Viaggio al centro dell’universo B’TWIN

Lille è una tranquilla città francese – la quarta per estensione urbana dopo Parigi, Lione e Marsiglia – situata a Nord della Francia, nella zona delle Fiandre francesi, molto simili a quelle fiamminghe, distanti soltanto una dozzina di km. I settori di pavé e il celebre velodromo di Roubaix anche meno. A Lille il ciclismo, pur non rappresentando una religione come nel vicino Belgio, è comunque un piacevole hobby, praticato nel tempo libero e soprattutto nei weekend, da parte non solo di atleti amatori ma anche dalle famiglie.

B'Twin_Village_planimetria

E qui, nel 2010, i vertici aziendali b’Twin decisero di dare vita a ciò che è il b’Twin Village. Un’area di 184.000 mq che comprende l’edificio principale, il magazzino e il plant di produzione (estensione 20.000 mq), l’area esterna di 25.000 mq con lo spazio dedicato alle biciclette dei bambini (3 zone diverse con asfalto, sterrato e sabbia, strada con segnaletica per imparare a pedalare in città), una pista da BMX internazionale (recintata, ad accesso regolamentato), una pista di “pump track”, un percorso Cross country di 1.2 km perimetrale al villaggio (con 3 livelli di pratica), una zona “mountain” con 12 salite/discese aventi crescente livello di difficoltà per provare le MTB. Tutte le piste artificiali sono realizzate con materiale antiscivolo, quindi fruibili anche in caso di avverse condizioni meteo.

Una panoramica dell'area esterna del B'Twin Village
Al B'Twin Village sono molto frequenti gli "open day" per le famiglie
Alcuni bimbi impegnati nella zona "mountain" del B'Twin Village
La pista da BMX
Al B'Twin Village si organizzano anche feste di compleanno per i più piccoli


L’edificio principale ospita il vastissimo negozio con l’assortimento completo di tutti gli articoli b’Twin prodotti, l’atelier officina ciclismo e il servizio di serigrafia personalizzata dell’abbigliamento, il servizio di biomeccanica e analisi posturale, l‘area delle occasioni delle biciclette usate (Trocathlon), la pista indoor per i piccoli, una pista di pratica per i più grandi (con salite e discese sulle quali esercitarsi e provare le bici prima dell’acquisto), una piccola galleria dove provare l’abbigliamento, un centro fitness di 1.400 mq, spogliatoi e docce (3 maschili e 3 femminili), un ristorante self-service, gli uffici di progettazione, innovazione e design, i vari laboratori di test, prototipaggio rapido e creatività manuale.

L'entrata principale del B'Twin Village
L'interno del B'Twin Village. Sulla destra, l'atelier officina
L'interno del B'Twin Village. I corridoi di prova bici
L'interno del B'Twin Village. Panoramica dell'esposizione
L'interno del B'Twin Village. Panoramica dell'esposizione
L'interno del B'Twin Village. Panoramica dell'esposizione
L'interno del B'Twin Village. Panoramica dell'esposizione
L'atelier officina
Il Centro Fitness all'interno del B'Twin Village
La zona bimbi, con la pista indoor e l'area giochi
La zona bimbi, con la pista indoor e l'area giochi
La zona bimbi, con la pista indoor e l'area giochi
La pista indoor per i bambini
La pista indoor per i bambini
La pista di pratica indoor per i più grandi, con salite e discese artificiali
La pista di pratica indoor per i più grandi, con salite e discese artificiali
Molto ampio lo spazio interno a disposizione della clientela
Al B'Twin Village si trovano tutti i prodotti a catalogo. Non manca proprio nulla
Presenti tutti i modelli di biciclette prodotte da B'Twin
Presenti tutti i modelli di biciclette prodotte da B'Twin
Vastissima anche l'area delle offerte e dei saldi
Vastissima anche l'area delle offerte e dei saldi
Le bici B'Twin di gamma più elevata
B'Twin può distribuire prodotti di altre marche, se la clientela lo richiede
B'Twin può distribuire prodotti di altre marche, se la clientela lo richiede
Una delle bici da corsa utilizzate dai professionisti ai tempi della AG2R Prévoyance


Il b’Twin Village è aperto 365 giorni l’anno, dalle ore 9 alle 20 (domenica dalle 10 alle 19), e offre numerosi servizi collaterali, come corsi di apprendimento ciclistico per i bimbi, suddivisi per fasce di età, la scuola MTB, escursioni guidate in MTB con possibilità di noleggio di tutta l’attrezzatura, kermesse internazionali di BMX, giochi e manifestazioni di intrattenimento per bimbi e famiglie, convegni e spettacoli vari (per esempio i mondiali di calcio e il Tour de France live su maxischermo, Tour che ha visto concludersi la quarta tappa proprio a Lille).

B'Twin_Village_esterno_foto02

B’Twin, Decathlon, Oxylane
Per quale motivo il b’Twin Village è sorto a Lille? Perché Lille è la città in cui nacque Decathlon, annesso poi dal 2008 alla società Oxylane, l’azienda capogruppo dei vari brand, tra i quali anche b’Twin, distribuiti dalla rete commerciale Decathlon.
b’Twin è la divisione che si occupa del ciclismo, Decathlon è un marchio – anch’esso appartenente a Oxylane – che distribuisce i prodotti b’Twin e tutti gli altri prodotti delle divisioni facenti capo a Oxylane.

La prima bici prodotta nel 1976 da Decathlon Cycle. Il gruppo trasmissione era Shimano Dura-Ace

La prima bici prodotta nel 1976 da Decathlon Cycle. Il gruppo trasmissione era Shimano Dura-Ace

Tutto ebbe inizio nel 1976, quando venne creata la società Decathlon Cycle ad opera di Michel Leclercq e famiglia.
Dieci anni dopo, Decathlon produsse la sua prima bicicletta di uso comune, con l’intenzione di diffondere massivamente il ciclismo e l’uso della bici.
Nel 1987, Decathlon presentò sul Mercato europeo le prime MTB.
Nel 1999 iniziò a produrre biciclette con il marchio b’Twin, e la sua celebre “b’Twin Original” riscosse un enorme successo, tanto da essere proposta ancora oggi, sebbene in chiave rimodernata.
Dal 1999 al 2007 Decathlon divenne partner tecnico della squadra ciclistica professionistica “AG2R Prévoyance”, avvalendosi della consulenza dei corridori per progettare, collaudare e realizzare prodotti qualitativamente sempre più avanzati. Durante questo periodo di partnership, Decathlon e la squadra collezionarono ben 200 vittorie.
Nel 2006 Decathlon Cycle cambiò ragione sociale, diventando b’Twin.
Nel 2008, il gruppo si espanse e divenne Oxylane. L’anno seguente, Michel Leclercq cedette al figlio Olivier la presidenza del gruppo Oxylane.
Quattro anni dopo, esattamente il 19 Novembre 2010, venne inaugurato il b’Twin Village, anche se l’area di assemblaggio, il magazzino e il plant di produzione erano già attivi dal mese di Aprile.
Dall’inizio 2013, b’Twin è partner tecnico e fornitore ufficiale dell’abbigliamento ciclistico della squadra professionistica FDJ.fr.
Dal 2011, b’Twin supporta il gruppo di atleti juniores U19 Racing Team, impegnati nelle competizioni su strada, pista, MTB e ciclocross.
b’Twin opera attualmente in 20 Paesi del mondo con più di 650 punti vendita, arrivando a distribuire 2.7 milioni di biciclette l’anno (dato 2012). In Francia, b’Twin è ovviamente la prima marca nazionale per numero di biciclette vendute.


Progettazione e innovazione b’Twin
L’interno dell’edificio principale del b’Twin Village ospita anche gli uffici nei quali avviene la progettazione, cioè la rappresentazione grafica delle idee relative a prodotti dedicati all’utenza ciclistica. Tutta la fase di progettazione di ogni prodotto b’Twin viene effettuata esclusivamente qui a Lille. b’Twin non demanda a terzi questo delicato compito, preferendo controllare l’intero processo creativo. Una moltitudine di ingegneri è sempre all’opera per dar vita a nuove idee, talune bizzarre, altre geniali. Solo per citare le più importanti, il sistema di sospensione posteriore “NEUF” (avente punto di rotazione variabile basato su un pezzo unico che ruota attorno a un perno eccentrico), la leva freno “EASY BRAKE” (premiata nel 2011 con l’IF Awards per il design), la bici “B’cool” (premio dell’Observeur du Design 2011), la bicicletta “Tilt” (si piega e si apre in un secondo, vincitrice degli Oxylane Innovation Awards 2011 e del Red Dot Award 2013).


Il sistema “NEUF” (foto a sinistra) e le leve freno per bambino “EASY BRAKE” (foto a destra)

Qui il lavoro è organizzato per gruppi di progettisti, ciascuno con la propria specializzazione. Chi si occupa dei telai da corsa, che di quelli da MTB, chi delle city-bike, chi delle sospensioni, chi dei componenti statici (pieghe manubrio, attacchi, reggisella), chi degli accessori… e così via. Pensate che una mountainbike è frutto del lavoro di almeno 5 gruppi di progettisti.
L’esigenza di ciascuna equipe di progetto parte da un’analisi approfondita delle necessità degli utilizzatori. Quest’ultime, punto di partenza per la creazione e il miglioramento dei prodotti, si riflettono poi nel design, negli aspetti tecnici, nella scelta dei materiali e dei componenti.
La filosofia di base di ogni progetto b’Twin segue quattro direttive fondamentali: il prodotto finale deve essere qualitativamente buono per potere essere utilizzato efficacemente, deve piacere esteticamente, deve essere innovativo e deve avere un prezzo accessibile.

La progettazione di un prodotto B'Twin deve puntare al miglior rapporto qualità/prezzo
...si parte da semplici bozzetti...
...a disegni colorati...
...per poi passare alla progettazione CAD...
...e alle verifiche FEM.
Una panoramica degli uffici "open space" di progettazione
Una panoramica degli uffici "open space" di progettazione
Al B'Twin Village sono previsti anche gli spogliatoi per i dipendenti


L’età media del personale b’Twin è appena superiore ai 30 anni, cosa assolutamente normale per un’azienda alla costante ricerca dell’innovazione. Questo comporta anche un notevole investimento da parte di b’Twin nella ricerca e sviluppo, nonché nella costante formazione professionale mediante frequenti corsi di aggiornamento.
Molti progettisti hanno un recente passato se non addirittura una presente agonistico in ambito ciclistico, cosa che facilita enormemente l’interazione tra le fasi di test e quelle di progettazione. Presso b’Twin è perfettamente normale avere le maestranze che effettuano attività sportiva durante la pausa pranzo, oppure utilizzino la bicicletta per recarsi al lavoro. Gli uffici offrono dunque anche spogliatoi e docce per il personale dipendente.


Il “life cycle” dei prototipi b’Twin
Disegnato ciò che può essere un prototipo, ha inizio il ciclo di vita embrionale di quello che, un giorno, potrebbe diventare un prodotto finito. Stampanti 3D danno forma a fedelissime riproduzioni in materiale plastico di singoli componenti e interi prodotti, spesso generati su scala ridotta quando le dimensioni eccedono la capacità di stampa. Questi modelli vengono poi sottoposti ad analisi e valutazioni cinematiche, a simulazioni di resistenza meccanica e ad altri numerosi test normativi.

La "Velomobile", un bizzarro prototipo B'Twin

La “Velomobile”, un bizzarro prototipo b’Twin

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Gli stadi evolutivi di un prototipo, partendo dal basso (foto a sinistra) con il modello in resina plastica e proseguendo verso l’alto con il risultato finito (foto a destra)

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Una teca con modelli di componenti e prototipi in scala (foto a sinistra) e alcuni macchinari dell’Area di Prototipazione Industriale (foto a destra)

Superato questo primo stadio, i modelli acquistano la forma definitiva del prototipo, passando alla fase della produzione prototipale. Le resine plastiche vengono trasformate in leghe metalliche – laddove necessario – oppure rimangono tali per tutti i componenti e le sovrastrutture. I materiali utilizzati per realizzare i prototipi vengono acquistati da b’Twin direttamente dai fornitori che poi provvederanno a realizzare i prodotti in larga scala. Questo per garantire assoluta uniformità di materiale sia per i prototipi sia per i prodotti finiti, in modo da evitare discrepanze qualitative nell’ambito del processo produttivo. Ciò vale per qualsiasi prodotto b’Twin, abbigliamento incluso.

L'Area di Prototipazione Industriale
Nell'Area di Prototipazione Industriale si trovano macchinari e utensili di ogni tipo
Lo scopo di alcuni macchinari non sempre appare intuitivo...
Le leghe metalliche B'Twin arrivano dai fornitori che poi realizzeranno i prodotti finiti destinati alla vendita al pubblico
Tecnici e ingegneri al lavoro nell'Area di Prototipazione Industriale


I settori dell’Area di Prototipazione Industriale del b’Twin Village brulicano di tecnici, macchinari, utensili di ogni forma e misura… l’impressione è quella di trovarsi in una vastissima ludoteca per bambini maggiorenni. La passione è la medesima.

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Alcune fasi di assemblaggio di due prototipi

Realizzato il prototipo grezzo, lo si sottopone ad altre valutazioni cinematiche e simulazioni varie. Se il prototipo supera questa fase, si passa alla verniciatura, che può essere a polvere oppure a smalto, con successiva asciugatura o eventuale cottura a forno.

L'area di verniciatura. Un telaio e altre parti pronte per il trattamento

L’area di verniciatura. Un telaio e altre parti pronte per il trattamento

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A sinistra: il macchinario di aspirazione delle polveri di verniciatura dei prototipi. A destra: le fasi di verniciatura

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A sinistra: un telaio prototipo in fase di asciugatura. A destra: alcuni prototipi verniciati pronti per essere consegnati ai laboratori di test

Il prototipo finito è pronto per essere sottoposto a una durissima serie di test, anche di tipo distruttivo. B’Twin effettua cicli di test ben superiori al minimo richiesto dalla normativa, arrivando a compiere in alcuni casi anche 10 volte il numero minimo di cicli previsti. Da ricordare che i laboratori b’Twin di test hanno ottenuto dal 2010 la certificazione COFRAC (Associazione incaricata dell’accreditamento dei laboratori, organismi certificatori e di ispezione), riconoscimento internazionale delle competenze e della qualità dei servizi b’Twin.

Una teca con i componenti prototipi analizzati
Qui alcune parti che non hanno superato le analisi
Materiali di prototipaggio
Altre parti che non hanno superato le analisi e i test
Componenti prototipo pronti per le analisi e i test
Un banco di analisi prototipi, con qualche forcella che non ha resistito ai primi test distruttivi
Commistione di prototipi: analizzati, testati, approvati o rifiutati
Panoramica su alcuni macchinari del Laboratorio di Test
Su questo macchinario del Laboratorio di Test vediamo due telai MTB pronti per subire i cicli di stress meccanico
Un altro macchinario del Laboratorio di Test con un telaio di bici da corsa sottoposto a stress
La macchina per il test di durata delle guarniture
...la vittima sacrificale
Il macchinario per effettuare i test di tenuta delle bici sul bagnato
Il macchinario per effettuare i test di tenuta delle bici sul bagnato, qui in funzione
L'Area Multitest, con una serie di macchinari generici per soddisfare tutti i test meccanici per i quali non è previsto uno specifico macchinario
Prototipi sottoposti a rilevazioni mediante sensori elettrici
Prototipi sottoposti a rilevazioni mediante sensori elettrici
Un prototipo semi-lavorato sottoposto all'analisi e alle valutazioni dei vari gruppi di progettisti
Un prototipo semi-lavorato sottoposto all'analisi e alle valutazioni dei vari gruppi di progettisti
Un telaio prototipo pronto per essere analizzato e valutato dai vari gruppi di progettisti
Un telaio prototipo finito e pronto per essere analizzato e valutato dai vari gruppi di progettisti
Un telaio prototipo finito e pronto per essere analizzato e valutato dai vari gruppi di progettisti
I progettisti effettuano valutazioni e analisi anche sui prodotti della concorrenza
Solo i prototipi "a difetto zero" potranno entrare nella catena produttiva B'Twin


I prototipi che non sono dichiarati idonei vengono migliorati laddove sia emerso un deficit, oppure accantonati definitivamente. Solo i prototipi eccellenti si trasformano in prodotti destinati al pubblico. Ha così avvio il ciclo produttivo b’Twin.


Il plant di produzione b’Twin
Al b’Twin Village si trova anche il reparto di produzione di bici e componenti, comprendente ovviamente un vastissimo magazzino che supporta e rifornisce i centri Decathlon di tutta Europa. L’intera ala dell’edificio misura 20.000 mq e impiega 210 addetti, incluso il personale amministrativo. Il plant è stato ricavato a seguito della dismissione di una vecchia fabbrica di tabacco, di proprietà della “Gauloises”, e totalmente rifatto internamente per adattarlo alle esigenze produttive di b’Twin. In funzione da Aprile 2010, quando venne prodotta la prima bicicletta (esattamente il 21 Aprile), ha una capacità media attuale di produzione pari a 1.000 biciclette al giorno, ripartite su 4 catene di montaggio sulle quali vengono alternati tutti i 40 modelli di biciclette b’Twin previsti nel catalogo.
I telai delle biciclette non vengono saldati qui a Lille, b’Twin preferisce acquistarli da produttori terzisti. Acciaio e alluminio provengono dall’Italia, mentre il carbonio è tutto Made in Taiwan, firmato Toray. Discorso analogo per i componenti e gli accessori. Al b’Twin Village di Lille vengono effettuate la verniciatura dei telai grezzi e dei componenti, l’intera procedura di assemblaggio delle biciclette e la minuziosa costruzione delle ruote marcate b’Twin. Le ruote vengono dapprima montate manualmente, quindi sottoposte alla verifica di due diverse macchine, una per determinare elettronicamente la tensione esatta di ogni raggio, l’altra per la campanatura. Tutte le tarature di aggiustamento vengono effettuate manualmente, finché non si ottiene un risultato perfetto.

Una parte dell'area di assemblaggio del plant di produzione B'Twin
Una parte dell'area di assemblaggio del plant di produzione B'Twin. A sinistra si intravede una delle 4 catene di montaggio.
Dopo la verniciatura e l'asciugatura, il fissaggio stickers
L'area di training montaggio componenti e accessori
Nell'area di training, anche un prontuario visivo dei componenti di una bicicletta
Nell'area di training si apprende anche la tecnica per assemblare le ruote
...tecnica che poi viene applicata nel processo produttivo vero e proprio
Uno dei tanti corridoi del magazzino B'Twin
Enormi scatoloni sugli scaffali del magazzino B'Twin
La prima bicicletta prodotta nel plant B'Twin. Era il 21 Aprile 2010


Per quanto concerne i telai, questi arrivano grezzi dai fornitori. Vengono trattati e verniciati, quindi messi ad asciugare e successivamente rifiniti con le decals di serie e con uno strato di vernice protettiva.
Passano poi al processo di montaggio, che conta 4 diverse catene produttive, ognuna con velocità e capacità di carico differenti, in ragione dei modelli di biciclette da assemblare.
Ciascuna catena produttiva rimane in funzione per una durata massima di 12 ore al giorno, ripartite su due turni di lavoro.
Il numero di operai addetti al montaggio bici su ogni catena è variabile in base alla lunghezza della catena stessa, ma al massimo possono essere 15, coadiuvati da un capoturno.
Su ogni catena scorrono i telai pronti per essere assemblati, e ciascun addetto deve operare mentre il telaio è in movimento, seppur ragionevolmente lento. Se un addetto non riesce a completare il proprio montaggio, ha la possibilità di fermare lo scorrimento della catena.
Gli operai effettuano una pausa di 5 minuti ogni 40 di lavoro, cambiando catena di montaggio e quindi anche componenti da montare sui telai. Questa situazione impone agli addetti una conoscenza meccanica nel montaggio di qualsiasi componente e accessorio per qualunque tipo di bicicletta. Conoscenza che viene acquisita dopo un periodo iniziale di training specifico, in un reparto dedicato del plant, per poi passare alla catena produttiva vera e propria.


Le creazioni del laboratorio tessile b’Twin
Nel b’Twin Village viene progettato anche tutto l’abbigliamento che b’Twin distribuisce in Europa. I laboratori di produzione e confezionamento sono concentrati in Romania e nei paesi dell’Est europeo, zone nelle quali la mano d’opera ha un costo molto contenuto. Qui a Lille c’è il reparto di progettazione e design, nel quale prestano la loro opera una sarta e una stilista-designer. Dalla loro creatività nascono tutti i capi di abbigliamento dedicati ai ciclisti che troviamo nei negozi Decathlon europei.

B'Twin è partner tecnico e fornitore ufficiale dell'abbigliamento della squadra FDJ.fr

b’Twin è partner tecnico e fornitore ufficiale dell’abbigliamento della squadra FDJ.fr

I materiali e i tessuti utilizzati per i “sample” di abbigliamento vengono acquistati da b’Twin direttamente dai fornitori, in modo da replicare fedelmente le caratteristiche che avrà il prodotto finito.
Come per i prototipi di telai e componenti, anche per l’abbigliamento si procede innanzi tutto al bozzetto e al disegno tramite applicazioni software.
Stabilite le forme del capo, una specifica stampante ne riproduce fedelmente le dimensioni su carta, ovviamente in grandezza naturale.
La sagoma stampata viene poi applicata ai tessuti, in modo da poterli tagliare esattamente senza imperfezioni.
Si passa poi alla cucitura dei tessuti, per ottenere un campione finito del capo di abbigliamento, benché ancora privo delle colorazioni definitive.

La progettazione dell'abbigliamento B'Twin è affidata a due giovani professioniste, entrambe designer, stiliste e sarte
Si lavora con modelli di carta che vengono poi applicati ai tessuti per il taglio
La precisione deve essere massima
Ecco alcune creazioni, pronte per la rifinitura
Una macchina per cucire i fondelli di salopette e pantaloncini


Il test dei capi di abbigliamento viene effettuato tanto dal personale interno b’Twin quanto dai partner ufficiali, che sono la squadra ciclistica professionistica FDJ.fr e il gruppo juniores U19 Racing Team.
Il ciclo di vita dei capi di abbigliamento è simile a quello descritta per i prototipi di telai e componenti. Solo quando un indumento è ritenuto qualitativamente valido, comodo, esteticamente gradevole, innovativo ed economico in rapporto alla qualità, potrà fregiarsi del marchio di produzione b’Twin.

La divisa estiva ufficiale della squadra FDJ.fr
Questa è la divisa estiva utilizzata dai corridori FDJ.fr al Tour de France
...il tessuto è leggerissimo, a trama quasi trasparente...
L'atelier tessile b'Twin ha dovuto rendere più fitta la trama del tessuto sui queadricipiti, per evitare che i raggi del sole provocassero scottature agli atleti nelle zone cutanee solitamente coperte
Tutti i capi di abbigliamento FDJ.fr sono stati realizzati con la collaborazione degli atleti professionisti del team
L'abbigliamento invernale della FDJ.fr
I materiali sono di altissima qualità
Pannelli e cuciture sono posizionati strategicamente per facilitare il gesto atletico


Monsieur le Directeur
Olivier Robinet è il Direttore Generale di b’Twin. Da noi si direbbe “un pezzo grosso”. Giacca e cravatta? Per le cerimonie, forse. Al lavoro, meglio una camicia sportiva, una polo. Abbigliamento più comodo e funzionale.
Olivier sportivo praticante, appassionato downhiller. Les Gets, Morzine, Avoriaz, Les deux Alpes… piste da gustare in estate con la mtb, in inverno con gli sci.
Olivier che ha lavorato alcuni anni presso Decathlon Italia, e per questo parla un eccellente italiano.

Olivier_Robinet

«Fin dalla nascita di Decathlon Cycle abbiamo scelto di progettare biciclette la cui principale caratteristica è il rapporto qualità/prezzo. La qualità e il suo controllo sono diventati negli anni l’impegno assunto dalla marca b’Twin. Il livello qualitativo raggiunto è il risultato di una gestione perfetta delle diverse fasi di sviluppo del prodotto, dalla sua progettazione alla produzione, alla vendita e al servizio post-vendita di ogni modello.
La soddisfazione del cliente e il suo feedback nei nostri confronti sono per noi fondamentali. Teniamo in grande considerazione ogni suggerimento che possa contribuire allo sviluppo e al miglioramento qualitativo dei nostri prodotti. Siamo giunti a un livello tale da poter offrire la garanzia a vita su tutti i telai delle nostre biciclette (carbonio escluso, per i quali è prevista la garanzia di 5 anni), sulle forcelle rigide, sui manubri e sugli attacchi manubrio.
Oxylane, la società capogruppo, è ancora condotta a livello famigliare da Olivier Leclercq, che ha sempre condiviso i valori e le direttive del padre fondatore Michel, il primo ad avere creduto nella diffusione del ciclismo sportivo di massa. La volontà della famiglia Leclercq è sempre stata quella di offrire al maggior numero di persone la possibilità di praticare il ciclismo sportivo. Questa filosofia ha poi permeato nel tempo tutte le altre discipline sportive nelle quali si è via via cimentata Decathlon e in seguito Oxylane».

Perchè il b’Twin Village? «Decathlon è nata a Lille, una città dove non ci sono particolari attrazioni o centri commerciali polifunzionali che possano rappresentare un diversivo per il weekend. Così abbiamo creato questa struttura imperniata sul ciclismo, con tante possibilità per la pratica sportiva a due ruote, sia per i grandi sia per i più piccoli. Il b’Twin Village è diventato ben presto un luogo di ritrovo per le famiglie, che possono fruire di spettacoli e attrazioni per trascorrere gioiosamente il fine settimana. Organizziamo e allestiamo anche feste di compleanno, molto gradite dai bambini. Nel 2013 abbiamo festeggiato qui circa 500 compleanni, ogni weekend ce n’era qualcuno».

Qualcuno sostiene che la qualità dei prodotti b’Twin non sia molto elevata… «La produzione b’Twin, come del resto anche quella di altri brand Oxylane, è rivolta a una utenza di massa, che focalizza la propria attenzione in primo luogo sul prezzo. Noi cerchiamo di offrire la migliore qualità al minor prezzo possibile rispetto al Mercato. A parità di prezzo con la concorrenza, la qualità dei nostri prodotti deve essere superiore. Oppure, per il medesimo livello qualitativo, dobbiamo offrire i nostri prodotti a un prezzo di vendita inferiore rispetto ai concorrenti. Non siamo mai andati alla ricerca del prezzo speculativo, perché preferiamo ottenere un minore guadagno marginale unitario, vendendo però un numero maggiore di prodotti. E’ lì che risiede il nostro margine operativo».

Niente prodotti di alta gamma, quindi? «B’Twin ha in catalogo un ristretto numero di prodotti di alta gamma, che però non attirano il cliente medio al quale ci rivolgiamo. La qualità di questa cerchia di prodotti è indubbiamente molto elevata, basti pensare all’abbigliamento ufficiale del team FDJ.fr, o alle biciclette della serie Ultra. Ma non è con questi prodotti che b’Twin si ritaglia la fetta principale di utili. Gli acquirenti dell’alta gamma cercano il blasone, inseguono il sogno. E b’Twin non vende sogni».

Olivier_Robinet

Come gestire i costi interni in modo da non far lievitare il prezzo di listino? «Oltre che al miglioramento della qualità, siamo anche molto attenti al contenimento dei costi, sia di produzione sia di trasporto, cosa che ci consente di praticare prezzi di vendita inferiori a tanti altri concorrenti. La nostra unità produttiva qui a Lille riesce a soddisfare in tempi estremamente rapidi le richieste dei nostri negozi Decathlon presenti sul territorio europeo. Se il prodotto richiesto in negozio è già presente e assemblato a magazzino, lo spediamo in giornata e raggiunge il negozio nella giornata lavorativa seguente. Diversamente lo assembliamo e il negozio lo riceverà dopo due giorni lavorativi. Se un negozio Decathlon ci chiede un prodotto che non è presente in altri negozi della catena e per il quale non abbiamo materie prime pronte, come può essere ad esempio un telaio in carbonio, dobbiamo effettuare un ordine ai fornitori e in questo caso occorre il tempo necessario per l’approvvigionamento. I vari plant produttivi b’Twin sono dislocati nel mondo in posizione strategica, in modo da minimizzare i costi di trasporto dai fornitori e quelli necessari per alimentare la catena di distribuzione».

A proposito di costi… il comparto produttivo di molte aziende si sta spostando verso la Cina… «Demandare la produzione a realtà aziendali situate in Cina non fa parte della filosofia imprenditoriale b’Twin. I dazi doganali imposti farebbero lievitare eccessivamente il costo finale che dovremmo sostenere, oltre a comportare tempi lunghi per l’approvvigionamento e spese di trasporto molto elevate. Inoltre non avremmo il totale controllo della qualità nel processo produttivo».

Sponsor e partnership b’Twin «Dall’anno scorso abbiamo allacciato una partnership con la squadra ciclistica professionistica FDJ.fr, i cui atleti sono stati chiamati a collaudare, sviluppare e migliorare l’abbigliamento specifico di alta gamma b’Twin. Abbiamo svolto un ottimo lavoro assieme, sono rimasti contenti e anche noi lo siamo, e l’accordo è proseguito anche quest’anno. B’Twin fornisce loro tutto l’abbigliamento, senza sovvenzioni finanziarie che inciderebbero eccessivamente nel nostro bilancio aziendale».

I ragazzi del b'Twin U19 Racing Team

I ragazzi del b’Twin U19 Racing Team

«Abbiamo poi instaurato dal 2011 la sponsorizzazione del gruppo di atleti juniores U19 Racing Team. Questi giovani, pur rimanendo tesserati per le rispettive squadre di club, entrano a far parte dei un processo formativo attuato da b’Twin e vi rimangono per il biennio previsto, durante il quale partecipano a raduni collegiali, seminari di meccanica e nutrizione, collaudo di materiali sia in allenamento sia in gara (bici, abbigliamento, ecc), sempre affiancati da ciclisti professionisti FDJ.fr e assistiti da un coach personale. Il tutto senza eludere gli importanti impegni scolastici. Durante la stagione agonistica, gareggiano su strada, pista, MTB e ciclocross assistiti dagli sponsor che supportano il team U19: b’Twin (telai, scarpe, caschi e abbigliamento), Campagnolo (gruppi trasmissione e ruote), Mavic (ruote), Look (pedali), Aptonia (integratori alimentari), Medilast (integratori per il recupero), Selle Italia (selle), Elite (borracce, portaborracce e rulli indoor per allenamento). Molti atleti del team U19 passano poi al professionismo, come accaduto a Pierre-Henri Lecuisinier (FDJ.fr), Jérémy Bescond e Clément Venturini (Cofidis), Pierre Moncorgé (Firefighters Upsala CK Continental)».

«Oltre a queste due realtà, b’Twin supporta anche singoli atleti, che diventano partner tecnici a tutti gli effetti, come ad esempio Pierre-Geoffroy Plantet, giunto secondo l’anno scorso nella impegnativa MTB marathon “Transvésubienne” in sella a una RR 8XC Pro Factory. Dalla esperienza di questi corridori ricaviamo utili suggerimenti per migliorare i nostri prodotti».

B’Twin ha proposto recentemente una city-bike personalizzabile nelle sovrastrutture e nell’aspetto, la b’Twin B’Original (qui la nostra presentazione). Per un acquirente sarebbe ideale potere personalizzare in misura maggiore la propria bici «Si, sarebbe ideale avere una bicicletta completamente personalizzabile. L’intenzione futura base sarà consentire ai clienti di modificare alcuni componenti che potrebbero influenzare lo stile della bici e il suo utilizzo. Potremmo immaginare la possibilità di cambiare il colore degli pneumatici, la finitura della sella, il colore dei parafanghi. Per quanto concerne l’utilizzo, si potrebbe scegliere la tipologia del manubrio, la forcella rigida piuttosto che ammortizzata, i pedali o la sella per il comfort.
Oggigiorno questo tipo di personalizzazioni non sono implementate per diversi motivi. Prima di tutto perché vogliamo fornire ai clienti un prodotto in tempi brevi, quindi la personalizzazione può essere fatta esclusivamente nei negozi Decathlon al momento dell’acquisto. Inoltre, una personalizzazione più completa richiederebbe utensili di produzione specifici, che al momento non abbiamo. E’ comunque qualcosa che deve essere inquadrato nel lungo termine, ma che tendenzialmente potrebbe concretizzarsi».

Recentemente si discute molto di freni a disco su strada, non c’è costruttore che non abbia almeno un modello equipaggiato da impianto frenante a disco. Qual’è la posizione di B’Twin a tal proposito? «Stiamo attualmente lavorando al disegno di un nuovo telaio e la questione dell’impianto frenante sarà affrontata in fase di progettazione tecnica. Abbiamo già testato i freni a disco su strada, ma adotteremo questa soluzione solo se avremo un reale beneficio di utilizzo, senza restrizioni a livello progettuale. Dovremo valutare l’eventuale aumento di peso, la maggiore rigidità della forcella, le possibili vibrazioni e i rumori innescati dalla frenata con il disco… Chiaramente, da parte nostra vogliamo privilegiare sempre l’efficienza e l’affidabilità dei materiali».

Daniele Migliorati (Direttore Commerciale Ciclismo Decathlon Italia) accanto a Olivier Robinet

Daniele Migliorati (Direttore Commerciale Ciclismo Decathlon Italia) accanto a Olivier Robinet


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Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: Tech-Cycling e www.btwin.com

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