappa si rivede il campione del Mondo Cross Country, l’elvetico Nino Schurter (Team Scott-Odlo), apparso fin da subito molto brillante in tutte le tappe, ma rallentato fin qui dal passo non proprio sostenuto del suo compagno Philip Buys. I due comunque mettono a segno un bel successo nella tappa più breve e tecnica di questa Cape Epic, 88 km con 1.800 metri di dislivello da Greyton a Oaks Estate.
Colpi di scena, piccoli o grandi. Sauser rompe la catena quando avrebbe voluto sferrare un attacco per la vittoria, e perde altri preziosi minuti.


Nino Schurter e Philip Buys (Team Scott-Odlo) felici per la vittoria nella tappa N.4

Karl Platt (Team Bulls) si ritira causa ginocchio malconcio per una caduta del giorni precedente, lasciando così il suo team-mate Urs Huber libero di correre in solitaria, ma fuori classifica.
Kevin Evans e Max Knox (FedGroup Itec), fino a quel punto quinti in classifica generale, vengono penalizzati di un’ora per taglio di percorso, irregolarità regolarmente documentata dalle videocamere Go-Pro in dotazione a tutti i concorrenti. E così il belga Roel Paulissen e il nostro Riccardo Chiarini (Torpado Factory), in sella al prototipo Torpado Nearco Full 27.5”, risalgono al quarto posto nella generale, premiati anche dalla loro costanza di rendimento.


Esther Suss e Sally Bigham (Team Meerendal)


Ariane Kleinhans e Annika Langvad (Team RECM 2)

E accade che Esther Suss (Team Meerendal) si ritrovi con l’ammortizzatore posteriore scarico,e che il tempo perso per sistemarlo valga alla coppia Ariane Kleinhans e Annika Langvad (Team RECM 2) la prima posizione in graduatoria, sebbene con un margine di soli 71”.

E oggi tappa “regina”, da Greyton a Elgin, 110 km con 2.900 metri di dislivello, con una salita di 5 km al 10% di pendenza che condurrà al “Rusty Gate”, il punto più alto di tutta questa Cape Epic.


Robert Mennen e Kristian Hynek (Topeak-Ergon Racing) ancora leader dopo la tappa N.4

Classifiche

Assoluta Uomini

1) Robert Mennen (Ger) – Kristian Hynek (Cze) Topeak-Ergon Racing
2) Christoph Sauser (Swi) – Frantisek Rabon (Cze) Meerendal Songo Spec.
3) Tim Boehme (Ger) – Simon Stiebjahn (Ger) Bulls 2
4) Roel Paulissen (Bel) – Riccardo Chiarini (Ita) Torpado Factory
5) Nino Schurter (Swi) – Philip Buys (RSA) Scott-Odlo
6) Lukas Fluckiger (Swi) – Martin Fanger (Swi) BMC Mountainbike Racing
7) Kevin Evans (RSA) – Max Knox (RSA) FedGroup Itec
8) Matthys Beukes (RSA) – Gert Heyns (RSA) Scott Factory Racing
9) Erik Kleinhans (RSA) – Nico Bell (RSA) RECM
10) Stefan Sahm (Fra) – Thomas Diestch (Fra) Bulls 3
18:44:28
00:11:47
00:13:46
00:26:05
00:37:15
00:38:07
00:55:37
01:06:41
01:12:03
01:12:23

Assoluta Donne

1) Ariane Kleinhans (Swi) – Annika Langvad (Den) RECM 2
2) Esther Suss (Swi) – Sally Bigham (GBr) Meerendal
3) Jennie Stenerhag (Swe) – Theresa Ralph (RSA) Cape Brewing Company
4) Milena Landtwing (Swi) – Hielke Elferink (Ned) Meerendal Wheeler
5) Sara Mertens (Bel) – Laura Turpin (Ned) Meerendal Wheeler 2
6) Ischen Stopforth (RSA) – Yolande de Villiers (RSA) SasolRacing
7) Yolandi du Toit (RSA) – Leana De Jager (RSA) SasolRacing 2
8) Hanlie Booyens (RSA) – Mariske Strauss (RSA) Pragma Orange Monkey
9) Tanya Rabie (RSA) – Nicola Walker (RSA) Woolworths In2Food
10) Celina Carpinteiro (Por) – Katerina Slegrova (Cze) Itec/BTT Loulé/BPI
21:39:50
00:01:11
01:03:45
01:39:24
02:06:51
02:53:58
04:19:36
04:25:51
04:45:40
05:57:46


Un bel numero acrobatico di Nino Schurter, qui in impennata senza mani


Mannie Heymans (Team Mediclinic SUNheart) in sella a una “fat bike”

Foto e classifiche complete sul sito ufficiale della gara www.cape-epic.com


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: Sportzpics

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