Specialized crea una nuova Stumpjumper

Specialized riprogetta completamente il glorioso modello Stumpjumper, che con il precedente condivide solo il diametro ruota. Telaio ridisegnato, ora asimmetrico, più rigido e leggero, nuovi leveraggi e movimento centrale filettato, nuovo batticatena a onda, nuovo passaggio interno dei cavi.


Primogenita della casa di Morgan Hill, con più di 30 anni alle spalle, la Stumpjumper si è evoluta nel corso del tempo, fino a diventare una Trail bike di razza. Il nuovo modello è stato completamente riprogettato partendo da zero. Specialized la declama come la più versatile, stabile, leggera, reattiva, maneggevole bici da Trail mai prodotta da loro mediante il sistema “Rider-Firts Engineered”.

Il nuovo telaio Stumpjumper è asimmetrico, design ottenuto collegando i tre i punti di infulcro del carro posteriore con l’ammortizzatore in modo tale da creare un significativo aumento sia della rigidità che delle prestazioni. La flessione del telaio è stata ridotta al minimo quando l’ammortizzatore è attivo. Rispetto al modello precedente, il nuovo telaio è più efficiente del 20% e molto sensibile sulle piccole asperità, più uniforme nella parte centrale e più performante verso il fine corsa. Il movimento centrale non è più Press Fit 30 ma filettato. La battuta posteriore è da 148 mm, secondo lo standard Boost.

Forcella anteriore e ammortizzatore posteriore beneficiano della taratura “RX Tune”, mediante la quale si effettua una regolazione del pacco lamellare sia per la compressione sia per il ritorno, oltre che del volume di aria. Tutto ciò per ottenere un funzionamento ottimale di base, con la possibilità di ulteriori personalizzazioni da parte dell’utente. E per le donne, solitamente più leggere, Specialized prevede tarature specifiche per ogni taglia di telaio e diametro ruota (27.5” e 29”), in modo che forcella e ammortizzatore lavorino allo stesso modo ma a pressioni più basse.

Ora gli ammortizzatori posteriori della Stumpjumper sono di tipo metrico con escursione standard, senza attacchi specifici, per cui risulterà facile sostituirli con altri modelli analoghi presenti sul mercato. La boccola disassata “Flip Chip” consente di cambiare facilmente la geometria del telaio, modificando l’altezza del movimento centrale di 6 mm e l’angolo di sterzo di mezzo grado.

Il passaggio interno dei cavi è ora molto più lineare. Il vano porta-attrezzi SWAT è più ampio del 20%, più leggero ed elegante.

Nuovo anche il batticatena, ora con profilo ondeggiante per ridurre l’impatto con la catena e limitare la rumorosità.

La nuova Stumpjumper si articola su 7 modelli in tutto, due dei quali aventi escursione 140-150 mm e cinque in versione ST (Short Travel) da 130 mm di escursione. Quattro modelli hanno telaio in carbonio, tre in alluminio. Due i modelli da donna, entrambi ST allumino, con ruote da 29” e 27.5”. In Italia non vengono distribuiti i modelli Stumpjumper EVO dedicati al Gravity.




— Stumpjumper S-Works 29 —
(8.990 euro)


— Stumpjumper Expert 29 —
(5.490 euro)


— Stumpjumper S-Works ST 29 —
(8.990 euro)


— Stumpjumper Expert ST 29 —
(5.490 euro)


— Stumpjumper ST 29 alluminio —
(1.990 euro)


— Stumpjumper women ST Comp 29 alluminio —
(3.990 euro)


— Stumpjumper women ST 27.5 alluminio —
(1.990 euro)



– Sito web Specialized Italia


Articolo a cura di Roberto Chiappa

Foto: © Specialized Italia

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